giovedì 19 giugno 2008

L'Italia di oggi e l'Italia campione del mondo

L’Italia che si è qualificata alla seconda fase del campionato europeo di calcio è forte? E se sì, quanto è forte? E’ forte come quella che ha vinto il mondiale in Germania come in un film di Sergio Leone? Potrebbe ripetere l’impresa nelle non lontane Svizzera e Austria?

Tentiamo un’analisi prima tecnica e poi psicologico-ambientale. Una riflessione tecnica ci dice che la squadra italiana è quasi la stessa della Germania. E’ cambiata la coppia dei difensori centrali, Panucci e Chiellini contro Materazzi e Cannavaro, ma si tratta di un reparto che non influisce sull’identità e sul gioco della squadra. Per il resto ci sono gli stessi uomini tranne Cassano al posto dello spento Totti del Mondiale. L’Italia austro-svizzera sviluppa un discreto gioco d’attacco che crea diverse palle gol, per ora non realizzate dai nostri attaccanti e talvolta subisce il ritorno degli avversari come accadeva in Germania. Buffon sembra in palla dopo aver esorcizzato un rigore e rintuzzato un tiro quasi imparabile nella serata francese, però ancora non dà l’idea di essere l’extraterrestre che due anni fa fece passare solo un’autorete e un rigore quasi fermato dalla forza del suo sguardo saracinesca. Grosso spinge sulla fascia come sa, Zambrotta sembra ancora un pizzico sotto le sue possibilità, il centrocampo è rodato, Cassano gioca come un giocatore di biliardo, triangola e converge al centro che è uno spettacolo, gli manca solo il tiro. Toni è un asso a sparacchiare fuori, ma l’impressione è che se si sblocca potrebbe farci volare.

Vediamo ora le condizioni psico-ambientali. La nostra nazionale, lo sappiamo, rende al meglio e vince quando è presa dalla sindrome di Sansone contro i filistei. Cioè quando si sente ingiustamente accusata dai mezzi di informazione e quando ciò cementifica il gruppo di squadra. Accadde in Spagna nell’82, quando i giocatori entrarono in silenzio stampa contro i giornalisti. Anche nel ‘94 negli Stati Uniti con Arrigo Sacchi si erano ricevute molte critiche spesso immeritate, ciò ci portò alla finale persa ai rigori. Della nazionale di Zoff agli europei del 2000 si diceva con protervia che era catenacciara: risultato, per trenta piccoli secondi non vincemmo la coppa. Ed è ben nota la rabbia di Lippi e dei giocatori capitanati da Buffon per le oltraggiose aggressioni verbali ricevute due anni fa a proposito dello scandalo di Calciopoli. A causa dei veleni di quei giorni Lippi lasciò la guida della nazionale poco dopo aver vinto il mondiale, moderno Coriolano. Anche a Donadoni sono state fatte molte critiche perlopiù infondate. Molti commentatori sportivi hanno profetizzato il ritorno di Lippi in panchina dopo il (per loro) probabile insuccesso agli europei. Le critiche sono state sufficienti a scatenare la voglia di riscatto dei nostri giocatori come è sempre accaduto negli appuntamenti calcistici importanti? Lo vedremo. Fa ben sperare il grido di Buffon, aggrappato alla rete della sua porta, quando Pirlo ha realizzato il rigore contro la Francia. Questo è lo spirito giusto.

Ripropongo qui la mia sintetica pagella degli azzurri dopo la partita con la Francia:
Buffon, 7,5, sicuro che dà sicurezza. Zambrotta, 6,5, diligente, non è ancora lui. Panucci 7, preciso, incursore sui calci d'angolo. Chiellini 6,5 onesto. Grosso 7,5 propositivo sulla fascia. De Rossi 8, il migliore in campo. Pirlo 7,5 geometrica regia. Perrotta, 6 senza infamia e senza lode. Gattuso 6 lo stesso di Perrotta. Cassano 7, maestro di biliardo a tre sponde, pochi tiri. Toni 6, sbaglia tutto tranne l'azione che ci fa vincere.
Subentrati: Ambrosini 6,5 molto agonismo. Camoranesi 7, buon palleggio. Aquilani, senza voto.

18 commenti:

  1. shhhh non si dice niente finchè nn sarà finita. Ogni parola, illusione, pronostico, speranza potrebbe avere un effetto scaramantico intteso. Il silenzio, il fiato sospeso, solo quelli in genere portano fortuna. La tecnica giusta è simulare un certo disinteresse per l'intera competizione. Sono una scienziata, ma nello sport divento superstiziosa !

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  2. In effetti, una bella spaghettata al posto delle guerre stellari, non sarebbe poi male...e chi potrebbe dire che non si tratti di un grande passo nel cammino dell'evoluzione dell'umanità? ;-)
    P.S.
    In effetti non sono un grande tifoso. Il calcio di per sè non m'ha mai appassionato (a parte la parentesi Sacchi-Rijkard-Gullit_Van Basten, dei miei anni di liceo e sì, sono milanista) e ormai, come unica forma di collante culturale dell'italica stirpe mi sta decisamente disgustando.
    Poi però, le partite della nazionale in gare come l'Europeo, naturalmente, le guardo. E godo moltissimo quando si batte gente come Domenec, per puro spirito di equità, eh ;-P

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  3. ubikindred, ero anch'io un tifoso del Milan di Sacchi, che a quell'epoca mi pareva nè più né meno che il Messia del Calcio e del gioco d'Attacco che io aspettavo da una vita.
    Domenech è così antipatico, antisportivo e provocatore che alla fine ci stava diventando quasi simpatico.
    Anzi ti invito a leggere, se non hai una mazza da fare, questo post che scrissi su quella che ho sempre considerato la partita più bella di tutti i tempi:
    http://penultimi.blogspot.com/2007/07/la-pi-grande-partita-di-tutti-i-tempi.html
    Simona, simuliamo pure indifferenza, magari ci porta bene ancora una volta.

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  4. Ciao!
    Non sono un'esperta di calcio ma la tua analisi non fa una piega...
    In fondo tendiamo tutti a "reagire" con grinta o quantomeno con serena determinazione quando ci considerano perdenti, no? :-)

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  5. Credo di non provare passione per il calcio e credo di essere rimasta l' unica italiana. Non mi faccio più trasportare neanche quando ci sono i mondiali ogni quattro anni, e nemmeno adesso! Cosa si vince adesso, la coppa del nonno in versione europea?! Speriamo almeno sia tricolore, preferisco vedere la gente felice che tutti incavolati neri, tutti eh... nessuno escluso!

    Ciau^^

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  6. Basta che vieni qui e l'invito si estende automaticamente anche a te caro il mio Capitano, mandarteli per posta non è possibile!;-)
    Un sorrisone tutto per te dal vento

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  7. Seguo poco il calcio e non sono certo un'esperta. Eppure la tua analisi mi sembra assolutamente giusta.

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  8. Eh si, mio capitano, siamo vicini a credere che quando la Nazionale si sente con l'acqua alla gola si impegna, vola sgomma, finisce in finale e, talvolta, pure vince. Ma intanto, io che non seguo molto il calcio, ti assicuro, sono stata incollata tutta la sera alla tele finchè...ho portato bene...e abbbiamo vinto.
    A presto, a dopo la prossima partita!!! arial violette.blog.tiscali.it

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  9. Ciao, non mi intendo molto di calcio, perchè non lo seguo moltissimo,(preferisco altri sport)per una serie di motivi non ultimi l'esagerata attenzione che gli viene data, nonostante gli enormi sprechi di soldi, a scapito anche degli altri sport.
    Logicamente la nazionale è la nazionale e non si può non tifare! Però non capisco perchè questi super giocatori, super pagati, super osannati, super ricercati (in particolare dalle bonazze veline)non debbano impegnarsi sin dall'inizio e si deve rincorrere i risultati e si creano tensioni discussioni, delusioni ecc.. Dessero l'esempio di professionisti seri che essendo ben pagati cercano di guadagnarsi con sudore fino all'ultimo soldo! E poi c'è anche l'impegno di cittadini italiani che tengono in alto una buona immagine del nostro paese!
    Speriamo bene!

    Ciao.
    berardo

    PS
    Ho lasciato un commento al post che mi hai segnalato sul tuo papà!

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  10. Ciao Capitano... a Perrotta avrei dato 5, a Gattuso 7, a Buffon 8,5!!!
    Comunque domenica sarà muy difficoltoso!!!
    Un saluto
    Lolì

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  11. La recensione/commento/valutazione su Italia-Francia,OK!!. Sorvolo su voti assegnati. Nei miei tempi andati mi dicevo interista e con simpatia seguivo per conforto, anche lo scorso anno, le sue batoste. Ma non sono tifoso.Mi ha sorpreso Simona scienziata (speriamo che ce la fa, parafrasando l'alunno vigevanese, ma fiducioso nelle risorse che la scienza può offrire al mondo: dai Simona, dai!)).Come ubik, mi ruga che la nazionale avvinca così tanto il popolo se a scapito di altre realtà; e già sai che rafforzo dal commento di Bera,il riferimento a quegli stipendi di fantastilioneuroni, che sottinendono molti altri in altro loco a sfregio di tanto penare per ottenere un aumento di qualche euro sulla busta paga e peggio, sulla pensione. Ma infine grido anch'io: forza... anzi no: viva l'Italia. (ho ancora post in arretrato, dopo pausa tribolamenti PC, e anche ora continua con avviso ostinato errore in riga n ecc). Ciao, da Giovanni (prima o poi studierò per registrarmi)

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  12. Vista la partita di ieri. Il Portogallo giocava nettamente meglio e la Germania ha passato il turno. A che ti serve giocare bene se poi prendi gol su due punizioni da centrocampo?
    Lolì, se ci danno un arbitro decente la Spagna la battiamo come abbiamo sempre fatto. Ormai sto cominciando a pensare che le partite le fanno gli arbitri; ce ne hanno dati due ostili alle prime due partite e abbiamo racimolato una sconfitta e mezza. Con l'arbitro non ostile abbiamo fatto un boccone della temuta Francia.
    Giovanni, Simona scienziata guarda lontano, alle lande scozzesi, in cui il Capitano si avventurerebbe volentieri ora.

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  13. Sarà forse decisiva la sfida con la Spagna. Forse una tra le tre nazionali più forti di questo Europeo.

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  14. una analisi che condivido. a me questa italia sta piacendo... per la prima volta le occasioni goal ci sono e sono tante. però se toni non si sblocca...forse bisognerebbe dare qualche chance anche agli altri.

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  15. Certo che la Spagna fà paura...ma siam pronti alla morte..siam pronti alla morte l'Italia chiamo! EHHHH!!!!
    ;-D

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  16. uh che bel resoconto... e mi è piaciuta pure la tua pagella!
    hai ragione... quando siamo sommersi dalle critiche riusciamo a riemergere sempre, e, in alcuni casi, con molta classe.
    E speriamo bene per il seguito...

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  17. Ah Ruganti', vittoria Vucinic pussa via!

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