
Abbandono. L'abbandono del blog può verificarsi dopo pochi giorni o anche dopo anni. Spesso questo momento particolare è accompagnato da un post in cui se ne spiegano le ragioni, appena un po' meno gravi e luttuose delle cause scatenanti della guerra in Irak. Uno stimato osservatore delle dinamiche da web sostiene che il post dell'abbandono è sempre causato da una delusione amorosa e che nessuno mai riuscirà ad allontanarsi dal blog.
Baci. Elemento primario del commento al post. Conosciuto anche nella forma bacione, nella reiterazione baci baci, nei baciotti, negli smaaack, nel localismo basitteddu, nel forestierismo kiss. La forma kissini o kissotti sembra in regresso.
Canzone. Si pubblica il testo di una canzone (più raramente di una poesia) quando non si ha assolutamente niente da dire, ma ciononostante si vuole pubblicare un post.
Cimitero virtuale degli elefanti. Dicesi così l'insieme dei blog abbandonati che continuano a restare on line avvilendo gli avventori virtuali con l'aura di disfacimento e di morte che li pervade.
Commento. E' il cemento del blog, perché permette l'interazione interpersonale che è alla base del successo di questa forma di espressione. I commenti al post possono essere furbi (dici buona giornata o buon fine settimana, meglio buon we, a uno che ti ha lasciato una specie di esegesi dantesca al tuo ultimo post sulla più antipatica canzone dell'antipatico Jovanotti), furbetti (qualifichi come geniale un lungo e impegnativo post di cui hai letto a malapena il titolo), furbastri (parli dei guai con la tua morosa, invece del post che non hai letto), furboni (ti scusi perché non hai tempo, ma giuri che tornerai a commentare il post che non hai letto, né leggerai in futuro), furbacchioni (ti complimenti per la qualità della foto che accompagna il post che non hai letto), similfurbi (fai una battuta memorabile sull'ultima frase del post, che è la sola che hai letto).
Faccine. Elemento indispensabile alla comunicazione sul Web. La più usata faccina (smile) è quella a forma di sorriso, che si rende graficamente nei seguenti modi: :-), :), :O), :D eccetera. La faccina è utile per smorzare i toni quando sei stato un pizzico poco olimpico in un tuo commento. Per esempio prima scrivi "Sei un idiota calzato e vestito e questo tuo post fa vomitare, pezzo di stronzo" e poi ci metti una faccina, possibilmente con molte parentesi tonde per aumentare la portata del sorriso fraterno che rivolgi al tuo interlocutore: :-))))))))))))))).
Foto personali. Servono a mostrare al mondo come sei fatto. E' tuttora dubbio il fatto che il mondo sia interessato a visionare le migliaia di foto personali - in due pezzi, abito matrimoniale, completo da montagna, tuta oceanica, uniforme per il safari a Jurassic Park eccetera - che alcuni blogger allegano alla loro casa virtuale, ma è una pratica che pare in crescita. Da segnalare le foto ignude che alcune blogger audaci seminano qui e là nei loro post sperando che nessuno le riconosca in mezzo alle altre bonazze svestite raffigurate nel loro blog.
Futurologia. La scienza che prevede il domani situa intorno al 2027 l'epoca in cui le relazioni virtuali supereranno per numero e persistenza temporale quelle reali.
Gatti e cani. E' consigliabile dichiararti amico di queste due specie animali per ingraziarti il prossimo, anche se i soli cani che incontri sono quelli che cercano di sbranarti a ogni angolo di strada.
Identità segreta. Una o più identità segrete sono utili per: a) molestare sotto mentite spoglie un ex partner, b) prendere in giro il prossimo, c) sparare cazzate a gogò, d) sostenere idee malsane o scrivere post scabrosi ritenuti inadatti alla propria identità principale, e) dare sfogo alle tue schizofreniche personalità alla Psycho, f) fare il cascamorto caciarone con la donzella che ti ha preso per il duca di Marlborough.
Importazioni dalla chat. Parecchi modi di esprimersi sono stati importati dal mondo della chat. Consultare il mio Dizionario ragionato della chat, in particolar modo alle voci Dialetto romanesco, Eheheheheh, Emoticons, Lettera finale, Na, meglio naaaaa, Nn, Ops, Punteggiatura.
Indignarsi. Pratica diffusissima in Rete. Tutti nel virtuale si indignano per qualcosa, pedofili, nazisti, preti, mafiosi, corruzione altrui, trasformismi politici, fascisti, comunisti, globalisti, stilisti, stiliti, stalattiti. Anche il più volgare, arrivista e avido dei blogger si ritiene un essere probo che ha il diritto di indignarsi a ripetizione su qualsivoglia argomento.
Lacrime. Il post è un ottimo contenitore di lacrime, soprattutto di origine amorosa, nonché di geremiadi esistenziali. Osservati personaggi che appestano il virtuale per anni con monotematici piagnistei sul partner involatosi con il nemico.
Lady Chatterley, sindrome di. È la sindrome che colpisce i blogger di ambo i sessi (per i maschi la figura di riferimento è il dottor Zivago). Dopo pochi giorni di frequentazione del virtuale, l'utente medio si convince di essere un personaggio molto più interessante di ciò che aveva creduto. E lo stesso dicasi dei suoi interlocutori da web. La media frequentatrice di blog, in un certo senso, si persuade di essere una sorta di Lady Chatterley in contatto con tanti dottor Zivago. Questa sindrome conduce a intense emozioni, seguite da ancora più intense delusioni.
Link amici. Prima di aggiungere un nuovo link amico, accertarsi che il beneficiario non ti odii a morte come è probabile.
Messenger o Skype. Sono i luoghi in cui ci si sposta per comunicare con più intimità dopo che due partner virtuali hanno trovato sufficienti consonanze emotive.
Mi aduli, per favore? L'adulazione è una delle pratiche più frequentate del mondo virtuale. Essa può assumere spesso una forma impropria. Ad esempio A scrive un post in cui dice papale papale che le donne sono tutte zoccole, B (di acclarato sesso femminile) si complimenta per lo stile letterario di A e per la sua eleganza espressiva che proclama senza mezzi termini originalissima; A allora replica che le donne sono puttane, stronze, vogliono solo farsi sbattere e tuttù e tattà, e quindi B va in sollucchero giurando in diversi commenti, senza alcuna ironia, che A è un poeta e che la qualità della sua prosa indica senza dubbio uno scrittore di professione.
Mi casa es tu casa? Sul modo di giudicare il blog esistono due scuole di pensiero. Alcuni lo considerano come una casa virtuale appartenente al blogger che la gestisce. Quindi gli ospiti virtuali dovrebbero cercare di essere educati e corretti così come si fa andando in visita in casa altrui. Altri invece ritengono che i blog siano come uno spazio libero in cui ognuno avrebbe diritto di mettere i commenti che vuole, anche sgradevoli e volgari, anche stupidi e inopportuni, e nessuno dovrebbe azzardarsi a censurarli. La questione rimane aperta
Oh me, oh vita. Il celebre verso di Walt Whitman simboleggia la tendenza del blogger tipico ad assumere toni retorici nei suoi post e a descrivere la sua vita come un'esistenza romanzata, come si vorrebbe, e non disgraziata, come probabilmente è.
Poeta maledetto. Figura letteraria a cui cerca di assomigliare il medio blogger di sesso maschile, scrivendo post sopra le righe, assumendo pose da contestatore, picchiando pugni sul tavolo virtuale, spacciandosi per un Bukowski più ubriaco e dissacrante. Il tutto, si sa, per far colpo sulle figlie di Eva.
Regine del sesso all'amatriciana. Figura letteraria a cui si ispira un vistoso settore delle diariste donnesche. Costoro scrivono roventi post a luci rosse, si spacciano per Madame d'O armate di frustino e lingerie sadomaso, ammanniscono al prossimo post pornoromantici, molto porno e poco romantici. Pare che abbiano fatto ginnastica sessuale in tutte le pose immaginate da Tinto Brass (che non sono poi tante)... salvo poi accorgerti quando le conosci che fanno le suore di clausura nel convento di San Remigio Memo di Forlimpopoli.
Ritorno. E' il naturale sbocco dell'abbandono del blog. Può verificarsi nello stesso sito web che si era detto di voler lasciare o su un nuovo blog con una nuova identità virtuale.
Schede personali. E' l'insieme delle informazioni personali che compongono il profilo dei blogger. Alcuni utenti confondono il profilo personale con il curriculum richiesto per accaparrarti un posto di portiere di notte per le due stelle e mezzo dell'hotel Miramar a Gnoccaminore. Quindi inzeppano il loro profilo con le loro gesta professionali a partire dall'assunzione raccomandata al Ministero delle Poste, con il libro di poesie pubblicato a pagamento, con la barzelletta spassosissima raccontata a Flavio Briatore in una stazione di servizio sulla Roma-Milano.
Teppaweb. Elemento malevolo e invidioso del web. Spesso anonimo, ma non sempre, vorrebbe deturpare e sfregiare il tuo e altri blog così come il suo alter ego della realtà buca le gomme e sfregia la macchina del vicino di casa.
Virtualdipendenza. Se il virtuale è la nuova droga dei nostri giorni come sostengono molti esperti, non ci si può meravigliare se questo nuovo e incorporeo allucinogeno genera dipendenza e assuefazione. La dipendenza è quella cosa che ti spinge a controllare il tuo blog decine di volte al giorno in cerca di commenti. L'assuefazione è quella cosa che ti spinge a restare più tempo nel virtuale solo per procacciarti la soddisfazione che provavi qualche mese prima spulciando i blog per pochi minuti.
Zero. Numero di commenti a un tuo post che si deve assolutamente cercare di evitare, per non incorrere in depressione e sentirsi Calimero piccolo e nero.
Questo post va visto come un'occasione per farsi quattro risate in compagnia. Anch'io sono inciampato in parecchi dei vezzi su cui ironizzo. Un saluto agli amici del blog.
Leggi: Dizionario ragionato della chat