Ieri ho pubblicato un video di you tube su facebook. È “Back’o town blues” di Louis Armstrong in una incisione del ’55. Mi sono subito ricordato del disco di vinile che comprai al liceo, potevo avere sedici o diciassette anni, che conteneva quello stesso brano. Solo che la registrazione in mio possesso risaliva agli anni Trenta. Il pezzo è un gran bel pezzo, in cui domina la magia della tromba di Armstrong, alternandosi alla suggestione quasi superiore della sua voce graffiante. Ieri per un attimo, cullato da tromba e voce, ho visto un ragazzo di tanti anni fa e mi sono detto quel ragazzo, che io ero stupido. Era chiaro che avevo comprato quel disco per distinguermi dai miei coetanei, dato che allora come ora non ci sono tanti ragazzi che ascoltano le registrazioni degli anni Trenta di pezzi Jazz-blues. Il mio era un chiaro e maldestro tentativo di evidenziarmi e forse elevarmi sugli altri. Di dire: guardate, io cammino su sentieri solitari che voi non potete comprendere o percorrere. Sì, riflettevo ieri, comprando quel disco mi ero dimostrato un ragazzo stupido e un pizzico arrogante, seppure in maniera incosciente. Poi però ho pensato che la mia colpa non era tanto grave. Anche gli altri ragazzi, quelli che non erano altezzosi e forse insicuri come me, erano stupidi. Anche quelli che ascoltavano la discomusic o andavano in discoteca o facevano o dicevano quello che faceva o diceva il branco non erano poi tanto meglio di me. Erano sciocchi pure loro senza sapere di esserlo, a ben vedere, seppure in maniera diversa. Eravamo tutti dei gran superficiali che cercavamo di segnalarci o metterci in mostra, solo con metodi diversi.
giovedì 20 maggio 2010
lunedì 17 maggio 2010
Ma come porti i capelli, bela bionda
- Ma come porti i capelli, bela bionda…
- Non mi pare il momento per mettersi a cantare, devi scrivere un post e cerca di farlo bene, su, qualcosa che faccia riflettere e ti segnali al popolo del blog come una voce libera che guida i meno attenti verso la verità.
- Tu li porti alla bela marinara…
- Ti avverto, non mi lascerò coinvolgere in nessuno sketch alla Cochi e Renato. Per quanto riguarda il tuo post, io consiglio senz’altro la denuncia. Potresti parlare della rivolta in Grecia o delle case quasi regalate a ministri e potenti politici.
- Tu li porti come l'onda…
- Vuoi andare sul polemico? Parliamo del garbo con cui D’Alema manda a farsi fottere chi lo intervista o di Chicco Testa che dice “Ti spacco la faccia” nel dibattito sul nucleare?
- Come l'onda in mezzo al mar.
sabato 8 maggio 2010
Liberté, Egalité, Internetté
Cari amici, questo è un blog, su questo blog c’è questo post e sotto questo post c’è lo spazio per i commenti. La cosa importante è che si potrà commentare questo post ed eventualmente impallinarlo. E' questo il blog, scrivi e lasci agli altri la possibilità di criticarti. Alcuni commenti non ti piaceranno, altri ti faranno incazzare, alcuni, forse, ti sembreranno opera di provocatori, ma l'alternativa è quella di chiuderti in una torre d'avorio per farti adorare a distanza dal popolo bue. Il blog è democrazia, è parità, è uguaglianza. Un volta sostenni – quasi tutto serio e quasi niente faceto - che il blog è il luogo dove più compiutamente si sono realizzati gli ideali della rivoluzione francese, o almeno due, la libertè e soprattutto l’egalité. Sul blog e nel virtuale in genere siamo uguali. Ognuno è ciò che scrive e come si rapporta agli altri. Non ci sono nobiltà preesistenti, non ci sono duchi e conti per volontà divina, non ci sono figli dei Pooh che spadroneggiano in televisione, non ci sono mammasantissima per diritto ereditario, non ci sono vip e vippettini. Ci sono i tuoi post e i tuoi commenti e se sono migliori e più efficaci di quelli di un vip lo vedono tutti, o quelli che hanno abbastanza sale in zucca per leggere e capire. Sul tuo blog può passare l’ultimo dei derelitti e ti fa a pezzi, e se ne frega se prima di finire sul virtuale eri un cazzo di scrittore di best seller coccolato dai critici o una star di talk show alla Daria Bignardi che scrive sempre la cosa più giusta del giusto.
lunedì 3 maggio 2010
Serenata underground
lunedì 26 aprile 2010
Sul baratro della posta del cuore

domenica 18 aprile 2010
L’immaginazione al potere
Il ministro degli esteri Tex Willer parteciperà al summit internazionale di Ginevra in cui di si discuterà della situazione in Medioriente. Il capogruppo della maggioranza al senato, onorevole Corto Maltese, si è consultato con il suo collega dell’opposizione, Dylan Dog, per determinare un’agenda sulle proposte di modifiche costituzionali. “Il debito pubblico è sotto controllo”, così ha dichiarato il primo ministro Spider-man, assicurando al presidente della Confindustria, signora Eva Kant, e ai segretari dei sindacati confederati, Mandrake, Charlie Brown e Incredibile Hulk che è allo studio un provvedimento per ridurre gli oneri fiscali.
Nell’ambito delle celebrazioni della festa nazionale, il presidente della Repubblica Alan Ford ha incontrato i governatori regionali Asterix, Amelia la Fattucchiera che Ammalia e Tin Tin in un caloroso ricevimento svoltosi a Palazzo Magnus & Bunker. Il commissario alle politiche comunitarie, signora Wonder Woman, ha discusso a Bruxelles con il premier Asterix e il Lord Cancelliere dello Scacchiere, Stanislao Moulinsky in uno dei suoi più riusciti travestimenti, del comando Nato delle Sturmtruppen di stanza a Paperopoli.
sabato 10 aprile 2010
Guccineide

giovedì 8 aprile 2010
Sette giorni di coma virtuale
- Finalmente si torna a vivere!
- Esagerato, sembri quasi un redivivo Lazzaro, mentre sei solo uno ha riavuto la linea adsl dopo una settimana di malservizio del suo gestore.
- La fai facile, tu. Vorrei vedere te dopo una settimana senza adsl. Queste sono sventure che avrebbero potuto devastare una mente e una personalità più fragili delle mie. Meno male che posso contare su questo carattere di ferro che mi permette di superare ogni avversità.
- Sì, sembravi proprio un moderno Achille, mentre frignavi con gli addetti del call center per farti ridare la linea. Ma poi mi spieghi a che diavolo ti serviva collegarti a internet? Devi avere affari molto remunerativi in corso tra Facebook, il blog, la posta elettronica e la rassegna di giornali on line curata dalla Camera dei Deputati. Roba da migliaia di euro a giornata.