lunedì 19 giugno 2006

La prigioniera dei sogni - seconda puntata


Seconda puntata
Emma sorrideva molto meno nel mondo nuovo e incredibile che aveva raggiunto. La strada lastricata che costeggiava il marciapiede era un continuo rintronare di zoccoli equini e di ruote scricchiolanti di carrozze e di carrette piene di ortaggi o fieno. Dovunque cocchieri in livrea con tiri da due o da quattro pretendevano strada imprecando, mentre i malvestiti conducenti di veicoli più lenti imprecavano a loro volta cedendo il passo al rango superiore di chi sopravveniva.
Venditori improvvisati ingombravano i marciapiedi offrendoti qualsiasi cosa dalle mele lustre a stoffe spacciate per esotiche. L’immagine più assurda di tutte a Emma pareva quella di un vecchio armato di paletta che in strada recuperava gli escrementi dei cavalli riponendoli in un carrettino con la cura di un orefice. Ogni rumore risuonava con un timbro sinistro e a peggiorare il quadro contribuiva l’abbigliamento dei passanti. Gli uomini talvolta portavano monocoli e basettoni congiunti ai baffi sotto cappelli altissimi. Le donne rispondevano con gonne monumentali e ridicoli cappellini piumati che nessuna femmina sana di mente avrebbe osato indossare dopo la caduta di Napoleone III.

E poi naturalmente c'era il tormento del busto strettissimo. Ogni respiro le costava un tale strazio che si meravigliava sempre che non fosse l’ultimo. Ormai boccheggiava, era certa che da un momento all’altro le stecche di balena del corpetto assassino avrebbero stroncato le sue povere costole di donna moderna. Avendo in mano un coltello, lo avrebbe utilizzato per liberarsi dalla prigione di stoffa che, ormai ne era sicura, l’avrebbe condotta nell’aldilà a breve. Come se non bastasse l’ampio abito di velluto pesava quanto una tuta da astronauta e i mutandoni del sottogonna le pizzicavano le cosce in punti da non citare nemmeno in mondi più vecchi di uno o due secoli.
Scacciò con una mano un gruppetto di mendicanti ragazzini, sempre più a disagio. Lei non sapeva niente di questo assurdo mondo di carrozze e donne in crinolina anche se si era illusa di conoscerlo leggendo i romanzi di Jane Austen, Walter Scott e Stendhal. Bastava questo per dichiararsi uno spirito dell’Ottocento e non del ventunesimo secolo? Bastava non aver mai preso la patente o detestare i computer? Bastava definirsi signorina e non signora quando la interpellavano o aver recitato ai suoi studenti “Il cinque maggio” con uno stile a metà tra Gassman e Carmelo Bene?

Tornò indietro quasi inciampando nella balza di satin che spolverava il fondo stradale. Individuò il punto esatto in cui aveva mosso i primi passi sul marciapiede e… la porta verde che collegava due mondi e due secoli era sparita. Ricordò le parole apocalittiche udite nel superare l’uscio temporale. “Fa’ la tua scelta, dopo non sarà più possibile tornare indietro”.
Piangendo prese a pugni le pietre grigie del muro che la imprigionava in un mondo che non capiva e da cui non era capita. Ancora con gli occhi lucidi raggiunse un passante con cappello a cilindro e ghette ai piedi. “Chiedo scusa, signore, in che anno siamo?”
Il signore non fiatò. La scostò in malo modo e si allontanò con un passo svelto adatto a una fuga.
Emma ripeté la domanda ad altri viandanti, ma smise notando l'assenza di risposte e gli sguardi preoccupati che suscitava. Il cuore le salì in gola quando si sentì poggiare una ruvida mano su una spalla.

Sapeva di doversi mostrare disinvolta davanti alle sgargianti divise d’epoca dei due gendarmi che la fronteggiavano accigliati. Ma la paura e l’inadeguata circolazione sanguigna dovuta al corpetto funesto le avevano tolto ogni energia.
“Non vogliamo vagabondi, ladri o peggio meretrici in questa parte della città.”
Fremette di indignazione per l’ultima accusa ricevuta, ma ancora una volta la lingua si rifiutò di assecondare la sua aspirazione alla parola. La cosa migliore da fare le sembrò sistemarsi il ridicolo cappellino che pencolava sulla nuca. Dopo altre domande rimaste senza risposta, i gendarmi la afferrarono trascinandola con loro.
Emma comprese che il sogno della sua vita si trasformava nel peggiore incubo. Si vide interrogata di malagrazia da sbirri vecchio stampo con nessuna predisposizione alla tolleranza umana. L’avrebbero dichiarata vagabonda, criminale o pazza. E aveva letto abbastanza libri e romanzi d’epoca classica per sapere che non avrebbe resistito a lungo in qualsiasi prigione o manicomio l’avessero rinchiusa.
Stava quasi per venire meno, quando echeggiò una voce forte e autoritaria: "Lasciate andare subito quella signora!”.

1 commento:

  1. Ho appena finito di scrivere una lettera definitiva (una specie di "soluzione finale") alla spocchiosa e saccente signora del "mio perfetto sillogismo". Se domani mi va, la pubblico. O pubblico un post sull'argomento. Dio benedica il blog, che almeno ci dà l'occasione di sfogarci ogni tanto. Dio benedica il blog.
    postato da Cari amici vicini e lontani il 22/06/2006 01:43

    felice di leggerti ancora..
    postato da Aikido il 22/06/2006 01:26

    Hai ragione, la possibilità di cambiare la propria deludente vita sarebbe un'opportunità da non lasciarsi scappare. Mi spaventerebbe l'irreversibilità della faccenda, la minaccia del "non potrai più tornare indietro". Voglio dire, sarei pronto a saltare giù, avendo il conforto però di cadere in piedi..e di poter tornare su. Troppo comodo? Sì, forse è un po' troppo comodo ;) Bentornato Capitano.
    postato da Donnie il 21/06/2006 21:16

    bentornato penu....è sempre gradevole leggerti...:)ciao.
    postato da nicocordola666669 il 21/06/2006 14:47

    hai ragione miocapitano! comunque era forse più approppriato il termine "rischioso"... e devo anche dirti che ho parlato per la mia esperienza personale, non sempre valida anche per gli altri. eppoi... ora mi rialzo un attimo dalla mia fiacchezza... e ti dico che oltrepassare la porta famosa è da provare per il brivido che dà... ciao, buona giornata :-)
    postato da sempreio il 21/06/2006 13:55

    a sempreio Non so a cosa ti riferisci. Io se trovassi un porta che conduce in un altro mondo me ce butterei a pesce. Se mi andasse male, non potrei stare peggio che qua. E se mi andasse bene... In genere a temere i cambiamenti sono le persone che hanno qualcosa da difendere. Andare nel mondo dei sogni (anche quelli pericolosi) è come fare le rivoluzioni: non ci vuole nessun coraggio in entrambe le circostanze, se non hai niente da perdere.
    postato da Capitano senza paura il 21/06/2006 12:43

    caro miocapitano, il tuo pezzo mi fa molto pensare. è giusto e legittimo, pure indispensabile per il nostro benessere, avere dei sogni. naturalmente i sogni (molte volte a occhi aperti) sono fantastici, sogniamo ciò che non abbiamo, tante volte sogniamo l'impossibile... capita, come è capitato alla tua emma, di trovarsi davanti alla porta che ci conduce nel mondo dei sogni. la maggior parte delle volte non abbiamo il coraggio di varcarla, diamo una sbirciatina e poi ci ritiriamo quatti quatti nel nostro piccolo mondo... forse torniamo a sbirciare e ci accontentiamo. a volte la tentazione è così forte che la soglia vogliamo varcarla, costi quel che costi. e qui inizia un nuovo viaggio in una terra inesplorata. qui siamo soli, ci troviamo spaesati, ciò che ci affascinava ci sta stretto (come il corpetto) e desideriamo con tutto il cuore che qualcuno arrivi con la sua voce forte a liberarci da questo incubo.... varcare il confine tra realtà e sogno è sempre pericoloso :-) un bacio e a presto!
    postato da sempreio il 21/06/2006 11:02

    Potevo forse non ringraziare la raffinata vitty per le dolci parole che mi ha riservato? Cara amica, mi hai donato un briciolo di felicità. Per quanto riguarda la scomodità o meno dei vestiti ottocenteschi, non sono un'autorità in materia. Da ciò che ho letto e da ciò che intuisce a occhio nudo, gli elaborati e massicci abiti femminili del secolo del romanticismo sono di certo meno pratici del vestiario moderno (anche se a me questi jeans che le ragazzine portano ormai sulla metà inferiore dei glutei non paiono il massimo della confortevolezza). Gran parte del disagio che Emma prova con il suo abbigliamento ottocentesco è dovuto, comunque, al suo corpo di donna moderna (corpo dunque non abituato come quello delle signore d�epoca alla pressione di busti antichi o all'ingombro di sottane monumentali). :))))
    postato da il Capitano ringrazia il 21/06/2006 01:13

    Questo lato scomodo degli abiti di quell'epoca mi era completamente sconosciuto! Come la dolce Emma anch'io guardo al mondo dell'Ottocento come uno dei periodo più romantici e importanti per le donne. Stavano per compiersi grandi cambiamenti,presto talune di loro si sarebbero imposte con studi e professioni prettamente maschili. Questo significa che il mondo femminile di quell'epoca era in continua evoluzione,in fermento. Non a caso sarebbero sparite di lì a poco anche le terribili stecche di balena!!! Questo racconto mi appassiona tantissimo...cosa le accadrà ancora? Chi la porterà in salvo?! ( Perchè finirà bene ,vero? ) Quando scrivi sei magico,mi ritrovo esattamente negli stati d'animo del tuo personaggio. Se non ti dispiace mi stamperò i racconti e me li leggerò come un mini romanzo. Un condensato come quelli di Selezione,li ricordi?! Infine....grazie per le gentili parole che mi riservi! mi piace sì,eccome,quando ti rivolgi a me con tanta eleganza!!! Buon proseguimento di serata,Mio Capitano, aspetto con curiosità il continuo del racconto!!! Ciao!!
    postato da vitty il 20/06/2006 23:36

    Sai che c'è? Che adesso mi tocca andare a ripassare le puntate precendenti. Un saluto.
    postato da iltov il 20/06/2006 22:35

    errata corrige= transgender
    postato da octopus il 20/06/2006 19:44

    La sorpresa di Emma. Che sia un trangender?
    postato da octopus il 20/06/2006 19:43

    "Che sole, che sole cucente / e chi vvò fa niente / e chi ppò fa niente". Fa un gran caldo. C'è un gran silenzio perfino dalle mie parti. Fa così caldo che mi è passata la voglia di sposarmi.
    postato da 'o paese e Pullecenella il 20/06/2006 17:45

    Ehi,come va? A risentirci Un bacio*
    postato da www.iris.bog il 20/06/2006 16:03

    Ragazzi, ma avete visto che splendida fanciulla, questa Keira Eccetera? Che collo eburneo (però ho modificato un pochino il contrasto e il colore della foto), che eleganza dello sguardo, che portamento. Io me la sposerei. Ci andrei proprio in chiesa con questa donzella. E' così, stamattina uscirei di casa e invece di andare a comprare il giornale o il latte a lunga conservazione condurrei all'altare la suddetta fanciulla. Ovviamente ho messo questa foto solo per esigenze iconografiche, dato che la mia Emma non aveva nulla in comune con questa figlia di Dio, come ho detto in un altro post. Ieri ho visto la partita Spagna-Tunisia. La Spagna gioca bene a pallone, ha molti giocatori tecnici e si è permessa il lusso di fare accomodare in panchina campioni come Raul. Attacca con molti uomini, a differenza nostra che abbiamo sempre il pensiero di coprirci le spalle. Giocano il pallone di prima e usano le fasce come a noi troppo spesso non accade. La partita si era messa male per le furie rosse. La Tunisia ha fatto un gol fortuito a inizio partita e poi si è difesa nel più puro stile catenacciario italiano. Detesto le squadre catenacciaria. Anche se ti senti più debole dovresti comunque tentare di fare qualcosa in attacco. Ho esultato quando la Spagna ha segnato nel secondo tempo. Vedremo cosa farà l'Italia alla prossima. :))))
    postato da Io me la sposo il 20/06/2006 13:55

    Anch'io sono curiosa di conoscere la fine di Emma, dopo aver letto la sua storia. A proposito di corsetti e stringhe di balena... mi è venuta in mente Rossella O'Hara, di Via col Vento, stretta negli abiti da non poter respirare. Film meraviglioso... Alla prossima Mary
    postato da Mary per sempre il 20/06/2006 13:54

    letto, letto.... sembra quasi quasi, la mia storia. Io che nasco in mondo che non mi appartiene. Più anacronista cerebralmente di quanto si possa pensare. Però rifletto che tornando indietro, beh! avrei provato gli stessi disagi. Ciah! Vediamo chi salverà la giovin pulzella. Ah! CHEBELBLOGCHEHAI..... :-)))))
    postato da mqp il 20/06/2006 13:44

    Anch'io sono curioso di sapere le vicende conclusive di Emma, anche perchè aldilà della gradevolezza del tuo racconto, il nome mi evoca una cara amica. Ciao :-)
    postato da Amfortas il 20/06/2006 12:08

    Sulla mia Emma, devo dire che mi sta dando un sacco di soddisfazioni a livello di consensi. Prometto una scoppiettante puntata finale a quelli che sono interessati. Uno dei prossimi post sarà una convinta difesa dell'istituto del blog. Trovo che niente ti insegni a revisionare i tuoi scritti meglio di un blog. Ho ripreso in mano un mio vecchio racconto giallo e ho notato che tagliavo e riscrivevo parti con molta più facilità. Il blog mi ha insegnato a essere molto meno innamorato di ciò che scrivo (anche di parti che possono essermi costate fatica), questo mi pare un bene.
    postato da miocapitano il 19/06/2006 22:06

    bentornato! csvoli povera Emma....speriamo che le vada meglio!!! si il segreto è proprio non pensare....un bacio e buona settimana!
    postato da pea_carl il 19/06/2006 19:40

    leggendo questo post e poi subito dopo il precedente mi viene solo da dire "non pensare più di mollare" non è tempo perso... credimi :)
    postato da only_d il 19/06/2006 19:39

    ...Rimandate indietro quella povera donna, o impazzirà.Questo è il massimo della tortura. Buon lavoro e buon web, fai il bravo. Un saluto;-)Nenè
    postato da Nenè il 19/06/2006 19:07

    sono felice ke ci hai ripensato...davvero... :-) e cmq...penso ke quel ciccione fortunato l'avrebbero invidiato tutti...ahahahah :D ciau Mister...un abbraccio...
    postato da endless il 19/06/2006 18:29

    Ma sei tornato mio Capitano!!:) Mi sei mancato!Un bacione.
    postato da S. il 19/06/2006 18:29

    Lo sapevo che la scelta di Emma era sbagliata...ma forse hai in serbo un colpo di scena che ribalterà completamente la situazione?Tipo l'incontro con un affascinante gentiluomo dell'epoca? No,non credo, troppo scontato. Con curiosità aspetto il seguito. A presto.
    postato da sugarcim il 19/06/2006 18:23

    Sì, un po' sportivo lo sono, però non sono particolarmente entusiasmato da questi mondiali, il livello è bassino... aspetto Argentina-Olanda, e guarderò con curiosità giusto le partite dell'Italia. Simpatizzo anche per gli australiani, che potevano vincere 3-1 ieri fossero stati meno scarponi. Auspico un Italia-Brasile agli ottavi.
    postato da Colui che vede Oltre il 19/06/2006 17:01

    felice di averti ritovato....no non sono poi tanti...baci
    postato da frt72 il 19/06/2006 15:35

    Curiosa di sapere cosa ne sarà di Emma, e anche dei suoi scomodissimi vestiti. :o)
    postato da margot il 19/06/2006 15:24

    E' un piacere tornare a leggere i tuoi commenti!
    postato da simona il 19/06/2006 14:21

    Povera Emma! quasi quasi era meglio fare la prof zitella a Napoli eh? un abbraccio
    postato da Simona il 19/06/2006 13:50

    Sono inciampata nei merletti e nelle malinconiche carezze del tramonto. Ne morirò, forse.
    postato da emma il 19/06/2006 13:35

    All'amico Colui La puntata finale della trilogia galattica la pubblico a luglio o meglio nei più torridi giorni di agosto perché mi vergogno un po' degli ehm delicati argomenti trattati e spero che ci siano poche persone a leggerla. :-) A sempreio In verità potrei essere un magnifico cronista sportivo. Potrei disquisire di pressing e tattica di calcio come pochi o almeno spero. Baci a iris e adelasia.
    postato da MioCapitano il 19/06/2006 12:33

    I tuoi racconti non finiscono mai di stupirci,e qui ci si accorge che non sempre il sogno è facile come vorremmo... Bellissima comunque l'immagine delle monumentali vesti indossate dalla "nostra" protagonista,che non sai quante volte ho desiderato poter almeno provare,e giusto per il solo vezzo di sollevare quelle balze di satin che lasciate andare avrebbero spolverato eccome il fondo stradale! Catapultata oltre la porta verde,mi guardo intorno alla scoperta di questo mondo difficile e romantico. Ascolto i suoni,ne annuso gli odori...mi emoziono pensando ad Emma!
    postato da elle il 19/06/2006 12:31

    Aaaah, allora vedi che ce n'erano altre di puntate? bentornato, e ti avverto che non saresti stato perdonato nel lasciare interrotta questa storia e la soprattutto la trilogia galattica...
    postato da Colui che vede Oltre il 19/06/2006 12:23

    una capatina veloce per dirti quanto mi abbia fatto piacere rileggerti da me con un contributo degno di un telecronista di fama... tornerò per gustarmi emma. un bacio a te :-)
    postato da sempreio il 19/06/2006 11:40

    ciao pen..adesso me li voglio leggere in sequenza....però mi ricorda una bella sensazione..perchè ho saltato lerighe leggendolo. ciao, i.
    postato da iris il 19/06/2006 11:26

    Bravo. Un buon giorno!
    postato da adelasia il 19/06/2006 10:56

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