mercoledì 19 marzo 2008

Dammi la fede persa


- Non farlo, non buttarti da questo ponte. Non ucciderti.
- Chi sei, come sei arrivato qui? Vattene via, non sai niente di me.
- Invece so tutto. Sei un prete che ha perso la fede. Avevi un grande amore per Dio e le sue creazioni, lo vedevi dovunque, anche nel più dozzinale reality show televisivo, e la sua presenza ti scaldava dentro. Ti sentivi ricco, anche con la canonica vuota e la solitudine della tua missione. Poi un giorno hai smesso di vederlo. Dio è sparito dai tuoi occhi e ha lasciato un immenso deserto di solitudine e depressione.
- Ma cosa vuoi? Ormai è troppo tardi per salvarmi, vattene via.
- Ti capisco, è come se nel tuo cuore fossero caduti cento, mille muri di Berlino, ma la soluzione non è buttarsi da questo ponte.
- Lasciami perdere. Ho sprecato la mia intera vita dietro una chimera, un miraggio di altri tempi. Lui non mi parla più. Sono anni che tace. Prima si manifestava a me ogni giorno. Mi parlava con gli occhi dei ragazzi che servivano la messa, mi parlava anche dai carri armati e dai bombardieri dei telegiornali, mi parlava con il suono della pioggia o persino con la disperazione dei barboni che imploravano un pasto alla mensa della chiesa. Ora tace perché in realtà ha sempre taciuto. La mia intera vita si è basata su un'illusione. Capisci perché non posso continuare a vivere?
- Certo, mettiamo però che Dio torni a parlarti, con voce forte e inequivocabile, qui e ora. Cosa faresti in quel caso? Abbandoneresti questo tuo banale tentativo di buttarti di sotto?
- Ma non può parlare! E' un imbroglio per gli sprovveduti! Dio non esiste!
- Non essere maleducato, rispondi alla mia domanda.
- Ebbene, se mi dimostri qui e ora che Dio esiste rinuncerò a uccidermi, anche se non capisco perché ti importi tanto di me.
- Dici che qualche miracolo doc, anche meglio di quelli che faceva il Figlio del Falegname, ti convincerebbe?

***

- E' incredibile, non credo ancora ai miei occhi! Come hai potuto far uscire mio zio dal suo coma irreversibile? Dov'è il trucco?
- Come sei di cattivo gusto! Perché chiami trucco un miracolo?
- Inoltre hai guarito pure tutti i malati di cancro del reparto ospedaliero in cui era ricoverato mio zio. Si sono ripresi di colpo dopo che gli hai passato una mano sulla fronte. E se ne sono tornati a casa vispi e arzilli. Come è stato possibile?
- E come è stato possibile che Lazzaro sia risorto o che quel brav'uomo duemila anni fa si sia messo a camminare sulle acque? Comunque spero che i miei miracoli ti abbiano convinto a non buttarti dal ponte perché mi sono stancato di giocare al piccolo messia.
- Io.. io... sono turbato, lo ammetto. Quegli uomini erano senza speranze e ora stanno bene. Erano virtualmente morti e ora ridono a casa con i familiari. C'è qualcosa che non si può spiegare a questo mondo, lo ammetto. C'è qualcosa che va oltre la ragione.
- Come sei pedante! Perché non dici semplicemente che quando vedi un miracolo - un gran bel miracolo, devi concedermelo - significa che Dio esiste? Perché non confessi che questo indegno dispensatore di prodigi ti ha ridato la fede che avevi perso?
- Sì, è così. Ti ringrazio, la mia vita riacquista un senso. Ho voglia di tornare alla parrocchia e abbracciare la mia gente. Ho voglia di vivere e di fare del bene.
- Ehm, magari cercheremo di non dire troppo in giro che per farti ritrovare la fede c'è voluto qualche inelegante numero di prestidigitazione miracolistica.
- Ma chi sei tu? Ho capito. Non puoi essere che Dio in una sua manifestazione o magari il suo unico Figlio tornato sulla terra.
- Accidenti, che risate! Io Dio? Io il Camminatore sulle Acque? Erano millenni che non mi divertivo tanto!
- Un momento, perché ghigni in quel modo così cattivo?
- Perché io sono cattivo. Anzi sono l'essenza stessa del male. Io sono l'odio, la violenza, il vizio, il peccato. Io sono ciò che più detesti e che più ti terrorizza. Io sono il nemico giurato dell'essere in cui avevi perso la fede.
- Tu vorresti dire che sei... che sei...
- Sssss, meglio non fare nomi, trovo la pubblicità così di cattivo gusto!
- Ma se tu sei il diavolo...
- ... e meno male che avevo detto di non fare nomi.
- ... perché hai salvato dalla morte tante persone?
- Forse l'ho fatto perché mi annoio. E poi tutta quella gente, compreso tuo zio, non camperà mica tanto. Erano tutti vecchioni decrepiti, dagli un paio di anni e finiranno nella fossa dal primo all'ultimo.
- Eppure tu non puoi fare del bene! Perché mi hai salvato la vita? E soprattutto perché mi hai ridato la fede?
- Basta, mi stai stufando con le tue lagne.
- Perché mi hai ridato la fede?
- Che noia, ora me ne vado.
- Aspetta non puoi andartene così! Dimmi perché un essere malvagio come te avrebbe fatto un'opera di bene. Dimmi perché mi hai ridato la fede!
- E chi ti dice che sia un'opera di bene?

1 commento:

  1. buona Pasqua sia pur in ritardo.
    Semplicemente bellissimo.
    postato da elle il 26/03/2008 22:21

    ciao Capy,

    spero tu abbia passato una bella Pasqua in compagnia altrettanto gradevole.

    ma c'ho un dubbio che mi sono dimenticata di dirti l'altro giorno: la fede è quella religiosa o quell'anellino che si scambiano gli sposi? :D

    baci baci, a presto
    Tali
    postato da Tali il 25/03/2008 15:48

    Ciao, Captain, My Captain...
    Ti lascio un abbraccione e dei ritardatari auguri di Buona Pasqua!
    Ciao :)
    postato da Laura il 25/03/2008 13:00

    Ehilà voi due! come va?
    qui procede tutto ok adesso, emergenza quasi passata
    appena posso vengo a Napoli con una persona;)
    un bacio e un abbraccio a tutt'e due e soprattutto Buona Pasqua e Pasquetta :)
    Angie

    PS. commento al post... a me è venuta in mente...

    La storia dell'uccellino

    Un uccellino appena nato cadde dal nido e si ritrovò tutto solo per terra , al freddo.
    L'uccellino cominciò a lamentarsi "pio" "pio" faceva.
    Una mucca lo senti', vide che il povero uccellino aveva freddo e mossa da compassione , gli fece la cacca addosso , e cosi' l'uccellino immerso nella cacca si riscaldò.
    Tutto contento l'uccellino cantava "pio" "pio".
    Passò un gatto , senti' l'uccellino cantare , lo vide , e tutto affamato , lo tirò fuori dalla cacca, lo puli' e se lo mangiò.
    Qual'è la morale della storia?
    - non tutti quelli che ti buttano della merda addosso lo fanno per farti del male
    - non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda lo fanno per farti del bene
    -ma soprattutto, quando sei nella merda fino al collo : stai zitto!!!
    postato da jolinne il 23/03/2008 21:38

    buon yin yang anche a te ;)
    postato da emi il 23/03/2008 17:36

    bella stringatura per il tuo dialogo con il prete. All'interrogativo, provocante, raccolgo il commento di Arial (uomo dell'Emergenza) e alla sua proposta di Amore, Amore in offerta per la vita e Amore bisogno per vivere. Mi posi la Speranza come bandiera per vivere e mi rendo conto che è l'Amore che la fa vibrare, dall'utopia alla certezza. Rincalza, mi pare, il Capitano, rimarcando del Quarto potere il giornalista che non sa amare. Sempre amore, dunque, mentre altri qui segnalano il film Blu. Lo cercherò. Trovi sempre il modo per far riflettere, Capitano, Buona Pasqua, ciao
    postato da Giovanni il 23/03/2008 04:19

    Enigmatico come sai essere, bello stile, tra il dialogico e l'introspettivo. Quasi un monologo interiore.

    Buona Pasqua :)
    Anathea

    PS - ah, anche l'immagine merita... Ottima scelta!
    postato da Anathea il 22/03/2008 23:14

    Ri-Auguri di buona Pasqua.. ;))
    bacio Isy
    postato da isy il 22/03/2008 16:43

    buon weekend
    postato da max il 22/03/2008 14:13

    Grazie per gli auguri Capitano, sereni e belli giorni di festa.
    Qui c'è sole, e ombrelino o no...credo che l'importante è esserci, no?
    Tutto il bene di questo mondo.
    A dopo. E film Blu?
    Fatemi sapere.
    postato da arial il 22/03/2008 09:39

    Molto molto molto intrigante questo racconto! Pieno di mistero e di fascino. Su un tema davvero molto dibattutto e su cui ognuno di noi può trovare una risposta solo dentro sè stesso. Un saluto e auguri di Buona Pasqua da Pennaccia.
    postato da PEN il 21/03/2008 21:40

    auguri e complimenti per la robusta autopromozione.
    postato da fgem il 21/03/2008 17:17

    Ecco come potete ammazzare il tempo, se in queste feste ve ne avanza un po' (immagino che sia difficile che ciò accada).
    Prima di tutto c'è il mio cruciverba letterario che attende ancora di essere risolto a questo indirizzo:
    http://phobos-imero.blogspot.com/
    Inoltre c'è la recensione al mio romanzo della bravissima Lauretta Lady Laura qui:
    http://criticaletteraria.blogspot.com/
    anzi mi sono accorto proprio ora che allo stesso indirizzo c'è una seconda recensione della ugualmente brava Gloria/Anathea, due articoli al costo di uno :-)
    Inoltre qui ho raccolto un po' di miei articoli di argomento letterario:
    http://romanzifuoridaicassetti.blogspot.com/
    Quindi ancora gli auguri a tutti di passare dei giorni sereni e belli.
    postato da mio capitano il 21/03/2008 12:27

    Sarò assente per qualche giorno. Ne approfitto per una rispostina per tutti. E ovviamente saluti generalizzati di Buona Pasqua.
    celia, l'ombrellino pare che servirà in questi giorni anche se per ora c'è un timido sole a Napoli.
    Skiddy, lieto per il tuo ritorno sul blog. Devi approvare i commenti se li vuoi visualizzare sul tuo blog.
    elle, mistero? ne trovi quanto ne vuoi sul blog. L'inspiegabile pure. Più che sovrannaturale, da queste parti siamo abituati al sottonaturale. Un sorriso a te e mantieniti in forma.
    Arial, devo domandare a Cleide le sue impressioni sul film Blu, aiutare gli altri è una gran bella cosa.
    fgem, ti ho risposto su Joseph Cotten ed è chiaro che hai risolto per primo il mio piccolo quiz.
    celia 2, meno sette ore, meno sei, meno quattro, meno tre...
    cleide, l'ombrellino, nessuno ci crederà, lo porto io.
    Michelle, e Mefistofele sia.
    attila, condivido il tuo intervento e lo trovo pure gradevolmente equilibrato.
    arial 2, il burbero domato? :-)
    Laura, grazie per la recensione al mio romanzo, dopo segnalo meglio il link.
    Tali, ma come lo hai ridotto a quel povero tuo ex fidanzato? Altro sorriso.
    Mi pare che non sia rimasto nessuno fuori
    postato da mio capitano il 21/03/2008 12:16

    Ti auguro una Pasqua felice e di pace.ciao.giampaolo
    postato da giampaolo il 21/03/2008 12:14

    E allora Buona Pasqua.
    Auguri caro Capitano a te e famiglia e l'ombrellino speriamo che non serva.
    Beh ... solo l'ombrellino chi lo porta... beh chi lo porta è importante e anche di più. :)))
    Passate dei giorni bellissimi.
    Un bacio dall'isola.
    postato da celia il 21/03/2008 11:23

    ciao mio capitano finalmente sono riuscita a tornare.....scusa se ti scrivo due parole ma dato che nn ho tanto tempo volevo salutare tutti o almeno quelli che riesco.
    ti aspetto passa a salutarmi ok ciao baci baci
    postato da skiddypink il 21/03/2008 00:51

    temo il miracolo,l'inspiegabile,il sovrannaturale,ma ho fede e credo nel mistero che essa rappresenta...notte!
    postato da elle il 21/03/2008 00:16

    Devo commentare il uo post ancora.
    La fede e la fede di un sacerdote..E' una roba difficile...per me.
    Perchè la fede in cui non vacillo è la volontà di aiutare gli altri.
    Credo in Dio se riesco a curare, a quando mentre ho la vita di un essere tra le mani, scordandomi di Lui trovo i gesti e nel baluginare dell'adrenalinica paura, so che lo tirerò fuori dall'Emergenza.
    In quel momento magico Dio mi appare.In quel momento credi in Lui.
    Dio mi appare nel bene e bello che c'è nel mondo.
    Lontano da imposizioni o convenienze e convenzioni.
    Dio lo vedo lì dove balugina l'amore.
    E film Blu che Cleide mi dice di aver acquistato, è una parabola d'Amore.
    La prima ed essenziale: La parabola dell'Amore per se stessi e ricominciando ad amare se stessi ami gli altri.
    postato da arial il 20/03/2008 16:57

    fgem, è vero ovviamente. Joseph Cotten era un attore che interpretava spesso l'investigatore privato nei noir degli anni Quaranta. Ha lavorato spesso in coppia con Orson Welles, sia nel citato "il Terzo uomo", sia ad esempio nel capolavoro "Quarto potere".
    Tra l'altro "Quarto potere", che narra la storia di Charles F. Kane, magnate della stampa incapace di amare, fu considerato all'uscita come un' opera geniale e rivoluzionaria. Visto in tempi più recenti "Quarto potere" sembra inquinato dalla voglia di stupire a tutti i costi, da alcune cervellotiche riprese, da barocchismo eccessivo, da tedio e da flashback duri da mandare giù. Soprattutto questo titolo pare affetto da smania di grandezza, dall'essere costantemente sopra le righe, quando è noto che il modo migliore per sopravvivere ai tempi è di tenere un basso profilo, un sussurrare invece di gridare.
    Ho visto pure "Il terzo uomo", ma era tanto tempo fa e ricordo poco.
    Joseph Cotten comunque mi piaceva un sacco. Bravissimo attore, caratterialmente il contrario di Orson Welles.
    postato da mio capitano il 20/03/2008 16:51

    Ecco qui che ti rispondo: quando il destino intreccia ha intrecciato talmente forte, che non ci sono forbici o volontà a districare.
    Non sai quando, non sai mai quando comincia ...ad inrecciare.
    postato da arial il 20/03/2008 16:48

    Abbi fede Fgem, abbi fede.:)
    postato da cleide il 20/03/2008 16:47

    celia vedrai, a te dirà che hai indovinato.....eheheheh
    postato da fgem il 20/03/2008 16:37

    Ma Effe Gi E Emme ha indovinato?
    Uffa.
    Copio la risposta.
    E' per caso Joseph Cotten ne "Il terzo uomo"?
    Dai dimmi se ho vinto :)
    Anche qui come dalla donna con l'ombrellino che mi sa che vi servirà cosi dice quel simpaticone di quel signore che da le previsioni del tempo e che rovina tutti i sogni con il sole alto e caldo...
    Meno 24 ore meno 23 meno 22 meno 21 meno 20 e 19, 18, 17, 16, 15, 14, 13, 12, 11, 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, UNOOOOOO.
    Dai perdona... gioco solo un po'... ( Arifaccina )
    Basitteddu.
    postato da celia il 20/03/2008 16:32

    accolgo (nuovamente) la sfida cinematografica e rispondo :
    Joseph Cotten ne "Il terzo uomo". Vero o falso?
    postato da fgem il 20/03/2008 16:01

    Meno di meno uno. Porta l'ombrello che domani piove.:-)
    postato da cleide il 20/03/2008 15:48

    Che dire? Grandioso racconto, su un tema davvero interessante! Mi piace molto il finale, decisamente "mefistofelico"! ^_______^ Un bacio, a presto. Michelle
    postato da Michelle il 20/03/2008 12:19

    Non so se la fede faccia vivere meglio: però trovo che sia un pensiero rassicurante. E' anche da rilevare che le fedi (religiose, politiche o di altra natura) spesso conducono a disastri, fanatismi, guerre. Ciò che la fede religiosa concede, e che nessun'altra filosofia o sistema di pensiero ti permette di avere, è l'idea o l'illusione dell'immortalità. La fede sconfigge la più antica e spaventosa nemica dell'uomo, la morte, almeno per chi riesce ad alimentare le sue convinzioni religiose con sufficiente forza.

    C'è da segnalare che la figura del prete con la fede vacillante si incontra spesso nel cinema e quasi sempre dà luogo a figure interessanti e ammirevoli, anche perché i personaggi in questione sono rappresentati da divi del cinema. Ultimamente mi è capitato di vedere il film commedia "Un amore sotto l'albero". Robin Williams era un prete che ha perso la fede e sta morendo da solo in ospedale, abbandonato dagli uomini e da Dio. Susan Sarandon, che assiste la madre malata nella camera d'ospedale accanto, si ferma qualche attimo per dire una buona parola al prete morente. Robin Williams si sdebita alla sua maniera, apparendo alla Sarandon (tra l'altro salvandola da un volo da un ponte proprio come accade nel post) e aiutandola a superare i suoi problemi esistenziali. Il mattino dopo la Sarandon aiuta il prete a morire, tenendogli la mano fino alla fine e salvandolo dalla sua più grande paura: morire da solo. Poco dopo troverà l'amore nella persona di un dottore che curava la madre. Non so, c'era un pizzico, solo un pizzico, di "La vita è meravigliosa" in questo episodio del film.
    postato da mio capitano il 20/03/2008 11:09

    Non ho mai capito perchè ci si ponga il problema di sapere se Dio esiste o no.Il comportamento del credente o meno è una scelta individuale, se imposta non vale più, ma questo in qualsiasi situazione.Ho visto code interminabili a Lourdes, ma anche per visitare il mausoleo di Lenin a Mosca e non fa nessuna differenza, nemmeno le centinaia di migliaia che si recano alla Mecca.Solo il tipo d'istruzione ricevuta e certe propensioni caratteriali coltivate nell'ambito sociale ci porteranno ad alimentare una credenza di un tipo o di un'altro. Di sicuro la Fede se alimentata rispettosamente, verso qualsiasi credo ci fa vivere meglio, magari a volte tormentati, ma dà un senso alla vita.
    postato da attila il 20/03/2008 04:40

    Il post è molto bello. Ti ringrazio per le cose belle e carine che hai detto da me.
    e' una conferma che sei un burbero, ma con un cuore d'oro.
    Un abbraccio
    Arial
    postato da arial il 19/03/2008 23:54

    Per un attimo ho pensato che ti riferissi al Faust di Goethe, ma l'Esorcista è una fonte altrettanto adeguata hehe..



    Ti scrivo per informarti che ho pubblicato la mia recensione di "Atto d'amore" su Critica Letteraria (http://criticaletteraria.blogspot.com/).

    Domani sarà pubblicata quella di Anathea, e tra due giorni proseguiremo con l'intervista. Tieni d'occhio il blog ;)


    Ciao, a presto!
    postato da Laura il 19/03/2008 18:57

    ahia, mi hai fatto ricordare il mio ex-fidanzato... mi ha mollato proprio perchè voleva diventare prete... l'ha fatto... e dopo due anni si è dimesso e ha lasciato i voti in tronco...
    lo trovo dopo qualche anno e tutto diverso da quando era con me: imbruttito, grassotello, fumando e bevendo... non sembrava proprio lui! che delusione! :(

    a presto.
    Tali
    postato da Tali il 19/03/2008 16:11

    Joseph Cotten
    "Il terzo uomo".
    postato da fgem il 19/03/2008 16:05

    Alla valorosa e pugnace celia, un aiutino sul nome dell'attore? Diciamo che ha recitato spesso con Orson Welles. Ha recitato persino in un rivoluzionario film del 41, regolarmente inserito nei dieci migliori film di tutti i tempi, diretto da un genio di 26 anni. Dico qualcosa di più? Magari lo dirò in seguito.
    Alla ugualmente valorosa e si spera meno pugnace cleide, avevo pure io un professore di religione molto liberale nei modi, uno che la prima volta che venne in classe affermò provocatorio che Dio non esisteva e ci sfidava a provare il contrario (poi questo signore si sarà stancato di fare l'anticonformista perché ha smesso l'abito talare).

    Questo post mi è stato ispirato dalla figura di padre Karras, personaggio dell'"L'esorcista".
    "L'esorcista" è un film ricordato soprattutto per gli effetti speciali collegati alla manifestazione del demonio, ma in realtà descriveva pure delle credibili e interessanti figure psicologiche. Lessi a suo tempo il romanzo da cui era stato tratto il film e lì si notava ancora meglio lo spessore di certi personaggi e la conoscenza dei luoghi in cui si svolge la storia (William Peter Blatty, l'autore, aveva studiato come gesuita e metteva a frutto le sue vaste conoscenze del mondo clericale).Padre Karras è quello che fu ribattezzato a furor di popolo "il prete giovane", per contrapporlo al vero esorcista, il più anziano ed esperto padre Merrin interpretato da Max von Sydow. E' una figura tormentata, modernissima, affetto da sensi di colpa (si accusa pure della morte della madre a cui non ha potuto assicurare cure adeguate a causa dei suoi scarsi guadagni). E soprattutto padre Karras ha una fede vacillante, dubita di Dio, si chiede dove sia in mezzo alla desolazione che lo circonda, lo cerca ma non riesce a trovarlo. E' un uomo triste, che affoga i suoi problemi esistenziali nello sport, è un discreto pugile e si allena regolarmente sulla pista di atletica.Ritroverà la fede vacillante proprio a causa dell'essere demoniaco che cerca di esorcizzare e probabilmente ciò accade quasi in una delle ultimissime sequenze del film. Morente, riceve l'estrema unzione da un suo amico prete e manifesta la fede ritrovata con la presa della mano.
    postato da mio capitano il 19/03/2008 14:36

    Questo post mi fa venire in mente il mio professore di religione della scuola media. Un giorno disse a mio padre: se devi fare qualcosa, falla quaggiù, perchè lassù non c'è niente.Un giorno una signora,una pensionata, davanti a me, gli diede 50 mila lire per dare una messa in memoria del marito defunto. Le prese e gliele mise nella borsetta dicendo : sono tutte stronzate. Si ascolti una messa pensando a suo marito, se proprio deve e vuole.:-)
    postato da cleide il 19/03/2008 14:18

    A me questo post ha messo un'allegria...
    Saro' mica matta?
    E mi è piaciuto il diavolo che salva il prete con la fede persa e le racconta i miracoli che fa molto meglio di quelli del figlio del falegname. Anche se il figlio del falegname il miracolo più godereccio l'ha fatto trasformando l'acqua in vino alle nozze di Cana. Ogni volta che si fa un piccolo ritrovo con amici e il vino si scola tutto e rimane l'acqua li ti vien voglia di sperare in un Gesu'.
    Cavoli, quanto sono materiale! I miracoli di Gesu' sono ben altri e riguardano il regno dei cieli.
    Ma Gesu' non me ne vorrà se faccio battuttacce sul suo curriculum da miracolatore ( si dice così?)
    Gesù è divertente mica noioso e pure intelligente mica bigotto. Vabbe' come sempre mi lascio andare.
    Infondo io sono donna e le donne ne sanno una più del diavolo. Alè.
    E l'altra frase che mi piace molto sui diavoletti?
    Ah si.
    Dio fece il cibo ma il Diavolo fece i cuochi.
    Io sono cuoca :)
    Basitteddu Capitano !!!
    p.s. Ah, quella foto! Mica mi ricordo il nome dell'attore!!! Un aiutino?:)
    postato da celia il 19/03/2008 13:12

    Alan, la tua barzelletta più che blasfema, non fa ridere. Comunque hai la mia comprensione perché pure io sono negato per le barzellette.
    Vento, e tu fai venire il buonumore a me quando ti presenti sul mio blog.

    Dato che un piccolo quiz non ci sta mai male, sfido i passanti a dire chi sia l'attore ritratto nella foto in bianco e nero in basso. I più audaci possono pure cercare di indovinare a quale film si riferisca l'immagine (c'era pure un gigante del cinema in questo film del '49).
    postato da mio capitano il 19/03/2008 11:35

    Tanti anni fa mi hanno raccontato questa barzelletta.
    Gesù viene chiamato per la faccenda di Lazzaro.
    Lo guarda e gli dice: Lazzaro, alzati e cammina. non accade nulla.
    Glielo ridice: lazzaro alzati e cammina. tutto fermo.
    sempre più spazientito, alza la voce: Lazzaro ! Alzati e cammina !
    deluso, prende la sua mano nelle sue e, sentendola fredda, si rivolge alla folla e dice: cazzo, ma questo è morto !
    So che è blasfema e non fa pendant con l'atmosfera pasquale ma esprime il mio pensiero riguardo all'argomento: miracoli. a presto
    postato da alan zivojinovic il 19/03/2008 10:59

    "Quando il diavolo ti liscia la coda è perché vuole la tua anima!" E ci voleva molto a capirlo? ;-) Caro il mio Capitano non so perchè ma questo tuo post mi ha messo il buonumore! Un bacione dal vento
    postato da vento il 19/03/2008 10:38



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