giovedì 10 aprile 2008

Genni sembrava felice


Genni sembrava felice mentre mi passava accanto abbracciato a una ragazza. Rideva e lo faceva pure la ragazza. Ero felice pure io nel guardarlo, ero davvero contento come se fossi al suo posto, stretto a una ragazza che ti piace, in una splendida giornata di sole, con la primavera profumata di vita che fa volare la tua fantasia. Non conosco abbastanza Genni da salutarlo, ed era la prima volta in assoluto che vedevo la sua compagna. Ma se si fosse girato verso me l'avrei salutato e avrei riso. Forse avrebbe riso pure lui, chiedendosi se è normale che uno che a stento conosci rida perché ti vede abbracciato a una ragazza in una giornata di sole.

Genni abita nel mio quartiere ed è un po' matto. Di solito porta una gran barba, ma non ce l'aveva l'altro giorno. Fa discorsi assurdi da mentecatto fissato con la Bibbia, tira fuori strampalate filosofie orientali che parlano di altre dimensioni. Insomma fa il pazzo metropolitano e non si sforza nemmeno di essere originale. Quando viene alla posta, salta la fila spacciandosi per handicappato e nessuno ha mai avuto niente da ridire perché di certo Genni non dà l'idea di essere una persona normale, qualunque cosa voglia significare questa parola. Si muove al confine tra lo scemo del villaggio e il pazzo millenaristico. Spesso l'ho sentito parlare da solo in strada. Di sicuro non l'avevo mai visto in compagnia di una ragazza anche se lo conosco da anni.

L'altro giorno ero insieme a mio nipote, il quale ha fatto volontariato in un centro di assistenza per ragazzi con problemi psicologici. Genni andava là, al centro. Ci andava pure la ragazza che era con lui. Mio nipote la conosceva, mi ha detto pure il nome, ma l'ho scordato. Mi ha detto che la ragazza era molto più picchiata in testa di Genni, parlava da sola pure lei, faceva un mucchio di cose balzane e oltretutto ogni tanto dava in escandescenze e poteva diventare, a differenza del suo pacifico accompagnatore, aggressiva e pericolosa. Però mentre camminava abbracciata a Genni la ragazza non faceva cose strane e non era per nulla aggressiva. Ho pensato che stavano bene insieme, quei due. Ho pensato pure che se avessi parlato con loro in quel momento forse non avrebbero detto o fatto cose tanto assurde, non avrebbero fatto i pazzi. Per una frazione di secondo devono essermi sembrati la coppia più bella del mondo. Mentre si allontanavano, credo di aver pensato qualcosa che poteva suonare come: voletevi bene, ragazzi, e affanculo questo mondo di merda.

Mio nipote mi ha chiesto: "Si può sapere che cavolo hai da essere così contento?"

"E che ne so?" ho risposto.

Genni ovviamente non è il vero nome del ragazzo che ho visto. "Jenny sembrava felice" era il primo verso di una canzone degli Alunni del Sole, in quel caso Jenny era una ragazza.

1 commento:

  1. "L'amore è la follia dei saggi e la saggezza degli stolti"
    postato da demi4jesus il 23/04/2008 21:03

    Loro sanno.
    Lay
    postato da Layck il 15/04/2008 14:42

    che parola strana la parola "normale". l'aggressività è più alta in certi credo per alcuni traumi subiti, la natura non è aggressiva, è "naturale". Ciò che vediamo come "potenzialmente pericoloso" è qualcosa che ha in realtà deviato dalla strada delle normalità, per recuperarla ha dovuto "immaginare" delgli artigli, un pò come la rosa nel piccolo principe. buona giornata.
    postato da emi il 15/04/2008 09:13

    FORCHETTE ELETTORALI

    ragazzi, se non avete un lavoro, ve ne procuro io uno ben retribuito, sicuro e ammirato. Facciamo sondaggi elettorali e non solo. E' il lavoro più facile del mondo. Hai sempre ragione, non rischi niente, e ti fai pagare con sacchetti d'oro dai coglioni che ti commissionano i sondaggi o le previsioni (i quali committenti coglioni, come quelli della Rai, sono pagati dagli altri coglioni che pagano le tasse).
    Mi spiego. Accendo il televisore, ore 15. Attendo i risultati dei sondaggi elettorali. finalmente ci saranno un vincitore e un vinto. ora saprò. Ecco i sondaggi. Però non ho tenuto conto delle FORCHETTE ELETTORALI. Popolo della Libertà oscilla da 39 circa a 46. Partito demnocratico da 36 e mezzo a 42 e mezzo. Che significa? Chi ha Vinto? Non si sa. Le FORCHETTE ELETTORALI dicono che potrebbe aver vinto il Popolo della Libertà, ma d'altra parte potrebbe vincere pure il partito Democratico e naturalmente si potrebbe pure pareggiare.
    E la miseriaccia ladra, e dire che questi rimbambiti di sondaggisti li pagano!
    Attendo che qualche coglione danaroso commissioni una previsione statistica a me. la mia FORCHETTA CLIMATICA dice che domani farà bel tempo o pioverà o magari sarà nuvoloso. La mia FORCHETTA CALCISTICA dice che al prossimo incontro Inter-Milan vincerà l'Inter oppure il Milan oppure finirà in un pareggio.
    Un saluto agli amici del blog.
    postato da mio capitano il 14/04/2008 15:28

    bello questo breve racconto...come pure il tuo romanzo! l'ho letto con angoscia tanto mi ha preso la storia e per le sensazioni che mi ha procurato. Complimenti!
    postato da Apollinea il 13/04/2008 20:37

    e vabbè, come si dice da me: "Dios los cría y ellos se juntan" (Dio gli allieva -o "crea"- e loro si mettono insieme"... l'importante è che si trovino bene...

    poi ti dico che ogni volta che leggo i tuoi racconti sulla gente napoletana mi viene in mente, non so perchè, "un posto al sole"...

    buon "election day", dome direbbero gli Arcadia.
    baci,
    Tali

    p.s. mi ha fatto ridere il tuo saluto... ma non abito allo zoo, dài :D
    postato da Tali il 13/04/2008 17:42

    ciao carissimo. L'importante è che l'amore trionfi sempre anche in queste coppie un po' particolari.
    postato da elle il 13/04/2008 17:33

    "Sono guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio, quieto!
    Il guaio è per voi che la vivete agitatamente, senza saperla e senza vederla la vostra pazzia..."

    Luigi Pirandello - Enrico IV
    postato da Collezione di Uomini il 12/04/2008 18:13

    Caro Mio Capitano,
    non ricordo chi lo dicesse ma condivido: la parola normalità andrebbe scritta fra virgolette. Spesso crediamo, con somma presunzione, di essere normali e, peggio ancora, di essere felici. Invece non è affatto così. Spesso ci illudiamo di esserlo per nasconderci la realtà, per illuderci, per rimandare sempre a domani il confronto con la vita e con i suoi problemi. Questa semplice storia che hai raccontato è bellissima proprio perché non ha nulla di eccezionale, tranne la bellezza di due persone simili che nessuno capisce e tutti giudicano senza saper nulla di loro. Genny e la sua ragazza si amano, passeggiano mano per la mano, condividono la propria "follia" con grande serenità e stanno bene insieme. Chi finora si è permesso di prenderli in giro e di parlar male di loro, li osserva con invidia e questa è una straordinaria vittoria per loro e per chi detesta ogni pregiuizio.

    Grazie per questo racconto.
    postato da Roberto il 12/04/2008 16:40

    sempreio, va tutto bene e sapevo che avresti apprezzato gli Alunni del sole.
    elle, vibrazioni nell'aria si propagano. Da Genni a me e da me te a te. Da te di nuovo a me e ai lettori del blog.
    Arial, Alice di De Gregori la ascoltavo per radio a un mitico programma condotto da Carlo Massarini e Raffaele Cascone che mi faceva sentire adulto, positivo ed eroicamente contestatore.
    Barbara, commosso dalla tua commozione. a presto.
    ladyligeia, mai lesinare sorrisi agli ammiratori della Marvel.
    Califfa, continuerò, spero che la stoffa mi basti, altrimenti me la faccio prestare. :-)
    simona, sempre un piacere sentire la prima lettrice del mio romanzo.
    letizia strambi,cos'è la follia? Boh. Secondo me ci sono alcuni che fanno i matti, ma probabilmente non lo sono, non più di noi.
    fgem, Cristicchi mi sembra una persona ammirevole, impegnata e lodevole, ma l'unica sua canzone che conosco, quella che vinse Sanremo, non mi piaceva. Se una rosa è una rosa, una canzone è una canzone, e non diventa necessariamente bella se affronti un tema impegnato.
    mirko, Genni è una figura piuttosto diffusa, infatti.
    Berardo, naturalmente il mio post si basa su un'immagine che ho colto per strada. La realtà potrebbe essere diversa da come l'ho vista, certo che quei due abbracciati ti davano allegria.
    alan, spesso le sensazioni valgono più degli oracoli degli studiosi.
    Lolì, l'alcolismo è una gran brutta bestia. Bechembauer è stato uno dei più grandi giocatori della storia, se qualcuno non lo sapesse giocò con un braccio rotto nella storica partita Italia Germania 4-3 di Messico 68.
    Cleide, bruttissima questa storia che racconti. Non so come mi sarei comportato al posto dei familiari dei ragazzi che citi.
    barone rosso, e se gli psicolabili fossimo noi?
    MjB, lieto che la storia ti sia piaciuta, vasco rossi non mi piace spesso, ma alcune sue canzoni le adoro.
    Rents, ci risentiamo preso un saluto a te e al resto degli amici del blog.
    postato da mio capitano il 12/04/2008 12:12

    buongiorno capitano, tutto bene?

    simpatica la tua immagine di questo ragazzo un po' pazzo, al limite di quella che abitualmente chiamiamo "normalità"... mi piace soprattutto il fatto che anche lui, nella sua particolarità, abbia trovato la sua anima gemella e dia di sé quest'immagine felice.

    mitici gli alunni del sole :-)

    buon week-end!
    postato da sempreio il 12/04/2008 09:00

    Magari Genni abbracciato alla sua amica, felice lo era davvero,e la felicità quando è sincera, è una vibrazione buona nell'aria e chi è predisposto nell'animo a captarne i segnali, non può far altro che riceverla dentro di se per rimanerne inevitabilmente contagiato!
    postato da elle il 12/04/2008 08:08

    Genni sembrava felice, mi ricorda Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole, mentre il sole piano piano si avvicina...
    Il sole si è avvicinato e i matti ora guardano nel sole, come i gatti, e...adesso è ora di andare a nanna e buonanotte.
    E restavan lì....
    postato da arial il 12/04/2008 01:36

    Ecco.. mi sono commossa... un post bellissimo...

    Buon we
    postato da Barbara il 11/04/2008 19:41

    Grazie per il sorriso che hai lasciato sul mio blog e che ti ricambio sul tuo....p.s.anche io adoro gli eroi Marvel...
    postato da ladyligeia il 11/04/2008 19:19

    ciao mio capitano ti ringrazio del saluto e contraccambio.
    vorrei farti i complimenti per il tuo libro, hai della stoffa
    continua così.
    a presto
    califfa
    postato da Califfa il 11/04/2008 18:36

    Ma che bella storia! mi hai fatto quasi commuovere. Eh si, mi sto proprio rammollendo! :) ero passata solo per un salutino!
    postato da Simona il 11/04/2008 14:50

    la malattia mentale è uno dei peggiori handicap che esiste proprio perché consente attimi di lucidità. due follie insieme non si fanno molto più che compagnia. I malati sono egoisti per legge naturale. Un pomeriggio insieme, un po' di sole. Ma nessuno osa sognare altro e non poter sognare è dolorosissimo.
    postato da letiziastrambi il 11/04/2008 14:35

    simone cristicchi (quello di "ti regalerò una rosa") ci farebbe una canzone.
    postato da fgem il 11/04/2008 14:29

    Ricorda molto un tipo che gira qui dalle mie parti e condivide le stesse caratteristiche...l'immagine é vivida..

    saluti:)
    postato da mirko il 11/04/2008 12:55

    In ogni paese ci sono situazioni simili! Nelle grandi città certamente ci sono, ma sembrano confondersi con il caos abituale.
    Dove abito io c'è un ragazzo che gira tutto il giorno con un lettore di cassette musicali in mano collegato a delle cuffie e canta a voce alta, è molto bravo. A volte questa sua spensieratezza, e questa pace che emana nel suo canto la invidio!
    La mente umana è la cosa più complessa e misteriosa che possa esistere.
    Le logiche con le quali la nostra materia grigia, e non solo, manovra i comportamenti e le parole sono pressoché sconosciute. Quando certi comportamenti si distaccano dalla media dei comportamenti comuni parliamo di anomalie e di pazzia. Forse è anche così! Anche se spesso mi viene da meditare su chi siano veramente i pazzi! Noi che ci diciamo normali siamo poi realmente la normalità?
    Discorsi impegnativi che porterebbero lontano nel disquisire ed approfondire (potrebbero essere oggetto di un approfondimento e discussione in rete).
    Il tuo racconto fa molta tenerezza perché è scritto bene con il giusto rispetto delle persone e della situazione. Mi piace pensare che l'amore scaturito tra i due possa essere quel "medicinale" per le loro menti che li aiuti a vivere tra le persone cosiddette normali.

    Un carissimo saluto.

    berardo
    postato da bera05 il 11/04/2008 11:15

    Devo fare un piccola precisazione. Genni del post non ha nessun "ritardo" mentale apparente. Ragiona piuttosto bene, articola dei discorsi comprensibili e talvolta profondi, solo che lo fa alla maniera dei matti come specificato nel post. La ragazza non la conosco, ma pareva grossomodo avere gli stessi problemi.
    Questa storia mi ha fatto ricordare un bellissimo film americano credo dei Sessanta in bianco e nero. In un istituto psichiatrico c'era una ragazza, penso si chiamasse Lisa, che parlava in rima con atteggiamenti fanciulleschi. Si innamora di un altro ospite dell'istituto, che viene preso da potenti crisi epilettiche se qualcuno lo tocca (cerca di non farsi toccare, ma se non ricordo male a un tratto lisa ci riesce e gli fa superare la sua fobia). Non ricordo il titolo del film e sarei grato se qualcuno lo riferisse qui.
    postato da mio capitano il 11/04/2008 09:47

    "Il blog uccide?"

    Un carissimo ringraziamento a tutti voi che avete partecipato in modo molto qualificato ed appassionato a questa discussione.
    I diversi commenti che avete scritto dimostrano ancora una volta di quanto equilibrio, di quanta saggezza e sapienza c'è nella rete.
    Alcuni hanno parlato di equilibrio, di giusto modo di utilizzare questi mezzi, di tenere ben distinto i due ambiti, quello virtuale da quello reale fatto dal vivere di ogni giorno. Molto saggio e sapiente!
    Tutti i mezzi che utilizziamo,ogni giorno, presentano sempre due lati contrapposti, l'uno utile, aiuta a vivere l'altro dannoso e rovinoso aiuta a morire (qui il termine morte deve intendersi non nel solo senso fisico).
    In un post di tempo fa scrivevo:
    la rete è come un coltello, può tagliare il pane oppure uccidere una persona!
    Sono convinto che tutti i blog, di cui voi tutti ne siete una testimonianza (sono passato a visitarvi, anche se non sono riuscito a lasciare un commento a tutti) immettono nella rete tantissimo positivo e più siamo e più possiamo diluire il "veleno" ed il pericolo che comunque può rappresentare la rete.
    Sono convinto anche che la rete è un mezzo potentissimo per diffondere le buone idee, della solidarietà della condivisione, della conoscenza. Se solo pensiamo al fatto che prima che i mezzi ufficiali di informazione se ne interessassero, la rete internet aveva fatto conoscere cosa stava succedendo ai monaci tibetani possiamo renderci ben conto della potenza di questo mezzo.
    Per quanto detto sopra voglio continuare a credere nella rete senza però nascondere che con la stessa facilità si possono diffondere le nefandezze come la pedofilia ed altre situazioni aberranti.
    Rinnovo quindi il ringraziamento a tutti e l'invito a continuare ad immettere quel positivo che aiuti a rendere migliore noi, e conseguentemente il mondo intorno a noi.

    Un carissimo saluto, nella speranza che i contatti iniziati con questo modesto post possano continuare ed intensificarsi.

    GRAZIE.
    Ciao.

    berardo


    PS
    Ripasserò per il post. Ciao.
    postato da bera05 il 11/04/2008 09:28

    Due debolezze fanno una forza, sembra...l'empatia e l'affetto possono miracoli, anche in campo psichiatrico. Sentii tempo fa un illustre scienziato che portava argomenti (e casistiche, soprattutto) a sostegno di questa ipotesi. Affascinante, e ciò spiegherebbe anche che, se il disagio psichico può essere lenito dagli affetti, probabilmente è proprio lì che vanno ad annidarsi le sue lontane origini. ma non sono uno studioso ovviamente e parlo per sensazioni.
    postato da alan zivojinovic il 11/04/2008 07:26

    Sai, nel mio Quartiere c'era un ragazzo vagabondo, in famiglia non lo volevano più. Problemi di alcolismo, diventava aggressivo se era ubriaco, quando lo incrociavi per strada, chissà perchè, ti apostrofava sempre così: "Là, Beckembauer!!!"... ma anche lui aveva degli splendidi momenti, durante i quali salutarlo e parlarci era la cosa più normale di questo mondo... si, proprio degli splendidi momenti, difficili da spiegare, ma...
    Lolì
    postato da Lolì il 11/04/2008 01:21

    Un po' di tempo fa facevo volontariato in un centro per l'intrattenimento di persone portatrici di handicap a diversi livelli. Il tuo post mi ha fatto ricordare la storia di un uomo e una donna con la sindrome di down che frequentavano questo centro. Si innamorarono e il loro sentimento reciproco, la loro "empatia" non era diversa da quella provata da un altro essere. Si volevano bene. Naturalmente, ma non giustamente, essendo sotto la tutela dei propri familiari, questi vedettero bene di separarli. Lui non venne più al centro. Ricordo la tristezza di lei, seppi dopo di quella di lui. Ogni tanto mi capita di incontrare lui per strada e non posso non domandarmi che cosa quello strappo possa avergli causato o come, al contrario, sarebbe stata la sua vita. Certo non diversa, ma sicuramente più felice.Ed erano belli insieme, davvero belli. Perchè l'amore è amore ed è per tutti e non solo per i cosidetti normali.
    postato da cleide il 10/04/2008 22:21

    Anche a me è venuta in mente la canzona di Vasco Rossi nel leggere il post! Bello questo post, mi ha messo di buon umore...
    postato da Laura il 10/04/2008 21:46

    ...Bel racconto di un simpatico quadretto...
    ...L'esperienza ci insegna che talvolta l'empatia
    che può nascere fra soggetti psicolabili ha dei risultati
    sorprendentemente positivi...
    postato da baronerosso1 il 10/04/2008 18:55

    Non ricordo la canzone di Vasco Rossi, ho dei vuoti di memoria piuttosto preoccupanti. La Jenny della canzone che cito non era pazza, ma una normale ragazza di cui innamorarti in una estate che non scorderai più e che sicuramente ricorderai più affascinante e meravigliosa di ciò che era stata.
    postato da mio capitano il 10/04/2008 18:33

    Si, si.
    Vasco ha scritto "Jenny è pazza": "Jenny sta bene/è lontano/la curano/forse potrà anche guarire un giorno/Jenny è pazza/c'è chi dice anche questo "
    E questo post mi è piaciuto.
    Sa di vita.
    Sa di affetto.
    Sa di abbracci.
    Che l'amore fra gente stramba (passatemi il termine) è molto più dolce a vedersi che di quello fra persone (pseudo) normali.
    postato da MjB il 10/04/2008 17:16

    mi pare di ricordare che vasco rossi scrisse una canzone "jenny è pazza", ma non ne sono sicuro.
    postato da Rents il 10/04/2008 16:07

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