Vento di primavera, altrimenti noto come L’intraprendente signor Dick, film del 1947 con Cary Grant, Mirna Loy e Shirley Temple.
Ho fatto un fioretto alla Madonna e qui non parlerò di questo straordinario film, anche se spero di farlo nei commenti. Che dialoghi scoppiettanti, che situazioni efficaci e spassose, che tennis brillante tra gli attori (ho rivisto con piacere qualche scena ieri sera e stamattina Google mi ha ricordato, ma un po’ me l’aspettavo, che la sceneggiatura di Sidney Sheldon ha vinto l’Oscar nel ’48).
Ricorderò solo la scena finale. C’i sono Cary Grant nei panni di un pittore donnaiolo, ravvedutosi durante il film, e Myrna Loy che interpreta un giudice che ha condannato lo stesso Grant a corteggiare la sorella diciassettenne Shirley Temple per evitarle un trauma. La Loy, innamorata di Grant, vorrebbe partire per non vederlo più. Il Nostro la raggiunge all’aeroporto mentre sta per imbarcarsi. Scommettete che riuscirà a evitare che la gelida (fuori, ma non dentro) Mirna prenda l’aereo? Il gioco di parole seguente è stato utilizzato parecchie volte durante il film, sempre con effetti spassosi, e chiude il film.
Mirna Loy: Lei mi ricorda un tale.
Cary Grant: Che tale?
Mirna Loy: Uno che ci sa fare.
Cary Grant: Sa far che?
Mirna Loy: Quello che fa lei.
Cary Grant: Lei chi?
Mirna Loy: Lei voi.
Cary Grant: E che faccio?
Mirna Loy: Mi ricorda un tale.
Cary Grant: Che tale?
Mirna Loy: Uno che ci sa fare.
Cary Grant: Sa far che?...
Ricorderò solo la scena finale. C’i sono Cary Grant nei panni di un pittore donnaiolo, ravvedutosi durante il film, e Myrna Loy che interpreta un giudice che ha condannato lo stesso Grant a corteggiare la sorella diciassettenne Shirley Temple per evitarle un trauma. La Loy, innamorata di Grant, vorrebbe partire per non vederlo più. Il Nostro la raggiunge all’aeroporto mentre sta per imbarcarsi. Scommettete che riuscirà a evitare che la gelida (fuori, ma non dentro) Mirna prenda l’aereo? Il gioco di parole seguente è stato utilizzato parecchie volte durante il film, sempre con effetti spassosi, e chiude il film.
Mirna Loy: Lei mi ricorda un tale.
Cary Grant: Che tale?
Mirna Loy: Uno che ci sa fare.
Cary Grant: Sa far che?
Mirna Loy: Quello che fa lei.
Cary Grant: Lei chi?
Mirna Loy: Lei voi.
Cary Grant: E che faccio?
Mirna Loy: Mi ricorda un tale.
Cary Grant: Che tale?
Mirna Loy: Uno che ci sa fare.
Cary Grant: Sa far che?...
Mi pare di ricordare quella scena. Ciao
RispondiEliminapostato da Whollock - The "Rave" man Machine il 13/05/2006 12:16
Comunicazione di servizio: lo sai che SKY metterà in onda una retrospettiva di Howard Hawks? Ciao :-)
postato da Amfortas il 13/05/2006 12:30
Una su Shirley Temple E' stata la bambina prodigio del cinema americano degli anni Trenta. Una specie di contraltare femminile dell'attore-bambino di "Mamma, ho perso l'aereo", solo a livello molto, molto più grande. Nel decennio della Grande Depressione l'attrice-bambina è stata in assoluto la star di Hollywood che ha incassato di più con i suoi film, più di mostri del cinema come Clark Gable o Katharine Hepburn. Gli incassi delle sue pellicole probabilmente hanno salvato dal fallimento la storica casa cinematografica 20th Century Fox. Eppure a me piaceva quando ormai adolescente o signorinella briosa, aveva già iniziato il viale del tramonto cinematografico (nessun bambino prodigio del cinema è mai riuscito a mantenere il successo una volta cresciuto). La ricordo nel "Massacro di Forte Apache" di John Ford. Efficacissima donzella piena di verve (è la figlia del cupo colonello Henry Fonda) che mette a scompiglio la regolare esistenza dei duri e impacciati giovanottoni del forte più famoso del cinema. Adorabili i suoi vezzi di giovane donna. Adorabile il doppiaggio italiano. Adorabili i suoi capricci adolescenziali, che quasi sempre provocano danni rilevantissimi, ma riparabili. Era insuperabile quando, fanciulla graziosa e piccolina (nel "Massacro" non arrivava alla spalla di John Wayne) faceva fuoco e fiamme ammutolendo adulti grandi e grossi che si limitavano a inarcare un sopracciglio. Anche in questo film accanto a Cary Grant è insuperabile. E’ a mio avviso la forza trainante della storia, specie quando si dà arie da gran donna vissuta e poi chiede gelati alla fragola o lecca lecca nei bar. Cary Grant non le è da meno quando la corteggia (obbligato da una sentenza del giudice Mirna Loy che vuole far passare la cotta per Grant alla sorella senza traumi) cercando invano di apparire vecchio e sorpassato. Una delle sue battute tipiche di questo film è “La donna offesa diventa una furia!” (la donna dovrebbe essere lei, mentre sullo schermo appare solo una mocciosetta capricciosa, seppur simpatica).
postato da penultimo il 13/05/2006 14:02
Buona domenica.
postato da iltov il 13/05/2006 19:38
ciao , sicuramente eccezionali , film spassosi , però molto lo dobbiano come tu giustamente hai ribadito alla gang dei doppiatori che veramente danno un'anima senza la quale difficilmente il film verrebbe apprezzato....... cià
postato da nubilefrancesco il 13/05/2006 21:31
Ma che bello, un uomo a cui piace questo adorabile genere di commedie sentimentali dell'epoca in cui impazzavano Cary Grant e Catherine Hepburn; ma c'erano anche le dark-ladies,Bette Davis, Joan Crowford e co. Che meraviglia questi film: commedie o drammi sentimentali, li guardo ogni volta che mi capita. Volevo inviarti un commento al post su Sentieri selvaggi,poi non l'ho più fatto: sono d'accordo nel ritenere eccezionale "L'uomo che uccise Liberty Valance",sui western ho i miei punti di vista, magari ne riparliamo. Ti ringrazio per essere passato da me a lasciare un commento, mi meraviglia di essere stata trovata.Ho scritto un post poco fa,su uno degli aspetti di Blade Runner:sono considerazioni mie miste a qualche scoperta che ho fatto.Tu anche mi hai detto di voler scrivere su quel film,sicuramente leggerò il tuo post, mi interessa. Se vuoi passare a darmi un'opinione tua su ciò che ho scritto,mi fa piacere, si accettano anche critiche, sono per il libero scambio di idee. Ciao Penultimo a presto, buona domenica!
postato da Vanilla il 13/05/2006 21:44
Sì, hai ragione per la scarsa obiettività dei miei occhi molto femminili.E l'attrice Sean Young,perdipiù,..mi è stata sempre antipatica. Però posso dirti che Rachel in "Blade Runner Director's cut", la versione di 10 anni dopo, ha una parte molto più attiva che nel film più conosciuto, ed è molto più cattiva. Inoltre (queste cose non le ho messe per non appesantire il post), anche Deckard pare che sia, a sua insaputa, un replicante,in quella versione; manca la sua voce narrante fuori campo, e pare che anche la sua storia d'amore con Rachel finisca, a causa della malvagità di lei. Tutto il finale è diverso; ma come ho detto, non ho visto quella versione, ripeto informazioni di seconda mano. Ciao,e grazie del commento e delle gentilissime parole. V.
postato da Vanilla il 13/05/2006 23:12
a me sembra quel dialogo tra sordi: - ciao mario, ti vé a pesccaa (vai a pescare) - nooo, a vò a pesccaa (no, vado a pescare) - ah, perché se ti nèva a pesccaa a vegniva anche mi (ah, perché se andavi a pescare venivo anch'io) così impari un po' il mio dialetto... so che ti faccio cadere le braccia, ma a me i film fanno addormentare quasi tutti :-) ho rimandato la visione dell'ultimo dei romantici perché sento che è meglio mettere la testa sul cuscino invece di farla ciondolare di lato... notte, amico mio... tu mi ricordi un tale che primeggiava :-) (mentre rido davanti allo schermo mia figlia sta navigando con google earth, ora mi faccio dare un passaggio, metti fuori la testa dalla finestra, guarda in su e sorridi)
postato da sempreio il 13/05/2006 23:50
Ciao, Penultimo! Sono tornata a farti visita...^____^ Trovo sempre tanto Cinema, da queste parti. Interessante... A presto, Michelle
postato da Michelle il 13/05/2006 23:50
Il piacere è tutto mio. Evidentemente io Rachel l'ho quasi rimossa del tutto, infatti il mio post si intitola Roy (ah.ah.ah..sghignazzamento). Chissà che direbbe uno psicanalista (ma si capisce anche senza psicanalisi,no? ). A presto.V.
postato da Vanilla il 13/05/2006 23:55
vanilla, blade runner è un film del quale si potrebbe parlare per settimane e decine di post, e forse è proprio quello che faremo. Michelle, sempre lieto di accogliere la ventata di allegria che porti nel mio blog sempreio, spero che tu riprenda al più presto la visione mohicana e che ne goda. Ho messo la testa fuori della finestra e ti ho salutato, ma dubito che il satellite manovrato da tua figlia mi abbia individuato. Dormi bene. francesconubile, nessuno ringrazierà mai abbastanza i doppiatori italiani, specie quelli di epoca classica. iltov, eccoti il mio cinque, amico mio. Amfortas, purtroppo non ho sky, mi perderò Hawks, mondo ladro! Whollock, Stai in gamba e passa una bella domenica.
postato da penultimo il 14/05/2006 00:06
Patto che non so se posso accettare.... vuoi che ti renda la vita leggera??? mmmmmmmm Ma lei chi è scusi?..mi ricorda un tale....
postato da penelope il 14/05/2006 01:28
pazzesco... sai anche le battute a memoria... glob! io solo di "tutti assieme appassionatamente" e non per mia volontà.. ma mia figlia è in uno spettacolo che porta avanti il musical e allora la sento e risento per casa.... che poi sovrapensiero al supermercato mi ritrovo a canticchiare "c'era una capretta che pascolava oilareoilare o hihi...." con facce perplesse degli altri clienti.... mah?
postato da ivy phoenix il 14/05/2006 12:02
Una su Cary Grant Prima di tutto una precisazione. L’uomo nelle foto è sicuramente Cary Grant, mentre la sua partner è Irene Dunne (attrice degli anni Trenta) e non Mirna Loy (la famosa Nora del ciclo dell’Uomo Ombra). Su Cary Grant prima di tutto stupisce, trattandosi del re assoluto della commedia brillante e della recitazione elegante, la sua infanzia. Ha avuto la tipica adolescenza di un aspirante delinquente o balordo. Fuggito di casa a 15 anni si unì addirittura a una compagnia di saltimbanchi. Visse di espedienti fino al successo a Hollywood. I titoli da lui interpretati sono spesso di qualità assoluta. Vediamo alcuni tra quelli che mi hanno lasciato un ricordo profondo. “Susanna” del 39. Grant interpreta uno zoologo impacciato che ha a che fare con una scatenata Katharine Hepburn che gliene combina di cotte e di crude. “Scandalo a Filadelfia” del 40. Straordinario duello di bravura condotto con la solita Katharine e un allampanato James Stewart, credo vincitore dell’Oscar nell’occasione. “Notorius” di Hitchcock del 46. Il bacio più lungo della storia con Ingrid Bergman, interrotto varie volte per rientrare nei canoni del codice morale hollywoodiano dell’epoca (i baci non dovevano superare i 3 secondi e Hitcock pensò di aggirare l’ostacolo inframmezzando brevi baci con qualche battuta). Ricordo pure “La casa dei nostri sogni” del 48, forse non uno dei titoli maggiori di Grant, ma assolutamente adorabile, specie per la presenza della sofisticata Mirna Loy (la moglie che fa lievitare in maniera pazzesca i costi di una casa da costruire in campagna) e di Melvyn Douglas nel ruolo dell’amico di famiglia. “Era uno sposo di guerra” del 49. Grant ha bisogno di seguire la moglie Ann Sheridan in America, ma la legge permette il viaggio solo alle spose di guerra ed ecco che il nostro dovrà trasformarsi in una donzella, almeno anagraficamente, per aggirare la burocrazia. “La rivolta” del 50 di Richard Brooks. Un medico americano deve operare un dittatore sanguinario (José Ferrer), ma se l’operazione riesce la moglie, ostaggio dei rivoltosi, sarà uccisa (oltre al fatto che il dittatore è uno di quei figli di buona donna che se muoiono il mondo non ne può che guadagnare). Grant tiene fede al giuramento di Ippocrate di curare tutti e salva il tiranno, che poi morirà durante una rivolta. La moglie? Salva pure lei. “Operazione sottoveste”. Straordinaria commedia di Blake Edwards del 59. Un sottomarino mezzo scassato dipinto di rosa, ospitante ufficiali in gonnella portatori di pene d’amore e guai a volontà, vaga per il Pacifico arraggiandosi alla meglio per sopravvivere (a un tratto il comandante fa espellere un carico di biancheria intima femminile per simulare l’affondamento). “Intrigo internazionale”, capolavoro hichcockiano del 59. Un pacifico pubblicitario viene scambiato per l’agente segreto Kaplan e deve industriarsi al meglio per sfuggire ai complotti di altre spie che vorrebbero ucciderlo. “L’erba del vicino è sempre più verde”, 60. Con la straordinaria scena del duello con pistola tra Grant e Robert Mitchum per assicurarsi le grazie di Deborah Kerr. “Sciarada” con una deliziosa Audreuy Hepburn. C’è pure uno straordinario e inedito Walter Matthau nel ruolo di Cattivo. Thriller che ruota intorno a un francobollo che vale una fortuna. Infine “Il Gran Lupo chiama”, 64, il nostro eroe deve sopravvivere su un’isoletta del Pacifico in piena guerra, cercando di convivere con un’istitutrice molesta e moralista e un branco di ragazzine rumorose (Grant vorrebbe arrivare alla fine della guerra oziando e scolandosi bottiglie di quello buono, ma deve trasformarsi in eroe e cedere infine alle non limitate grazie di Leslie Caron). Basta così. Ci sono sicuramente altri film che ho tralasciato, ma questi mi hanno lasciato un gran bel ricordo.
postato da penultimo il 14/05/2006 14:59
Grazie per avermi inserito nel post del cruciverba.. Come va? Buona domenica Un bacio*
postato da www.iris.bog il 14/05/2006 15:56
Sono un'ignorante cinefila! Devo rimediare.. buona domenica!
postato da la strana G. il 14/05/2006 17:47
Ho una scarsa conoscenza in campo cinematografico,questo film in particolare non l'ho mai visto.Ma Cary Grant lo conosco! Ti confesso che io impazzisco per i "pallidi" con i capelli neri.E lui insieme a Rupert Everett,sono per me la bellezza ideale maschile. Ciao penultimo un bacio
postato da veneredischiena il 14/05/2006 18:05
Acc.., ma quel film è del 1962, non l'ho mica visto al cinema, non ero neanche nata! E se, fra gli altri, mi piacciono i film in bianco e nero, e so che Irene Dunne e Cary grant hanno fatto insieme almeno 3 film, non significa che sia loro contemporanea. Certo che non sono una ragazzina (disse Shirley Temple), ma non sono nemmeno così stagionata. Il cinema è bello, ho cominciato ad appassonarmene in maniera piuttosto insolita già quando avevo 13-14 anni, attraverso quello che mi capitava di vedere in TV, da Greta Garbo ai road-movies anni '70. Ti confesso che la maggior parte dei film che conosco bene non li ho visti al cinema, nemmeno Blade Runner, e probabilmente ho perso un pezzetto del loro fascino. Per esempio, sono una fan dei film western di Sergio Leone, ma li ho visti sempre e solo televisivamente, e così per tantissimi altri. E spesso al cinema ho visto invece film deludenti per non dire peggio, su cui non spenderei nemmeno un apostrofo. Mi ha fatto piacere la tua odierna visita; dove mi trovo il tempo oggi fa schifo, e mi stavo leggendo qualche tuo post, guarda caso; in particolare ho letto quello su te che chattavi con la super-working woman da milioni di dollari.Ti confesso pure che non sono mai stata in chat, e che visto che la descrivi come cosa squallida,non mi sono persa nulla.In realtà non sono una ragazzina per età (disse sempre S.Temple), ma tanta esperienza francamente non ce l'ho. Penultimo, è sempre di più un piacere conoscerti. Bon soir, à bientòt, sous peu.
postato da Vanilla il 14/05/2006 20:30
E' piacevole leggerti. Cary Grant è ritornato tante volte sul piccolo schermo. Non sarà un grande attore, ma è sicuramente un grandissimo caratterista. ciao
postato da octopus il 15/05/2006 00:34
Ah, mi sovviene adesso che l'ultimissima parola del film, detta da Mirna Loy dopo il duetto verbale riportato nel post, è: "Basta!" (segue abbraccio e bacio con la colonna sonora che parte per introdurre la scritta "The end").
postato da penultimo il 15/05/2006 01:25
Acc!,non ho visto questo film,non me lo ricordo proprio! Però Cary Grant che attore! Bellissimi i film di Hitchcock da lui interpretati,divertentissimo “Operazione sottoveste",e delizioso "L’erba del vicino è sempre più verde"!Si ne ha interpretati ancora molti che non hai citato,ma sempre con uno stile impeccabile,caratteristico del suo personaggio! Baci:)
postato da elle il 15/05/2006 08:16
Come non amare la cara vecchia Hollywood di una volta? Con tutti i suoi difetti e le sue ingenuità ha arricchito i sogni di tante generazioni. Irene Dunne era l'attrice preferita di mia madre. Cary Grant è stato sempre un mio mito, anche perché ha formato una splendida coppia in tanti film con la mia favorita da ragazzo, Deborah Kerr (i casi della vita: la prima versione de "Un amore splendido", 1957, uno dei più grandi successi di Kerr-Grant, fu interpretato proprio dalla Dunne, 1939, e con lo stesso regista, Leo McCarey). Ciao a tutti, Leo
postato da Leo il 15/05/2006 08:39
Ommammamia che bello questo film.... adoro Cary Grant e conosco quasi alla perfezione ogni suo film... :D Miss
postato da MissMagda il 15/05/2006 14:05
buongiorno..in questo commento vorrei dirti che grazie ai tuoi post la mia dichiarata ignoranza in fatto di cinema e musica va scemando sempre di più...un saluto a presto
postato da Aikido il 15/05/2006 16:12
Ciao Penultimo, perché non ci hai fatto un articolo con le cose che hai detto sui film degli ultimi anni e sul tuo sofferto tentativo di vedere gli Smith? Ce n'è di che discutere! Io non riesco a vedere più non so quanti film, ad altri ci rinuncio a priori per istinto, e l'istinto non fallisce. Per questo mi dò spesso ai vecchi film o comunque a film non proprio recentissimi ma "sicuri", di provata qualità. Sai,io sono una diffidente.. Ho letto altri post tuoi,quelli sul galateo delle signore nelle chat.Ho scoperto di avere peccato 2 volte qui sul blog:1)ieri da te ho detto "acc..",non so se vale,quando pensavo tu credessi che quel film del '62 l'avevo visto quando uscì nelle sale;2)in un altro blog, nel mezzo di un commento, ho scritto un "azz" ma con 2 sole Z. Mi assolve padre? Non sapevo di peccare e sono pressoché nuova del web, devo imparare le buone maniere. Ti vado a linkare nel mio blog. Ciao (e qui devo stare attenta ai punti esclamativi,vero?) !
postato da Vanilla il 15/05/2006 17:57
hey ... Grazie per le canzoni tutte belle... L'altra notte ero un pò sbronza... :P Spero di non aver detto nulla di grave... Io ci so fare eh... NOn so cosa ma so brava:) un bacio
postato da frakkola il 15/05/2006 19:19
Avevo inserito un lungo commento su certe mie infauste esperienze di spettatore di film (filmacci) moderni. In seguito al cortese suggerimento di Vanilla l'ho cancellato per farne un post che pubblicherò nei prossimi giorni dopo qualche modifica. Frakkola Io me sbronzo anche senza toccare una bottiglia. Vanilla Grazie per il tuo suggerimento sul commento da trasformare in post. Lieto che ti abbiano colpito i miei articoli sul galateo della chat, anche se purtroppo io stesso in qualche caso non sono pronto ad osservare il giusto galateo. Scrivi da poco sul mio blog, ma i tuoi commenti già si sono fatti notare per acume. Aikido Salve a te, gentile e meditativa Aikido. Mia cara Miss Ommammamia che brio che hai! Leo Impressionante la tua cultura cinematografica (ho visto pure il tuo blog). Ti sfiderei pure a duello sulla settima arte, ma ho l'impressione che mi impallineresti. :-) elle sei attenta a pronta in qualsiasi circostanza. Sarei curiosi di vedere i fiori che coltivi. Vanilla 2 come hai già capito, non credevo che tu avessi visto alla sua uscita "L'uomo che uccise Liberty Valance". Octopus Interessante la tua opinione che Cary Grant sia un grandissimo caratterista, ma forse non tutti sono del tuo avviso. Veneredischiena In effetti Cary Grant è un idolo delle donne (assolutamente superiore al suo bolso omonimo contemporaneo Hugh Grant). La strana G Rimedia in fretta. Intanto un cordiale saluto. Irisblog Saluto ricambiato ivy in effetti qualche battuta me la sono ripetuta rivedendomi il finale. penny Ti ricordo forse un tale che ci sapeva fare? :-)
postato da penultimo il 15/05/2006 19:45
adoro i film con cary grant! anch'io vorrei un amore trascinante e non "farmi le storie" ma certe cose sono morte negli anni 50 o giù di lì.. si, sn io la graziosa ragazza!!! tanti baci....=)
postato da jovelly il 15/05/2006 19:53
dev'essere un gran bel film, cercherò di vederlo!!! ho recuperato il post precedente ;) e hai perfettamente ragione....tra un po' darò l'esame di macro e di bilance commerciali ne saprò più di chi ha scritto il libro, se vuoi una mano a mantenerla in attivo fammi un fischio che ti faccio da consulente!!
postato da pea_carl il 15/05/2006 20:11
Penelope è una finissima decoratrice su porcellana. Ha un gusto e una bravura nella pittura che le permette di dipingere su ogni superficie. Ma il suo mestiere è la decorazione su porcellana. E' ingiustamente poco conosciuta nell'ambiente, ma l'invito ricevuto per questo raduno di decoratori che si terrà a Como sembra coronare gli sforzi fatti in venticinque anni di applicazione. Ciao e grazie per le tue parole. :-)
postato da medusa in via eccezionale il 15/05/2006 20:41
Sono andata a leggermi i tuoi post "Il buio oltre la siepe"(fatalmente attratta da questo titolo, senz'altro tu comprendi perché) e "L'ultimo legionario".Del primo, devo dire che mi sembra abbia lo stesso spirito del monologo di Roy, a parte le riflessioni su chi o cosa ci sarà dall'altra parte,perché insisti molto sulle cose che vanno perdute con la fine di una vita. Del secondo, devo dire che è bellissimo, non ho parole, sono rimasta fortemente impressionata: leggi parecchio di storia e biografie di personaggi? Fai delle descrizioni così esatte dei particolari esteriori, e delle analisi approfondite dello spirito di situazioni e personaggi. Non mi meraviglia che abbia avuto tanti commenti. Vado a leggere qualcos'altro.
postato da Vanilla il 15/05/2006 22:37
vento di pimavera: ieri era una giornata bellissima e c'era un filo di vento tiepido. ho fatto una pausa sdraiata vicino al fiume a leggere e ho visto i primi "pazzi" immergersi nell'acqua (non più di 10 gradi)... ciao penultimo, un bacio!
postato da sempreio il 16/05/2006 00:34
buonanotte pen!
postato da iris_m il 16/05/2006 01:02
Grazie x la visita, nn conoscevo il tuo blog ma adesso gli do un occhiatta e leggo un pò di post. A presto!
postato da MikyDEPP il 16/05/2006 01:47
Ho capito che non ti sopporto quando parli di cinema.....
postato da sibillasi il 16/05/2006 11:25
Hmmm, questo non l'ho visto... mi ricordo di Shirley Temple da bambina, e posso immaginare che probabilmente all'epoca dopo una valanga di film poteva essere una scocciatura come Culkin dell'aereo perso ai giorni nostri! Anche di Cary Grant non mi ricordo molto... purtroppo gli anni 40 e 50 mi sono abbastanza sconosciuti. Immagino di non potere conoscere tutto... Attendo il post sul cinema dei giorni nostri, e il finale della trilogia galattica (non penserai davvero di farla franca)
postato da Colui che vede Oltre il 16/05/2006 11:33