sabato 8 ottobre 2011

Italia in macerie - Il prossimo premier

Siamo alla fine di un regime che crolla a causa della sua corruzione morale. Ormai ci tocca parlare di ricostruzione, come dopo una guerra o un terremoto. L’Italia infatti nell’ultimo ventennio ha dovuto sopportare potenti calamità che l’hanno indebolita economicamente e quasi hanno annientato la sua capacità di credere e rispecchiarsi in valori come la correttezza, l’onestà, la serietà o anche soltanto la moderazione e il profilo basso. Dall’alto sono venuti esempi basati sugli eccessi, solo e soltanto negativi. La ricostruzione riguarderà ogni campo del vivere civile, dall’economia ai rapporti sociali, ma avrà il suo fulcro nella morale e nei valori umani, purtroppo pesantemente avviliti dall’esecutivo uscente, ma si dovrebbe dire agonizzante. Ecco qualche suggerimento sui tratti distintivi del prossimo Presidente del Consiglio.

No barzellette. Non dovrà saper raccontare barzellette. Dovrà essere uno di quei tipi che si vergognano a farlo. Pudore sarà il suo secondo nome. Soprattutto non dovrà mai desiderare di raccontare una barzelletta. Potrebbe essere utile sottoporlo a un test chiudendolo in una stanza con altre persone: se il candidato premier sarà visto raccontare una barzelletta qualsiasi sui comunisti, sui mariti cornuti, sui negri cannibali o peggio ancora se lo si vedrà ridere per una storiella che contenga le parole “Forza gnocca” dovrà essere scartato all’istante.

No puttane. Il neopresidente del Consiglio possibilmente non dovrà andare a puttane. Se per caso ci andasse, essendo la natura umana notoriamente debole, non dovrà vantarsi delle sue imprese idrauliche e viagrane con le puttane. Se per caso ci andasse e si vantasse delle sue imprese idrauliche e viagrane, non dovrebbe comunque elevare le puttane al rango di ministre, sottosegretarie o candidate al parlamento europeo. Se per caso ci andasse, si vantasse delle sue senili imprese viagrane o idrauliche e elevasse le sue partner al rango di ministre, sottosegretarie o candidate al parlamento europeo, almeno non si facesse chiamare Papi dalle puttane.

No proclami. Non dovrà fare proclami roboanti in mondovisione a ogni pie’ sospinto. Non dovrà promettere milioni di posti di lavoro che non creerà, boom economici che non si avvereranno, dimezzamento di tasse che non si sognerà mai di attuare. Ancora una volta lo si sopponga al test della stanza chiusa e si veda se manifesta una funesta tendenza al proclama inculapopolo.

No lifting. Naturalmente anche il look del prossimo presidente del Consiglio dovrà seguire alcune semplici regole. No al lifting selvaggio e no al viso coperto da un palmo di cerone quando si va in televisione. Se si hanno le rughe, le si mostri senza problemi. Non cerchi di trasformarsi in una parodia umana somigliante a Sandra Milo o alla stagionata e superimbellettata attrice del mai troppo lodato film Viale del tramonto. Vietato indossare scarpe con il rialzo nascosto, vietato farsi impiantare parrucche più o meno tecnologiche, vietato alterare la propria immagine sui manifesti elettorali con Photoshop, apparendo come un ragazzino della prima comunione, mentre senza cerone, belletti, ciprie, cosmetici e maquillage si ha l’apparenza di Matusalemme.

No sondaggi di opinione. Il nuovo capo del governo ovviamente dovrà tenere conto delle opinioni del popolo. Però non dovrà farsi schiavizzare dai sondaggisti d’opinione. Dovrà mostrare carattere nei momenti difficili. Non dovrà svendere la sua anima solo perché un sondaggio gli va contro. Se si tratterà di far attuare un punto programmatico importante del suo governo, potrà essere un provvedimento a favore delle famiglie disagiate o una legge contro la tendenza di certi manager a voler trattare con schiavi e non con lavoratori , dovrà procedere anche in mezzo alla tempesta e accettare l’impopolarità o il suo pensionamento politico.

No figure di merda internazionali. La serietà del prossimo premier dovrà palesarsi soprattutto sul palcoscenico mondiale, dove l’immagine dell’Italia è stata particolarmente avvilita in questi anni. Il prossimo premier non farà il guitto alle alte riunioni internazionali con la scusa che deve coltivare i rapporti personali (scordandosi che i rapporti personali che coltiverebbe al massimo possono procurargli un’orgetta nella dacia di qualche autoritario leader orientale). Non farà le corna nelle foto ufficiali, né inviterà leader stranieri nelle sue ville per fargli assaggiare crostata di passera e sformato di gnocca preparati dallo chef Tarantini. Avrà, se possibile una serietà facciale alla Enrico Berlinguer o alla Aldo Moro. Cercherà se possibile di ispirarsi allo stile sobrio della vecchia e gloriosa televisione in bianco e nero, quella di “Studio uno”, “Tv 7” e dei telegiornali condotti da Tito Stagno e Ruggero Orlando. Sarà una persona seria che riderà per le cose intelligenti e non per le cialtronerie.

Ci sarebbe da dire altro sul prossimo premier, ma ci fermiamo qui. Naturalmente bisognerà chiedersi perché un guitto incapace e ridicolo come quello assiso sul massimo scranno governativo abbia potuto determinare per quasi un ventennio il destino di una nazione viva e piena di storia e cultura come l’Italia. La risposta è che sono stati commessi molti e gravi errori dai suoi oppositori politici e soprattutto da una sinistra declamatoria, spesso radical salottiera, parolaia, ideologizzata. Cercheremo di capirne di più nel prossimo post.

10 commenti:

  1. Uffi! perchè dobbiamo per forza avere un premier? e se tornassimo al vecchio sistema proporzionale? In fondo a me questo sistema bipartitico non mi ha mai convinta.... e ne vediamo il risultato: è solo un sistema per "governarci" (alias ....iscrivibile)meglio.
    Sono Cristiana e cattolica, Gesù Cristo è già venuto... e forse ritornerà ma non credo sotto le spoglie di presidente del consiglio, quindi.... tutto i resto son nessuno!
    Dovremo seguire L'Islanda e uscire dal fondo monetario.... mettere banchieri e politici in galera....e uscire dall'Europa...
    E adesso lo dico: e noi Sardi dovremmo tutelare meglio la nostra cultura... come voi partenopei come fanno i leghisti :-)))))

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  2. Mio Capitano hai in mente OGGI qualcuno in grado di "governare" l'Italia?? Io no!
    Mi piaceva Fini,ma ha fatto casini, mi piaceva Fassino ma pensa solo a torino...fa pure rima! :-)
    buona serata

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  3. Fiore, c'è qualcosa di sbagliato nel nostro modo di vivere. Dovremmo ripensare all'Europa e ai valori che hanno guidato le nostre scelte negli ultimi anni. Il sistema proporzionale alle elezioni è senza dubbio il metodo più giusto, tanti voti, tanta rappresentanza parlamentare. Li abbiamo visti tutti e due all'opera: e forse un sistema con Berlinguer, Cossiga, Zaccagnini, Pajetta e persino Andreotti era meglio della sbobba attuale.
    Sara, Fassino non è male, e certo non gli mancano serietà e competenza, ma mi pare affetto da tecnocrazia, oligarchismo e salottierismo progressista. Vedrei meglio qualcuno con le mani un po' più sporche di olio di motore, un elemento più popolare. ne parlerò forse più in là.

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  4. Bella risposta Mio Capitano: hai perfettamente ragione!
    Buona domenica

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  5. Aggiungerei un altro elemento importante: basta con i burosauri! Sia il Presidente che i ministri dovranno avere massimo 45 anni e, in casi di estrema capacità e intelligenza, si potrà fare un'eccezione per i cinquantenni. Lo so, ci sono ottantenni come Napolitano e Cammilleri che bagnano il naso ai giovanotti, ma sono eccezioni e non possiamo andare avanti con le eccezioni altrimenti avremmo un governo e un parlamento composto solo da 10 o 15 persone. Però,... non sarebbe male ripensandoci!
    Ciao Cap.

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  6. Sara, ti dirò che Fini non dispiace neanche a me. Si sta dimostrando un liberale e sta pagando salata la sua scelta. Sono le origini che non mi convincono, e poi... ormai si sta facendo vecchio anche lui!

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  7. Sergio, giovani senz'altro. Su Fini, che ti devo dire? L'ho visto fare tutta la vita il fascista e ora si posiziona più o meno con la sinistra, dicendo che l'ideologia che professava lui fino a ben oltre i quarant'anni è il "male assoluto". Perché dovrei fidarmi di uno che ha adorato per sua stessa ammissione il male assoluto per tanto tempo? E poi nel vederlo provo sempre una forte confusioone, come se vedessi un Berlinguer fascista.
    Ci vuole un vento giovane. Per esempio come quello che ha spirato a Napoli con De Magistris, un politico che venga su dal niente e che ti sorprenda prima di tutto con la sua faccia, una faccia nuova, ma possibilmente non un fighetto alla Matteo Renzi, uno come dicevo che abbia macchie di olio di motore sulle mani.

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  8. Sai, sergio, stavo pensando a quando hai detto che Fini sta pagando salata la sua scelta, cosa che in effetti avrei detto pure io. Poi però mi sono fermato un attimo a pensare su quelle parole. Pagare salato? Siamo sicuri? Mi sono ricordato di alcune figure professionali della Camera dei deputati. Un barbiere della Camera, secondo i miei dati, guadagna 113 mila euro lordi l'anno. Se Fini, presidente della Camera, Deputato della Camera e leader di una corrente politica che usufruisce della pioggia d'oro del finanziamento pubblico dei partiti, guadagnasse quanto il signore che gli sforbicia i capelli, direi che non paga salato un bel nulla.
    Un Segretario Generale della Camera, dati del Corriere della Sera, introita 483 mila euro l'anno. E io mi domando: chi guadagna di più, il segretario tuttofare o il presidente della Camera terza carica dello Stato, accolto come un regnante nei suoi viaggi all'estero?
    Inoltre è recente la notizia che Cicciolina prenderà 3 mila euro di pensione mensili per aver fatto Dio solo sa che cosa e Dio solo sa con chi durante la legislatura 1987/92. E mi domando: che pensione spetta a un tizio che fa il deputato da almeno trent'anni, prima nel partito neofascista e ora tra i bravi e buoni liberali progressisti? Sarà una pensione, ammesso che Fini ci vada mai, un po' più allegra di quella dei pensionati del mio quartiere che fanno giorni di fila presso i peggiori burocrati del mondo per prendere i 40 euro della social card? Ciao Se'.

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  9. Anonimo ha detto...la serietà del prossimo premier? vorrebbe dire che abbiamo toccato il fondo con questo e che inizierebbe la fase ascendente della parabola. per i miei figli me lo auguro, ma ho paura che la mezzanotte non sia ancora passata.
    ole/.)by schizzigocceecapricci

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  10. sally, la fase discendente è già iniziata da un pezzo, il premier è al capolinea, ostaggio di Scilipoti e Scaloja, nonché delle sue stesse azioni. Berlusconi è il passato, persino il passato remoto. Bisogna solo vigilare che il presente non ripercorra le stesse strade.

    P.S. Ho saputo che i cosiddetti Indignatos (movimento di contestazione nato in Spagna ma diffusosi dovunque) stanno protestando contro lo stato del mondo e di chi lo governa. Pare che sabato ci sia una manifestazione in varie città del pianeta. Se la fanno pure a Napoli vedo se ci posso fare un salto: non mi manca niente, sono parecchio Indignatos, anzi direi che sono addirittura Incazzatos, in effetti si potrebbe dire che mi Giranos los Ballos.
    Un saluto agli amici.

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