venerdì 28 novembre 2008

Mohammed e Luxuria

Mohammed si strinse al petto il kalashnikov e irruppe nell'hotel Taj Mahal nel centro di Mumbai. Accanto a sé Abdul portava la borsa con le granate, e dietro venivano tutti gli altri, fedeli figli di Allah. Mohammed piazzò una sventagliata di pallottole in corpo a un impiegato dell'albergo che strepitava allarmato. Un servo dei diavoli occidentali in meno su questa terra. Si portò in un angolo della hall in cui tremavano alcuni clienti dall'aspetto benestante. Uno di essi aveva ancora in mano una copia del New York Times e Mohammed capì che l'americano era morto nell'attimo esatto in cui l'aveva visto. Sparò un paio di colpi in alto e ordinò ai diavoli senza Dio di sdraiarsi a terra. Parlava in urdu pachistano ed era certo che nessuno degli occidentali capiva una parola, ma a spiegare il suo pensiero ci pensavano kalashnikov e granate. Sì, i cristiani senza Cristo avevano capito abbastanza; avevano capito pure che l'odio negli occhi degli aggressori armati era troppo totale per indurre all'ottimismo.
Colpi di mitra e di pistola echeggiarono nelle vicinanze, accompagnati dal boato delle granate. Mohammed sorrise: gli altri gruppi di fratelli musulmani facevano il loro dovere in altre parti della città.

Vladimir Luxuria sorrise nello schermo gigante installato nello studio della Rai, salutato dall'applauso dei presenti, tra cui si notavano Giucas Casella, la contessa Patrizia De Blanck e Luca Giurato. Rivestita di lustrini e paillettes, con una scollatura generosa che esponeva un seno di aspetto posticcio, Simona Ventura gongolava come se avesse vinto al Superenalotto e forse lo vinceva a ogni puntata dell'"Isola dei famosi".

"So che ci devi fare una rivelazione stupefacente, Vladimir", annunciò la Ventura segnalando alla regia di interrompere gli applausi preregistrati e di avvolgere lo studio televisivo in un'atmosfera di attesa, che di certo si sarebbe trasferita pure nei milioni di case italiane sintonizzate su quella trasmissione.
Vladimir Luxuria prese il fiato, atteggiò il volto scarno alla solennità richiesta da un momento in cui si faceva la storia del Paese e della televisione italiana, e scandì: "Belen Rodriguez ha una tresca con Rossano. Lo so per certo. Li ho visti che si baciavano appartati nell'isola. Intendo dire proprio dire bocca contro bocca."

Mohammed sputò in faccia al turista americano che poco prima leggeva il New York Times nella hall dell'albergo. Schifosi capitalisti, viscidi corruttori del mondo. Avevano preso tutto al popolo dell'Islam, terre, libertà, soldi. Avevano saccheggiato e ucciso gente innocente. Ma ancora non gli bastava: volevano prendergli l'anima. Volevano imporgli i loro valori, le loro idee, i loro modelli, i loro libri, persino le loro droghe. Volevano annientarli come avevano fatto con il fiero popolo rosso in America. Ridurli a ubriaconi straccioni, vestiti con Nike false e magliette della Microsoft che elemosinavano idoli consumistici. I diavoli occidentali sapevano che finché non avessero rubato l'anima al popolo di Allah la loro vittoria non sarebbe stata completa.
Mohammed fece inginocchiare il porco americano premendogli la canna della sua arma su una tempia.

Nello studio si diffuse lo sconcerto più assoluto. Luca Giurato, attonito, si scordò di gesticolare come uno gibbone che chiede una banana. Mara Venier aveva stampato sul viso un "Non ci posso credere" grande come una casa. Pamela Prati boccheggiava in un angolo dello studio incredula per cotanta rivelazione. E Simona Ventura… be', la Simona Nazionale per un attimo sembrò sgonfiarsi, come se le bioniche parti siliconate del suo corpo venissero meno per il turbamento.
Bacio, bacio, bacio, si sentì sussurrare in varie parti dello studio televisivo. Belen e Rossano si sono baciati, Belen e Rossano, Belen, Belen, Rossano, Rossano. La contessa Patrizia De Blanck sussurrò il nome di Ivana Trump facendo un vago segno di corna; accanto a lei Giucas Casella invocò il centravanti del Milan Marco Borriello mettendosi le mani nei capelli.
Vladimir Luxuria intanto giurava sul suo onore di deputato incorruttibile che il bacio c'era stato. L'Italia intera per un momento sembrò fermarsi attonita.

L'ostaggio americano si mise a implorare pietà. E forse sarebbe pure riuscita a ottenerla, se Mohammed non avesse visto nella mente le immagini del bombardamento del suo villaggio, e il corpo di sua madre e dei suoi fratelli dilaniati da un missile esploso da un elicottero Apache.
Tutta Mumbai, o almeno la parte della città indiana intorno all'albergo risuonava di spari ed esplosioni.
Mohammed premette il grilletto del kalashnikov e il cervello del diavolo occidentale esplose in mille pezzi. Sia lode ad Allah. Abdul e i suoi amici esultarono. Quel giorno molti di loro sarebbero morti, ma avrebbero pianto pure nelle terre del male.

"Luxuria è solo invidiosa perché voleva farsi Rossano e lui non l'ha nemmeno cagata", dichiarò Belen Rodriguez nei microfoni dei numerosi giornalisti che si accalcavano intorno a lei. L'inviato di Liberazione, uno che aveva lavorato a Lotta Continua e che si vociferava avesse scritto alcuni volantini di rivendicazione delle Brigate Rosse e un manuale per fabbricare bottiglie Molotov supercliccato su internet, domandò isterico nella ressa di reporter: "Il bacio, Belen, hai baciato o no il marito di Ivana Trump?".

In mezzo alle fiamme sprigionatesi nell'hotel di Mumbai, Mohammed guardava i corpi morti dei suoi compagni di lotta riversi nel loro stesso sangue. Le truppe speciali indiane erano passate all'azione e stavano riprendendo il controllo di alberghi, stazioni e siti turistici. Niente di strano. Mohammed sapeva che lui e gli altri patrioti della Jihad sarebbero morti quel giorno. Intorno a lui rabbrividivano alcuni turisti occidentali presi in ostaggio. Mohammed raccattò la borsa con le granate accanto al cadavere di Abdul. Aspettò che i militari indiani penetrassero nella lussuosa stanza di albergo in cui si era asserragliato e quindi tolse la linguetta a un ordigno esplosivo. L'ultimo pensiero prima dello scoppio fu per la madre e i fratelli massacrati in un villaggio al confine tra Pakistan e Afganistan.

"Ho pianto quando ho saputo della vittoria di Vladimir all'isola dei famosi", dichiarò con gli occhi lucidi Fausto Bertinotti al microfono dell'inviato di "La vita in diretta". Dallo studio, Michele Cucuzza, seduto accanto a una velina che presentava il suo calendario di foto nude in mezzo agli elefanti africani, domandò: "E' vero che la vittoria di Luxuria all'Isola è un grande evento politico?"
"E' senza dubbio il più grande evento politico capitato dal Maggio del Sessantotto", proclamò Bertinotti senza esitazione.
La velina che posava nuda con gli elefanti fece notare che pure il suo calendario era un accadimento epocale e chiese se nelle prossime liste di Rifondazione Comunista ci fosse un posto anche per lei.

L'hotel Taj Mahal, cosparso di cadaveri era immerso nel silenzio. Le fiamme sviluppatesi durante lo scontro armato si affievolivano. Tusshar, un caporale dell'esercito indiano, sfondò una porta assumendo una posizione raccolta come da manuale dell'antiterrorismo. Dentro, solo cadaveri accatastati alla rinfusa. La maggior parte erano turisti, ma alcuni dei morti erano di aspetto mediorientale e avvolti in tute mimetiche. Una parte del sangue che imbrattava la camera d'albergo si era trasferita su una parete, per formare la frase: "Avrete solo il nostro odio, non la nostra anima".

Leggi pure: Luxuria, l'isola dei famosi e la vecchia Hollywood

23 commenti:

  1. Lo specchio dei nastri tempi.
    Assolutamente geniale.
    Toh! Mi è scappato un complimento. Avrò la febbre..))

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  2. clap clap clap.

    .. così gira il mondo...

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  3. Ho fatto una piccola scommessa con Cleide. E cioè che Belen si sarebbe lasciata con Borriello, attaccante del Milan, nell'arco di alcune settimane. Cleide sosteneva che se ami qualcuno, come potrebbe essere il caso di Borriello, non lasci la tua lei perché va sull'isola dei famosi a fare cazzate. Io ho ribattuto che il fatto di diventare il peggior zimbello del sistema solare (ho saputo da fonti attendibile che pure i marziani ironizzano sulle estremità cornee del giocatore milanista) mi sembra motivo più che sufficiente per scaricare qualcuno.
    Girando su internet mi sono reso conto di aver vinto la scommessa ancora prima di averla fatta, perché le cronache annunciano la fine della storia tra Belen e Borriello.

    P.S. Mi è stato fatto rilevare che nell'articolo sembro ben informato sui fatti dell'isola dei famosi. Chiarisco che non ho mai visto un brano di questo programma o di altri reality show superiore ai trenta secondi continuativi. Le informazioni contenute in questo post sono state apprese dai telegiornali nazionali (i quali hanno ritenuto di dare nei titoli di testa i pettegolezzi dell'Isola) e da alcuni siti di gossip che ho consultato ieri sera per documentarmi sul post.

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  4. Ho detto che se ami una persona e hai un cervello pensante dovresti andare oltre i gossip a cui, tra l'altro, queste persone credo siano abituate e poco ti importa di fare lo zimbello. Certo che se uno mi molla perchè vado all'isola dei famosi non posso che ringraziarlo.Che me ne faccio di uno così?
    Quanto ti devo? :)

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  5. cosa mi sono perso a non averti conosciuto prima, grande capitano. :))

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  6. Ciao Capitano... come succede nei telegiornali, nel tuo scritto si alternano notizie di genere, come dire, opposto?, con un ritmo incalzante... a me fa sempre un effetto straniante sentir parlare prima di kamikaze e poi di Carlo e Camilla... ma a parte questo, la contrapposizione più interessante mi è sembrata quella sull'anima... possiamo dire che una parte di mondo la sta davvero perdendo dopandosi di emozioni al silicone, mentre l'altra sta provando a salvare la propria lavando le brutture del mondo col sangue?
    Ps: ma non è vero che Bertinotti ha detto quelle parole... non può essere vero...

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  7. è troppo pericoloso prendersi il lusso di una pausa di qualche giorno: si rischia di perdere il conto dei post in arretrato da visionare. Sguardo veloce per l'ultimo uomo sulla terra e sulla richiamante foto Classe 72, per non perdere l'urdu (ricordo questo quasi svanito del mio corso all'istituto per il medio ed estremo oriente ISMEO, ma questo che conta con i compagni scuola?)insomma: mi spiace aver interrotto temporaneam la visita al tuo blog, sempre aggiornato tra l'attuale e il passato.Temo di non riuscire al gran commentone di recupero, invece promessoti da Celia. Per ora, troppi impegni mi assilano. Avanti Capitano e buon lavoro Ciao da Giovanni.

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  8. Lolì, le notizie del post sono sostanzialmente vere, anche se qui e là ho colorito letterariamente qualche passaggio.
    Bertinotti ha dichiarato di essersi commosso insieme alla moglie per la vittoria di Luxuria. Il paragone con il Maggio del Sessantotto è mio, anche più di qualche ex rivoluzionario è stato sentito dissertare nei salotti televisivi sulla presunta importanza politica delle dichiarazioni di Luxuria dall'isola (non si è capito se l'ex rivoluzionario si riferisse alla tresca di Belen e Rossano, a dire il vero).
    Inoltre c'è un rovente dibattito all'interno della sinistra, quella che una volta si chiamava dura e pura. Una corrente di pensiero che fa capo a "Liberazione" organo del partito della Rifondazione Comunista è assolutamente favorevole alla partecipazione e soprattutto alla vittoria di Luxuria all'Isola dei famosi. In un articolo si sostiene addirittura che Vladimir sarebbe l'Obama e la Hillary della sinistra italiana.
    "Il manifesto", invece, altro organo della sinistra storica sostiene che la vittoria di Luxuria è più o meno cacca e che la sinistra è finita nella cacca correndo appresso ai reality show.

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  9. Caro Capitano, che Bertinotti si sia commosso spero dipenda dalla conoscenza personale che ha di Vladimir Luxuria come amica e non per l'importanza che la sua vittoria all'I. dei F. ha per la sinistra o per la cultura in generale ( come ho sentito affermare da più parti...). Sinceramente credo che V. Lux. abbia vinto solo perché faceva "tendenza" e non per le parole intelligenti che può aver detto e sono francamente sconcertata che una parte della sinistra gioisca di questo teatrino a cui si è prestata una sua esponente, che avrebbe potuto dimostrare maggior serietà "lottando" in ben altri frangenti... e poi, scusa, ma non sarebbe stata una vittoria più "a sinistra" se avesse vinto un proletario, quale il bidello Capponi? Almeno a lui i soldi avrebbero fatto comodo... bof!
    Buon sabato sera!

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  10. So già che ogni volta che vengo a trovarti mi sorprenderai e che i tuoi post saranno avvincenti.
    Ed anche questa volta non mi sono sbagliato!

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  11. Al pari di carneficine inaudite,crisi economica,problemi di "cosa nostra",paradossalmente la notizia della vittoria di Luxuria nei vari tg sembra pure non "stonare"...nel paese dei cachi succede anche questo,ma è davvero questo che noi ci meritiamo???
    Anch'io applaudo al tuo post...
    clap clap clap

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  12. e che dire di quelli che abbandonano i cani in autostrada? eheh

    è alquanto incredibile il fatto che il popolo italiano abbia sete di isola dei famosi, di litigate fiume nelle domeniche pomeriggio nelle varie trasmissioni spazzatura... il defilippismo, il realitylismo... e alla fine come dici bene tu, caro capitano, i toni sono gli stessi...
    la gente muore. Muoiono a centinaia alla volta, ma noi siamo miopi. E se continuiamo a non vedere ben benino in che direzione stiamo andando, andremo presto a sbattere!

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  13. Questo è quello che vogliamo, che decidiamo quindi che ci meritiamo. Non è più tempo di dare colpe a nessuno tranne che a noi stessi. Noi siamo la televione, noi siamo i politici, noi siamo i reality, noi siamo tutto quel che vediamo. Se non fosse cosi' non ci sarebbe questa misticanza amara di fatti ed eventi che si mischiano appunto e stravolgono il senso. Arriveremo al punto di piangere per Belen che si lascia con Borriello e a fottercene di una strage.
    Noi scegliamo i programmi. La TV la facciamo noi. Noi scegliamo i politici. Lo stato il governo siamo noi. Noi scegliamo sempre.
    E questo ci tocca. Vladimir Luxuria non stona poi molto in mezzo ad altre baggianate. Pensa quando ci parlano della Social Card di Tremonti. Scusa ma io preferisco vedere Vlady all'isola. I ruoli si ribaltano. I politici fanno spettacolo e quindi tutto sommato a vedere porta a porta con Bocchino Bondi Mussolini e Castelli preferisco Belen che si struscia con Rossano.
    Il resto sta a noi decidere e capire. Spero che ognuno di noi faccia differenza tra una notizia come la strage in India e il silicone della Ventura. Spero ma non ne sono tanto sicura.
    Ciao Cap :)

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  14. Mi è partito il commento...
    Volevo aggiungere che questo è un post davvero intelligente. Come sempre ma questo quasi di più. :)

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  15. Visto ieri a orario di pranzo spettacolo mostruoso che mi ha fatto pensare che le peggiori anticipazioni della letteratura di fantascienza si sono già avverate. Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley è già qui e lo stesso dicasi per la televisione che ti rimbambisce di "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury. D'altra parte sapevamo già che il Grande Fratello viveva tra noi, sia nella versione di Orwell, sia in quella cialtrona, ma forse pure più spaventosa dei reality show.
    Lo spettacolo mostruoso frequentato da mostri della Rko era "Domenica in" e in particolar modo un dibattito sull'università a inizio di trasmissione. Il primo mostro della trasmissione si chiamava Alba Parietti ed esibiva un paio di labbroni grandi quanto una zucca di Halloween verniciati di rosso sangue. Il secondo mostro andava sotto il nome di Klaus Davi e mitragliava idiozie da sotto una giacca che sarebbe apparsa troppo vistosa pure a Ciccio Formaggio dell'avanspettacolo partenopeo. Un terzo individuo, Gianni Ippoliti, sfoggiava una giacca ugualmente trash sotto una pettinatura ancora più trash alla Toto Cutugno. Del quarto opinionista non conosco il nome, ma ricordo gli occhiali azzurro fosforescente che ti facevano lacrimare gli occhi se li fissavi per più di due secondi continuativi. Non so se ci fossero altri mostri nella trasmissione, dato che sono scappato lontano dal televisore al più presto.
    La cosa impressionante era che tali personaggi avrebbero dovuto parlare seriamente della scuola e dell'università.

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  16. spegniamo le tv e accendiamo le radio. mi piacerebbe affermare queste parole, ma purtroppo anche le vecchie radio si sono trasformate in grossi network. io credo che ormai la vera forma di informazione pluralista provenga da internet, chechè se ne dica non trovo soluzioni alternative. ciao capitano.

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  17. Post strepitoso! Questo continuo cambio di scenario come in un film con queste due realtà a confronto, una drammatica, l'altra tragicomica, l'ho trovato superlativo!!!

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  18. Ciao Capitano,
    ancora una volta mi hai stupita. Sembra assurdo trovare nello stesso post due argomenti così diversi, ma non è quello che accade ogni giorno al telegiornale o sui quotidiani? La verità, secondo me, è che ormai siamo talmente rimbambiti dai media da dare un ordine completamente falsato alle cose importanti, tanto che quelle comletamente inutili diventano essenziali. Non pensiamo più con la nostra testa, o almeno pochi lo fanno, e per farci credere che tutto va bene, e viviamo in una società perfetta, ci sbattono luxuria in prima pagina come se invece di un falso reality avesse vinto il premio Nobel. Che tristezza... Saluti.

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  19. veramente, veramente commovente ed eccelente. sei riuscito a combinare due argomenti diversi allo stesso livello, senza metterti dalla parte di nessuno.

    complimenti! e poi purtroppo è così... la gente se ne frega e pensa solo ai ca**i suoi... così andiamo bene, non trovi! :(
    a presto!
    Tali

    p.s. non ti ho scritto prima perchè ero in vacanza...

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  20. Ciao cap,sei riuscito a catturare due stati d'animo diversi con le loro contraddizioni del momento.Quando riusciremo a dare importanza a cio che ci accade intorno senza estraniarci volutamente dall'orrore e dalla barbarie?ciao.giampaolo.

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