martedì 3 marzo 2009

Yoah e Walter Manuel



Yoah di cinquantamila anni fa. Io ho… a dire il vero non ho un cazzo, scusa il linguaggio, ma è il tuo linguaggio dato che io non so parlare. Faccio una vita grama, lo sai, si mangia quando si può, cioè quasi mai, e quando mi ammalo so' cazzi, scusa sempre il linguaggio, però ho gambe forti per camminare e un sano appetito, quando mangio sono contento, quando dormo sono contento, quando rutto sono contento e quando vado con una donna, con la mia donna, devo dirti che sensazioni ho?

Walter Manuel di oggi. Io ho le raccolte di firme contro Berlusconi o Prodi quando di tanto in tanto si dice che vogliano chiudere i blog, ho una moglie, un'amante reale e tre virtuali tra blog, chat e social network: con mia moglie parlo e non ci faccio niente da tre anni, con l'amante vera ci faccio tutto, ma non parlo, con le tre virtuali faccio il ragazzino impetuoso che manda "L'ode alla vita" di Neruda che non è di Neruda… Ah, su Facebook ho tipo due o trecento amici, che mi dicono buongiorno ogni giorno e buon we ogni fine settimana. Non dicono nient'altro, ma ogni volta che vedo i loro volti sorridenti nelle foto bene allineate sul mio spazio virtuale sono contento di avere tanti amici e di sentirmi tanto amato. Le mie centinaia di amici potranno persino testimoniare sulle mie vere volontà se si perderà il mio testamento biologico: sono proprio fortunato. 

Yoah di cinquantamila anni fa. Io ho, be', non ho un testamento biologico, che cazzo è? Non ho neppure un testamento normale, come lo scriverei se la scrittura non è stata ancora inventata? E poi per fare testamento devi avere qualcosa da lasciare e in eredità e io cosa vuoi che possa lasciare? Tanta fame, tanta paura quando qualche predatore mi ha preso di mira, tanta stanchezza quando ho dovuto combattere contro tempeste, malattie o carestie. Però lo sai cos'altro ho? Ho che vado di corpo da Dio. L'altro giorno mi sono appartato accanto a una quercia e l'ho fatta bella grossa, è davvero una goduria quando posso liberarmi lo stomaco in mezzo alla foresta ancestrale, tra richiami di animali sconosciuti ed echi di un mondo giovane, e mandare un gemito quasi indistinguibile da un orgasmo. E poi piscio. Lo so che pisci pure tu, ma credimi, non è la stessa cosa. Hai mai pisciato in un gelido torrente di acqua purissima mai sfiorata da piogge acide? Hai mai gongolato vedendo il vapore che si alza dalla tua orina calda che irrora le foglie di aceri, gli aghi di pini antichi e un sottobosco pieno di odori inauditi? Hai mai pisciato davvero, amico mio?

Walter Manuel di oggi. E io ho il festival di Sanremo e i reality show. A Sanremo ci va Benigni che critica la Zanicchi sentendosi valoroso come Achille in preda all'ira funesta, e ci va la Zanicchi che si incazza su tutte le reti del creato dicendo che non dovevano toccarle il suo capolavoro di canzone. Poi in televisione ho un sacco di discussioni culturali su ogni tema, con opinionisti che vanno da Sgarbi ad Alessandra Mussolini e Luca Giurato. Sgarbi dice: che cazzo vuoi, cazzone, ci hai rotto il cazzo con le tue cazzate. E Alessandra Mussolini e Luca Giurato dicono: già, che cosa dicono, se dicono qualcosa? Ho Vladimir che vince l'Isola mentre Belen ha una tresca con Tiziano o come cazzo si chiama. E ho il prete sotto casa mia che la domenica dice la messa mezzo ubriaco, ho gli autobus atei con la scritta "Dio non esiste, smettila di preoccuparti e fatti qualche scopata come si deve" e gli autobus antiatei con la scritta "Portami a soreta e mi farò tutte le scopate che vuoi".

Io ho, be', vediamo, ho l'odore della carne arrostita. Lo so che non è molto, ma è quello che ho. E poi non puoi sapere cosa sia l'odore della carne del cervo che hai ucciso con le tue mani o con le mani dei tuoi amici, magari dopo settimane di appostamenti e tentativi andati a vuoto, magari rischiando di farti incornare o di romperti una gamba cadendo. Sei mai stato così pienamente appagato, dopo esserti riempito lo stomaco di squisita e fumante carne abbrustolita, da voler affrescare le pareti di una caverna preistorica per suggellare quel momento di quasi estasi? Ti è mai tremata la mano mentre con un graffito primitivo rendevi grazie agli dei per quel dono inestimabile?

E io ho Clemente Mastella che passa da uno schieramento politico all'altro con la velocità di una pallina di ping pong, si offende a morte se qualcuno mette in dubbio la sua moralità e recita monologhi scespiriani alla Camera quando qualche schieramento si rompe le scatole delle mastellate e lo prende a calci in culo. Ho Erika e Omar, Amanda e Raffaele Sollecito, Olindo e Rosa, Emanuela Orlandi e Denise Pipitone. E ho il blog e internet. Con internet posso contattare tutti i vip che voglio con un paio di click di mouse: i vip sono ignoranti, sciatti e volgari, ma guadagnano milioni a palate, e io posso chiedere ai vip se faranno guadagnare pure a me una frazione infinitesimale dei loro introiti anche se purtroppo non sono ignorante, banale e volgare quanto loro. Posso scrivere una mail al vip osservando che se non era un figlio di papà col cazzo che lavorava in televisione e il vip mi può rispondere con un silenzio che suona come un "Fatti in culo, pezzente".

Io ho… ho un'ignoranza abissale, è vero, credo a tutte le superstizioni e le frottole da selvaggi. Se tu qualche volta credi a un solo Dio io credo a mille, diecimila dei. Ne vedo uno in ogni albero o animale della foresta. C'è un laghetto qui intorno dove di notte, così si dice con le poche rozze parole e i molti gesti che costituiscono il mio linguaggio, si fa il bagno la dea della Luna. Ci vado pure io delle volte, forse un giorno sarò fortunato e vedrò pure io la dea della Luna mentre nuota nuda nelle acque buie del laghetto. E dato che sognare non costa niente, posso pure immaginare che la dea mi veda e mi voglia fare un regalo che nessun uomo ha mai ricevuto. Come quale regalo? Ti devo spiegare proprio tutto? Tu riesci a sognarla una dea che ti fa un regalo così?

A che mi serve sognare la dea della Luna? Io ho internet, te l'ho detto. In pochi secondi posso andare su tutti i siti hard e vedere ragazze molto più provocanti di una dea del sesso. Sono più nude delle conigliette di Play Boy, sono fornite di ogni ben di Dio nei posti giusti, sono depilate o pelose come le desideri, e lo fanno in tutti i modi che potrebbe immaginare la tua dea, più altri mille. Non mi resta che cliccare sul pulsante di "Contattami", versare con la mia carta di credito dell'American Express l'importo indicato comprensivo di Iva, anche se mi mangio il cappello se quelle lì e i loro papponi pagano l'Iva, e quindi avere a mia completa disposizione la dea del sesso scelta a cui posso dire tutte le parolacce e le zozzerie che quella stronza di mia moglie non vuole sentire.

20 commenti:

  1. Viviamo nell'epoca che ci è toccata in sorte e, tutto sommato, se potessimo scegliere di vivere in un epoca diversa, credo che sceglieremmo sempre e comunque la nostra. Nessuno, credo, sia disposto a retrocedere.
    Bel post Capi. Quando hai il nervo scoperto dai il meglio di te.))

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  2. Ciao, chissà se ti ricordi me...

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  3. Non pare che viviamo in un mondo troppo allegro, non pare pure a te? Se penso che vivo solo per accompagnare i bambini a scuola, cucinare, fare la bambinaia, il doposcuola ai miei figli e un mucchio di altre stronzate... C'è da riflettere su quanto dici.

    Blood Mary

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  4. Io invece rifletto sul commento di Blood Mary. Ma che accidenti vogliamo da questa vita? Tutto ciò che dovrebbe essere importante è diventato banale e noiosa e faticosa routine. Io non so se chi parla così rifletta abbastanza. Scusa B. Mary ma il tuo commento è sconcertante. Forse preferiresti andare all'Isola dei Famosi per una botta di vita?.((

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  5. cleide 1, Bisogna spiegare sulla questione di scelta. Nessuna persona sceglierebbe di vivere in un'epoca del passato essendo vissuto in questa. Si sarebbe abituata a ciò che abbiamo, le cure mediche, il cibo a sufficienza, gli oggetti di consumo. Anche se il mondo attuale a qualcuno non piace, ha comunque provocato dei bisogni che devono essere soddisfatti e il cui mancato soddisfacimento genera insoddisfazione. Per fare un esempio semplice è come per un drogato, se gli hai fatto conoscere la droga ne sarà dipendente per tutta la vita, e anche se non la userà sarà sempre presente nel suo modo di valutazione del mondo.
    Balua, clap? (?)
    Barbara, mi ricordo di te? Scusa, perché mi fai questa domanda?
    Blood Mary, riflettiamo pure e facciamoci una sana risata sulle mirabilie strombazzate dal mondo attuale.
    Cleide 2, prenditi la tachipirina se no ti si alza la febbre.

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  6. E io dico: uno alla volta, piano, piano, stanno scomparendo tutti...
    Grazie a te di esserci!

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  7. Bello post: ammiro la tua immaginazione.
    Io sono il solito filosofo-teorico brontolone che razionalizza tutto e tenta di sintetizzare in una frase:
    "La società che ci dà tutto il superfluo, ci ha privato dell'indispensabile, di ciò che costituisce la qualità della vita. L'acqua, l'aria che abbiamo, non è l'acqua e l'aria che avevano i nostri progenitori, la capacità di meravigliarsi, ed anche, perchè no, il senso del mistero: ci hanno tolto anche quello, facendoci credere che ora sappiamo tante cose, quando invece, sulle questioni fondamentali, ne sappiamo in realtà meno di prima.
    Mi rileggo, e preferisco sempre quello che hai scritto tu...pazienza, ognuno ha il suo destino!

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  8. Grazie di essere passato nel mio mondo e grazie per le belle parole che mi hai dedicato...
    Spero proprio che il mio mondo mi aiuti a superare questo periodaccio, penso proprio di si, anche grazie all'aiuto di tutte le meravigliose persone che ho ritrovato...
    Te compreso...
    Un abbraccio.

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  9. Ciao, le cose cambiano, la gente se ne va su Facebook...
    ma qualcuno rimane!
    Baci, Filo

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  10. Sai quale è l'unico dettaglio che non mi torna? sapere per certo che anche in questa epoca, ci sono società che per scelta o per esclusione non hanno nulla di quanto abbia ora l'occidente, sarà anche questo un caso di conflitto? un caro saluto.

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  11. sergio, io non scompaio finché qualcuno non mi paga: non c'è pericolo. :-)
    Vincenzo Cucinotta, l'immaginazione se non al potere, almeno nei blog.
    Barbara, in realtà ho una notevole predisposizione per rinfrancare le donzelle in crisi esistenziale. Cerca di stare bene :-)
    filo rosso, qualcuno resiste sul blog e noi resisteremo, baci pure a te.
    gians, le società che dici tu hanno anche loro il modo di vivere occidentale, sia pure a livello molto più basso. E comunque se si parla di livello di vita occidentale, io di sicuro non ce l'ho, non so se ce l'hai tu.
    Un saluto a tutti gli amici.

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  12. ciao malandrino se nn vengo saluarti io....

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  13. Ciao Cap, bello il post, come sempre! Questa volta mi trovo perfettamente daccordo con Cleide, in tutti e due i suoi interventi.
    Secondo me quello che ci è stato tolto da questa società è l'ingenuità, che forse un tempo faceva vedere la vita ai nostri antenati sotto un'altra luce, ma nessuno di noi deciderebbe di vivere in un epoca diversa dalla nostra. Per quanto riguarda il commento di Blood Mary ti posso dire quello che sento io: mi alzo con i miei figli, gli preparo la colazione, li vesto, li accompagno a scuola, cucino, li assisto nei compiti, li metto a letto leggendo loro una favola e non mi sento per nulla frustrata. Per me è la cosa più bella e naturale, e non potrei pensare alla mia vita in un altro modo. Questione di punti di vista.
    Un caro saluto.

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  14. ste, siamo tutti un po' malandrini, magari pure tu.
    birba 976, come avrai notato il mio post deve intendersi soprattutto in maniera ironica, anche se credo contenga un robusto sottofondo di verità. Con Cleide ci vado d'accordissimo pure io, magari non sempre sul blog za-zà :-)E' sempre una questione di punti di vista e qui ciascuno esprime il suo: Olé.

    Piccola comunicazione di servizio. Questo post è il rifacimento o per meglio dire il continuo di un altro post che scrissi esattamente tre anni fa, intitolato "Io ho" Ecco l'indirizzo per chi è interessato:
    http://penultimi.blogspot.com/2006/03/io-ho.html
    Mi venne in mente quel post ricordando il celebre sketch di Giorgio Gaber sul Signor G: "Io mi chiamo G e anch'io mi chiamo G". Quello dove si dice: il mio papà fa questo e il mio papà fa quello.
    Questo post qui mi piace di più di quello vecchio, ma pure qui è questione di punti di vista.

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  15. quasi tutto sembra essere una questione di punti di vista...
    vivere nel passato sarebbe stato meglio o è meglio vivere ora? punti di vista.
    La vita da madre e moglie è appagante quanto quella dei giornalisti che non dormono due notti nello stesso letto?punti di vista.
    La realtà è che tutto ciò che abbiamo ci basta finchè la vita non ci da un assaggio di qualcosa che ci piace molto, ma davvero tanto e così....si riflette, si paragona, si ragiona, si razionalizza, si si autoconvince e si cerca giustificazione a tutto e a nulla.
    Siamo solo ipocriti
    NOI VOGLIAMO TUTTO, PROVARE TUTTO!!!!
    E QUESTO è CIò CHE MI SPAVENTA, CIò CHE MI PiACE!!!
    Poi, ovvio, rispetto chi non è d'accordo con me, in fondo....."sono punti di vista".

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  16. APPENDICE SULLA FELICITA':
    Questo post ironico come si vedrà non parla nello specifico di felicità di mondi di epoche diverse e non rapporta quei livelli di felicità.
    Avevo cercato di affrontare questo tema nel post "Vendo felicità":
    http://penultimi.blogspot.com/2007/07/vendo-felicit.html
    e precedentemente nell'altro post:
    "Oggi si vive meglio di ieri?":
    http://penultimi.blogspot.com/2007/07/oggi-si-vive-meglio-di-ieri.html
    in cui cercavo di impostare il problema. Mi prefiggevo di scrivere un post finale in cui paragonavo i livelli medi di felicità di due epoche diverse, basandomi ovviamente su mie personali valutazioni, ma poi non l'ho scritto più.
    Ho parlato di altri aspetti della felicità nei post "Felicità, stai lontana da me":
    http://penultimi.blogspot.com/2008/02/felicit-stai-lontana-da-me.html
    E ancora di più in "Una malattia chiamata felicità":
    http://penultimi.blogspot.com/2008/03/una-malattia-chiamata-felicit.html

    Se si trova qualche stoico che vuole leggersi questo po' po' di materiale, basta che faccia copia incolla con i link che messo.
    Ci sentiamo presto con nuove notizie

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  17. proprio ieri, mentre tornavo da Madrid, ascoltavo una canzone di The Smiths chiamata "there's a light that never goes out".

    c'è una luce che non si spegne mai, una fame che non viene mai saziata. non è mai abbastanza.

    si può avere tutto, ma se ti manca la salute? che succede? ecco, capita nella mia famiglia e amici, ma stiamo riprendendo il tempo perso.

    ti mando un abbraccio, e per favore, dimmi il tuo parere sui miei ultimi due posts.
    Tali

    p.s. e TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO! me l'ha detto chi sai tu... ;)

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  18. E visto che Tali l'ha detto..ti rinnovo i miei auguri di vivere fino a cent'anni. Tanto io schiatterò prima di te.)

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  19. :)) scusa ma non ho resistito..
    Isy parla di te .....

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