lunedì 19 novembre 2007

Il bellissimo sedere della figlia del tarallaro

Riporto una conversazione avvenuta nell’ufficio postale del mio quartiere, situato in quel di Napoli. Non ho aggiunto o modificato niente. Non ho accentuato il lato folkloristico. La conversazione, intercorsa fra tre signori ultrasettantenni, è stata praticata a voce alta o altissima, talché solo un sordo situato nel perimetro dell’ufficio postale avrebbe potuto non udirla.

Primo signore ultrasettantenne guarda il deretano francamente vistoso di una ragazza che paga alla cassa e proferisce, rivolto agli amici non adolescenti: "Che culo, avite visto che forma e mazzo? Chi sa che se magnene, sti guaglione e mo', tenene tutte quante 'o culo gruosso e belle."
Secondo signore replica imbarazzato con voce che vorrebbe essere bassa, ma che risulta udibile in gran parte del quartiere: "Sssss, chella è a figlia e Giggino o tarallaro" (il tarallaro in questione, ossia un venditore di speciali biscotti pepati chiamati taralli, è un personaggio con cui evidentemente i tre protagonisti del nostro racconto hanno non poca familiarità).
Terzo signore (intervenendo con tono saggio a voce altissima): "Che significa, po' essere pure figlia a me, si tene ‘o culo belle, tene ‘o culo belle".
La ragazza dal culo pieno e provocante che fa venire il prurito alle mani a qualunque maschio dotato di alito vitale, avendo finito di pagare alla cassa e riconoscendo uno dei tre ultrasettantenni, dichiara: "Bonasera, don Vince'."
Don Vincenzo saluta senza esternare la sua ammirazione alla fanciulla retrodotata, malgrado i timori dei numerosi ascoltatori della Posta (cioè tutti i clienti ivi presenti). Dopo che la ragazza retrodotata si è allontanata, così medita: "Chi s’’o penzava, ch'a figlia e Giggino ‘o tarallaro faceva nu mazzo accussì bello!"

Traduzione dei dialoghi napoletani quivi riportati:
1 - Che culo, avete visto che forma di paniere? Chissà che mangiano queste ragazze moderne, hanno tutte il culo grande e bello.
2 - Sssss, quella è la figlia di Giggino il tarallaro.
3 - Che significa! Può anche essere mia figlia: se ha il culo bello ha il culo bello.
4 - Chi se lo pensava che la figlia di Giggino il tarallaro faceva un didietro così bello!

6 commenti:

  1. Questi complimenti GRATUITI non li fanno solo a Napoli...Alcuni pensano che son complimenti che fan piacere alle donne... Qui da noi se uno ti dice una cosa del genere si prende un ceffone ad alta risonanza!!!
    Buona serata ...capitano..:-D

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  2. ...Decisamente un bel confabulare a voce alta, anzi altissima...che racconta la bellezza del carattere partenopeo e quella piacevole comunicativa, mai volgare, ma soltanto colorita...

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  3. Ebbè..quando uno è bello , è bello!!
    Merito dei taralli di papà, probalilmente.
    Che buoni!
    Noia rotta?
    :)

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  4. Io mi sarei vergognata, non avrei detto niente e sarei andata a casa a mangiare due taralli, poi mi sarei messa davanti allo specchio di profilo per vedere quanto è GRUOSSO... :-D

    P.S.= sai che leggere "che noia di commenti" m' ha messo in crisi???

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  5. Capitano mio capitano...
    Ti farai portavoce delle nostre speranze??? Chiederai a nome nostro, a Babbo Natale, di portare quei benedetti regali destinati a noi con i quali ci fa giocare solo i suoi pronipoti???
    Ti prego dì di sì :-)

    P.S.= torno a studiare sennò il mio delirio raggiunge i confini del cosmo e le forme di vita intelligenti incluse non leggeranno più il mio blog ;)

    P.S.S.= 'nce pensà :)

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  6. a volte anch'io mi son sentita notata da qualche vechiotto per le strade, ma con aggetivi un pò osceni... io non so che fare... o arrosisco o mi viene voglia di prenderli dai coglioni. per lo più preferisco la prima, sono molto timida!
    se mi dicono cose belle in parole altrettanto belle, dico un lievissimo "grazie" e guardo verso terra, mi fingo la modesta... sai questa città e piccola e si conoscono (quasi) tutti...
    baci
    Tali

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