giovedì 18 settembre 2008

Filosofia e poker

Oggi parleremo di filosofia. Non solo, ma affronteremo pure il tema del conformismo, del conservatorismo e del progressismo. Parleremo di valori, di virtù, politica, persino di escatologia umana. No, non fate quella faccia. Per affrontare tutti questi argomenti ci serve poco. Solo un mazzo di carte da poker. 32 carte per quattro giocatori virtuali sono sufficienti. Se siamo pronti, vado a distribuire le carte di questa partita. Ecco i risultati.

Mario, coppia di re. Una coppia è sempre meglio di niente, ma Mario non può accontentarsi, specie quando con un po' di fortuna potrebbe ottenere una doppia coppia, un tris o una combinazione ancora migliore. Sarà costretto a essere un po' conservatore, salvaguardando la discreta coppia, e parecchio innovativo cambiando tre delle sue cinque carte. Sarà un riformista.

Giuseppina, cinque scartine. Giuseppina vorrebbe buttare in aria il tavolo da gioco. In mano non ha nemmeno una pidocchiosa coppia di sette. Ha poco da riflettere. Deve rivoluzionare il suo gioco, affidarsi mani e piedi al nuovo chiedendo quattro carte nuove. Sarà la campionessa dell'innovazione, nella speranza che una rivoluzione di carte faccia migliorare la sua posizione al tavolo di poker.

Dalia, full d'assi. A Dalia non è andata male. Un full d'assi è una gran bella combinazione che le assicura un quasi sicuro successo nel prosieguo della partita. Sarà una conservatrice, si augurerà che la società pokeristica di cui parte rimanga cristallizzata nella sua attuale conformazione, sarà una paladina dello status quo, non sostituirà neanche una carta perché qualsiasi cambio peggiorerebbe quasi di certo le sue possibilità future. Naturalmente parlerà in modo moderno, innovatore, perché è sempre un bene celare le proprie intenzioni nei giochi d'azzardo.

Osvaldo, cinque scartine. L'ultimo dei giocatori si ritrova nella stessa infelice situazione di Giuseppina, ma le sue riflessioni lo conducono a comportarsi in maniera nettamente diversa. Uno sguardo ai suoi competitori pokeristici gli fa pensare che non può vincere cambiando quattro carte come richiederebbe la dinamica del gioco. Decide allora di comportarsi in maniera originale e forse un po' pazza. Dichiara di essere servito e cercherà di aggiudicarsi quella partita bluffando. Cioè Osvaldo si comporterà da anticonformista, perché questa è la sola strategia realmente vantaggiosa ai suoi occhi.

Ecco quindi che in una sola mano di poker abbiamo riprodotto molte delle strategie e dei comportamenti umani volti a vivere, cioè ad autoaffermarsi. Al nostro tavolo di gioco abbiamo i conservatori, gli innovatori e i progressisti e infine gli anticonformisti. Il poker come la vita. I giocatori di poker saranno influenzati nella loro condotta di gioco dalla mano di carte ricevuta dal mazziere; così come gli uomini saranno influenzati nei loro comportamenti - e persino nei loro ideali o nelle loro convinzioni – dalla mano di carte ricevuta dalla vita (natali più o meno fortunati, talenti, opportunità). La sola differenza tra i giocatori di poker e gli esseri umani è che i primi sono molto meno retorici dei secondi. Nessuno si sognerebbe mai di definire eroe o santo o alfiere del progresso un pokerista che chiede due, tre o quattro carte o che bluffa; mentre gli uomini si sentono sempre molto buoni, innovatori, anticonformisti, altruisti, e campioni di onestà, giustizia, moralità, intelligenza quando fanno determinate scelte di vita.

Naturalmente le cose nella vita sono un pizzico più complicate dell'esempio riportato. Le carte ricevute nella vita sono un po' più complesse da giudicare delle carte di poker. Molto conta la sensibilità personale: per molti a decidere il tuo gioco futuro sono soprattutto considerazioni economiche, quanti soldi hai o quanti puoi averne in un vicino futuro. Per altri anche ricoprire una soddisfacente posizione in campo intellettuale, spirituale, morale, estetico non è una cattiva combinazione nel gioco della vita. Inoltre una stessa mano di carte può essere giudicata in modo diverso da differenti giocatori. Senza scordarci l'importanza delle aspettative e delle aspirazioni coltivate in campo pokeristico o esistenziale, le quali possono indurci a fare il gioco pesante, cioè possono spingerci a essere molto più anticonformisti o rivoluzionari del lecito. O semplicemente possono indurci a barare. Cioè a essere furbi per vincere.

20 commenti:

  1. oh, oh. oh. Per caso questa volta , dopo tanti ultimi collezionati, sono il primo a lasciarti un commentino.Quindi, non ti lascio il BRAVO ormai consolidato, condividendo molto della visione da pocker.Metterei il Mazziere nella categoria del je m'indigne!, comunque molto numerosa. Poichè rifletterei sulla parabola dei talenti, dove le scartine e le carte vincenti assumono lo stesso valore, davanti alla scelta di vita dell'uomo. Uomo giocatore nel Caos, uomo che sceglie nel Mistero. ma allora scorgerei oltre il tavolo del poker anche il libero arbitrio. Già ne hai parlato. Quindi chiudo, tornando al tavolo, ma dovrò scegliere se accettare le carte o restare spettatore (altra categoria vicina ai pokeristi), mentre mi balugino nell'immagine del Mazziere. Ciao da Giovanni

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  2. NOn ho molta concentrazione questa mattina,e questo post è filosofia e la filosofia richiama concentrazione ma io non ho tanta...

    Mi piace molto il paragone che hai fatto,soprattutto le considerazioni finali,cioè che non è cosi semplice o scontato,tante volte ci sono situazioni molto più "incasinate"di una partita di poker...E niente,ripasso quando sarò più concentrato e potrò scrivere un commento interessante...anzi...questo non leggerlo va!

    C.

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  3. .. son stanca di farti i complimenti...


    ma,,,


    .. complimenti!

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  4. Mi piace Osvaldo. Ho provato per lui il più grande moto di simpatia della giornata.

    Baci, filosofo della bisca
    Laura

    ps. osvaldamente parlando, visto che conosco il tuo piacere per le manifestazioni folkloriche, guarda questo video (http://www.youtube.com/watch?v=b8Ao1V1H1Ks&feature=related). E' un gruppo siciliano abbastanza "pittoresco" che ha scritto una canzone intitolata Osvaldo. So che forse qualche parola non la capirai, ma ti consiglio di sentirla con maggiore qualità del suono. (...)

    ps2. riconosco che alla luce dei poetici, fatali commenti che verranno, questo riferimento musicale risulterà alquanto... penoso :-)

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  5. Confesso che nel gioco del poker uso alternativamente la tattica di Giuseppina e quella di Osvaldo. Naturalmente utilizzo lo stesso genere di comportamenti nella vita. Potresti affermare il contrario? ;)

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  6. mi sento Giuseppina, mi sento davvero Giuseppina.

    Buona serata

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  7. Nel gioco della vita sono stata spesso Mario e tante volte Osvaldo.
    Nè Mario nè Osvaldo hanno avuto fortuna e vinto una mano!
    Ladyoscar

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  8. Non mi ci hai messa!
    Stessa situazione di Giuseppina ma
    osservo le carte, decido di tenerne due e di cambiarne tre.
    Vado ad intuito su quelle da tenere, e ti assicuro che la maggior parte delle volte mi è andata bene!
    Sono uscite scale full...e
    a volte non è uscito niente....
    Una volta mio marito mi lasciò il suo posto in un gruppo che giocava da almeno 5 ore, quando è rientrato gli avevo "riempito" il piatto!

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  9. Bella metafora.
    Io mi sentirei il Mario della situazione. Tanto per dire.:)

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  10. Alt, alt, alt. Francuzzo sarà pure invecchiato ma è un grande proprio perché le sue canzoni sono sempre estremamente diverse l'una dall'altra. L'album "Dieci stratagemmi" è forse uno dei suoi più belli.
    Certo, sono d'accordo con te: la cinica ironia di Bandiera Bianca e tutto il resto si saranno un po' affievolite. Ma lo adoro comunque! :-)

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  11. il mio amico Gino grande giocatore di poker (perdeva sempre), diceva: "Salva la salute, Dai fuoco al miliardo", però di giocare a poker non ha mai smesso. Diceva che l'emozionava e che non poteva farne a meno. ciao Capitano

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  12. ciao Fra.

    quando ero più giovanuzza (ai 14-15anni) mi hanno voluto insegnare a giocare a strip-poker con i compagni del liceo. io dicevo sempre di no perchèdi solito mi prendevano per il sedere e allora mi tengo alla larga di questo gioco... mi sento un pò jolly sai? ;)

    tra l'altro gli esami benino... uno meglio dell'altro... ti farò sapere... un abbraccio e grazie dei tuoi auguri.

    smack!
    Tali

    p.s. poi la filosofia mi è andata sempre di traverso... ;)

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  13. Sai non so cosa risponderti.

    Osvaldo tenta il tutto per tutto ma deve cmq essere fortunato perchè deve essere bravo a convincere gli altri.

    Ma io avessi un full d'assi in mano andrei avanti anche perchè anch'io sarei di fatto servito.

    Questo fermo restando che non amo giocare a poker e giochi simili e credo che la vita abbia come tu stesso hai sottolineato, aspetti più complessi come anche gli affetti e le decisioni che non dipendono da una tua scelta.

    Ciao
    Daniele

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  14. Diamo un po' di risposte al mio post pokeristico-filosofico, molto pokeristico e poco filosofico (almeno a giudicare dalle risposte. :-))
    Giovanni, il modo in cui vedi lo speciale Mazziere della mia partita è molto intrigante. Molto molto intrigante. Se il Mazziere desse quelle carte volutamente, ci sarebbe molto da riflettere.
    Carismarico, il tuo commento è già interessante anche se si intuisce che tu forse daresti maggiore spazio alla libera volontà dei giocatori.
    balua, complimenti a te.
    Laura, archiviato il tuo voto per osvaldo. ho visto il video che segnalòi e in effetti non si capisce nulla.
    cleide, in realtà quasi nessuno è così' ardito come Osvaldo, specie quando ci si gioca la vita. Effettivamente tu sei spesso mossa da un vento impetuoso, adatto ai film di Peter Weir, a uno in particolare. :-)
    fox05, non disperate, Giuseppine del mondo, verrà pure il vostro turno.
    ladyoscar, nel poker come nella vita è l'ultima mano di carte che conta vincere. Quale sara?

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  15. ciao MIOCAPITANO buon fine settimana

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  16. fiore,be' sembri avere un talento per il poker. Magari hai il giusto intuito che aiuta a vivere.
    note disambigue, coppia di re per te, allora.
    Laura 2, battiato è un grande ovviamente.
    Marione, mi spiace non aver potuto conoscere il tuo amico Gino di cui parli spesso. Sono sicuro che avrebbe molto da insegnarci sulla vita anche se perdeva a poker.
    tali, me lo sentivo che parlavi di strip poker chissà perché :-)
    daniele, in effetti segnali un'altra applicazione del gioco del poker alla vita: Osvaldo deve essere bravo a rapportarsi agli altri giocatori. Tu dici bravo a convincerli, io direi bravo a raggirarli, qualcun altro potrebbe addirittura azzardare bravo a fregarli.
    fox05, ricambio.

    Infine un appello. Se qualcuno sente di avere in mano una buona combinazione, un full d'assi o magari un poker, che si materializzi ora su questo blog o taccia per sempre. :-)

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  17. certo, che per chi vive la vita a carte scoperte ci sono poche speranze di vincita. ma vuoi mettere la soddisfazione di non dover ma bluffare, mentire e quindi occupare spazio importante della memoria a ricordare le buffale dette per non inciamparci? ciao capitano. :) prendo spunto da te per un post.

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  18. (se solo capissi qualcosa di poker..)

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  19. cioè non sapevo giocare a poker, ma forse ora ho imparato!?!?

    ciao e buona domenica

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