mercoledì 25 febbraio 2009

E’ meglio il blog o Facebook?



Da qualche tempo avevo notato una minore frequentazione sul blog. Alcuni blogger mi parevano meno attivi nel mondo del diario virtuale, alcuni pubblicavano rari post o, orrore, il testo o più di recente il video di una canzone scema: segni evidenti di scarsa voglia e capacità di far lavorare il cervello. Qualcuno pubblicava addirittura un testo che più o meno faceva "Stamattina me so svegliato 'na zozzeria, oggi me sa che so cazzi".

Mi dicevo che dovevo essere testimone di un normale fenomeno virtual antropologico: la gente va e viene nella vita reale ed era probabile che andasse e venisse pure sul blog. Questi blogger svogliati o assenti avevano delle vite reali, un lavoro e una famiglia, amici in carne e ossa. Magari la vita reale aveva avuto il sopravvento con novità positive ed ecco spiegata la loro latitanza sul blog, i testi delle canzoni sceme e il resto.

Poi mi è venuto il dubbio che le vite reali di rado hanno impennate tanto rosee o forti da giustificare la precedente teoria. Forse tutta quella gente si era semplicemente spostata in un'altra regione virtuale, dove magari procacciarsi emozioni più a buon mercato senza spremersi il cervello per produrre articoli con barlumi di pensiero umano. Magari c'era qualche posto a me sconosciuto dove con quasi nessuno sforzo mentale si potessero conseguire gli scopi cercati nel blog o in altre lande della comunicazione virtuale. E quali erano quegli scopi? Be', i soliti da un milione di anni a questa parte: fare amicizia o nuove conquiste sentimentali, trovare un'occupazione che agevolasse la sopravvivenza. Insomma, per usare un linguaggio essenziale adatto a questo mondo incorporeo da Adsl, bisognava trovare un posto in cui la gente pensasse di trovare la gnocca e fare la grana con poca fatica.

Mi misi subito in cerca di questa specie di paradiso terrestre virtuale. Cercavo un luogo che potesse apparire come base per orge e baccanali virtuali, una specie di Woodstock del terzo millennio in cui oltre all'amore libero tu avessi l'impressione di esibirti su un palcoscenico mondiale come attore protagonista. Dopo un po' trovai Facebook.

Vidi che aveva una marea di iscritti in tutto il mondo: se i presunti transfughi del blog erano andati in qualche parte doveva essere lì. Mi iscrissi pure io per vedere che diavolo si faceva in quel posto. Devo confessare che ancora non l'ho capito. Ho notato che ci sono parecchie donzelle che espongono pletorici album di loro fotografie, in tutte le pose possibili e in tutti i luoghi esotici del mondo che hanno avuto la ventura di accoglierle. Ecco un reportage della donzella facebookiana sul mare greco in succinto costume da Carnevale di Rio, tetta al vento e abbronzatura conseguente, ecco un suo ritrattistico primo piano sullo sfondo delle verdi colline d'Irlanda, ecco che mostra la cosciona depilata a una festa di impasticcati da Trainspotting de' poveracci che hanno l'aria eroica di chi ha già consegnato il testamento biologico al notaio, ecco che osserva meditabonda di trequarti la sagoma del Cuppolone con i sottotitoli che recitano "No, nun te lasso mai Roma capoccia". Anche l'elemento maschile, mi accorsi, produceva un repertorio fotografico quasi della stessa quantità ed eterogeneità.

Mi dissi: vabbé, Facebook è un posto dove si cerca amicizia e mostrare momenti significativi della tua esistenza può agevolare quel fine. Ma oltre a seminare in giro qualche migliaio di tue istantanee piccantin piccantine, in tutte le inquadrature cinematografiche dal sergioleonesco campo lungo al primissimo piano, che altro si faceva lì? Be', c'era la possibilità di mandare un messaggio al tuo bello e bravo amichetto di Facebook, un messaggio che avrebbero letto pure tutti i belli e bravi amichetti del tuo amichetto di Facebook. In realtà i messaggi che giravano mi parevano tali da far vergognare anche bambocci della quarta elementare o imbrattatori pluriennali da chat line. Ma poteva pure darsi che la sciatteria espressiva fosse dovuta alla mia nota sfiga e che nel resto del social network si scambiassero aforismi degni di La Rochefoucauld.

E poi, tutto qui? Possibile che centinaia di milioni di persone non facessero altro? Possibile che non ci fossero altri motivi per giustificare l'impressionante assenteismo negli uffici statali e no e il non meno impressionante calo del Prodotto Nazionale Lordo? Certo che no. C'era molto di più su Facebook. Per esempio c'era qualche anima misericordiosa che di tanto intanto informava il mondo che si era iscritto a un gruppo (di studio?) denominato "Se pensi che sono giovane, perché mi chiami signora?" (che io possa morire fulminato se mento). Qualcun altro ti informava che aveva acquistato un centro commerciale e un grattacielo in un gioco sociale che probabilmente prevedeva la conquista del mondo. Poi ti arrivavano richieste di amicizia da tutte le parti, pubblicità con foto di modelle dall'apparente età di tredici anni spacciate per la tua anima gemella, quindi centinaia di richieste di iscriverti a gruppi culturali così denominati: "Qual è il tuo vero segno zodiacale?", "Quali poteri avresti se fossi un supereroe?" In che girone infernale finirai?" (qui, come si vedrà, si presuppone ottimisticamente che Facebook non sia il girone infernale dei dementi), "Che puffo sei?, "Voglio lanciare pure io le scarpe a Bush!!!", "Eeer Colosseo al Duomo je rompe er culo!!!", infine l'illuminante "Trombi a pecora o alla chiapparina?"

Che dire? Ammetto che sono un essere inadeguato e che per farmi un'idea più articolata del fenomeno virtuale che ha sconvolto il pianeta dovrei studiare meglio il problema, perché sicuramente qualche elemento fondamentale mi sfugge. Per ora credo che continuerò a stare sul blog, cercando se possibile di evitare di pubblicare testi di canzoni sceme o di vantarmi di aver scritto un post quando scrivo "Me so magnato er fegato e me lo magno ancora".

46 commenti:

  1. Io quoto il blog.:)
    Amici parenti e conoscenti tutti sono su facebook. Come sai ho aperto un account perchè volevo capire come diavolo fosse. Non ho cercato nessuno e ho avvisato i conoscenti di non contattarmi perchè comunque non avrei accettato l'invito. Volevo vedere che accadeva. Nella mia infinita ingenuità pensavo che potessero contattarti solo le persone che realmente ti conoscevano, che so, un amico perso per strada, un vecchio compagni d'asilo. Mi sono dovuta ricredere. Qualche giorno fa accedo al mio facebook e mi ritrovo una richiesta d'amicizia da parte di un ventenne e l'altra da parte di un signore classe 1925. naturalmente non sochi diavolo siano e mi sono guardata bene dall'accettare. Facebook è anche questo e francamente non mi interessa.)))

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  2. Classe 1925? E' proprio vero che il cuore non invecchia mai. :-)

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  3. Ho avuto la tua stessa esatta impressione.
    Ad un amico che sosteneva che facebook stasse uccidendo i blog ho detto che
    secondo la mia impressione, prima della diffusione di fb chiunque apriva un blog: necessità di espressione, di contatti, a volte mitomania...
    facebook ha creato ampio spazio per le superficialità, ne è diventato contenitore spiazzando i blog che servivano a questo. a tanti, diciamolo, faceva "fatica" mantenerlo. A me ad esempio fa fatica seguire le "dinamiche relazionali", molti ti leggono solo se li commenti ecc.
    In ogni caso, adesso nei miei feed ci sono molti meno blog, ma di grande qualità.
    Un saluto

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  4. E fai bene, anzi benissimo. Ho seguito in tutto e per tutto la tua prassi, prima l'iscrizione per curiosare e rendermi conto, poi la fuga a gambe levate, insomma non scherziamo sui blog ci sta di tutto, ma su facebook ci sta l'inutile.

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  5. ci ho letto notizie del tipo "sto lavando i capelli"

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  6. " ... perché sicuramente qualche elemento fondamentale mi sfugge."

    Hai detto bene: ti sfugge qualcosa.

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  7. ormai volano tutti verso fesbuk!!!!
    E' vero i blog cominciano ad essere più deserti..ma c'è chi resiste!
    IO!!!
    Resteremo pochi...ma buoni :)))

    Giulia

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  8. Anche io non amo feisbuc. Mi sono iscrito per curiosità e qualche amico di vecchia data è riuscito anche a trovarmi...ma non mi attira lo stesso. E' troppo "veloce" e spesso anche stupido, poi il fatto che ci sia il mio nome reale non mi convince del tutto. Mi dispiace che alcuni blogger (vedi: Digito ergo sum) si sono fatti attrarre da questa piattaforma ed hanno abbandonato del tutto il loro blog. Ognuno fa le proprie scelte.

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  9. 1ps, concordo, il blog è fatica, ha i suoi difetti come tutte le cose, ma almeno devi faticare per esprimere qualcosa di passabile. La fatica, specie quella che ti induce a pensare, mi pare una buona cosa.
    gians, anche tu hai curiosato come me e anche tu sei giunto alle mie stesse conclusioni: non siamo mica pochi ad avere certe idee :-)
    aiellogianluca, ehilà, finalmente ti palesi su questo blog dopo un tempo immemorabile che faceva preoccupare sul tuo stato di salute. Mi sarebbe piaciuto che tu avessi accompagnato l'eccezionalità dell'evento con un commento meno sibillino, in cui magari ci spiegassi quali erano le cose su Facebook che sfuggivano a me (ma forse pure ad altri). Magari avresti potuto raccontarci che cosa ci fai sul social network e quali vantaggi esistenziali ne trai (scusa, dal tuo commento, mi posso sbagliare, deduco che tu sia un felice adepto di facebook). Comunque se la frequentazione facebookiana ti lascia qualche minuto libero io e forse pure altri saremo lieti di ascoltare le tue riflessioni. Viceversa ce ne faremo un ragione. Un caro saluto a te.
    Alidiluna, non ti preoccupare, resisteremo: no pasaran. Sorriso pure a te.
    Veneris, io davvero non ho capito che cazzo si fa in quel posto. Soprattutto non ho capito perché la gente ci passa tanto tempo, addirittura durante il turno di lavoro.

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  10. Ma vuoi mettere la goduria che si prova ad essere Fans delle sfogliatelle di Scaturchio? :))

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  11. Ciao Cap,
    ora dirò una cosa impopolare... io su facebook mi sono registrata, ho cercato alcune persone che non vedevo da anni, ho fatto decine di test cretini ( e ci ho riso sopra), sono diventata fans della pizza e di pollon... non per questo ho smesso di frequentare i blog che mi piacciono di più (il tuo lo leggo sempre, per esempio), ho scritto qualche post sul mio e nel frattempo sono riuscita anche a vivere la mia vita reale da madre e moglie sempre incasinata. Certo, non ho accettato proposte di amicizia di perfetti estranei, perchè non mi interessa. Insomma, ognuno può usare facebook come vuole,per cercare belle gnocche o semplicemente per rimanere in contatto con persone lontane, per esempio.
    Ora, visto che ho ammesso le mie colpe, continuerai ad accogliermi sul tuo blog?
    Un saluto.

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  12. birba_976, padre mio, perdona loro perché non sanno quel che fanno. :-) Scherzo ovviamente. Ognuno fa quel che vuole e fa bene a fare ciò che desidera senza doverne rendere conto ad altri. Non c'è niente di male a stare su Facebook e penso che non ci sia neppure niente di male a criticare quel tipo di strumento virtuale come ha cercato di fare con i suoi pochi mezzi questo reietto d'un Capitano.
    Noto una cosa. Non si può parlare troppo male di Facebook e di tutti i suoi milioni di iscritti, altrimenti bisognerebbe fare scoraggianti riflessioni sul genere umano: strada che questo blog non intende percorrere.
    Dici che su Facebook hai ritrovato vecchi e perduti amici. Sono contento per te. Io, come già riferii altrove, quando cercai su Facebook i vecchi amici del liceo, trovai solo un certo Antonio - detto Lo Scemo per intuibili motivi e anche per distinguerlo da un altro Antonio denominato il Chiatto - un tipo noto per aver fatto un colletta per il terremoto del Friuli ed essersi intascato il ricavato e per propinarti palle a suo vantaggio in qualsiasi argomento di conversazione e persino durante le interrogazioni in classe. Non so se devo aggiungere che preferii non contattare Antonio detto 'O Scemo (ma talvolta diventava pure 'O Strunzo).
    Detto questo sono sempre lieto di farti accomodare nel salotto buono del mio blog. :-)
    Cleide, meglio diventare fan delle sfogliatelle di Scaturchio direttamente nel suo negozio a Napoli, come farai di certo nella tua prossima visita nella città d''o Sole

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  13. Magnifico post! Non so nulla di fb, tranne quello che ne sto andando leggendo su vari blogs. Non c'è dubbio che il tuo sia il più spassoso dei post che ho letto e anche, temo, il più realista. Anche sui blogs non vai tanto sul tenero, e credo che una sana autolimitazione anche nel postare potrebbe aiutare a ridurre quello che io definisco "il rumore di fondo", quello che devi superare di almeno tre volte, dicono i sacri testi, per farti leggere.
    In fondo, è sempre la stessa storia che vado predicando da tempo: se esiste un mezzo tecnologico, prima o poi verrà usato, non perchè serva davvero a qualcosa, ma solo per il fatto stesso di essere disponibile.
    Per finire, mi è tanto piaciuto il tuo post, che devo provare a linkarlo dal mio blog (temo però di essere informaticamente troppo imbranato per riuscirci).

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  14. .. ecco.. io son la solita italiana media.. NON MI SMENTISCO MAI!!

    Ho Fb, ho skype, msn, il blog, .. e addirittura posto foto in ogni posa!!

    Mi piace ritrovare vecchi amici e vedere le loro foto, le foto dei loro figli e dei loro cani e gatti!!
    Come mi piace scrivere cavolate in blog, miste a post seri, più o meno..

    .. sulla crisi dei blog, è vera e reale.. ma non so fino a che punto abbia a che fare con fb.. Forse la gente non ha piu' voglia di leggere sempre gli stessi post, o gli stessi commenti..
    Forse perchè i veri "blogger" sono molto pochi.. Tutti gli altri, come me, sono solo persone che han voglia di dir qualcosa, ma lo fanno con le loro possibilità, che sono ben lontane dalle tue, Capitano, ..

    Io posso solo parlare per me.. Personalmente mi sto stufando di leggere sempre le stesse cose, scritte nelle stesse maniere e spesso con anche molta poca educazione...

    Ho selezionato un certo numero di blog, come il tuo, che leggo sempre con piacere.. Perchè è sempre originale, mai ripetitivo, ben scritto e ricco di spunti di riflessione..

    .. però se vieni su fb chiedimi l'amicizia che te la concedo eh?????? ihihihihih

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  15. Un saluto a Vincenzo Cucinotta e Balua che hanno espresso con la consueta sincerità è onestà le loro opinioni.
    Devo dire che sto avendo in queste ore una crisi di coscienza o per meglio dire una crisi esistenziale. Mi ritrovo a chiedermi: chi sono io? Che ci faccio qui? Dove vado? Quindi è perfettamente possibile che nei prossimi giorni vediate sia me che la valorosa Cleide su facebook. Qualche malalingua insinua che ci andrei perché Cleide vuole fondare un club dei fan del Capitano intitolato "Capitano sei er mejo de noartri" o "Capitano, dopo di te il diluvio", ma sono tutte cattiverie. :-)

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  16. Mia nonna sosteneva che le critiche si piangono sempre, perchè prima o poi ci cadi pure tu. Quindi vedi un po'.)

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  17. Balua, il mio consiglio per te è di fare ciò che ritieni giusto sempre. Se ti piace postare foto e vedere quelle degli altri fallo, se ti piace andare su facebook o da un'altra parte, va su facebook o da un'altra parte, se ti piace leggere e commentare un blog leggilo e commentalo e se per caso non ti piace leggere e commentare un blog non leggere e non commentare quel blog. La vita è breve, dobbiamo sempre dire e fare ciò che sentiamo giusto, come cerco di fare pure io questo blog: dico e scrivo quello che sento dentro di me e poi se a qualcuno non piace, be', pazienza, non si può piacere a tutti e forse non si deve nemmeno.
    Un caro saluto notturno a tutti gli amici.

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  18. ciao mio capitano! è verissimo quello che hai scritto. ho un accaunt su facebook vienimi a trovare. le mie amicizie sono le stesse che avevo con gli stessi amici di prima, quelli dei siti e dei blog. in linea di massima preferisco i blog e i siti interessanti, divertenti e che ti lasciano qualcosa dentro. ho paura che hai colto nel segno con questo post appuntito come una freccia. ci voleva! si possono fare tante cose buone come i gruppi a sostegno dell'acqua perchè resti pubblica o quelli a sostegno dell' antimafia stracciona ( non quella dei salotti )e altro ancora. ci sono i cazzeggi ma ci sono anche tante facce buone di facebook ed è a queste che guardo personalmente.
    ciao amico mio.
    indio

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  19. Buongiorno... io sottolineerei e sottoscriverei tutte le impressioni che hai ricavato da facebook.
    Personalmente non ho aderito a nessun invito e non penso lo farò.
    Il mio blog è un umilissimo tentativo di fermare (e condividere) i miei pensieri e mi piace avercelo e "mostrarmi".
    Certo no si fanno stragi di visite e commenti... o almeno non più dopo l'euforia iniziale.
    Il declino poi, dalla mia esperienza, dipende in parte proprio dalla migrazione in massa su altri lidi che hanno procurato una netta divisione tra chi li frequenta e chi no.
    E dopo la normale delusione dei primi voltafaccia, adesso lo trovo senza dubbio positivo.
    Insomma... non siamo in corsa per dichiarare numeri altisonanti di "amici"... siamo solo noi stessi con i nostri argomenti e le nostre idee.

    Un saluto, caro Capitano... e la speranza che tu continui a scrivere qui, sul blog... per noi che ti leggiamo volentieri!

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  20. Io continuo a gestire il mio blog e non lo abbndonerò Ma sono presente anche su facebook anche perchè alcuni gruppi sono utili e possono perseguire obiettivi importanti. Comunque solo quelli a me interessano.
    Ciao

    Paolo Borrello
    www.paoloborrello.ilcannocchiale.it

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  21. Mia sorellina Laura si è iscritta a Caralibru, in sardo, io lo dico in sardo :)E cercando cercando ecco che scopre persone che lei conosce e alcuni miei compagni di Liceo e anche una mia vecchia coinquilina dell'universita'. Laura mi dice, iscriviti che cosi' cerchi gli amici. Dopo una settimana Laura mi comunica che ha cancellato il suo profilo perchè l'hanno contattata suoi vecchi compagni di scuola. Lei mi dice : ma se io non ho più rapporti con loro da tempo significa che non voglio averli non ti pare?
    Già. Mi pare. Ora da quanto ho capito io le amicizie su facebook funzionano a cazzo. Basta cercare qualcuno e se lo trovi ecco che chiedi l'amicizia. Ma se nel reale l'amicizia non esiste da tempo per quale arcano motivo te la devo concedere su Caralibru? Per aumentare gli amici? Per essere fighi? Non comprendo.
    Se poi vogliamo parlare di quelli che ti vogliono aggiungere come amici e nemmeno ti conoscono ecco io non comprendo due volte. Anche il termine amici e amicizia mi lascia perplessa. Gli amici sono una cosa seria non penso assolutamente che concedere l'amicizia sia come fare amicizia nel reale. E' un gioco questo l'ho capito, un passatempo questo l'ho capito lo stesso ma c'è qualcosa che non mi torna. Come se tutti fossero alla ricerca di ciò che non è. Come se il reale che non piace possa essere sostituito con quel che non esiste. E se nella realta' gli amici di una volta per mille ragioni non lo sono più non capisco perche' nel virtuale possa di nuovo diventare tali. Quel volemose bene inventato e che non esiste. Una sorta di paradiso virtuale dove tutti stanno bene e si divertono e si scambiano amicizia e diventano amici e ... e... e...
    Non c'è nulla di male sia chiaro. Ma io lo trovo un passatempo inutile. Che però da quanto ho capito prende e non poco. Più o meno come il blog. Se ci fai caso quando una persona apre il blog il senso di smarrimento e di adrenalina è al massimo livello. Si commenta forsennatamente, si cercano commenti, si posta a ritmo regolare, insomma il blog i primi tempi prende eccome. Poi si capisce, si smistano i commenti, si scelgono i blog da commentare e qualche volta dico qualche si diventa amici. Ma non di tutti ovviamente. Non si può. Non è naturale. La differenza sostanziale è che nel blog devi comunicare su Facebook no. Nel blog devi esprimerti con parole, concetti, devi ragionare su ciò che vuoi postare, devi documentarti se intendi affrontare argomenti seri. Insomma spesso il blog è lavoro. Lavoro inteso come ragionamento. E se il ragionamento è costruttivo e con un pizzico di intelligenza non arriva per grazia ricevuta arriva con il famoso esercizio di spremere le meningi. Ma se arriva qualcosa che possa sostituire ciò ecco che tutti la prendono. Bene. Non c'è niente di strano. Ritengo che sia fisiologico e anche naturale. Infondo le cose semplici piacciono a tutti. Però non si spacci Caralibru per qualcosa che non è.
    Penso sinceramente che anche i blog arriveranno al declino. Oramai sono quasi superati e non perchè è arrivato Facebook quanto perchè le persone forse sono stanche di ragionare e di spremere le meningi. Senza risultato. Ho sempre pensato che il blog fosse una sorta di scambio anche culturale, un confronto, un dare e avere. I blog e i blogger avrebbero potuto cambiare il senso di tutto, anche con una sorta di rivoluzione virtuale, ma per far cio' ci vuole sempre lavoro e non è per tutti o da tutti. Se viene a mancare questo il senso non esiste più. E questo sta venendo a mancare. Rimarrano solo post sporadici cose da ricordare e commentatori abituali che nel frattempo sono diventati amici veri. Veri. Reali. Non so se lo stesso possa capitare su Facebook, forse si. Del resto anche il senso dell'amicizia con il tempo è diventato diverso, perchè la solitudine colpisce tutti, siamo molto soli, siamo soli anche se insieme ad altri e in questa solitudine gigante avere amici anche se finti o virtuali ci fa sentire meglio. Ecco la nuova medicina. Psicologicamente quel che non esiste è meglio di quel che esiste, quel che non si vede è meglio di quel che si vede. Io su questo ho iniziato a rifletterci da un po'. E la cosa mi spaventa.
    Basitteddu :)

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  22. andrei su facebook, ma...andrei su facebook se mi consentisse di incontrarmi con amici,parenti,persone che ho incontrato e che non conosco ma che per mille ragioni mi sono vicine e sono parte sconosciuta di me. Andrei su facebook sefosse come salire in vetta ad un monte e da lì gridare e chiamare tutte queste persone che hanno comunque inciso in me, diventando mia parte inconscia. Vorrei che fosse eco gigante del mio grido, per ritrovarmi con loro e con me stesso. Non entro in facebook per conservare il segno, tra i tanti, della possibilità di potermici ritrovare non solo con gli amici delle elementari, dei componenti derivati dell'abero genealogico, delle ragazze degli anni passati. Non entro perchè c'è l'obbligo della registrazione: che triste essere schedati mentre siamo realtà uniche che si immergono nell'umanità, non solo ma nel mondo stesso, concreto e invisibile. Ciao, Capitano, forse ci ripenserò, chissà. (Giovanni)

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  23. tra i commenti, che tutti raccolgo, da quello di Celia colgo in particolare la conclusione: da riflettere. Ciao. Giovanni

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  24. questo spaventa anche me, celia. mi piace leggere che "i blogger avrebbero potuto cambiare il senso di tutto" in "una sorta di rivoluzione virtuale" e da illuso che non si è mai risparmiato niente, voglio e continuerò a crederci. purtroppo è vero anche che sta venendo a mancare l'essenza dell'esistenza stessa in rete. sarà una fase di smarrimento? di scrematura dei falsi profeti? nn lo so. facciamo ottimi siti, avremmo le forze per farla davvero quella rivoluzione virtuale e probabilmente la stiamo già facendo ma nn ce ne accorgiamo. ci sono tante persone con ottime potenzialità e coraggio. ci sono amici veri. sono oasi nel deserto ma ci sono. passerà l'effetto facebook e arriverà netvibes e poi twitter ma noi resisteremo e saremo ancora qui insieme nel blog del nostro capitano.
    nn voglio dilungarmi ma quando c'è la rivoluzione di mezzo nn resisto ;)
    grazie per lo spunto di riflessione.
    un abbraccio

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  25. Indio, sempre un piacere vederti passare. Mi è piaciuto quel tuo accenno all'antimafia stracciona da contrapporre a quella da salotto.
    kaishe, io sottoscrivo le tue sottoscrizioni. Approvo il tuo stato d'animo e il tuo modo di rapportarti al mondo.
    Paolo borriello, un saluto a te, si possono senz'altro far convivere i due strumenti se si vuole.
    celia, ti rispondo rispondendo a Giovanni.
    Giovanni, mi è piaciuto quella tua immagine di salire sulla cima del monte (virtuale) e chiamare a gran voce i conoscenti. Il commento di Celia è davvero bello. Senza togliere niente a tutti i belli e articolati commenti che mi sono giunti, quello di Celia è il più appassionante, anche se si nota una nota di malinconia o forse proprio per quello.
    Abbiamo alcune modi diversi di vedere le cose, ma l'approccio a certi aspetti del virtuale e dell'amicizia è lo stesso. Uguale uguale.
    Forse non condivido quel suo fatalismo da fine dell'impero riguardante il blog. Il blog è vivo, vitale, in giro ci sono un sacco di persone capaci e con voglia di impegnarsi per scrivere qualcosa che faccia pensare o anche ridere o sorridere. Se ne sono andati o se ne stanno andando i passeggeri occasionali del blog, quelli che volevano altre cose che si possono trovare meglio altrove. Il blog è una gran bella cosa: se ti facesse pure guadagnare qualche spicciolo sarebbe il paese di Bengodi, ma accontentiamoci, va :-)

    P.S. una volta scrissi che il blog assomiglia molto all'amore e forse ne segue pure alcune fasi caratteristiche. Un giorno magari non troppo lontano scriverò un post su questo argomento.

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  26. in questa pagina web, posso cogliere tutte le differenze tra fb e i blog, commenti più o meno condivisibili ma sempre compiuti, con un senso e una logica che non si ferma al semplicistico, "sto al bagno, sto mangiando, sono felice". capitano, andiamo avanti in questa "fatica del blog" e lo facciamo con piacere e senza pretendere nulla in cambio, nessun numero di "ipocriti amici" ma solo la voglia di scrivere, spesso fine a se stessa, altre volte piacevolmente riconosciuta. un abbraccio.

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  27. Un saluto di cuore a gians e una precisazione sull'amicizia riportandomi al commento di Celia. Lei ovviamente sosteneva che questa storia degli amici da collezionare come le figurine su Facebook - o meglio come lei dice magistralmente in dialetto o lingua sarda Caralibru - fa un po' ridere. Vai in un posto virtuale e in una mezza giornata ti compri un paio di tonnellate di amici, qualcuno lo fai sedere in panchina perché con gli amici, come con i calciatori, non sta bene giocare in troppi. Occasionalmente si possono pure scambiare gli amici: io ti do un Paolo e due Maria se tu mi dai una Elena e mezzo Giampiero.
    L'amicizia è una cosa lunga e da coltivare nel tempo, dice Celia. Non lo dice, ma di certo intende che sia una cosa seria. Delle volte però puoi trovare l’amicizia vera pure nel virtuale. Io conosco Celia da due anni, le ho commentato centinaia di post e lo stesso lei ha fatto con me, ci siamo fatti un sacco di risate e qualche volta ci siamo incazzati: e spero e anzi sono certo di poterla considerare mia amica. Lo stesso, anzi a un livello sicuramente superiore, accade tra Cleide e Celia. Sul Web si può pure trovare l’amicizia vera, a patto di saperla coltivare nel tempo. Che faccio, ci metto un Oh Yeeeaaahhhh!!! in chiusura? :-)

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  28. Mettilo capitano, ci sta bene a conclusione di un concetto che abbraccio da sempre, cioè quello dell'amicizia vera, vissuta a sguardi o magari anche epistolare o virtuale, il discorso non cambia, l'amicizia si coltiva, e si tiene stretta, se vado su fb a cercare un "vecchio amico" già il fatto di doverlo cercare significa che in fondo poi tanto amici non lo eravamo, quindi bando alle ciance, e che lo si dica una volta per tutte, quello è un luogo nato per cercare la tresca. Punto, punto e virgola e a capo. Un abbraccio e buon we. ;)

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  29. Gians, l'amicizia è una cosa seria e non si dovrebbe usare quel termine come spesso si fa nel virtuale.

    Poi una precisazione notturna. Mi è arrivata una mail del bravissimo Indio che mi ha postato una discussione seria avvenuta su Facebook facendomi notare che non tutti usano quello strumento di comunicazione per ricreazione (anche se ovviamente non c'è niente di male nella ricreazione, a scuola l'ora di ricreazione era quella che preferivo di gran lunga :-))
    Facebook è uno strumento e come tutti gli strumenti dipende da chi lo usa e come lo si usa. E un po’ come per il blog, è un mezzo, solo un mezzo, nient’altro che un mezzo.
    Mi ha dato fastidio la trombonesca retorica dei mezzi di informazione quando parlano di questo nuovo fenomeno virtuale in termini epici adatti a qualche impresa omerica. E Facebook qui e Facebook là, e Facebook su e Facebook giù, ed ecco a voi, signore e signori all’ascolto, il fenomeno che ha sconvolto il pianeta e ha rivoluzionato il nostro modo di essere e le nostre menti. Eh no, carini, qui non c’è niente di omerico, nessuno ha rivoluzionato niente e le nostre menti sono quelle di sempre, così come è la stessa di sempre la tendenza dell’essere umano al cazzeggio.
    Un abbraccio a Indio e un saluto notturno agli amici.

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  30. buona domenica a tutti!
    ti ringrazio mio capitano,
    è solo per segnalare
    che anche caralibru è fatica. fatica in più aggiungerei.
    se devo scegliere ovviamente scelgo il blog ma per fortuna così nn è.
    personalmente come tanti altri curo un sito, www.desaparecidos.it che tratta temi che mi hanno segnato, che mi "costano" fatica e impegno sul terreno e che hanno portato soddisfazioni umane ma anche tanti dolori e tanti problemi.
    il fatto di farmi schedare da caralibru o da qualsiasi altro nn lo condivido, e di conseguenza nn mi sono iscritto con le mie generalità ma col mio nick che ho sempre usato nel web.
    ho colto con piacere l'ironia e le tante verità che condivido del tuo post.
    ti leggo con gusto da un paio d'anni proprio perchè mi piace la tua ironia.
    nn sono daccordo che si riduca tutto facebook a un posto per chi cerca tresche.
    ho mollato gli studi appena presa la licenza media per andare a fare il manovale nei cantieri edili.
    la rete è stata ed è tuttora la mia scuola serale, oltre che il fantastico mezzo per annullare l'isolamento che vivere in un'isoletta è.
    ma alla fine quello che volevo dire è che questo post e questo bello scambio di opinioni condivise o meno, mi ha fatto riflettere.
    e in qualche momento leggendo le varie opinioni mi sono sentito un facebookkiano traditore della blogosfera.
    così nn è. tutto qui.
    un abbraccio
    indio

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  31. parli spesso di amicizia... strano!

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  32. Sarò strano, ma mai strano quanto i tuoi commenti, ste.

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  33. meglio il blog!
    concordo con quanto dici nel commento + su: facebook è un mezzo, un media come tanti altri, quindi di per sè non è positivo nè negativo
    detto questo, secondo me facebook ha un qualche misterioso legame con la crisi economica globale
    anche perchè se tutti sono sempre costantemente su facebook, c'è qualcuno che lavora ancora??

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  34. Il chili era molto buono ma (modestia a parte) il mio è più buono perciò quando verrai da queste parti se ti comporterai bene con la mia comare te lo preparerò con le mie sante manine! I tuoi commenti mi strappano sempre dei gran sorrisi! Grazie Mio Capitano e a presto dal vento

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  35. Buona sera, arrivo tardi, ma questo mi ha permesso di leggere molti interessanti commenti.
    Non ho un blog mio, ma mi piace leggere e commentare quelli degli altri.
    Il post mi è piaciuto molto, per il tono riflessivo, senza esasperazione, a volte ironico, che lo caratterizza. Complimenti, è sempre un piacere leggere chi scrive bene.
    Vorrei darvi il mio parere di non-blogger alla luce dei commenti precedenti:
    per favore continuate a scrivere!
    Se è rimasto un briciolo di creatività, lo si può trovare solo nei blogs.
    FB è un gioco, non permette di comunicare veramente. E’ come gli sms: si parla, si parla ma non si dice niente. E’ figlio della globalizzazione a tutti i costi, dei contatti veloci, della superficializzazione dei sentimenti e degli affetti.
    Non è un mezzo di espressione. E’ un mezzo per apparire, per mettersi in mostra, una vetrina.
    Se qualcuno ha pensato di migrare lì, bene: ne faremo a meno. Vorrà dire che, chi rimane, sarà chi ha veramente qualcosa da dire.
    Senza contare il ruolo di controinformazione che contraddistingue molti blog, che si sforzano di cercare e pubblicare notizie che, su altri mezzi di cosiddetta informazione, non appariranno mai. Grazie a tutti per quello che fate. Molte persone hanno bisogno di voi.

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  36. Facebook é tutto quello che hai descritto; io non mi ci sono neanche iscritto, ero certo che si trattava di una versione riveduta e corretta di messanger...

    Un plauso per chi come te, decide di continuare a scrivere parole sensate e con contenuti reali sui blog.

    Ciao
    Daniele

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  37. Facebook? No, grazie. Preferisco il Blog.
    Già tempo addietro avevo evidenziato, non ricordo se in un post o in un commento, la mia scarsa simpatia per Facebook. Mi irritava anche l'idea di dover obbligatoriamente fornire (a chi poi?)notizie e foto mie personali. Non mi entusiasmava affatto il pensiero di rintracciare o di essere rintracciato da persone delle quali non me ne poteva fregar di meno e che infatti avevo dimenticato. Tra l'altro mi arrivavano e mi arrivano da Facebook delle mail di persone, da tempo scartate, che mi richiedono come amico. Ma amico di chi? L'amicizia è una cosa seria che si concede a pochi, non é come il buon vicinato che può anche essere allargato ma che ha dei limiti ben precisi. Poi mi domandavo: ma queste nostre informazioni a chi vanno? Chi é che ci guadagna e come? E, a parte i possibili raggiri sempre in agguato, ecco che su "La Repubblica" leggo il seguente articoletto:

    I DATI di circa 150 milioni di persone - età, sesso, stato civile - collegati alle loro preferenze: i gusti in fatto di cinema, prodotti alimentari, musica ma anche le loro opinioni sulla politica di questo o quel governo. Facebook intende fare soldi con le aziende, rendendo il social network una piattaforma per ricerche di marketing. La mole di informazioni che arriva dagli utenti diventerebbe pane per i denti degli analisti di mercato, interessati a testare le scelte e le predisposizioni dei potenziali clienti. E' quanto scrive il quotidiano inglese Guardian, che sul suo sito mette in guardia dalle future proteste dei sostenitori della privacy.
    Il creatore di Facebook Mark Zuckerberg, che da giovane studente di Harvard è diventato uno degli uomini più ricchi del mondo, ha confermato al noto blogger esperto di tecnologia Robert Scoble che il 2009 sarà un anno "intenso" per Facebook. Nei giorni scorsi Zuckerberg ha indicato chiaramente quale strada intende percorrere ed è già passato alle fase delle dimostrazioni: davanti alla platea del Forum economico mondiale di Davos , ha mostrato come poter usare il sito di community per condurre ricerche mirate su gruppi specifici di persone.

    Meditate gente. Meditate.

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  38. Un saluto e un ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato alla discussione, tra gli ultimi, Marco Cannibale, Vento, holamotohd, Daniele Verzetti e Sergioberto.
    Come si vedrà i pareri sono piuttosto favorevoli al blog e non a Facebook, ma un po' era scontato dato che in un certo senso giochiamo in casa essendo questo il mondo del blog. Sarebbe interessante riproporre lo stesso tema su Facebook e vedere che reazioni si ricevono. Forse sarebbero un po' diverse da queste.

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  39. .. se vuoi mi applico a fare un sondaggio in FB!!


    .. e se vuoi lo fondiamo davvero il gruppo CAPITANO SEI ER MEJO!!

    ☺☺☺☺☺

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  40. non ho letto tutti i precendenti commenti...
    spero di non essere ripetitivo e dire cose già dette.
    blog e facebook sono nei loro mondi, due cose rivoluzionarie...
    il primo ti permette di diffondere, virtualmente a migliaia di persone, il tuo pensiero (cosa che prima, con la carta stampata, era inverosimile) mentre facebook, la intendo come una grande piazza dove rivedi tutte le persone che per motivi anche banali, non vedevi più o avevi perso i contatti.

    Per alcune di queste persone è bello il momento del reincontro...
    ci scambiamo la mail o il numero di telefono, magari scopriamo che viviamo adesso nella stessa città ecc
    per altri, alla fine, se non li ho più visti e sentiti un motivo ci sarà!

    in definitiva non li vedo ne alternativi e ne complementari...

    sono presente su entrambi, con aspettative diverse!

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  41. Caro capitano la tua analisi è attenta e ben articolata. Io non penso si possano mettere sulla stesso piano non si possono paragonare, sono due cose diverse. Come non si può dire se è meglio una mela da un’arancia così non si può dire se è meglio facebook o i blog.
    Facebook è un sistema di SMS un po’ più sofisticato, un pochino più ampio perché ci sono pure le foto!Infatti quando vuoi comunicare qualche cosa hai uno spazio molto limitato.
    Facebook è uno strumento per il gioco, ovvero per il cazzeggio, detto in termini popolari!
    I blog sono un’altra cosa, sono una cosa seria, se intesi come mezzi di vera comunicazione di pensieri impressioni riflessioni ecc. In ogni post devi devi articolare un pensiero, lo devi sviluppare, lo devi portare a conclusione, e queste operazioni richiedono fatica.
    Molti blog sono stati aperti con entusiasmo ma poi o vengono abbandonati o vengono condotti in modo superficiale e vago.
    Io sono su face book, ci sono i figli, la moglie, alcuni amici, i figli degli amici, alcuni lontani cugini del Canada, altri di altre regioni italiane.
    Io sono su facebook perché cerco di prendere il positivo da ogni cosa, in particolare da questi strumenti che la tecnologia mette a disposizione.
    Io sono su face book perché serve anche in quel contesto tentare di seminare cose positive, ed essere da deterrente contro le cosiddette cazzate!
    Caro Capitano, dai venite anche tu e Cleide così ci consociamo ancora meglio, vedrete che anche voi ne troverete aspetti positivi.
    Vi aspetto!!
    berardo

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  42. io ho fatto un pò di campagna contro, dopo averne letto e sentito parlare.
    non mi sono mai iscritta ne mai lo farò.
    mi spiace sentire dire "è una cazzata ma anche no" che è lo specchio della nostra società oggi.
    i blog hanno limiti, ma come dice lei, ci si sforza un minimo a dare un senso.
    Da quanto mi si dice, su fb, visto che non serve pensare si da spazio a tutto quel che vien alla mente.
    altra cosa stranissima, sui blog si difende la proprià identità (guarda mia zia non lo sa chi sono, mia mamma non sa che sono gay, la mia amante non sa che sono sposato, i miei colleghi se sanno che scrivo poesie mi prendono per il culo) e su fb nome cognome e tutto quel che c'è da sapere, per farti trovare.
    io sarò anziana, ma non capisco.
    e poi mi sta sul culo che abbia allontanato le persone dai blog.
    le stesse che scrivevano decentemente e ora cazzeggiano e basta.

    ziacassie
    www.ilcavalloditroia.splinder.com

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  43. Capitano, non essere così severo con facebook, capisco che in molti ne fanno un uso sbagliato, ma ha dei vantaggi, lo devi ammettere. Innanzitutto non tutti hanno voglia nè si sentono portati, nè sentono il bisogno di scrivere lunghi post come i blogger più accaniti (quale sono stata anch'io). Secondo poi, molti ex blogger che hanno ripiegato in favore di Facebook, postano ancora articoli bellissimi, solo che lo fanno su Facebook, che, se non lo sapessi, dà anche questa possibilità. E ti giuro che ho letto post sorprendenti da persone che non si erano mai sognate di aprire un blog. Per quanto riguardfa le fotografie, non c'è niente di male a voler condividere le proprie esperienze con gli amici lontani che altrimenti saprebbero poco e niente della tua vita. Certo, è vero che c'è sempre la possibilità di fare una telefonata e sentirsi, ma, di fatto, il momento non sembra mai adatto e si finisce per perdere di vista persone con le quali si è condiviso qualcosa. Ecco, Facebook dà questa possibilità e andrebbe interpretato come un nuovo modo di condividere la propria vita con gli altri (ovviamente non deve diventare l'unico modo, non si deve sostituire completamente agli incontri reali!). Poi lo so che molti ne fanno una vetrina per pubblicare solo le foto in cui appaiono più sexy e lo usano come un modo per adescare, ma devi capire che il bacino di utenza è talmente vasto che per forza ci devono ricadere anche adolescenti immaturi e idioti in generale. Per quanto mi riguarda io non contatto estranei e non accetto richieste d'amicizia da sconosciuti. Ho imparato a utilizzare i filtri per le foto che posto in modo tale che, ad esempio, i miei colleghi non possano vedere le foto dei miei festini, così anche la mia privacy è salva. Non posto più sul mio blog, ma questa tendenza è precedente all'avvento di facebook ed è dovuta solo al fatto che sto scrivendo delle cose troppo intime e personali e non ho voglia di farle leggere a nessuno. Ah riguardo i gruppi... hai ragione, molti sono scemi e insignificanti e io ho aderito a molti di quelli che hai citato, ma, insomma, non costituiscono certo la principale attività e si fa solo per ridere un po'... Insomma, io, come avevi capito, spezzo una lancia a favore di facebook ovviamente senza sputare sui blog :-)))

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  44. Vedo con piacere che questo post continua a produrre interessanti commenti di gente che ci tiene a dire la sua e a dirla bene. Questo è il blog, si parla, si cerca di confrontarsi, soprattutto si evita di mandare un salutino se non si ha niente da dire. Un saluto lo mando ora io a agli ultimi che hanno commentato: Balua, salvo gullotto, bera, zia cassie e simona (quando stava sul blog era simona corrosempre, chissà se corre ancora).
    Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia :-)

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  45. salve capitano. questo è blog! niente a che vedere con facebook. ho letto con molto interesse sia il tuo post che gli interventi degli altri bloggers ed è evidente che non si possono né si devono confondere le due cose.
    per questo non aggiungo niente di più, ti faccio ancora una volta i complimenti per il tuo stile e, se permetti, anche un piccolo rimprovero: una canzone a volte ha un significato molto particolare per chi decide di postarla... :-P

    vado a nanna, lo shampoo me lo prenderò domani. buonanotte :-)

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