No, che dici? L’attimo fuggente è un film splendido, descrive al meglio le aspirazioni dei ragazzi di ogni tempo e il desiderio di alcuni non piegarsi al conformismo. E’ una storia così avvincente che ti persuade di essere sempre stato un poeta, anche se non hai mai letto un verso di Whitman, Byron o Tennyson. Robin Williams nella parte del professore antisistema John Keating, poi, è insuperabile, non per niente sfiorò l’Oscar... Però tu devi restringere il campo delle tue riflessioni. Concentrarti su un punto specifico.
Allora direi tutte le scene delle lezioni di Williams/Keating. Quando lui parla del “carpe diem”, del “cogli la rosa quando è il momento”. Quando spiega che ciò che ci rende uomini è la poesia (in tutte le sue sfaccettature) e non le sia pur rispettabili professioni come la medicina o l’avvocatura. Quando parla di succhiare il midollo della vita nelle grotte notturne o fa strappare agli allievi l’introduzione del pomposo libro di testo di letteratura. E non scordiamoci di quando fa risuonare “Il mio barbarico YAWP”. Ah, non scordiamoci del barbarico YAWP, per favore.
Sì, dici cose sacrosante. Il barbarico YAWP a me fa ribollire il sangue di pensieri romantici ancora a distanza di anni. Ma ti mantieni ancora troppo largo. Devi restringere il campo delle tue osservazioni.
Ho capito, ti riferisci alla parte finale in cui quel ragazzo, quel Neal, si uccide perché il padre gli nega il permesso di recitare Shakespeare. La morte del sognatore Neal è la chiave di volta del film, dato che dà a quel bacchettone del preside della scuola di Welton l’opportunità di liberarsi del detestato Keating. Magari ti riferisci pure a quando i ragazzi sono costretti alla delazione contro il loro osannato professore per evitare l’espulsione. Che tristezza.
Ancora no. Devi circoscrivere, limitare la tua attenzione a un punto preciso. Ancora non ci sei. Pensa a una sola scena, a una sola sequenza.
Ecco! Ho afferrato tutto. Scena finale. Keating è tornato in classe per prendere le sue cose prima di lasciare la scuola. E davanti allo sguardo esterrefatto di quel parruccone del preside che fa lezione di letteratura alla vecchia maniera, i ragazzi saltano sui banchi al grido di “Capitano, mio Capitano”. Ho messo il fermo immagine sul lettore dvd. Ho contato dieci ragazzi in piedi sui banchi che sfidano l’espulsione e diventano uomini; e altri otto vigliacchi - tra cui quella carogna di Cameron, non dirmi che ti sei scordato di quel piccolo Giuda dalla testa rossa - che se ne rimangono a testa bassa seduti. Ho individuato perfino due banchi vuoti. Voglio proprio vedere se ora avrai il coraggio di dirmi di restringere ancora.
E invece quel coraggio ce l’ho. Devi concentrarti sul titolo italiano del film (migliore di quello americano). Devi cogliere l’attimo, l’attimo fuggente che caratterizza tutto il film.
Allora lo colgo. E’ quel particolare ragazzo, quello e quello solo, il primo che si alza sul banco, quello sensibile e balbuziente, quello che si vergogna di parlare in pubblico, aspetta ricordo pure il nome, Todd Anderson, quando il timido Todd salta sul banco e dice “Capitano mio capitano”, ecco l’attimo decisivo del film. Confesso che mi commuovo sempre vedendo la scena di Todd.
Sì, finalmente ci sei riuscito. Ti commuovi solo? Andiamo, non essere reticente. Fa’ conto che non ci senta nessuno.
Va bene, quando Todd sale sul banco mi vengono gli occhi lucidi. Sempre. Ho questa reazione unicamente quando guardo quella scena da solo e nessuno mi vede. Perché se c’è gente con me mi mostro disinvolto e faccio pure dell’ironia sul film.
Una curiosità, cosa hai provato ieri sera quando hai riguardato le scene salienti del film e hai visto Todd salire sul banco all'uscita di classe del professor Robin Williams? No, non dire niente. Ricordo che eri solo quando hai visto quella scena.
in fretta, infretta... il primo commento è mio! buongiorno miocapitano, ora leggo con calma... a dopo :-)
RispondiEliminapostato da sempreio il 09/06/2006 10:59
Aaaah, mi pareva che quel "mio capitano" col quale ti firmi avesse un riferimento... Chi non ha visto quel bellissimo film alzi la mano. Un Robin Williams in stato di grazia (e pensare che pochi anni prima faceva nano-nano con separando le quattro dita di una mano a coppie), una trama che rasenta a volte il filo del buonismo senza caderci con tutti e due i piedi, il professore che tutti vorremmo avere avuto... Certo non è un film da vedere in gruppo (che non sia un gruppo di cinefili), a meno che non si voglia lumare qualche pupa ;), se la serata è solo fra maschi forse è il caso di buttarsi su Porky's. Però è perfetto per la serata davanti alla TV da soli. Ciao, o capitano (ps: tra parecchi miei amici sono noto come "il capitano" anch'io, ma riferito ad un altro famoso capitano della letteratura... la storia è lunga, magari un giorno ne farò un post)
postato da Colui che vede Oltre il 09/06/2006 11:14
miocapitano! ti farò morire oggi.... io mi sono ADDORMENTATA davanti a quel film. e ora mi sento peggio che il timido todd perché tutti han sempre parlato di questo film come un film indimenticabile e io non ho saputo cogliere l'attimo. mi ricordo vagamente solo una scena ma è meglio non addentrarmi perché farei sicuramente una figuraccia: era notte e dopo un po' i miei occhi si sono chiusi.... ecco miocapitano, così è la vita: ognuno di noi coglie i suoi attimi e mai saprà se avrà colto gli attimi migliori. il lupo è splendido, la tua descrizione pure. robin williams è tra i miei attori preferiti... me lo ricordo ancora gridare nel microfono della radio libera "good morning vietnaaaaaam". grande e ottimista in un ambiente che ispirava ben altro, ma è un altro film, scusa. un bacio :-)
postato da sempreio il 09/06/2006 11:17
ehm ehm...ma tu ti alzi all'alba??? azz'... io me so' appena svegliata...e sto morendo di sonno cmq...ahahahah ;-) mo' mi leggo il post... (sn fatta al contrario...commento prima di leggere...eeeeeeeh...pazienza) ghghghgh :-P cmq buongiorno MioCapitano...qui tutto tranquillo dai, nun me posso lamenta' (x il momento) PS: x il test...eeeh mister, mimì me conosce fin troppo bene...ha azzeccato tutte le risp giuste... nun x niente siamo culo e camicia io e lei (ovviamente lei il culo e io la camicia) ahahahahah :D ma nun te preoccupa...ho controllato pure le tue risp...quelle più importanti le hai azzeccate pure te...mmmmm...sei sulla buona strada x diventare anke tu...ahahahahah :-P baciotto :*
postato da endless il 09/06/2006 11:22
ma il barbarico yawp ,,,abbi pazienza ancora non l'ho capito, che dici debbo vedere il film???chissa perchè non lo vidi interamente , non ricordo,,,la fine più chiaramente ma il tutto si sfuma ...forse la testa non c'era per vedere questo film...forsenon ci sarebbe tuttora...comunque ora capisco il nick ..Buongiorno MioCapitano!
postato da iris il 09/06/2006 11:44
a iris la dolce il barbarico YAWP fa parte di un potente verso di Walt Whitman: "E risuona il mio barbarico YAWP sopra i tetti del mondo". Da ciò che ho capito è una specie di grido liberatorio, qualcosa che che metta a nudo le nostre emozioni, le nostre percezioni profonde. Non a casa nell'"Attimo fuggente" il professor Keating spinge il timido Todd e emettere in pubblico un "barbarico YAWP", cioè un grido liberatorio (che gli fa superare almeno in parte la sua difficoltà di parlare a un vasto uditorio). Colgo l'occasione per dire che a me il protagonista principale del film è sempre parso l'emotivo Todd (l'attore Ethan Hawke), perfino più di Williams/Keating. Alla distratta sempreio Guardando "l'attimo fuggente" io piango, pardon mi commuovo, e tu ti addormenti... sai che bella coppia faremmo insieme. Un bacio comunque per ringraziarti del primo commento. a endless rifarò il test cercando di ottenere un risultato migliore. Poi magari mi dedichi una quartina. All'amico Colui Vero ciò che dici del filo di buonismo insito del film. Vero pure che nessun'altra storia sullo schermo riesce a trattare la poesia in modo così forte e convincente. Quanti poeti sono citati! E come ti fa piacere sentirli citati anche se non hai quasi mai letto una poesia in vita tua!
postato da YAWP YAWP YAWP il 09/06/2006 12:17
Buon giorno!
postato da adelasia il 09/06/2006 12:48
Uno dei pochi casi rari tra l'altro, in cui il titolo italiano è superiore a quello originale...
postato da mirko aretini il 09/06/2006 13:36
mio capitano... premesso che all'inizio ho letto il barbarico ymca... (scusa ma sono senza occhiali) e quindi mi aspettavo tuttaltro post... poi ho rivissuto il film attraverso le tue parole. Anche se per dirla tutta l'attimo fuggente mi ha talmente affscinato che successivamente ho avuto come un senso di repulsione... e non l'ho voluto più rivedere. credo che quello fosse il momento giusto per capirlo. ora non sarebbe la stessa cosa. bacio.
postato da lastanzadiclaudia il 09/06/2006 13:58
Grazie Pen, .....sai sono arrivata allo stremo prima di prenderli ancora e quando tutti all'ospedale mi hanno detto di riprenderli effettivamente ho dovutoma ora voglio riprovarci di nuovo....in fondo riprovando piùvolte una di queste o nel tempo andra meglio...contraccambio l'abbraccio sentito. ah...aspetta emetto uno YAWP GIGANTE!
postato da iris_m il 09/06/2006 14:25
Leggete, ragazzi. E ditemi se questi versi non hanno la potenza evocativa di Omero. Ricorderò che Walt Whitman ha scritto "O capitano! Mio Capitano!" in onore di Abramo Lincoln. O Capitano! Mio Capitano! il nostro duro viaggio è finito, la nave ha scapolato ogni tempesta, il premio che cercavamo ottenuto, il porto è vicino, sento le campane, la gente esulta, mentre gli occhi seguono la solida chiglia, il vascello severo e audace. ma, o cuore, cuore, cuore! gocce rosse di sangue dove sul ponte il mio Capitano giace caduto freddo morto. O Capitano! Mio Capitano! alzati a sentire le campane; alzati - per te la bandiera è gettata - per te la tromba suona, per te i fiori, i nastri, le ghirlande - per te le rive di folla per te urlano, in massa, oscillanti, i volti accesi verso di te; ecco Capitano! Padre caro! Questo mio braccio sotto la nuca! E' un sogno che sulla tolda sei caduto freddo, morto. Il mio Capitano non risponde, esangui e immobili le sue labbra, non sente il mio braccio, non ha battiti, volontà, la nave è all'ancora sana e salva, il viaggio finito, dal duro viaggio la nave vincitrice torna, raggiunta la meta; esultate rive, suonate campane! Ma io con passo funebre cammino sul ponte dove il Capitano giace freddo, morto.
postato da Capitano mio Capitano il 09/06/2006 14:37
io scherzavo, non volevo farti morire, anzi, insisto da quando ti conosco: non devi morire così, anche se muori da eroe! qualche considerazione: la fiacca sul tuo blog non esiste; stamattina ti sei alzato con le galline; metti un film d'azione di mattina presto e forse non mi addormento; perdonami miocapitano, l'ho visto una vita fa e nel momento sbagliato, lo cercherò e lo guarderò al più presto; ora che noleggi dvd non dimenticare "il mercante di venezia"... un abbraccio da sempreio, distratta ma non insensibile :-) ciao quel lupo è d'una bellezza sana e sono certa che il suo YAWP sia da brivido!
postato da sempreio il 09/06/2006 15:05
si, l'ho visto. Triste.Disperatamente triste. Ho fatto le tue stesse osservazioni sul ragazzino timido. In verità non aspiro a vederlo mila e mila volte. no.no. I film che mi rabbuiano non fanno per me. AH! belblogchehai..... (ti martellerò allo sfinimento.... ;-))))
postato da mqp il 09/06/2006 15:43
Concordo sul fatto che le traduzioni erano più efficaci. Più attrattive per quel tipo di pubblico che non sa mai cosa sta andando a vedere. Oggi però, le traduzioni sono qualcosa inspiegabilmente stupide e troppo spesso fuorvianti e prive di senso..
postato da filmaker_84 il 09/06/2006 16:49
Che meraviglioso film... visto tanto tempo fa, eppure è bastato rileggere alcune righe perchè esso riaffiorasse interamente nella mia memoria... Mi è venuta voglia di rivederlo! E oltretutto... "cogli l'attimo" è una cosa che dovrei imparare bene a fare... Strano vero? Io così impulsiva e passionale, una di quelle che preferisce i rimorsi ai rimpioanti... una che non fa scappare nemmeno un attimo che le si presenta davanti... però con tempismo decisamente fuoi luogo! Colgo l'attimo, ma sempre quello sbagliato... un pò troppo prima, un pò troppo dopo, oppure semplicemente tutt'altro attimo... L'ho sempre detto di avere un pessimo tempismo, e me ne convinco ogni giorno di più... Sarebbe lecito chiedere se hai ricordato quel sogno... io in questo periodo ne stà facendo di veramente assurdi... Miss
postato da MissMagda il 09/06/2006 17:48
Vediamo se ho il tempo di dirne alcune prima di iniziare a farmi delle copie di film Per prima cosa, trovo la poesia “O cpaitano! Mio Capitano!” un capolavoro. Ma questi quattro versi mi appaiono musica allo stato puro. Non è poesia, ma musica. Capitano! Mio Capitano! alzati a sentire le campane; alzati - per te la bandiera è gettata - per te la tromba suona, per te i fiori, i nastri, le ghirlande - per te le rive di folla per te urlano, in massa, oscillanti, i volti accesi verso di te; A qualche distanza questi altri quattro versi: ma, o cuore, cuore, cuore! gocce rosse di sangue dove sul ponte il mio Capitano giace caduto freddo, morto. Un particolare che voglio specificare. Quando ho messo il fermo immagine nella scena finale e ho visto i due banchi vuoti non sapevo spiegarmi il perché. Pensavo a qualche studente ammalato. Poi ho capito che uno dei due banchi vuoti era addebitare al suicidio di Neil, il ragazzo a cui il padre vietava di recitare Shakespeare. E l’altro era dovuto all’espulsione di Charlie Dalton, il più contestatore dei ragazzi che aveva preso a pugni quella carogna di Cameron (la spia). A Miss Magda dico, io meno di te so cogliere l’attimo fuggente. Anzi, in qualche caso raro che è l’attimo fuggente che coglie me, io riesco perfino a rifiutare quel dono e faccio di tutto per rispedirlo al mittente. Questo mi accade in un particolare campo della vita che non ho voglia di citare. A Mirko dico che mi viene in mente almeno un altro titolo di film (dopo “un tranquillo week-end di paura” che nella versione originale era “Là dove scorre il fiume”) che nella versione italiana è più efficace dell’originale. “Un mercoledì da leoni”: era in americano “Mercoledì”. Il titolo originale dell’”Attimo fuggente” era “La società dei poeti estinti”). Infine mi ripropongo di scrivere in uno dei prossimi commenti qualche riga su alcuni degli ottimi film diretti dal regista Peter Weir, autore di un capolavoro assoluto come “Picnic ad Hanging Rock” e di altri splendidi film che spero di avere l’occasione di ricordare. Baci a tutti.
postato da MioCapitano il 09/06/2006 18:25
Oddio, mi trovo a manifestare dissenso... Il film non mi è piaciuto nè all'epoca dell'uscita nè ad una seconda visione: lo trovo noioso e lento e moralistico. Sarò perdonato? Ciao :-)
postato da Amfortas il 09/06/2006 18:29
Ad Amfortas Secondo me hai torto. Non lo dico io, lo dice il tempo che è trascorso. Sono passati 17 anni dall'uscita dell'"Attimo fuggente" e questo film conserva ancora il suo potere di suggestione presso un gran parte degli spettatori (anzi col tempo quel potere si è notevolmente rafforzato). Questo film è ormai diventato un cult movie. E ciò che è certo è che tra venti o trent'anni si continuerà a parlare di questa storia, mentre altri titoli cinematografici, pure più osannati da certa critica - è noto che la critica ufficiale fece a pezzi "L'attimo fuggente" alla sua uscita rimanendo clamorosamente sconfessata dallo scorrere del tempo - saranno finiti nel dimenticatorio. In un'altro mio commento sostenevo che c'è un solo modo per giudicare correttamente un film (e anche altre opere artistiche) e cioè il passaggio del tempo. Ciò che diciamo adesso spesso non ha alcun valore. Ma se un film è presente nell'immaginario collettivo tra venti o meglio trent'anni (e quaranta e cinquanta) si tratta indubbiamente di un film riuscitissimo, di un gran film. Ovvio che hai il diritto di avere la tua opinione. Spero che concederai a me di conservare la mia. :-)))
postato da il barbarico YAWP risponde il 09/06/2006 18:43
se permetti, rispondo alla domanda con un'altra domanda: la risata è compiaciuta o di scherno? :-PPP ciao lupo cattivo! un bacio sul musetto :-)
postato da sempreio il 09/06/2006 22:28
Film bellissimo! La prima volta che lo vidi fu in versione originale e in aereo...mi piacque molto pur capendo veramente poco dei dialoghi,e quando ebbi l'opportunità di rivederlo in italiano ne rimasi "folgorata"...è uno dei miei film preferiti,e seguendo il tuo consiglio,ho ristretto il campo visivo alla scena clou...todd sale sul banco e...mi commuovo anch'io,sempre e con meno pudore di te,anche quando non sono sola! ciao Mio Capitano, buona giornata!
postato da elle il 10/06/2006 10:23
Ciao!!! Siamo dei ragazzi di terza media, che da qlke mese stanno lavorando ad un nuovo (in tutti i sensi) progetto: La creazione di un blog di classe. Passavamo a vedere come sono i blog più famosi... Complimenti e un salutone
postato da classe92 il 10/06/2006 16:10