Mi accorgo che qualcosa non va non appena apro gli occhi sul letto della mia camera. Tanto per cominciare c'è troppo silenzio, specie per una città come Napoli, dove sei bersagliato di continuo dai richiami dei venditori ambulanti o dalle conversazioni attuate tra una persona in strada e una al balcone del terzo piano. Mi alzo e vado alla finestra. Nessun segno umano, nessun ragazzino che gioca a pallone in mezzo alla strada, nessun bancarellaro abusivo che vende borse Gucci false quasi perfette o quasi perfette Nike false. Nessuna radio a tutto volume con un motivo dei cantanti neoromantici partenopei. E soprattutto nessuna macchina strombazzante nella sempre affollata strada sotto casa mia.
Rimango a guardare, ma non noto segni di vita. Assurdo, sembra uno scherzo architettato ai miei danni. Torno in casa e mi rivesto alla meglio. Accendo il televisore: non trasmette nessuna emittente. Lo stesso dicasi per la radio. Provo il telefono e poi il cellulare, ma pure quelle vie sono morte. Il mondo intero sembra non dare segni di vita.
Torno al balcone. Chiamo a tutta voce, strepito persino. Non uno che protesti. Quello che mi soffoca sembra quasi il silenzio di una città vittima di una catastrofe nucleare o di altra natura, solo che non si notano segni di distruzione in giro. I palazzi sono integri. Le strade persino più ordinate del solito. Mi prende il panico. Esco fuori dal pianerottolo di casa e busso alle porte dei vicini. Grido a tutta voce, chiedo a chiunque mi possa sentire di farsi vivo. Ancora non ottengo risultati. Mi passa per la mente l'immagine di un'epidemia letale capace di annientare la popolazione di una città in una notte, risparmiando me per qualche motivo incomprensibile, ma nemmeno nei libri di fantascienza ho mai trovato un evento simile.
Capisco quasi subito che non riuscirò a trovare la spiegazione di quanto osservo intorno a me, se spiegazione c'è, restandomene in casa. Quindi scendo le scale a tre a tre e quando piombo in strada mi accorgo che la mia sensazione di essere l'unico sopravvissuto sulla terra era sbagliata. "E voi che ci fate qui?" strepito alle due donne contro cui vado quasi a sbattere.
Cleide e Celia sembrano addirittura più smarrite di me. "Non so, stamattina mi sono ritrovata alla Stazione Centrale di Napoli con Celia. Il mondo sembra impazzito."
"Forse è tutto un sogno", dico io.
Celia scuote la fitta capigliatura sarda. "Questo non è un sogno, è tutto terribilmente vero, credimi."
Mi sento a un tratto stanchissimo. Attirate forse dalla nostra discussione, altre persone sbucano da angoli di strada o da portoni. Sulle prime ci spaventiamo perché hanno un andatura caracollante da morti viventi, ma poi ci accorgiamo che sono individui vivi e vegeti e che a farli procedere così è solo lo sconcerto di trovarsi in un mondo sottosopra. Cerco con gli occhi un'arma per affrontare i nuovi venuti, ma poi mi accorgo che non sono animati da intenzioni malevole. Li conosco tutti. Sorrido al Carismatico e ad Araba Fenice, do una pacca sulla spalla a Gians, Balua, Inenarrabile, Giovanni e a tutti gli altri. Intorno a noi Napoli è più silenziosa e minacciosa che mai. Su un cartellone pubblicitario, la gigantografia di Gigi D'Alessio annuncia un concerto che non si terrà mai più.
E' Celia la prima a parlare dopo che abbiamo esaurito i saluti e superato lo sgomento di vederci tutti riuniti in un solo luogo. "Avete notato che siamo tutti blogger? Inoltre sei il solo che ci conosce tutti, Capitano. Devi essere la chiave di questo ambaradan."
Cleide mi fa notare che torna tutto. Sono l'unico collegamento con tutti i blogger lì riuniti. E per quanto riguarda l'assurdo paesaggio da dopobomba in cui ci troviamo, io sono appassionato di romanzi e film catastrofici, l'ho scritto pure in un box sulla colonna laterale del mio blog. Inoltre, rileva, l'inizio di questa storia assomiglia pericolosamente all'incipit di uno dei miei romanzi di sopravvivenza preferiti: Il giorno dei trifidi, di cui tanto per cambiare ho scritto sul blog.
Dico che mi stanno prendendo in giro. Come possono spiegare ciò che accade se scartano le tesi del sogno o dell'avventura virtuale alla Matrix?
"Non scordare che esistono pure le dimensioni parallele", dice il Carismatico. "Devo aver letto qualcosa di simile in un lungo racconto di Stephen King che parlava di un aereo che vaga in strani mondi alternativi."
Celia incrocia le braccia osservando la desolazione di corso Umberto. "Mi sembra di trovarmi in una scena del Pianeta proibito. Ti ricordi? A un certo punto un mostro invisibile attacca l'astronave terrestre venuta a recuperare i sopravvissuti del pianeta; e alla fine si scopre che il mostro è creato dal subconscio del dottor Morbius, il capo della precedente spedizione esplorativa."
"Io non creo mostri con il subconscio", sbotto, "e in ogni caso quando diavolo avresti visto quel vecchio film degli anni Cinquanta?"
"Forse io non l'ho visto, ma tu certamente sì. E ho l'impressione che qui conti soprattutto ciò che sai e pensi tu."
"Non ci capisco niente."
Cleide ci distoglie da quella discussione mostrandoci il monitor del suo portatile, poggiato sul cofano di una macchina con la portiera aperta. "Guardate qui. Il computer funziona. C'è pure la linea adsl. Mi posso addirittura collegare al blog."
"E questo che significherebbe?" domanda Giovanni.
"Non lo so, ma se in un mondo in cui è tutto sottosopra c'è una cosa che funziona come al solito, forse è lì che devi cercare le spiegazioni."
Uno sguardo verso i Quattro Palazzi fa capire a tutti che non è quello il momento di cercare risposte sul blog. Un massa vociante di persone si dirige verso di noi, agitando fucili, coltellacci e oggetti contundenti di varia natura. I ghigni maligni sui volti dei nuovi arrivati non lasciano dubbi sulle loro intenzioni. "Maledizione a te", mi dice Cleide.
"E che ho fatto?"
"Sul tuo blog hai specificato più volte che nei tuoi romanzi preferiti di sopravvivenza si aggirano spesso bande di scalmanati armati che approfittano dell'anarchia per darsi al saccheggio e alla violenza spicciola."
"Come puoi credere che ciò che ho scritto sul blog abbia una minima attinenza con quanto ci sta capit…?"
Il fischio di una pallottola interrompe le mie parole. I balordi armati hanno messo fine alla loro inerzia; ci sparano addosso e inveiscono mentre si precipitano verso di noi con intenzioni per nulla pacifiche. Ci diamo a una fuga scomposta cercando rifugio nei vicoletti che calano verso il porto o che si inerpicano verso i quartieri spagnoli. "Seguitemi, se volete vivere", grido muovendo le gambe alla massima velocità di cui sono capace. Mi accorgo che Cleide è davvero spaventata o non si sarebbe fatta scappare l'occasione di ironizzare sulla mia approssimativa conoscenza delle strade di Napoli. "E' caduta!" sento strillare Celia.
Torno sui miei passi verso il corpo di Cleide riverso sul lastricato di un vicolo sotto una targa dedicata a Matilde Serao; mi rendo conto quasi subito che non ho nessuna possibilità di sottrarmi alla canna di fucile con cui mi prende di mira il primo degli inseguitori.
Continua…
Caspita che racconto!
RispondiEliminaSperiamo bene per Cleide, attendo il prossimo capitolo :)
.. o Signur ...
RispondiElimina.. non ci puoi far stare vtroppo in sospeso però.....
Bibliografia di questo post.
RispondiElimina"Il giorno dei trifidi" John Wyndham 1952
"Io sono leggenda" Richard Matheson 1954
"H su Los Angeles" Robert Moore Williams 1962.
"Il Pianeta proibito" regia di Fred McLeod 1956.
"I langolieri" da "Quattro dopo mezzanotte" - Stephen King 1990.
"Matrix" regia di Andy e Larry Wachowsky 1999
Una ruga sulla terra" John Christopher, anni Cinquanta.
"L'uomo che fuggì dal futuro" regia di George Lucas 1971.
"La leggenda del re pescatore" e "L'esercito delle dodici scimmie" 1991 e 1995 regia di Terry Gilliam
"Solaris" di Stanislaw Lem 1967
"Rosemary's baby" Ira Levin 1961
"Il blog è meglio della vita?" di Mio Capitano, 2007
"Gialloblog Mondadori", Mio Capitano 2008.
"Io ti salverò", Mio Capitano 2008
Dunque siamo finiti tutti in una dimensione parallela, ho capito bene o c'è qualcosa di più? Spero che tu abbia pensato pure a un modo per tirarci tutti fuori di lì sani e salvi, specialmente me e Celia. :-)
RispondiEliminaCapitano non so se essere stata graziata per non essere stata citata tra gli intrappolati bogger del tuo post.
RispondiEliminaLì sono tutti viaggiatori del virtuale di quel mondo che sul tuo blog pubblichi. Lì sono navigatori in una dimensione parallela o fittizia o virtuale.
Dà una sensazione di estraniamente e di sospensione.
Io mi salverò dunque?
Salva Celia e Cleide che a loro ci tengo in questo spazio di chiacchiere quasi virtuali. Ti prego e non far del male a nessuno dei nostri amici ti prego.
Arial
violette.blog.tiscali.it
Arial i blogger amici di questo blog ci sono tutti nel post, anche se non ho potuto citarli tutti per ragioni tecniche. Ci sei dunque pure tu, ma non so se ti convenga affrontare i pericoli delle non-dimensioni da Pianeta Proibito. :-)
RispondiEliminaaccidenti...mi piace..mi piace!!!! non edo l'ora di leggere il proseguo!!
RispondiEliminaBuona domenica!!
bello questo racconto!
RispondiEliminaciao
BUONA DOMENICA
capitano, sono ottimista per il proseguo del romanzo, in fondo noi abbiamo a disposizione l'arma più convincente cioè la parola. buon domenica a tutti. e rimaniamo uniti. :)
RispondiEliminaSTUPENDO!!!! Sono andata letteralmente in brodo di giuggiole appena ho letto:
RispondiElimina"Forse io non l'ho visto, ma tu certamente sì. E ho l'impressione che qui conti soprattutto ciò che sai e pensi tu."
Cap, sei un grande.
Baci,
Laura
ps. sì, effettivamente la primavera con i ciliegi fa delle cose un po' zozze. c'era un video su youtube ma l'hanno rimosso. (hehe)
al seguito ciao Ida
RispondiEliminaal seguito ciao Ida
RispondiEliminaNella dimensione parallela, apparentemente dominante, ossia quella in cui ti lasciai l’ultimo commento al tuo post astrologico, già avvertivo repentini e improvvisi sconfinamenti e intrusioni da altre dimensioni (telepatia, impossibile ripristino di benessere prima di varcare la soglia del pronto soccorso,lì inviato in extremis da medico allarmato, previsioni (oltre alle meteorologiche),quali accennai – con mia sorpresa serietà- in qualche altro blog. Passando invece allo scherzo pseudoscentifico, invece, non è un mistero che alle volte il mio PC si blocca totalmente- paralisi del mouse – quando sono in internet, in quanto subentra altra per me misteriosa connessione. Bella voglia a scollegare l’antennina wireless staccando la spina, assolutamente senza collegamento con spinotto telefonico: niente, nell’elenco connessioni, quando raramente riesco accedervi, permane la misteriosa connessione che non è possibile eliminare.Occorre spegnere il PC e riavviare, fino a nuova imprevista lontana misteriosa connessione. Forse, nella dimensione parallela in cui con te ora ci troviamo, avrai la possibilità di individuare il misterioso operatore, buono o cattivo, e in qunto Capitano, potrai risolvere la situazione. Sono certo che la preziosa Cleide ( che in altri blog mi si presenta alquanto diversa da come la ritrovo nel tuo) non resterà per via, sia per proprie straordinarie prestazioni sia per virtù del Capitano. Quanto all’essere sotto mira, sono certo che, come ho sperimentato più volte, certi personaggi godono di straordinarie protezioni. Evidentemente sono in una fase instabile tra gli universi paralleli, lo scherzo frammischiandosi con la realtà, lascia spazio al verosimile e… vero?. Mi calo nella dimensione dove Napoli tace, legandomi con il gruppo e qui lasciandoti il mio messaggio. Ciao, Capitano. Da Giovanni
RispondiEliminaO Dio! Ma lo so! arriva l'Angelo Custode, meno male che tu lo hai.... anche se lo hai più volte classificato di serie B, può darsi che in questa dimensione sia stato promosso :-))
RispondiEliminainenarrabile e balua, foxy 05 e ida, al prossimo capitolo attenderete il prossimo capitolo.
RispondiEliminacleide, non posso fare anticipazioni, ma tu e celia ci sarete ancora. :-)
Arial, ti ho risposto e ci sarai pure tu nel continuo, ma ci sei già ora.
pupottina, buona domenica a te.
gians, teniamoci strette le parole, che abbiamo solo quelle.
Laura, stupendo il tuo stupendo. Io e te ci intendiamo, l'ho sempre detto.
giovanni, i problemi che hai con il pc ti accomunano a cleide che ogni tanto ha tali guai con il portatile che non sa a quale santo votarsi (cioè lo sa: a san Capitano :-)) Ti assicuro che Cleide è sempre la stessa sia in questo che in altri blog, non so dove l'hai vista diversa. Soprattutto gongola quando può venire a Napoli e tra non molto dovrebbe esserci.
Fiore, devo dire che di recente ho promosso sul campo il mio Angelo Custode. Mi pare che abbia fatto un buon lavoro con il sottoscritto negli ultimi tempi e forse potrebbe darmi ancora un ulteriore spintarella con un pizzico di fortuna.
Un saluto agli amici.
Forza Cap, aiuta Cleide. Quello stronzo l'ho fatto subito secco ma gli altri stanno arrivando. Però non disperdiamoci e seguitemi all'interno del palazzo che si affaccia su piazza Bellini. C'è un cortile e poi da una porticina in fondo a destra si sale in una specie di torre. E' il mio rifugio ed abbiamo armi e viveri in abbondanza. Non guardarmi imbambolato! Muoviti! non abbiamo molto tempo...
RispondiEliminaL'apertura spazio temporale che ti proietta in una dimensione parallela è la mia scusa preferita per giustificare i miei soliti e consueti ritardi...
RispondiEliminaSono veramente sbalordito,e questa volta i complimenti te li faccio tutti..Non amo adulare le persone che sanno scrivere,già il fatto che legga sottointende che mi interessa e piace...
Ora però ci vuole il secondo capito...E assicurati che io non mi fermi a criticare il venditore ambulate di borse....PERCHè QUELLE IMITAZIONI SONO PROPRIO FATTE MALE!!!!:-D
C.
che meraviglia! complimenti capitano.
RispondiEliminal'inizio mi ricordava tanto il romanzo "La Strada" di cormac mc carthy...se ti manca è proprio il genere di letteratura post apocalittica che ti potrebbe piacere.
comunque io faccio il tifo per il carismatico, perchè è amico mio....ma vi consiglio di non fare troppo affidamento su di lui per salvarvi.
Pare,però, abbia senso dell'orientamento...a detta sua...
ps:sorella balua...tu una vita tranquilla mai, eh?
E no... mica che Cleide è stecchita vero? :)
RispondiEliminaCavoli io le ho sempre detto... impara a schivare le pallottole come fanno i banditi sul Supramonte non scappare mai seguengo una strada diritta, devi cercare di disegnare una esse e sopratutto cerca di stare un po' curva che alla prima occasione di devi buttare dentro un buco, un nascondiglio ... Ora sembra che io sappia come scappano i banditi ma... reminiscenze antiche... mia nonna mi raccontò come scappò il bandito Basa su pe' ( bacia il piede) e la storia mi ha sempre affascinato.
Cleide la ritroveremo vero?
E se domani mi ritrovo alla stazione di Napoli? Oh ... vienimi a prendere :)
Ciao Cap.
Ho appreso che anch'io mi troverò a dover scanzare pallottole spuntate di inenarabili balordi...
RispondiEliminaMa non temere, ho la pellaccia dura e te lo dimostrerò
Arialviolette.blog.tiscali.it
bene capitano, cosa facciamo, i ceffi si avvicinano minacciosi. :)
RispondiEliminaArial o Ariel, ti posso fare una domanda? Ma tu ti chiami Arial o Ariel o in tutti e due i modi? Volevo farti questa domanda da un secolo, ma chissà perché non c'è mai stata l'occasione. :-)
RispondiEliminaIl mio nikname è arial perchè ariel (che avrei preferito essendo il folletto che in quella tragedia di Shakespire La tempesta ha un ruolo alquanto carino) nel frattempo che cambiavo nikname era già stato scelto da altri, pertanto ho ripiegato su arial per la natura vicina all'aria e alla leggerezza che il nome ariel rammenta.
RispondiEliminaIn realtà ho scoperto che il ariel ha diverse belle etimologie, e significa angelo o lì vicino in ebraico.
Il mio primo nikname era elettra, ma riprendendo il blog per una sorta di rinascita avevo bisogno di cambiarlo. ecco svela ta la natura del mio nikname, capitan Fra.
Arial violette.blog.tiscali.
Ecco perchè mi firmo sempre anche con l'annesso indirizzo del blog.
Avevo fatto un account di google, ma ho dimenticato tutto sia nikname che password.
Baci
Quindi anch'io..... stupendo questo inizio.
RispondiEliminaMi sa che quest'incubo me lo sogno stanotte però LOL!!!!
Grazie per non avermi (ancora) fatto morire o restare gravemente ferito :-)))
monsieur bertoux, troveremo una via di uscita, i vicoli di napoli offrono molte occasioni per nasconderti.
RispondiEliminaCarismatico, stavolta è meglio che non fai ritardi o potresti rimanere intrappolato nella dimensione parallela.
mercruz, ci terremo stretto il Carismatico e il suo senso dell'orientamento.
celia, il seguito lo scopriremo solo leggendo. Ti avverto che la stazione di Napoli attualmente non è molto diversa da quella che troveresti in un mondo apocalittico. :-)
arial, ora scriverò sempre arial.
gians, i ceffi avranno pane per i loro denti (si spera)
rockpoeta, non mi ringraziare troppo presto perché ti potrebbero capitare cose spaventose. :-)
Tocco ferro Capitano!!!!! :-)))
RispondiEliminaCiao cap,alla prossima.giampaolo
RispondiEliminaDevo stare ancora per molto spiaccicata sul marciapiede? :)
RispondiEliminaMi è partito il commento..
RispondiEliminaattenta a ciò che dici, cara cleide, perché non è detto che io venga a salvarti. In effetti sto pensando se sia la cosa giusta da fare. :-)
RispondiEliminaPER MIO CAPITANO: restando fiducioso sul futuro della storia, mi permetto di dirti che ho risposto al tuo commento lasciato nel mio ultimo post. Scusa questo OT sai che non sono solito farli ma il tuo commento meritava una risposta articolata e ci tenevo che la leggessi.
RispondiEliminaCavoli!!!A quando il prossimo capitolo??A quando?A quando??Dai Miocapitano,non farci attendere!!!E perchè non raccogli tutto in un libro??
RispondiEliminaassolutamente affascinata....
RispondiEliminaun abbraccio! :)
che paura... sembrava "1984" di Orwell... :O
RispondiEliminaun abbraccio... a presto... sono di corsa! ^^
ciao ciao
Tali
in effetti sono curioso pure io di conoscere il mio destino. ciao capitano. :)
RispondiEliminaCari amici, per appagare la vostra tambureggiante curiosità, vi informo che domani, se tutto va bene, pubblico il seguito di questo post. E speriamo bene. :-)
RispondiEliminaRelativamente alla tua risposta al mio qui: che la nostra amica comune ti rifornisca di tutte le parole, non avevo dubbi, e in più, mi rende solo piena di gioia.
RispondiEliminaHo dimenticato di firmare il commento precedente:
RispondiEliminaArial violette.blog.tiscali.it