venerdì 9 maggio 2008

Come sconfissi la dragolavatrice

Io e la mia lavatrice ballerina ci guardavamo come Wild Bill Hicock e Jesse James per le strade di Abilene accarezzando le nostre sputafuoco. Sapevamo che un giorno sarebbe venuta la resa dei conti e che quel giorno solo uno di noi avrebbe ballato e zompato nella mia cucina. Tuttavia ci temevamo, io e la mia dragolavatrice. Il giorno in cui ci saremmo sfidati sarebbe stato un giorno di lacrime e sangue, di bestemmie e dolori. Ieri è giunto il giorno della verità. E' stato uno scontro senza esclusione di colpi, che ho affrontato con eroismo indefesso. Io e la macchina assassina abbiamo tentato di ucciderci a vicenda. Ma poi uno solo è sopravvissuto ed è qui per raccontarvi quell'impresa epica. Solo il Capitano è scampato all'OK Corral tenutosi a casa sua, sia pure a prezzo di durissime batoste, tali a da fargli temere a un tratto che la dragolavatrice sputatuoni avrebbe prevalso.

Ho una lavatrice che balla per la cucina. Non è un caso raro, molte lavatrici fanno le bizze quando arriva la centrifuga. La mia ballava così forte che col tempo ha sfondato le mattonelle. Il peggio era però il rumore impossibile, il ruggito mostruoso sprigionato quando iniziava la centrifuga.

Era un incubo da farti schiattare dalla rabbia e farti consumare confezioni di camomille. Avrei potuto chiamare un tecnico, si sa. Ma l'ultimo tecnico presentatosi a casa mia mi aveva depredato peggio del pirata Barbanera, consegnandomi una lavatrice che dopo un po' accusava lo stesso disturbo per cui mi ero rivolto al bucaniere degli elettrodomestici. Quel giorno ho fatto il solenne giuramento di non chiamare più un riparatore di lavatrici che riparava solo le sue tasche. Avrei aggiustato io la macchina infernale dopo le frequenti crisi tipiche della sua esistenza malsana. Per un po' sono riuscito ad ovviare a qualche piccolo disturbo. La cinghia di trasmissione che si staccava, le fasi del lavaggio misteriosamente alterate, qualche perdita occasionale di acqua, filtri intasati.

Ma da qualche tempo la mia cucina era un inferno. D'un tratto ti pareva di essere bombardato da una squadriglia di elicotteri Apache preceduti da un paio di missili Cruise. E non ti sentivi meglio quando, dopo aver raccomandato l'anima a Dio, ti accorgevi che la causa del putiferio era solo la tua bizzosa lavatrice in fase di centrifuga a 800 giri al minuto. A un certo punto a casa mi hanno dato l'ultimatum: o sconfiggi e sottometti l'aggeggio demoniaco che minaccia l'equilibrio psichico dell'intero caseggiato o sarai ostracizzato a vita da questa casa.

Ormai non potevo più sottrarmi ai miei doveri. Ho aperto la mia nemica inumana armato di cacciavite. Mi è parso che gli unici elementi che potessero causare le folli danze della dragolavatrice fossero i due sospensori del cestello. Sono andato per comprarne di nuovi in un negozio specializzato e lì per la prima volta ho appreso dell'esistenza degli ammortizzatori. Ho riaperto la lavatrice e individuato gli elementi a me alieni (è curioso che fossero sconosciuti pure a un sacco di gente insospettabile). Ho smontato con grande fatica un ammortizzatore (la parte peggiore è stata coricare a terra la lavatrice assicurata al muro con corti cavi elettrici e tubi non staccabili). Sono tornato nel negozio specializzato e mi sono assicurato per 18 euro i due pezzi necessari. Naturalmente il buon Dio ha pensato che filasse tutto troppo liscio. I pezzi erano più larghi degli alloggiamenti. Ho dovuto lavorare di tenaglia, pinza e martello imprecando come un turco e sudando a catinelle. Allargati gli alloggiamenti ho sistemato il primo ammortizzatore. Mi è caduta una vite di mano ficcandosi in una struttura labirintica inaccessibile pure a Mr Fantastic. Ho dovuto rialzare da solo la lavatrice che peserà più di un quintale. La vite è caduta e l'ho recuperata. Ho rimesso a nanna sul pavimento la mia nemica mortale. Un po' imprecando, un po' picchiando di martello, un po' avvitando in uno spazio in cui non potevi girare neppure la manina di Biancaneve, un po' reggendo una pila tra i denti perché non si vedeva Unca... ho messo prima un ammortizzatore e poi l'altro. Ho perso qualche altro minuto perché avevo allargato in anticipo un alloggiamento che stranamente era l'unico che andava alla perfezione. Infine però l'Onnipotente, conquistato dal coraggio e dall'eroismo profusi nello scontro senza quartiere con la Creatura del Male Tecnologico, ha deciso di concedermi la vittoria.

Ho faticato molto, ma godevo come un pazzo quando ho visto che la macchina ex ribelle faceva la centrifuga senza emettere un suono molesto, mansueta come uno stallone selvaggio domato da Tex Willer. Magari un giorno un poeta pop potrebbe scrivere una canzone su come Capitan Lancillotto sconfisse la dragolavatrice ballerina.

5 commenti:

  1. Ero nelle vicinanze.. ho sentito un rumore strano, forte... hai presente quando una lavatrice fa la centrifuga? :-)
    Beh.. mi sono avvicinata.. e mi sono fatta 4 risate...!!!
    Il tuo modo di scrivere è accattivante...
    Perdona il mio, sono negata:-)))
    A presto
    Nila
    postato da nila il 21/05/2008 14:29

    Sei veramente ingegnoso!Un altro forse al tuo posto avrebbe lasciato la lavatrice lì dov'era e sarebbe andato a comprarne un'altra!:-)))
    Ciao.faraluna
    postato da faraluna il 17/05/2008 11:48

    Ahahahha... immagino la scena... dev'esser stata un avventura alla Superman!
    Alla fine i supereroi trionfano sempre! ;)
    postato da demi4jesus il 17/05/2008 02:44

    eh..eh.. sei grande...passi anche da me?
    postato da caravaggio il 16/05/2008 19:38

    Ma sei stato bravissimo, io mi sarei attaccata al telefono per farmi risolvere il problema dall'assistenza.
    Un saluto
    postato da Rugiada il 15/05/2008 15:29

    Potrebbe essere una nuova figura professionale...il domatore di lavatrici :-)
    Originale ed accattivante il tuo stile narrativo...tanto di cappello :-)
    Un caro saluto
    Flora
    postato da Flora il 14/05/2008 17:37

    Ma Mio Capitano sei proprio tu????blogger nominato in vari blog seguiti dalla sottoscritta (infatti ogni tanto faccio salti anche nel tuo)...eh l'ho notato solo ora, perchè leggo ciò che mi ispira senza badare ai nomi :) alla prossima
    postato da Timo il 13/05/2008 22:22

    Ciao! Non so perchè ma all'inizio pensavo che l'autore del post fosse un'autrice! Comunque qui la lavatrice non si muove, ma ultimamente durante la centrifuga fa un suono assordante, tipo elicottero-jet in decollo!! Ci aiuti?
    postato da Timo il 13/05/2008 22:13

    Beh, caro Mio Capitano,
    non so se abbia battuto qualche record ma di certo sono uno degli autori più giovani in circolazione.
    Comunque, grazie anche a te per la stima, l'affetto e il costante e sincero sostegno.
    Un abbraccio.
    postato da Roberto il 13/05/2008 21:14

    Strabiliante..
    postato da Simone - UltimaFermata il 13/05/2008 20:49

    Complimentissimi! Non so- però- se hai fatto bene a parlarcene... Adesso quando avremo problemi con la lavatrice chimeremo tutti te... Un saluto!
    postato da Emi il 13/05/2008 18:26

    simpaticissimo davvero! ^^

    io ho già fatto la pace con la lavatrice dal momento in cui sono andata a vivere a Firenze e dovevo andare al laundry service a gettoni davanti casa. poi, mettevo gli abiti nel tumble dryer e voilà, pronti per essere stirati :)

    perchè casa mia non aveva lavatrice, vedi tu... spendevo ben 7 euro... ma ci voleva proprio... ci andavo almeno tre volte al mese ma portavo molta roba... quella del letto... quella che portavo io... ma mi è servito per maturare e farlo tutto per conto mio... ora preferisco che lo faccia mamma... ahah, io sono di pulizie generali.

    ah, la prox volta chiamo te prima dell'idraulico ;)
    bacissimi,
    Tali
    postato da Tali il 13/05/2008 15:38

    fantastica descrizione della grande sofferenza, fatica e soddisfazione nel fai da te :-)....devo dire che sei riuscito molto bene a rendere l'idea....anche io mi destreggio in cose del genere e spesso mi prende la disperazione....ma poi con calma e metodo arrivo alla meta...stravolto dalla stanchezza...con la casa sottosopra ma il maledetto elettrodomestico o mobile o altro bene di assoluta necessità (altrimenti lo avrei già sparato fuori dal balcone eheh)riparato e che funziona meglio che da nuovo....alla faccia dei riparatori che tutto sono (spesso) meno che tecnici riparatori di cose che neanche sanno a cosa servono....saluti e continua così...ciao ciao
    postato da Carlos il 13/05/2008 00:46

    Caro Mio Capitano,
    grazie per l'affetto e per i complimenti. E dunque, sì, finalmente "Magia Azzurra", il mio libro sulla storia della Nazionale con prefazione di Carlo Nesti, è uscito.
    Ti aspetto sul mio blog! Se vuoi avere qualche notizia in più sul volume puoi andare sul sito www.cosmoiannone.it e cliccare sul link dell'opera tra le uscite di maggio.
    Un caro e affettuoso abbraccio.
    postato da Roberto il 12/05/2008 22:51

    Grazie.
    Mio Capitano, forse sono stata, poco discreta (lo so ho usato un eufemismo), ho gli occhi bassi e il viso contritto per la vergogna (bugiarda sto sorridendo).
    Ma sono troppo cusiosa!
    Ti ringrazio ancora per avermi risposto...... :-)
    uau! magari è anche isolana come me!
    Lo so i napoletani, hanno un debole per le isolane.
    E io ho un debole per Napoli, lo so ci sono un sacco di problemi, però secondo me non solo la canzone l'hanno inventata i napoletani ma anche il sentimento e il romanticismo.... l'ho detta!
    postato da Rosa il 12/05/2008 22:18

    Mi sono accorto che avevo una risposta in arretrato con Rosa (non che sia una questione così importante). Dunque vivo da single, ma non sono single, essendo io e la mia lei divisi da un mare (a volte mi sembra un oceano, ma con un po' di fortuna un giorno potrebbe diventare uno stagno). Un saluto agli amici del blog.
    postato da mio capitano il 12/05/2008 21:49

    Anche tu, carissima celia, saresti da sposare, se tu non lo fossi già e se non perdessi i calzini nelle lavatrici. :-)
    postato da mio capitano il 12/05/2008 19:01

    Scusi arrivo direttamente dalla Home page delle Home page. Ero su Tiscali e toh chi ti trovo? Il capitano con la testa dentro la lavatrice... :))
    Quindi il Capitano assembla pure i PC...
    Ma tu sei un uomo da sposare e se monti la ventola correttamente alla prima botta sei da sposare due volte... :))
    Basitteddu
    postato da celia il 12/05/2008 18:18

    Ho riso troppo, l'altra sera a casa di un mio amico c'era una caldaia che faceva un rumore tremendo, orribile e insopportabile...un casino....
    postato da gianni il 12/05/2008 17:38

    Anche se il più faticoso e difficile lavoro fai da te che ho affrontato è questo con la lavatrice, probabilmente quello che mi ha dato più soddisfazioni è l'essermi montato da solo il computer. Non riesco a capire nemmeno io perché un giorno mi sia venuta quest'idea balzana. C'era la possibilità di sceglierti i pezzi che volevi, ma era comunque una possibilità limitata alla capacità delle tue tasche, e il risparmio era ridotto rispetto a un computer già assemblato. Forse volevo dimostrare a me stesso di essere capace di farlo. Comunque ricordo che volevo assemblarmi da me un computer quasi con la stessa intensità con cui una donna incinta vuole una fetta di melone a mezzanotte e fuori stagione.
    Comprai tutti i pezzi, la scheda madre, il processore, alimentatore, ventole di raffreddamento, masterizzatore eccetera. Sapevo fin dall'inizio che la cosa realmente difficile, specie per un principiante, era montare la ventola sul processore dopo averlo cosparso di pasta di silicone. Tutte le spiegazioni su google erano concordi nell'affermare che un piccolo errore in questa fase avrebbe fatto bruciare la Cpu con tutta la scheda madre e magari pure con le memorie. Comunque con l'aiuto di un solo cacciavite a stella misi insieme il computer. Avevo il cuore in gola quando si trattò di premere il pulsante dell'accensione. Mi aspettavo più o meno che ci fosse un botto pauroso e cercavo di tenermi il più lontano possibile dalla creatura meccanica che avevo assemblato come un moderno dottor Frankenstein. Infine mi feci coraggio e accessi. Miracolo! Nessuna esplosione. Il computer funzionava. E vaaiiiii!!!! Queste sì che sono gioie.
    postato da mio capitano il 12/05/2008 17:28

    La tua bravura nello scrivere sta proprio in un pezzo come questo, scrivere di una riparazione alla lavatrice. Prendere un accadimento di una delle tante giornate di chiunque e trasformarlo in un pezzo di lettura godibilissimo, mi ha divertito.
    postato da Mariella il 12/05/2008 10:44

    Caro Capitano, è arrivato il momento del grande lancio pubblicitario al quale invito tutti gli amici bloggers. Passa da me, ci sono le indicazioni per il libro di mio figlio Roberto...:-))
    postato da Julien il 12/05/2008 10:14

    Quanta invidia... fossi capace anch'io.
    postato da Renato il 11/05/2008 22:05

    Mi associo a Celia, anche per i calzini..
    Essendo io mamma di famiglia ho un rapporto viscerale con la lavatrice, è lei la mia fedele amica, la mattina mi sveglio e dopo aver aperto le finestre e dato un'occhiata al cielo la raggiungo.... Visto che qualche saltello lo fa anche lei, proverò prima i metodo tappettino suggerito da Sergio e poi... se non funziona farò cambiare gli ammortizzatori.... come hai fatto tu.
    Una cosa non ho ancora capito ma sei Single?
    postato da Rosa il 11/05/2008 14:17

    Oh... ti chiamo la prossima volta che la mia lavatrice fa i capricci. Non consigliarmi quall'anticalcare come si vede in TV però... che davvero l'ultima volta il tecnico me lo ha detto... ho riso come una matta lui si è offeso... ma scusa sembrava la parodia della pubblicità... mi sa che non devo ridere in faccia alla persone cosi' spudoratamente. Però poi gli ho offerto un caffè ma non lo ha accettato... mi sa che non gli sono risultata tanto simpatica...
    Considerato che sei il Capitan dei Capitani e che sai pure aggiustare la lavatrice me la spieghi la storia o leggenda delle lavatrici che ingoiano i calzini? Ossia... lavi tre paia di calzini... come è che io ne ritrovo sempre la metà? Lessi qualcosa del genere pure su Focus paginone intere si questa storiella da casalinghe disperate e distratte.
    Io comunque non trovo mai le calze che sono sicura di aver lavato ... dici che non le lavo? Dici che le dimentico da qualche parte? Si mi sa di si :))
    Nooo non sei tu vero quello in foto? Noooo ha ragione Cleide tu sei più figo. Ecco. Ciao.
    Buona domenica.
    postato da celia il 11/05/2008 12:01

    Per Giovanni, in effetti mi hai fatto lambiccare il cervello: mi chiedevo appunto chi fosse quell'Ozio del commento alla Stagione dell'amore. Ciao.
    postato da mio capitano il 11/05/2008 11:17

    E' tempo di un commento domenicale. Mi piace aggiustarmi le cose da me; se poi si tratta di sistemare qualche elettrodomestico o utensile tecnologico, la soddisfazione è ancora maggiore. E' un piacere vedere tornare a funzionare uno strumento complicato e sapere che l'hai sistemato tu. E' una gioia che può capire soltanto chi pratica questi piccoli piaceri. Per esempio poco tempo fa il mio computer faceva un rumore infernale. L'ho aperto e ho deciso che a fare rumore era ventola dell'alimentatore, che tra l'altro faceva pure spegnere il computer perché non riusciva a raffreddare abbastanza l'alimentatore. Per settimane non sapevo cosa fare anche perché il rumore andava e veniva. Poi mi rivolgo a san Google. Smonto alimentatore e ventola seguendo le spiegazioni e, tatarata-tatà, con UNA SOLA goccia di olio risolvo il problema che mi faceva impazzire. Ora la ventola va alla grande, silenziosa che è un piacere. Il computer non ti si spegne più a tradimento.
    Secondo problema. La stampante rimasta inutilizzata a lungo non stampava più. Era lo stesso problema per cui portai una stampante vecchia a un centro specializzato. Mi dissero di comprarne una nuova e così feci. Stavolta però volevo fare a modo mio. Con Google mi accorgo che il problema devono essere le testine incrostate. comprare una nuova testina di stampa costerebbe più della stampante stessa. Quindi eccomi a leggere decine di spiegazioni su internet, talvolta non collimanti fra loro, corredate pure dai soliti moniti tipo "Non fare così o sarai fulminato all'istante da una saetta divina". Infine scelgo il parere che mi pare più equilibrato e lavo le testine di stampa in acqua calda, varie volte, agitando poi con forza la testina per liberarla dai grumi di inchiostro rappreso. Quindi asciugo tutto con l'asciugacapelli. Monto la testina e stampo una pagina. Vittoria. Mi sono sentito come il veterinario che guariva gli animali negli antichi spot dell'amaro Lucano. Mi sono detto persino che quello è il "Sapore vero" della vita. :-)
    postato da mio capitano il 11/05/2008 10:51

    io in queste cose perdo subito la pazienza e molto probabilmente l'avrei sfondata di calci per poi mettere tutta la biancheria sporca in un sacco e recarmi in qualche lavanderia...

    saluti:)
    postato da mirko il 10/05/2008 10:50

    -La lavatrice vive di più col Capitaaano!!!-
    A presto,
    Lolì
    postato da Lolì il 09/05/2008 23:44

    C'è qualche cosa che non va, forse tiscali non accetta le virgolette().

    la frase che salta è la seguente:

    "Bera corri che la lavatrice si sta agitando e rumorosamente tenta di passare dal bagno al corridoio".
    postato da bera05 il 09/05/2008 22:05

    Caro capitano scusa ma nel commento precedente è saltata una frase allora lo ripropongono (per favore cancella quello precedente):

    Caro mio capitano quando succedono questi eventi così fortemente coinvolgenti, dal punto di vista tecnico, nel gergo tecnico noi diciamo:"E L'UOMO HA VINTO ANCORA!" E la pienezza della soddisfazione si diffonde per tutto il corpo! Che soddisfazione!
    Scusate, scusate un momento, mi stanno chiamando con un grido disperato:
    >
    Accidenti a queste lavatrici moderne!! Neanche mi pare che sia una extra comunitaria e visto i tempi Maroni, non mi pare giustificata una fuga, ho il vago sospetto che siano i famosi ammortizzatori.
    Caro capitano fammi gli auguri, chi lo sa se riuscirò anch'io nell'impresa e riuscire a dire la fatidica frase>?

    Beato te che hai superato questa prova,e chi lo sa quanti punti avrai guadagnato a casa!!

    Ciao.

    berardo





    postato da bera05 il 09/05/2008 22:02

    Perbacco, non so se te ne sei reso conto, ma sembrava di essere in uno degli incubi di stephen King con gli oggetti meccanici. Anzi per la precisione mi è venuto in mente Christine la macchina infernale di John Carpenter...che se non sbaglio è tratto proprio da un romanzo di Stephen King. incubo domestico
    postato da alan zivojinovic il 09/05/2008 19:33

    Ho postato il mio nuovo post. ciao
    postato da arial il 09/05/2008 19:08

    Sergio, Col tappetino puoi risolvere lievi indisposizioni, non certo un caso di possessione diabolica come quello della mia lavatrice.
    Carmen, oh che mi dici mai? :-)
    fgem, detto fatto, SanGiorgio ascoltò.
    discoclub, non sono uno dei tomi adatti ai memi.
    Cleide e MjB, non sono io quello con la testa nella lavatrice.
    Michelle, te la giustizio io la tua dragolavatrice.
    Maryloo, l'ho domata, la bisbetica! :-)
    postato da mio capitano il 09/05/2008 17:41

    Io ho risolto con un tappetino di gomma sotto i piedi della macchina infernale, che però si è vendicata schiacciandomi un dito.
    postato da sergio il 09/05/2008 17:29

    Simpaticissimo!
    postato da Carmen il 09/05/2008 14:31

    che SanGiorgio (Elettrodomestici) ti benedica.
    postato da fgem il 09/05/2008 14:13

    ...e pensavo che fosse una scusa, ho pensato che snobassi il meme. ok ora puoi concntrarti!
    salutamm' Capita'
    postato da discoclub il 09/05/2008 13:30

    Se si può dire figo, allo si può dire anche STRA figo.
    :)
    postato da MjB il 09/05/2008 13:28

    No MjB non è lui quello con la testa dentro la lavatrice.Lui è più figo.
    Si può dire figo in questo blog? .:)
    postato da cleide il 09/05/2008 12:45

    Ma sei tu quello infilato con la testa dentro la lavatrice?
    :D
    ..e cmq lo sapevo già che ci saresti riuscito.
    Sei un capitano mica per niente.
    postato da MjB il 09/05/2008 11:59

    Ehi, sei anche un domatore di dragolavatrici? Un uomo dalle mille risorse!!! ^_____^ Davvero simpatico questo post e bada bene che non appartengo alla categoria delle "adulatrici" di blog! Baci baci!

    P.s. se la mia lavatrice si mettea a fare la dragolavatrice ballerina saprò a chi rivolgermi! ;-)

    Michelle
    postato da Michelle il 09/05/2008 11:50

    Finale a sorpresa...
    Leggendo il tuo post mi convincevo sempre di più che la Dragolavatrice alla fine sarebbe morta, invece non l'hai sconfitta, hai scelto la strada non violenta, bravo. :-)
    postato da Maryloo il 09/05/2008 11:12

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  2. Grande Capitano,
    sono arrivato in questo blog cercando....sai cosa? eheheh la seguente frase: "Prezzo Ammortizzatore Lavatrige".
    Anche io stasera mi sono trovato davanti allo stesso identico problema, solo non sapevo nemmeno dell'esistenza dei suddetti 'ammortizzatori'.
    L'unica cosa che avevo notato era come il cestello, ad oblò aperto, oscillava prepotentemente più da una parte che dall'altra..
    Il Mc Giver in me mi ha spinto quindi all'apertura del posteriore della lavatrice, ed onestamente mi aspettavo un bel mollone sganciato o roba del genere...invece osservando bene la scena che si è presentata ai miei occhi, ho realizzato che un 'Ammortizzatore' si era leteralmente spezzato in 2....ossia i molloni neri agganciati alla base della lavatrice erano perfetti, ma la lastra di ferro che li agganciava al cestello era proprio spaccata.
    Per ovvi motivi ho immediatamente cercato la maniera di smontare i due pezzi divisi per andare alla ricerca del ricambio, ma ahimè mi sono trovato di fronte alla tremenda realtà:
    Il pezzo attaccato ai molloni era semplicemente sretto tra di essi ed è venuto immediatamente via, mentre il pezzo attaccato al cestello era fissato in 2 punti, di cui uno accessibile esclusivamente dal fronte lavatrice...
    Immagino che aprire il 'davanti' della lavatrice sia un'impresa probabilmente al di fuori delle mie possibilità (dato che con ogni probabilità bisognerebbe lavorar anche sulla guarnizione/oblò).
    Ind per cui ho deciso comunque di 'autorizzare' mia moglie a chiamare la Whirphool (ah, si è questa la marca)...ma almeno adesso posso chiedere un 'preventivo' telefonico sapendo già cosa è necessario aggiustare, senza far venire il tecnico con il prezzo fisso di chiamata.
    Se non mi daranno un prezzo per telefono, o se fosse troppo elevato, comprerò una nuova lavatrice...
    Complimenti per il Blog. Stefano

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  3. Ciao, Stefano, spero che pure tu riuscirai a sconfiggere la tua dragolavatrice. Torna pure quando vuoi su questo blog, non solo per comunicarci l'esito della battaglia :-)

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  4. Ciao Mio capitano......non e' che potresti passare dalle parti di casa mia? Da un paio di mesi ho anch'io una dragolavatrice. La mia ignis carica dall'altro di soli 4 anni di vita, tra fine del lavaggio e inizio centrifuga, fa' dei salti che manco un canguro; solo con alcuni abiti pero', altre volte va bene. Il mago della lavatrice, interpellato all'occorrenza", per 40 denari ha decretato che non c'era' nulla se non "probabili ammortizzatori scarichi" e che con l'equivalente di altri 180 denari li avrebbe sostituiti. Ho chiesto una pausa di riflessione per due ragioni: una e' probabilita' , non certezza, della riparazione; l'altra e' l'ammontare richiesto. Vorrei un tuo parere in merito e ....... se per caso fossi di
    Roma eheh.
    Vorrei un tuo parere....

    Una domatrice fallita

    p.s. Nel frattempo faccio la lavatrice con terrore e la mando avanti ogni volta rimestando i panni in
    fase di risciacquo fino alla fine del ciclo di lavaggio.

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  5. Leggo solo ora il tuo commento. Purtroppo sono di Napoli, ma hai tutta la mia solidarietà. Il tuo problema sembra essere simile al mio. Con due ammortizzatori e un po' di olio di gomito si doma la dragolavatrice e si respingono i pericolosi attacchi dei dragotecnici che ti vogliono depredare il portafoglio. :-)
    Per fare questo però devi essere davvero incazzata con la tua dragolavatrice e non devi aver paura di affrontarla in uno scontro all'ultimo sangue.
    Fammi sapere come vano a finire le cose. Un saluto a te.

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