mercoledì 24 marzo 2010

Indietro nel tempo

Spesso ci si imbatte nell’eterna domanda: ti piacerebbe tornare indietro nel tempo? Chissà perché quella domanda quasi sempre si riferisce a un’epoca adolescenzial liceale,  probabilmente interpretata da tutti come un’età di svago, in cui si diverte senza le angosce esistenziali della maturità, senza dover combattere per trovare un lavoro o conservarlo, senza le responsabilità familiari o magari le preoccupazioni della salute. Un’epoca di latte e miele in cui si è abbastanza giovani e irresponsabili per divertirsi sul serio e in cui, nello stesso tempo, si è abbastanza cresciuti per spassarsela come gli adulti, cioè innamorandosi o facendo sesso, ubriacandosi o vedendosi come eroi che cambieranno il mondo con il loro idealismo (idealismo soprattutto a parole).

Io ho sempre trovato questa domanda stupida. Se tornassi nel passato, farei le stesse cose che ho fatto, sarebbe come vedere una replica, magari piuttosto scadente, della tua vita: io sarei come ero e il mondo sarebbe come era, perché mai dovrebbe accadere qualcosa di diverso? Perché dovresti conquistare la ragazza che non ti filava, vincere la partita che non hai vinto, risultare più interessante o figlio di buona donna di come eri? Se non cambi nessun elemento dell’equazione della vita, l’incognita x continuerà ad avere lo stesso valore di venti o trent’anni fa.

C’è però uno scenario nuovo che spesso si aggiunge a questa domanda. Cioè tornare indietro con la tua mentalità da adulto in un corpo da adolescente. Con conoscenze, sicurezza, esperienza del mondo mille volte superiori a quella di un ragazzino brufoloso con la testa piena di fumo. Più o meno sarebbe tornare al passato come fece Kathleen Turner nel film Peggy Sue si è sposata, da donna adulta che sa esattamente ciò che vuole, mette a posto coetanee sfacciate e professori rompiscatole, seduce giovanotti (all’epoca) irraggiungibili. Tornare ragazzi con la mente da adulti ti farebbe cogliere un mucchio di opportunità fuggite via e avere un vantaggio inestimabile sui suoi diretti competitori o possibili partner amorosi. Sai cosa va fatto e perché lo devi fare, e lo sai perché lo hai visto, non perché te lo dicono. Tuttavia c’è pure il rovescio della medaglia. La personalità adulta potrebbe annoiarsi a frequentare lo spesso puerile mondo dell’adolescenza, trovare noiosi ragazze o giovanotti che all’epoca apparivano irresistibili (così come la Turner  trovò bambinesco e superficiale un compagno di classe che al liceo idolatrava come un filosofo maledetto).  Inoltre la mente da persona moderna trasportata nel passato dovrebbe fare a meno dello scenario tecnologico attuale, cioè computer, telefonini, televisori lcd, mp3, divx e videogame, navigatori satellitari, internet, conquiste sociali, facilità di consumi, cure mediche più avanzate e mille altre cose che ci accompagnano nel mondo moderno, che forse non faranno la felicità, ma a cui ormai nessuno o quasi saprebbe rinunciare.

Per finire bisognerebbe riflettere che la domanda se tornare indietro nel tempo si basa forse su un equivoco, cioè sul fatto che si dà per scontato che i nostri sedici-diciotto anni siano stati felici e spensierati, mentre magari così non è stato. In effetti tutta la questione dei ruggenti vent’anni che ognuno di noi sente di aver vissuto potrebbe essere stata causata unicamente dal diverso modo in cui il cervello memorizza le esperienze alle varie età. Non so dove ho letto che la nostra macchina pensante archivia le esperienze usando particolari materie chimiche che “fissano” i ricordi in un certo modo. La teoria è che durante gli anni della giovinezza quei composti chimici vengano usati in misura maggiore e probabilmente con miscele più efficaci. Ciò renderebbe i ricordi immagazzinati più vivi (noto è il caso degli anziani che rammentano bene fatti del passato remoto e talvolta male quelli recenti) e avvolti in un’aura di fascino e nostalgia. I nostri ruggenti anni venti potrebbero essere soltanto la conseguenza di una coloratissima e allegra vernice chimica che ha aiutato a fissare quei ricordi nei neuroni. Potrebbero essere un miraggio. Forse il mondo all’epoca non era così rosa come lo ricordiamo. La ragazza per cui ce ne morivamo probabilmente aveva una leggera peluria sulle labbra e il culo troppo grosso, forse non era così studiosa come ricordiamo, ma ripeteva semplicemente a pappagallo intere pagine di letteratura italiana e latina. In effetti a volte ho incontrato vecchi amici del liceo e non ne sono mai rimasto estasiato. I miei antichi compagni sembravano molto meno interessanti di come li ricordavo, meno spiritosi e brillanti, a volte erano di una banalità scoraggiante. Forse pure loro pensavano la stessa cosa di me. Forse eravamo tutti un miraggio dovuto a sgargianti vernici chimiche annidate tra i neuroni.

Allora: chi vuole tornare indietro nel tempo?

31 commenti:

  1. bella domanda.
    adoro i film in cui il protagonista può tornare indietro nel tempo e cambiare le cose.
    in effetti sì, l'adolescenza non è sempre rose e fiori, però è l'età delle scoperte, tutto è nuovo e quindi ogni cosa è amplificata da quell'emozione. riviverle con il senno di poi toglierebbe loro molta magia. come un film che da ragazzino ti faceva impazzire e che rivisto oggi magari ti sembra poca roba..
    quanto ai compagni di liceo rivisti oggi beh, magari una volta erano davvero persone divertenti & interessanti, ma il tempo li ha logorati. o magari è solo che poi hai conosciuto persone ben più interessanti

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  2. Ehilà, Marco, sapevo che eri interessato a questi argomenti. Tra l'altro le serie televisive di cui sei profondo conoscitore spesso trattano di questi temi.
    Sulla magia dell'adolescenza ho detto. Spesso avrei fatto a meno di quella magia dato che ero un ragazzo sensibile e io sostengo che il male, nei ricordi, prevale sul bene: tra un bacio e uno schiaffo, purtroppo ricorderai più lo schiaffo.
    Devo dire che sono felice come una pasqua quando vedo film che mi piacevano da ragazzino che sono ancora dei gran bei film con gli occhi di oggi. Non capita spesso, ma qualche volta capita.
    Non so se il tempo logori le persone. non mi pare. Se eri davvero interessante, continuerai a esserlo. E se ora sei banale, con tutta probabilità lo eri pure da adolescente, anche se il contesto e forse l'inesperienza di chi guardava ti faceva apparire in un'altra luce. Ho visto di recente un compagno di scuola, non proprio di classe, aveva un paio di anni più di me. All'epoca mi pareva un rivoluzionario sfacciato che la sapeva mille volte più lunga di me su ogni argomento. Rivedendolo ho provato un doloroso imbarazzo per la sua pochezza intellettuale: un fantasma. O mi sbagliavo all'epoca o mi sbaglio adesso.

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  3. Capitano di passato qui si parla e onestamente ti dico che ritornare al passato con l'esperienza di adesso non sarebbe male. E' un sogno, un sogno che coltiviamo, ma impossibile. Non ritornerei al passato, ma tuttavia vivrei il presente con l'emozione e l'esperienza di adesso. Preziose ambedue per essere migliori di come si era a quell'età. Ed ogni età conserva il suo fascino indiscutibile, e vale la pena viverla così come si è

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  4. Arial carissima, naturalmente tutti noi vorremmo il meglio di ogni epoca e stato mentale, ma purtroppo ogni dono, anche positivo, reca in se stesso la sua controindicazione. Se potessimo tornare indietro con l'esperienza attuale, vedremmo il mondo con gli occhi di adesso, quindi probabilmente vedremmo cose diverse da fiori e fiorellini che popolano la nostra memoria.

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  5. Indietro nel tempo? Ma dai Capitano, chi di noi non ha mai avuto questo pensiero? Magari si potesse tornare indietro, ai nostri 16/18 anni, quando inconsapevoli, ma pieni di speranze nel futuro, ci si affacciava in un mondo certo meno tecnologico, ma più fantasioso!
    E tornarci, (nonostante l'adolescenza sia stata per me non particolarmente felice), proprio con la stessa testa e lo stesso cuore per poter rivivere quelle sensazioni e quelle emozioni che non torneranno mai più e che si cercheranno disperatamente nel vivere quotidiano.
    Proprio una bella domanda, caro Mio Capitano...
    Marypersempre

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  6. Mary, se non persempre almeno permoltissimo, io conservo qualche dubbio sul fatto di tornare indietro. Ho come la sensazione che sia un dono avvelenato, però magari mi sbaglio.

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  7. io!io!io! premetto che non sono insoddisfatta del presente...tutto sommato me lo vivo bene. però tornerei volentieri indietro. magari ai miei 16 anni con la testa di una che ha 16 e non 24 anni come adesso. solo una cosa mi piacerebbe avere in questo viaggio del tempo inverso:una maggiore consapevolezza, una maggiore apertura verso gli altri. vorrei avere il modo di approcciarmi alle cose, alle persone e alle persone che ho ora, ma tutto rapportato all'età.mi piacerebbe tornare indietro non per cancellare gli errori che ho fatto, ma semplicemente per fare qualche scoperta e qualche cazzata in più!
    ciao

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  8. sospesanelviola, magari sei un po' giovane per un viaggio a ritroso nel tempo, però dimostri di aver già capito alcuni degli errori che commettono gli adolescenti.

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  9. Per la carità!! Non ci penso manco lontanamente di tornare indietro!! Ho passato tali momenti duri che al solo pensiero di riviverli rabbrividisco e mi domando come ho fatto a resistere! E da quest'ultima affermazione viene una considerazione che mi pare importante: nel momento presente nel quale stiamo vivendo una certa situazione abbiamo tutte le capacità e la forza per viverla senza soccombere! Passato quel momento non abbiamo più quel dono così importante ed allora tutto ci sembra assurdo, difficile, impossibile! Questa considerazione mi rassicura perché vuol dire che tutto quello che accade in fondo non accade per chi lo sa quali misteri o complotti o per il fato! Accade, e nell'accadere si trascina con se anche la forza per resistere all'accaduto!Basta crederlo ed indirizzarsi in quella direzione senza disperarsi!
    Ciao Mio Capitano.

    berardo

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  10. Sono dacccordo sul fatto che l'epoca adolescenziale, per l'inesperienza, ci faceva vedere draghi invece che animali domestici, uomini (per me)irraggiungibili, e magari intelligentissimi, al posto di mediocri e realmente cafoni imberbi soggetti.
    Il tutto condito da tempeste ormonali che agivano da potenti allucinogeni.

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  11. berardo, benvenuto nel club di quelli che non tornano indietro. Ma magari facciamo i gradassi perché tanto sappiamo che non è possibile.
    arial, verissimo, vedevamo draghi al posto di animali domestici. L'adolescenza è il regno dei sotterfugi ancora più che nella vita vera: non conta come eri o le qualità che avevi, ma come sembravi o le arie che ti davi.
    Naturalmente conta pure il fatto che dopo quell'età fondamentale ci sono quelli che hanno remato in avanti, hanno pensato, sono maturati, sono diventati più complicati, e quelli che non hanno remato o hanno remato all'indietro.

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  12. guarda Capy, tre settimane fa ho avuto una cena con i vecchi compagni di scuola. mi era arrivato l'invito qualche mese prima tramite Facebook, e sin dall'inizio ho detto di sì, che sarei andata di sicuro. pian piano ho visto che si iscriveva gente "stupidina" che mi trattava un pò malaccio oppure non mi andava a genio, e non sapevo se rifiutare.

    sapevo che la gente cambierebbe più di 10 anni dopo, ma... chissà. non volevo scontri. ma comunque mi sono detta, "vai e spacca tutto" e finalmente mi ci sono divertita un casino. con gli "stupidini" e non. ho fatto, abbiamo fatto la pace tutti quanti e basta.

    quindi se questo post lo avessi tu pubblicato tempo fa, probabilmente ti avrei detto che cambierei la mia adolescenza, ero ciccia e brufoli! ^^

    ma adesso sto bene così come sto. basta. e non mi trasferirei nel passato.

    baci :)
    Tali

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  13. Mi capita di pensare che sarebbe interessante poter tornare indietro con il senno e l'esperienza di oggi, ma a ben pensarci perderemmo il meglio di allora: la spensieratezza e l'incanto. Ecco questo era il meglio di allora, quello che talvolta oggi ci manca. Infine, la migliore età è quella che abbiamo. ;)

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  14. Tali, tanti saluti alla ciccia e ai brufoli e via a testa alta.
    Cleide, vero che la migliore età è quella che abbiamo, ancora più vero è che la migliore età per scrivere post è quella che abbiamo.

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  15. Domanda veramente difficile se ci si riflette seriamente. Nei miei verdi anni c'erano diverse cose buone alle quali accenno anche nei miei post e c'erano anche tante cose pessime. Se potessi, con il genio della lampada, esprimere un desiderio vorrei solo recuperare la forza fisica e la freschezza mentale che avevo una ventina di anni addietro. Per il resto, tutto sommato, sto bene come sto.
    Ciao Cap.

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  16. Tornare indietro? Nooooooo! Quale orrenda punizione!
    Ho vissuto intensamente i miei anni, con fatica dolore e gioie, ma, meno male sono passati!
    Rivivere una parte della vita la vedo come disfare un maglione per rifarne un'altro con la stessa lana...... sempre più difficile e con un risultato ancora più incerto!
    Devo essere una delle poche che a 46 anni non vede l'ora di arrivare ai 50, sperando che le cose migliorino.... nel futuro!
    Andare nel passato? noooooo, il futuro voglio andare nel futuro :-) anche se sarò più vecchia
    voglio essere più vecchia! si!

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  17. CASSANDRO

    Anch’io indietro nel tempo non ci vorrei tornare. Sto così bene ora! Aaaaaahhhh! . . . Come dice lapidariamente Fiore, "niente maglione rifatto con la stessa lana!"

    Oppure sì, tornare ma soltanto come semplice spettatore e non più come attore, per riviverlo mentalmente insomma il tempo che fu e per poterlo ammirare come un film visionato dalla poltrona di casa, e quindi dire quasi ad scena “Anvedi tuuuuuu! . . . Ma eravamo così? . . . Non ci posso credere!”

    Cosciente che gli anni della mia gioventù (che identifico con quelli del liceo) non possono tornare, anche oggi osservo con distacco e senza tanta saccenteria (spero), la “gioventù che corre” con altri ritmi ed altri modi di essere e di pensare rispetto a quelli miei, pur se qualche volta, quando incoccio con la parte migliore di questa, vengo un poco vinto dalla malinconia

    Comunque ogni cosa a suo tempo! Meglio conservare i ricordi del tempo andato, anche perché in genere sono portato a ricordare non le situazioni spiacevoli ma quelle che rendevano caldo il cuore e sveglia la mente.

    Conseguentemente . . . . . .

    LASCIA CH ' IO VEDA

    Lascia ch'io veda gioventù che corre,
    ai giovani mi mischi coi pensieri,
    riscopra quella età che per lor scorre,
    come scorse per me, e non da ieri.

    Permettimi di amare i loro canti,
    veder le loro chiome al sol brillare,
    le forme lor gentili e i saltellanti
    balli, che solo loro sanno fare.

    Fammi osservar da presso il loro tessere
    di tele con quel filo di follia
    che fa la mente vaga, che fa essere

    ebbri di sogni, e che lungo la via
    del viver si fa refe di malessere,
    e nasce in te per te antipatia.


    Alludo a quella gioventù che appare
    vivace, acuta, lucida, solare
    . . . dell'altra non saprei che cosa fare!

    (Cassandro)

    a

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  18. Eccomi per una risposta agli amici.
    sergio, ovviamente il tema di questo post non è se uno voglia tornare giovane, sano e bello e con tutta la vita da vivere davanti (troppo facile), ma solo se voglia tornare a certi tempi.
    Fiore, il tuo commento ti fa onore, andiamo avanti a testa alta.
    Cassandro, alcune curiosità ce le avrei. Vorrei tornare indietro con la mia esperienza attuale per togliermele. Cioè capire se i ragazzi che apparivano sicuri e preparatissimi e che ti facevano vergognare della tua cultura erano davvero così o se sparavano soltanto palle in continuazione come si fa spesso sul blog. Ora gli sparapalle del blog o della vita, quelli che si danno arie da gran democratici, progressisti, illuministi, movimentisti e campioni dell'impegno sociale o politico li scopro in due secondi netti, ma all'epoca non era così e mi sentivo molto inadeguato a non essere come loro. Quel professore che si dava tante arie intellettuali era un disgraziato o un capoccione, la ragazza carina era davvero carina, quella seria che ti faceva innamorare era davvero così seria e faceva davvero così innamorare? Vorrei vedere la "verità" non quello che ho visto o che ricordo, la verità nuda e cruda. Vorrei vedere pure la verità su me stesso.:-)

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  19. Purtroppo.... o forse no :-) la verità quella vera! non esiste :-) Mio Capitano......

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  20. Hai ragione.meglio vivere consapevolmente ogni periodo della nostra vita.ciao.giampaolo

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  21. Non posso mancare! Perdonami il riferimento Cap, ma un pò il discorso era iniziato nel mio post "SLIDING DOORS". Il pensiero di tornare al passato troppo spesso deriva dalla voglia di immaginare cosa sarebbe se si fossero fatte scelte diverse...
    Per quanto mi riguarda non credo di voler tornare al passato anche perchè difficilmente mi comporterei diversamente da come ho fatto la prima volta. Accusata di essere troppo celebrale allora e poco impulsiva, poco è cambiato anche se definirei il mio carattere ancora molto legato alla bambina, più che ragazzina, che è in me.
    Conscia che siamo frutto di ciò che scegliamo, accetto il presente e continuo ad immaginare il passato ed il futuro per poterlo mettere su carta... solo così diventano reali tutte le alternative.
    Un saluto dall'indaffaritissima
    Bluphoenix

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  22. O Fiore, la verità vera non esiste? Pare una frase detta da me, sono quindi d'accordo.
    Giampaolo, viviamo consapevolmente pure sul blog e scriviamo commenti che possano essere ricordati dai posteri.
    bluephoenix, indaffaratissima, ma sempre in gamba e viva. A me sembri dotata pure di (giusta) impulsività, ma non ti conosco bene.
    Un saluto agli amici del blog.

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  23. Mi sono posta anche io questo interrogativo e sono arrivata alla conclusione che no..., se tornassi indietro non cambierei nulla, rifarei esattamente le stesse cose. Troppo facile col senno di poi, con la testa ( ????) che ho oggi,con le esperienze che mi hanno forgiata nel bene e nel male, che hanno determinato carattere e passione... troppo facile dire che compirei scelte diverse. La riflessione più "particolare" che ho sempre fatto è in merito alla consapevolezza di certe scelte e/o di certe parole dette etc etc Sono giunta alla conclusione che, poichè tutto quel che ho fatto ( errori compresi, anzi soprattutto quelli), li ho fatti credendoci, anche tornando indietro conoscendo l'esito negativo, li rifarei! Tendo a voler rimuovere le cose fatte dettate da altri, ma quelle...fatte con LA MIA testa, col mio cuore e la mia pancia...ahimè resterebbero!

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  24. Ehilà, Giovanna, che piacere risentirti!
    Io qualcosa vorrei cambiare dei miei ruggenti anni venti, anzi vorrei cambiare molto. Se tornassi con la mia testa attuale, probabilmente ci riuscirei, ma sarebbe un po' come barare, correre i cento metri avendo la motocicletta: l'esperienza, si sa, a volte vale più dell'oro.
    Un carissimo saluto a te, a cui si aggiunge pure Cleide che mi ha raccomandato di trattarti bene. :-)

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  25. Lo sapevo io...avrei dovuto barare sul mio nome! :-) Non ho messo il link VOLUTAMENTE per non essere individuata, ma girovagando per blog ( almeno in quelli di tiscali) non ho mai incontrato altre Giovanne...e così quando mi firmo mi par d'esser nuda...riconoscibilissima :-)Ringrazio caldamente Cleide per la sua raccomandazione, anche se ho notato che nell'ultimo periodo ti sei ammorbidito parecchio...abbai ma non mordi :-D Buoni giorni a entrambi :-)

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  26. Buona Pasqua, Francesco(la mangi, la pastiera?)

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  27. Hai uno splendido Blog...complimenti ci sono capitata per caso cercando foto nel web e mi sono imbattutta nel tuo articolo sul nudo nel web... del 2008... davvero molto bello...
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  28. Carissimi amici del blog, ho riavuto la linea adsl dopo una settimana. Speriamo che regga e vi mando ora gli auguri di Pasqua, meglio tardi che mai. :-)

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  29. Ciao Mio Capitano!
    Io credo che il desiderio di tornare indietro, ognuno ad un'epoca precisa (io ad esempio tornerei alla mia infanzia) abbia un significato preciso. Il passato, ora che lo abbiamo vissuto, è per noi una sicurezza e quindi la speranza di vivere un periodo tranquillo, in equilibrio. Il futuro è un'incognita ... è vero che ci affascina in quanto sconosciuto, ma nello stesso tempo ci fa paura, proprio perchè non lo conosciamo e non sappiamo "come va a finire". Questa in effetti è la risposta che mi sono data al fatto che della mia vita passata il periodo che rivivrei è proprio quello in cui ero coccolata al massimo e i miei genitori pensavano a tutto. sarà forse perchè la vita mi ha presentato un conto salato da pagare e mi sono sentita immatura ...
    Buon dopo-Pasqua :-))
    Nenet

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  30. Volevo aggiungere una cosa. Se ripensiamo veramente al passato, al periodo che vorremmo rivivivere, non era così felice nel momento in cui lo vivevamo ;-)

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