mercoledì 27 febbraio 2008

E spara, cretino!


Scena finale del film. Il Buono e il Cattivo sono uno di fronte all'altro. Il Buono ha la canna della pistola puntata sulla testaccia bacata del Cattivo, del tutto disarmato. Il Buono è insanguinato, zoppica e ha la faccia gonfia a causa dei pestaggi carogneschi degli scagnozzi del Cattivo. Il Cattivo sghignazza. Dice che il Buono non avrà mai il coraggio di sparare. Lui li conosce i perdenti. Per premere quel grilletto ci vogliono gli attributi e lo stupido lì davanti non ce li ha, glielo si legge negli occhi. Il Buono esita.

Tu spettatore segui la scena. E dai, pensi, premi quel grilletto, ammazza quel figlio di buona donna. Ormai lo sanno pure i bambini con il lecca lecca che se concedi un processo al Cattivo, che tra l'altro è un pezzo grosso pieno di compari ricchi e potenti, quello esce fuori di galera in due minuti. E spara! Non c'è da dimostrare più niente. Tutti noi spettatori del film abbiamo visto con che iena hai a che fare. Ha le mani sporche di sangue a ettolitri, ha fatto piangere migliaia di famiglie, è peggio di Al Capone. Spara. Non mi dirai che se hai Adolf Hitler davanti alla canna della pistola te ne stai a sfogliare la margherita Tocco Caino, Non Tocco Caino? Gli fai un buco in testa e basta. Per piacere, ammazzalo, è l'ultimo favore che ti chiedo, lo giuro.

La scena sopra descritta deve essersi verificata sul grande schermo per un numero di volte superiore alle stelle visibili in cielo. Per tutto il cinema classico si considerava sleale che il personaggio positivo giustiziasse il suo antagonista disarmato, anche se era un assassino di massa. Si era trovata questa soluzione. Il Buono, diciamo Gary Cooper, punta la pistola sul Cattivo, diciamo Edward J. Robinson, questi lo irride più o meno come descritto sopra (dimostrando ancor più di non meritarsi quartiere per la sua stupidaggine). Il Buono, ripassatosi mentalmente il Manuale del perfetto eroe da film, rinuncia ad ammazzare un uomo indifeso. Si volta per andarsene. Il Cattivo approfitta dell'occasione per procurarsi un'arma e ucciderlo a tradimento. Il Buono si volta e lo fredda. La strada è stata lunga e tortuosa, ma alla fine siamo tutti contenti.

Lo scenario suddetto si è riproposto quasi senza variazioni fino agli anni Sessanta. Ora, nel nuovo millennio si sperava che qualcosa fosse cambiato. Tralasciando il Sessantotto, le cadute di Muri di Berlino e di Torri Gemelle, le rivoluzioni di internet e del blog, in televisione i dottori si chiamano House e non più Kilder, no? Al cinema gli scassinatori di banche si godono ai tropici il frutto delle loro sudatissime rapine, come prima non accadeva, vero? Sarà finita pure questa scemenza del Buono che non può piazzare una sacrosanta palla nella capoccia del Cattivissimo disarmato?

Ebbene no. Ieri ho visto Cemento Armato. Giorgio Faletti, nella parte del cattivo, violenta la fidanzata, uccide la madre (anche il padre) e un amico di un ragazzo che gli ha rotto lo specchietto retrovisore dell'auto. Quest'ultimo, dopo esser sopravvissuto chissà come a molti tentativi di omicidio, ha finalmente Faletti davanti alla pistola carica. Faletti fa i salti mortali per farsi uccidere, dicendo le cose più stupide e arroganti che possa dire un Cattivo con la canna della pistola quasi in bocca (escludo che Edward J. Robinson abbia detto cose tanto sciocche in uno qualsiasi dei suoi film). Naturalmente il ragazzo non spara. Solo dopo l'arrivo della polizia e solo dopo che il suo antagonista canta vittoria, il ragazzo si decide a trascinare il suo avversario in un balzo dal ponte, morendo con lui. Incazzatura bestiale, la mia. Dico, non era meglio premere quello stramaledetto grilletto un paio di minuti prima? Detesto vedere film in cui i personaggi si comportano in modo stupido. E spara, cretino!

1 commento:

  1. TrasferiSco qui il commento di letizia strambi, finito per un errore nel post di sotto:

    Una pietra miliare del cinema su questo tipo di finale è Seven. Te la ricordi la testa nella scatola per il settimo vizio? la vendetta ovviamente.
    postato da Trasferisco il 28/02/2008 18:10

    Buon fine settimana..
    Un bacio anzi 2 uno per uno Isy
    postato da Isy il 28/02/2008 17:32

    Il mio papà era qui a casa mia... e quindi leggendoti mi viene in mente
    Il buono e il cattivo... e pure il brutto, insomma Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone che poi è un film che mio padre mi ha fatto vedere non so quante volte. Lo conosco a memoria ma ovviamente non è il mio genere.
    Ho visto anche Giorgio Faletti che io trovo interessante e pure il film non era male.
    Leggo i commenti su Moccia e i suoi libri che io non ho letto e mia sorellina Laura mi prende ancora in giro perchè io non ho visto quel 3msc ossia tre metri sopra il cielo anche se devo dire che Scamarcio mi piace ma non come attore... :)))
    Ora mi leggo l'intervista... e ti lascio un saluto.
    E ripasso dopo che ho letto.
    Basitteddu :)
    postato da celia il 28/02/2008 17:28

    Il buono e il cattivo, cattivi e buoni. Perifrasi della vita. Della doppia personalità che c'è dietro ognuno di noi. Oltre che dello scontro esistenziale. Ottima scelta! ;))
    postato da kyle il 28/02/2008 11:22

    arial, proprio perché, come dici tu, nella realtà il buono perisce, si vorrebbe che almeno nella finzione cinematografica accadesse diversamente.
    fantaghirò, vedo qualsiasi film mi venga portato, almeno ci provo. Non ho mai visto un film tratto da Moccia, né letto un suo libro. Martedì sera c'era "tre metri sopra il cielo" in televisione, avrei potuto dargli pure uno sguardo, ma una potente forza dentro di me mi ha proibito di sintonizzarmi su Italia 1 (mi pare fosse quella l'emittente). Di Moccia cosa penso? Più o meno quello che penso di Lapo Elkan o di altri come lui: cioè in giro si vede un mucchio di gente che non pare meritarsi la stima incondizionata del prossimo e che tuttavia conosce il successo. Sono alcuni dei misteri della vita che bisogna accettare e basta. Federico Moccia quando lo guardo il televisione mi è sempre parso una specie di ritardato mentale, un Quaquaraquà, nemmeno un Ominicchio. :-)
    Scamarcio credo che possa migliorare. E' rimasto prigioniero nel ruolo di idolo delle ragazzine. Avrebbe bisogno di un ruolo diverso per acquisire una diversa personalità cinematografica. Sono convinto che gli farebbe un gran bene interpretare il protagonista del mio romanzo: za-zà.
    cleide, rimettiti pure dalle fatiche del viaggio e grazie per il tuo puntuale commento.
    Vento, questo giochetto del nome dell'assassino di Profondo rosso lo hanno fatto a parecchi. Ottima e suggestiva la baia delle Ninfe.
    postato da Capitan Moccia il 28/02/2008 11:05

    Su questa storia del Buono e dello sparo finale, mi sono sempre soffermata, ma non so se mi va che diventi anche lui assassino, anche se ormai quando in vita rimane il cattivo, poi arriva il sequel del film oppure in un finale aperto ti lasciano intuire che torna più crudele di prima, che poi, sostanzialmente, succede anche nella realtà.
    Ciauz :)
    postato da Anna Maria (inenarrabile) il 28/02/2008 11:01

    Ho letto il post e letto l'intervista, sei realista in ambedue, come sempre.
    Si condivido con te che invece del volo, premere il grilletto avrebbe impedito molte complicazioni, soprattutto agli spettatori. Non ho visto il film, e dunque sulla scia di quanto ci racconti penso che tu abbia ragione.
    Ma è sempre bellissimo vedere il buono che spara perchè non può farne a meno e che si abbia infine iltrionfo della giustizia invece che la fine di chi non lo merita.
    Ma nella vita va sempre diversamente, si sa: è il buono che perisce....sempre.
    Buona notte, Cap, e a domani.
    postato da arial il 27/02/2008 23:21

    Ciao Mio capitano!!!
    tu guardi faletti mentre io ,molto meno impegnata culturalmente, e non e' ironia la mia, sbavo su Scamarcio!! ;D
    sara' la 4 volta che ho rivisto 3 metri sopra il cielo..
    beh..devo dire , tra l altro che la mia cultura cinematografica continua con Ho voglia di te che e' la continuazione.
    Ma per uno scrittore che effetto fa vedere il boom di Moccia?
    che , lo ammetto, scrive testi abbastanza scontati ..
    anche se a me piacciono perche mi sembra di tornare dietro di 10 anni.. ;D
    postato da Fantaghirò il 27/02/2008 23:08

    Ecco perché non sparano ai cattivi. Hanno già finito le pallottole sparando a noi poveracci.
    postato da cleide il 27/02/2008 16:10

    Pensa la coincidenza quella spiaggia si trova sulla Baia delle Ninfe e la parola da digitare è proprio "ninfe"! La spiaggia si estende davvero per chilometri e basta che fai un salto qui e ti ci porto!Non sarà Honolulu e non ci sono le ballerine di hula però ti assicuro che ne vale la pena!:-) Un abbraccio dal vento
    postato da vento il 27/02/2008 13:50

    L'ultimo paragrafo non l'ho letto perchè non ho visto il film e me lo voglio godere scena dopo scena! Odio ancora profondamente l'amico di mio fratello che all'inizio di Profondo Rosso mi sussurrò all'orecchio il nome dell'assassino! Io penso che il Buono non volesse scegliere di sporcarsi le mani del sangue di un essere immondo e che gli abbia mostrato le spalle perchè sapeva benissimo che la sua reazione da vigliacco lo avrebbe sollevato da questa scelta. Besos al Mio Capitano dal vento
    postato da vento il 27/02/2008 10:41

    RispondiElimina