Facciamo un esperimento. Ipotizziamo di incontrare per strada una persona famosa e magari ricca o influente, diciamo Fiorello, Simona Ventura, Adriano Celentano o se si vuole Flavio Briatore. Non siamo necessariamente fan di questa gente, ma solo l'avvistare uno di questi personaggi fa scattare un circuito nascosto nel nostro cervello. Miseria ladra, ci fa pensare quel circuito mentale attivato, sono qui a un palmo da un vip, io lo guardo, lui mi guarda, se avessi un pizzico di coraggio potrei persino toccarlo. E non è finita qui. Dato che facciamo volare la fantasia, che ci costa immaginare che Fiorello, la Ventura o Celentano si accorgano di noi e ci invitino al loro tavolo in ristorante dove ci trattano come fratelli, ridono alle nostre battute, ci fanno un sacco di complimenti? A quel punto penseremmo senza dubbio: Dio mio, sto chiacchierando con una celebrità come se fossi al suo stesso livello, come se fossi un suo pari! Non ci crederà nessuno quando lo racconterò in giro.
Ci sentiremmo al settimo cielo per aver avuto la considerazione di persone tanto più famose e importanti di noi. E quasi di certo non si sogneremmo mai di pensare che, be', magari la vera fortuna l'hanno avuta Fiorello, la Ventura, Celentano o Briatore a incontrare noi. Non rifletteremmo che forse dovrebbero essere contenti loro di comunicare con una persona mica infame come noi, che parla come loro, forse pure un pochino meglio, che ragiona come loro, forse pure un pochino meglio, che ride come loro, forse pure con un pizzico più di ironia. No, la verità è che ci sentiremmo gratificati o impressionati da quell'incontro per il semplice fatto di percepire, di riffa o di raffa, che le persone non sono uguali nella nostra società, non sono su un piano di parità. C'è chi conta di più e chi meno. Spesso al di là dei propri meriti reali.
Ora facciamo un altro esperimento. Stavolta parlerò di me stesso e dei miei vagabondaggi nell'universo di internet. Clicca qui, clicca là, di tanto in tanto mi capita di trovarmi sui blog di personaggi famosi, gente arrivata, conduttori di programmi televisivi di grido, cantanti, disk jockey, giornalisti, predicatori virtuali alla Savonarola, manager, registi, attori ultrafamosi. Ebbene in quei frangenti non mi è mai venuto da pensare: cavolo, sono qui quasi faccia a faccia con una celebrità, che emozione da farti tremare le ginocchia! O ancora: è incredibile, sono così vicino a questo vip che potrei mettere persino un commento al suo ultimo post e forse una tale personalità potrebbe persino rispondermi. No, questo pensiero non mi ha mai sfiorato. In quelle occasioni ho sempre riflettuto che sì, ero sul blog di una celebrità, di un vip, ma che quel blog non mi pareva poi un granché. Anche i post del vip non mi parevano un granché, anzi, se avessi dovuto giudicare quella persona da ciò che scriveva nel suo diario virtuale avrei senz'altro detto che non riuscivo a spiegarmi la ragione del suo successo travolgente. Per di più altre volte, di solito quando ho dormito male o mi sono ingollato qualche bicchierino domenicale di limoncello di Sorrento, penso addirittura che il mio blog mi pare più curato e ben fatto di quello della celebrità in cui mi sono imbattuto e che quindi dovrebbe essere lei, la celebrità, a essere emozionata facendo visita alla mia casa virtuale o a quella di altri blogger meno famosi.
Al di là delle cattive dormite e delle bevute di limoncello, voglio dire che il virtuale riesce dove fallisce la realtà. Cioè spesso mette le persone su un piano di effettiva parità, se non di uguaglianza. Nelle regioni immateriali del web io sono ciò che scrivo sul mio blog o nei miei commenti. E non contano i soldi che hai, la notorietà, i bolidi a quattro ruote con cui ti sposti, le paparazzate che decantano le tue avventure sentimentali. Non contano le ville a Portofino e le amanti a Mondovì. Il virtuale spariglia le carte, azzera le gerarchie sociali, annienta il senso di inadeguatezza che ti prende anche controvoglia in presenza di una celebrità. Certe volte il virtuale terremota la società più di una rivoluzione.
A questo punto siamo pronti per fare una riflessione sull'utopia. Sappiamo tutti cose si intende con questa parola. Grossomodo con essa indichiamo una società ideale che distribuisce felicità ai suoi aderenti, applicando principi con nomi altisonanti come libertà, fratellanza, democrazia, uguaglianza e soprattutto PARITA'. L'utopia è considerata una cosa inattuabile, da confinare al mondo dei pii desideri. Io, vagando su internet, qualche volta mi sono detto che forse si sbaglia a pensarla così. Ho riflettuto: e se l'utopia, perlomeno una parte rilevante di essa, si fosse già realizzata? Se fosse qui intorno a noi, nell'aria virtuale che respiriamo, nelle parole che diciamo nella Rete, nelle risate o nelle arrabbiature consumate sul filo della connessione adsl? Se fosse qui nel web, tra blog, chat e relazioni on line, che si sta cominciando ad attuare il regno dei pii desideri, almeno per quella parte che riguarda uguaglianza o parità?
Concordo.
RispondiEliminaMeno Vip e più Nip.
Il tuo blog ne è un esmpio vivente (oddio, vivente è forse una parola grossa).
Vieni a trovare anche il mio, non sono vip e sarà lusingato per la tua visita.
Aloha
m.
postato da Marco P il 20/05/2008 16:46
Secondo me il web pareggia tutto perchè le persone che lo animano non credono che si incontreranno mai, almeno nella maggior parte dei casi me compresa. Per molti (mi sto accorgendo) è un luogo in cui fare delle prove su come si viene accolti dagli altri al variare della "personalità". Io personalmente scelgo di fidarmi di quasi tutti nel web anche dei bloggers che mi sembrano palesemente finti perchè penso che anche nella finzione si palesi un lato reale di se stessi, una proiezione. Ciao.
postato da Maryloo il 19/05/2008 17:40
si dice humor?. Ti ringrazio per il pane, ma non esagerare! o finirò per chiederti l'autografo! (già mormora l'onda che sale, dagli amici del blog, che ti elevano a vip - scrutai tra i commenti - ma poi che faresti?) Ciao.
postato da Giovanni il 19/05/2008 16:16
Il commento di Michelle mi dà l'occasione su qualche riflessione sui vip incontrati, anche se il tema di questo post è i vip su internet (che non sembrano poi tanto meglio di noi, anzi).
Ho visto un altro paio di vip, anche se non per strada, ma entrambi a una mostra del libro napoletana. Il primo era Pupo che cantava "Gelato al cioccolato" nella sala introduttiva della mostra, forse per sottolineare con la sua poesia canora l'alto valore della cultura. Aveva un paio di tacchi da far invidia a una sciantosa e soprattutto pareva non vergognarsi per nulla della sua produzione musicale. Naturalmente non ritenni di avvicinarmi a questo personaggio. Forse pensai che chiamare Pupo uno che avrà avuto quasi Sessant'anni fosse una cosa da sbellicarsi dalle risate.
Il secondo vip che vidi fu Sgarbi. Venne in un macchinone che non finiva più e la prima cosa che fece fu di buttarsi addosso alle hostess della mostra del libro. Le reazioni delle ragazze in severo tailleur blu erano tali da far presumere che entro la serata Sgarbi se ne sarebbe rimorchiate almeno un paio. Sgarbi era assolutamente antipatico, proprio come in televisione, e soprattutto era alieno dal senso della vergogna. Dato che quest'ultima caratteristica riguardava pure Pupo, all'epoca riflettei che per avere successo forse devi avere una faccia non di bronzo, ma di un materiale ancora più duro. Ricordo che dopo aver propalato cazzate ai numerosi e sciagurati fan che gli si accodavano Sgarbi fece per uscire dalla mostra. Io ero spaparanzato su un divano alla Fantozzi presso l'entrata (forse avevo deciso che quella mostra non era un granché dato che invitava ospiti d'onore uno peggio dell'altro). Sgarbi mi guardò con una punta di sorpresa e forse di dispetto, magari perché lo guardai come si guarda uno scarafaggio. Esitò per un attimo nei miei pressi. Pareva voler dire: cazzo, ma non vedi che sono un vip? Mostra un pochino di rispetto. Sorridimi, mostra di avermi riconosciuto.
Sprofondato nella poltrona, pensai: se Sgarbi mi dice una sola delle sue odiose parole con quella odiosa faccia da stronzo, gli mollo un cazzotto sul naso che neanche Nino Benvenuti. Ero sicuro che qualsiasi giuria di questo Paese mi avrebbe assolto su due piedi e che anzi quel pugno mi avrebbe procurato anche qualche medaglia al valore. Sgarbi non disse niente se ne tornò nella macchinona. Buon per lui.
postato da mio capitano il 19/05/2008 14:20
Wow, molto molto interessante! Senti, riguardo alle "Very Important Persons" o come cavolo si dice, devo dire che quando ne ho incrociata qualcuna mi si è sempre innescato uno strano meccanismo: cioè, mi capita di guardare altrove o di passar loro vicina come se niente fosse, anche perchè in quel momento davvero mi sembrano persone come me che passeggiano tra la folla e odio l'atteggiamento stile: "Oooooh, guarda chi c'è! Voglio l'autografo!" E mi è capitato di incrociarne, un po' perchè abito in un luogo di villeggiatura abbastanza bazzicato da alcuni VIP e un po' perchè non so come mai ma andandomene a spasso per alcune città mi è successo di vederli. Per non parlare poi di quelli ospitati da discoteche e locali vari. Sai che non ho mai chiesto un autografo? Mai, mai. Boh, non ho ancora capito se è un meccanismo di "spocchia" da parte mia, se è timidezza o che cosa. Quello che so è che non mi interessa averne e che quando incontro qualche blog qua nel virtuale che appartiene loro, la prima cosa che mi viene da pensare, purtroppo, è che comunque è curato e probabilmente anche scritto da qualcuno che fa questo per lavoro e non da loro direttamente. Detto questo, tendo a pensare che i VIP siano persone come me, che tuttavia hanno fatto scelte diverse dalla mia nella vita, hanno avuto occasioni e opportunità diverse e adesso, esattamente come, devono in qualche modo far fronte a lati positivi e negativi della cosa. Già, perchè tutto sommato non credo affatto che debbano per forza essere più fortunati e felici di me. Dipende dai casi e in questo senso, in quanto persone come me, mi incuriosiscono. Ecco, mi piacerebbe conoscerne qualcuno da vicino e sapere come la pensa, come vive, cosa desidera nella vita di tutti i giorni. Questo sì! Ma a costo di essere tacciata di ipocrisia, ti assicuro che proprio non considererei una fortuna sedermi al tavolo con loro. Non più di quanto potrebbe essere una fortuna sedermi al tavolo di qualcuno che non conosco ancora bene e che mi incuriosisce e con cui ho voglia di approfondire la conoscenza! :-) Ecco, ho detto la mia ancora una volta! Baci baci caro Mio Capitano. Alla prossima.
Michelle
postato da Michelle il 19/05/2008 13:42
ciao Capy,
io ogni tanto mi sono incrociata x la strada a qualche famosetto... sia a Madrid che la mia città... ne approfitto per chiedergli/le un autografo oppure una foto fatta in fretta... un caso aparte sarebbero le firme di romanzi/dischi, che mi piacciono di più perchè ho l'opportunità per parlarci un pò di più...
ma incontrargli così di botto è un'esperienza unica!
a proposito, non sarà che stai diventando famosetto col tuo romanzo anche tu? ^^
baci baci
Tali
postato da Tali il 18/05/2008 17:49
Ciao Cap , grazie deltuo commento da me, in realtà volevo darti ragguagli ulteriori sul quadro che avevi indicato di tuo gradimento...E' che non è quantificabile il suo valore...
Relativamente al tuo post, è come già detto, bello.
Ci vedremo più spesso, lo giuro, parola di scout.
postato da arial il 17/05/2008 22:06
Ciao Capitano, se io fossi una vip e volessi sentirmi libera di esprimere i miei pensieri o qualunque altra cosa in un blog, non rivelerei mai la mia vera identità, aprirei il blog usando uno pseudonimo... insomma, i vip-blog sono solo un'altra vetrina in cui mostrarsi, dubito perfino che siano davvero suddetti vips a scriverli... come direbbe Fox Mulder: Trust No One!!!
Hai ragione, sul blog non conta il portafoglio etc etc, ma soprattutto ci si "sceglie" attraverso le parole, i racconti... e questo, secondo me, è meraviglioso...
Buona domenica!
Lolì
p.s.: riguardo gli pseudonimi... non è che sei un vip camuffato? Mumble mumble, potresti essere.......................
postato da Lolì il 17/05/2008 19:51
Salve.. è da un pò che non passavo di qui..
vieni concerto Vasco.. da me.. ; ))
postato da Isy il 17/05/2008 19:45
La risposta per Jessica è: gli faccio un autografo.
postato da mio capitano il 17/05/2008 18:07
Anche Bassolino è famoso,certamente ricco e molto ma molto influente:se lo incontri cosa fai?
buon W-end
bye
postato da Jessica Moh il 17/05/2008 17:56
Devo fare una precisazione. Probabilmente devo detenere una specie di record per il minor numero di vip incontrati nella mia esistenza. Forse sono sfortunato, chissà. In realtà, come ho già detto altre volte, l'unico vip che io ricordi aver mai incontrato è stato Lello Arena a San Giorgio a Cremano. Era il tempo del liceo e io e un paio di amici eravamo andati a fare un provino di rugby sul campo Comunale, all'epoca ci buttavamo in quasi ogni sport. Lello Arena ci insegnava a placcare e ricordo che aveva un'aria notevolmente dura e cattiva, forse a causa del suo strabismo. Ci gridava di non aver paura, sembrava un sergente di ferro. Forse ci aveva preso per una banda di giovincelli in cerca di emozioni sportive a buon mercato e cercava di spaventarci con la durezza del rugby, in modo che ci togliessimo presto dalle scatole. Parlammo a lungo con Lello Arena sulla strada di ritorno per casa, anche se all'epoca era un perfetto sconosciuto. Pochi giorni dopo lo vidi insieme a Massimo Troisi nel programma televisivo "Non Stop", che lanciò Pure Carlo Verdone e molti altri comici.
postato da mio capitano il 17/05/2008 12:20
Mi è accaduto un paio di volte(non tante)di incontrare dei vip all'aereoporto,ma la prima cosa che mi è venuta da pensare è come erano diversi rispetto a come li vedo in tv.Sono rimasta ferma a guardarli,meravigliata di questa differenza:più belli nella realtà.
Riguardo al blog:io dico sempre che i nostri sensi ci distraggono molto nel reale e ne veniamo condizionati.Nel reale prendiamo in considerazione quello che "sappiamo dell'altro";il tutto a volte non ci permette andare in profondità.
Nel blog non ci sono tutti i condizionamenti;conosciamo le persone attraverso ciò che scrive,attraverso commenti lasciati in altri blog...Nel blog c'è di più,a mio parere,il linguaggio dell'anima,ed è a questo che si fa più attenzione...
Ciao.faraluna
postato da faraluna il 17/05/2008 12:05
Questo blog mi è piaciuto molto, anzi moltissimo.
Devo dire Capitano che, come sempre, hai avuto la capacità di scrivere con leggerezza, e competenza, sottolineando quali sfumature l'animo attraversa, ma soprattutto mettendo a fuoco, alla luce anche dell'incontro che i bloggher italiani hanno attuato nei giorni scorsi, quella parità di cui parli. Quella parità è qui, si nel Web, che le risate e i pensieri veri di chi scrive portano ad un livello di visibilità e parità con coloro che da sempre hanno la visibilità e la notorietà di cui parli.
postato da arial il 17/05/2008 10:01
Diciamo che se incontro un vip per strada non mi fa effetto (e la stragrande maggioranza delle volte ciò è dovuto al fatto che neppure li (ri)conosco in quanto non sono una grande seguace delle trasmissioni televisive)...
Ad ogni modo.. vero è che qui sul web pare che le differenze sociali si appiattiscano, si assottiglino fino a scomparire... e ciò è dovuto al fatto che uno viene apprezzato per ciò che è ed "essendo" esprime...
Ottima considerazione la tua...
postato da demi4jesus il 17/05/2008 02:54
Risposte agli ultimi cinque o sei.
Rugiada, Harold Lloyd lo vedevamo da ragazzi nell'indimenticato programma "Oggi le comiche". Stanlio e Ollio, il primo Chaplin, Buster Keaton, Harold Llloyd, Larry Semon, c'erano tutti.
Celia, tutti cercano di apparire meglio di ciò che sono, solo i cadaveri sono superiori a questa limitatezza umana.
Giovanni, è sempre un piacere dare pane ai tuoi occhi e al tuo cervello.
Cleide, non avrei mai detto che tu pensassi di Scamarcio cose tanto poco generose. :-)
Rosa, Emma è un ottimo nome per una figlia.
Berardo, la Rete è il futuro, non c'è alcun dubbio su questo. Chi vorrà controllare il potere dovrà controllare la Rete.
postato da mio capitano il 16/05/2008 22:42
Per ora nessun commento al tuo post, purtroppo sono di fretta. Prometto di leggerlo al più presto. Ho apprezzato la scelta di Harold LLoyd come immagine del tuo blog, era un grande. Un regista geniale e un attore spericolato che non usava controfigure. Sicuramente meno noto degli altri attori di comiche del suo tempo, un piacere ritrovarlo in un blog. Un saluto.
postato da Rugiada il 16/05/2008 19:20
Uguaglianza e parita' qui sul web? Puo' essere ... Pochi appaiono come scrivono e molti scrivono cercando di apparire altre persone o meglio o peggio di quello che in realtà sono. Uguaglianza e parità si nel senso che nessuno vede il volto di nessuno e tutti siamo invisibili allo stesso modo e quindi uguali.
Se però passa Scamarcio per protestare avvisa subito all'istante che io mi fiondo qui. Se sa scrivere non lo so, Cleide mi sa ha dubbi, forse pure io... ma a me non importa... saper scrivere o leggere molte volte non serve :))
Senti ti piaci vicino vicino alla donna con l'ombrellino?
Siete i primi nella colonna. Siete davvero carini.
Basitteddu
postato da celia il 16/05/2008 18:39
utopia: lavori in corso sul blog. Ok per la riflessione.E ok anche per il commento di - fgem - l'abito non fa il monaco. e neppure il blogger. Concordo per entrambi, mentre ti inseguo nella pioggia dei tuoi post. Ok. ciao
postato da Giovanni il 16/05/2008 17:54
Sai, ho sentito dire che i vip si sono offesi per questo post. Potrebbe passare Scamarcio a protestare; gli chiederei pure un autografo, ma non so se sa scrivere. :-)
postato da cleide il 16/05/2008 10:41
Sai che ... non centra niente con il post, ma è da tanto che volevo dirtelo... Mia figlia si chiama Emma
postato da Rosa il 14/05/2008 22:36
Ciao, condivido molto quanto dici nel post. La rete è quel mezzo che può realmente renderci tutti uguali, può far circolare le idee, le notizie e tutto quanto generalmente non viene riportato sui giornali. Attraverso la rete abbiamo potuto vedere realmente cosa sta succedendo in Birmania, ed in altri posti del mondo.Abbiamo potuto lanciare un tam tam che in pochissimo si è diffuso in tutto il mondoe. La potenza della rete è ancora un po' sottovalutata da molti; in altri c'è una sorta di diffidenza ad usare questo mezzo sopratutto dai non giovanissimi.La rete è purtroppo un mezzo non ancora accessibile a tutti sia per i costi (per fortuna stanno scendendo) sia per una certa mentalità diffidente come dicevo sopra.
Con la rete il mondo è più piccolo ed accessibile, perchè in pochissimo tempo si può passare da un posto ad un altro.
Con la rete si possono divulgare velocemente tantissime idee, purtroppo anche quelle non proprio positive, per non dire negative e pericolose.
Penso che noi blogger possiamo dare un contributo fondamentale a divulgare tutto ciò che costruisce ed aiuta a creare un mondo più unito. Più siamo ad immettere positività in rete e più tutto ciò che non è positivo si diluisce e perde di importanza. Molto importante anche quello che dici, e cioè che in rete non è importante la ricchezza la bellezza, e tutto ciò che può attrarre nella vita reale, conta quello che si scrive e quindi quello attraverso le idee comunicate dimostriamo di essere al di là di qualsiasi "titolo"!
Ciao.
berardo
postato da bera05 il 14/05/2008 22:05
Caspita! come al solito mi trovi daccordo su tutto! Anzi, sai che faccio? Ti invio un linkche sono sicuro gradirai, l'ho trovato ieri notte mentre ero di tuno a lavoro :
http://www.casaleggioassociati.it/thefutureofmedia/
un caro saluto, emiliano
postato da Emi il 14/05/2008 20:41
Potenza del web.. E cmq.. w il limoncello!
postato da Simone - UltimaFermata il 14/05/2008 16:56
un hip hip urrà per il vip-capitano!!!
postato da fgem il 14/05/2008 16:03
Concordo quando dici che nel virtuale forse si realizza, quell'ideale di uguaglianza... chiamiamola "mentale". Qui non conta la bellezza, la magrezza, la grassezza (si può dire?)i soldi... e via così conta quello che hai dentro e riesci ad esprimere.
Però... però se i vip sono su un gradino più alto è perchè ce li mettiamo noi.
Mi è capitato di avere a che fare con persone forse vip, dico forse, però sicuramente importanti (direttori di orchestra a livello internazionale), che invitavo a casa dopo una serata di prove e io dal lavoro, che mangiavano felici patate lesse e salsiccia arrosto o la pasta avanzata.
O imprenditori da "un milione di dollari" che tranquillamente si facevano da mangiare e rimettevano a posto la cucina...
Questo per dire che a volte siamo noi che li immaginiamo diversi e forse li carichiamo della responsabilità di apparire diversi e superiori.
Però... qui sei tu il vip :-)
Nel senso che sei very important person,
sei vip per noi che ti leggiamo e che nei tuoi scritti troviamo materiale di riflessione e ...bhe si piacere :-)
postato da Rosa il 14/05/2008 15:49
Vero ciò che dici, Letizia, che si va sul blog del vip non per il blog, ma per il vip. Anch'io sono andato sul blog di un vip a mettere commenti con il mio interlocutore che ovviamente non si è nemmeno sognato di ricambiare. Come è facile immaginare, facevo il postulante perché il blog del vip era pieno di boiate. Se passa il fratello di E.T. sul blog di questo vip sicuramente si metterà le mani nei capelli se ce li ha. Trasmetterà un messaggio al suo pianeta natale che farà più o meno così: "I terrestri sono dei pazzi. Perché ci sono certi uomini che vanno su blog molto più scadenti dei loro a mettere commenti che il padrone del blog scadente non ricambierà mai? Dove la logica in tutto ciò, o amati fratelli del pianeta Vega III? Non dovrebbe essere il blogger scadente a fare il postulante dal blogger più capace? Mi hanno detto che la spiegazione sta nella parola vip. Tuttavia non ho ancora scoperto il significato si questo vocabolo. Appena ne saprò di più manderò un nuovo comunicato utilizzando l'iperspazio. Ma questo pianeta e la sua razza mi sembrano ogni giorno più folli."
postato da mio capitano il 14/05/2008 12:30
La gente va sui blog vip non per il blog ma per il vip. Ho visto persone aspettare ore in piedi ai bordi di un tappeto rosso solo per vedere una soubrette televisiva che non vale il mignolo della loro vicina di casa. quando fu scritto il libro "Utopia" la rivoluzione francese era appunto un sogno di uguaglianza irrealizzabile come dimostra il crollo del muro di Berlino e le dittature comuniste odierne. Tuttavia tra quei sogni di Hair che vedo qui ritratti erano comunque migliori di quelli odierni per partecipare al grande fratello. Ma che possiamo farci chi fa i provini per il grande fratello è figlio di quelle madri che aspettano ai bordi del red carpet per vedere la Valeria Marini di turno, se non peggio ad esempio un mito odierno come Fabrizio Corona
postato da letiziastrambi il 14/05/2008 10:39
l'abito non fa il monaco. e neppure il blogger.
postato da fgem il 14/05/2008 09:58
Ottima riflessione, sono d'accordo
RispondiEliminaAl di là delle cattive dormite e delle bevute di limoncello, voglio dire che il virtuale riesce dove fallisce la realtà. Cioè spesso mette le persone su un piano di effettiva parità, se non di uguaglianza.
non conta se sei bello o brutto, se pesi più di 150 kg o sei più basso di un metro e mezzo, perché la verità è che noi giudichiamo in base alle apparenze più di quanto siamo disposti ad ammettere.
Per quanto riguarda i VIP mi è capitato di imbattermi ma, sarà che guardo poca televisione,ho subito molto poco la loro presenza. solo un vago senso di imbarazzo, ma molto lieve. Una sera mi è capitato di uscire e andare a una festa in compagni di una compagnia teatrale, amici di amici insomma. ero in auto con Rocco Papaleo e Lucrezia Lante della Rovere e mi sentivo un po' in dovere di parlare solo quando era necessario, non volevo rubar loro la scena con le mie continue chiacchiere.
Per quanto riguarda i VIP che hanno i blog ho frequentato solo quello di Mastella, ma solo per coprirlo di insulti.