Prima puntata
“Scegli!” Emma sobbalzò nel vicolo rischiando di far cadere la copia dell’Iliade che leggeva come faceva di solito nel tratto di strada da scuola a casa.
Si voltò intorno, ma il vicolo, caso strano, era deserto. Per un attimo pensò che la voce udita appartenesse a uno degli studentelli scostumati a cui cercava di insegnare, se non l’italiano e la storia, almeno le buone maniere. Eppure in giro non si vedeva nessuno di quegli sciagurati. E soprattutto non echeggiava nessuna delle offese con cui la bersagliavano di nascosto, le più fantasiose delle quali erano insulsaggini come zitella, scorfano o mummia.
“Scegli, Emma!” Stavolta lei tremò tanto che il volume omerico precipitò sul selciato lurido del vicolo. La voce era molto più forte e inquietante. Pareva provenire da nessuna direzione e da tutte e, soprattutto, pareva emessa da una gola disumana.
Fuggire a gambe levate? L’avrebbe fatto se la paura o meglio il panico non l’avessero pietrificata. Infilò una mano nervosa nella borsa. Ma le uniche armi con cui fronteggiare un’aggressione erano un testo sull’epica cavalleresca carolingia e un saggio sulla letteratura romantica.
“Scegli, Emma!” La voce ormai aveva la potenza vocale di un coro di valchirie wagneriane. Eppure, benché quelle parole fossero probabilmente udibili fino a piazza Plebiscito e alla Galleria Umberto I, il vicolo continuò a restare deserto.
A quel punto Emma si avvide che le stranezze di quel giorno non erano finite. Sul muro del vicolo era apparsa una porta verde che si stagliava sulle pietre ingrigite dal tempo. Udì strani e ripetuti suoni provenienti dalla porta, anche se sapeva che dietro quel muro c’era solo un edificio fatiscente abbandonato da decenni. Prima ancora di rendersene conto, capì di aver coperto i pochi passi che la separavano dal vistoso battente verde e di aver abbassato la maniglia di ottone lucido. Le ci volle qualche secondo per abituarsi al cambio di luminosità. Ma sapeva che non sarebbe bastata una vita intera per superare lo shock di quanto vide.
La porta nel vicolo dava su una strada del tutto invasa da carrozze e carri di ogni foggia. C’erano calessi, carrette piene di ortaggi, e la velocità di ogni singolo veicolo sembrava proporzionale al suo lusso e alla sua eleganza. Più lontani, uomini a cavallo avvolti in sgargianti uniformi antiquate. Nessuna automobile in vista per quanto si aguzzasse la vista.
I marciapiedi erano percorsi da gente in abiti antichi. Le donne indossavano cappellini piumati all'apparenza antecedenti alla salita al trono della regina Vittoria; e mostravano vite e busti esilissimi che sormontavano ampie gonne gonfiate da crinoline. Gli uomini avevano cappelli di forma cilindrica e redingote a doppio petto. Alcuni si appoggiavano con eleganza a bastoni dal pomello d’oro o d’argento. L’aria era percorsa da richiami di ogni genere di venditori, dalle merlettaie agli acquaioli ai caldarrostai.
Eppure la cosa più impressionante di tutte, si accorse Emma guardandosi, era ciò che capitava a lei stessa. Per osservare meglio, si era sporta. La metà del suo corpo situata nel mondo con le carrozze e i cappelli a cilindro era abbigliata con un vestito d’epoca, aderentissimo sul busto, con la sottana gonfia fino all’inverosimile e una corta mantellina che copriva l’ampia scollatura apparsale in questa sua mezza figura. La parte di lei rimasta nel vicolo era vestita con la solita tenuta zitellesca da professoressa di italiano delle scuole medie appassionata di classici.
Udì per l’ultima volta la stentorea voce che faceva vibrare il fondo stradale. “Devi scegliere il tuo mondo, Emma. O di qui o di là. Dopo non potrai più tornare indietro. Fa' la tua scelta."
Emma era confusa. Negli ultimi minuti aveva visto cose che avrebbero fatto vacillare menti più salde della sua. Però di un fatto era certa. Alle sue spalle la aspettava il solito appartamento avvilente in cui avrebbe dovuto mangiarsi la cena da sola guardando gli ultimi disastri trasmessi dal telegionale. Davanti a lei c’era un mondo pieno di colori come non ne hai mai visti, percorso da voci fresche e allegre. E Dio mio, quanti, quanti profumi nell'aria! Non pensava che potessero esistere odori tanto intensi e variegati.
“Quale scelta?” disse varcando la porta verde e sentendo chiudersi l’uscio alle spalle. L’attimo dopo si incamminava sorridendo sul marciapiede sistemandosi l’ampia gonna e il nastro sottogola del suo cappellino d’epoca.
Inizio qui una storia in quattro puntate, sulle avventure di Emma nell'Ottocento. Il prologo a questo mio racconto potrebbe essere considerato il post intitolato “Emma credeva nell’amore a prima vista.
Si voltò intorno, ma il vicolo, caso strano, era deserto. Per un attimo pensò che la voce udita appartenesse a uno degli studentelli scostumati a cui cercava di insegnare, se non l’italiano e la storia, almeno le buone maniere. Eppure in giro non si vedeva nessuno di quegli sciagurati. E soprattutto non echeggiava nessuna delle offese con cui la bersagliavano di nascosto, le più fantasiose delle quali erano insulsaggini come zitella, scorfano o mummia.
“Scegli, Emma!” Stavolta lei tremò tanto che il volume omerico precipitò sul selciato lurido del vicolo. La voce era molto più forte e inquietante. Pareva provenire da nessuna direzione e da tutte e, soprattutto, pareva emessa da una gola disumana.
Fuggire a gambe levate? L’avrebbe fatto se la paura o meglio il panico non l’avessero pietrificata. Infilò una mano nervosa nella borsa. Ma le uniche armi con cui fronteggiare un’aggressione erano un testo sull’epica cavalleresca carolingia e un saggio sulla letteratura romantica.
“Scegli, Emma!” La voce ormai aveva la potenza vocale di un coro di valchirie wagneriane. Eppure, benché quelle parole fossero probabilmente udibili fino a piazza Plebiscito e alla Galleria Umberto I, il vicolo continuò a restare deserto.
A quel punto Emma si avvide che le stranezze di quel giorno non erano finite. Sul muro del vicolo era apparsa una porta verde che si stagliava sulle pietre ingrigite dal tempo. Udì strani e ripetuti suoni provenienti dalla porta, anche se sapeva che dietro quel muro c’era solo un edificio fatiscente abbandonato da decenni. Prima ancora di rendersene conto, capì di aver coperto i pochi passi che la separavano dal vistoso battente verde e di aver abbassato la maniglia di ottone lucido. Le ci volle qualche secondo per abituarsi al cambio di luminosità. Ma sapeva che non sarebbe bastata una vita intera per superare lo shock di quanto vide.
La porta nel vicolo dava su una strada del tutto invasa da carrozze e carri di ogni foggia. C’erano calessi, carrette piene di ortaggi, e la velocità di ogni singolo veicolo sembrava proporzionale al suo lusso e alla sua eleganza. Più lontani, uomini a cavallo avvolti in sgargianti uniformi antiquate. Nessuna automobile in vista per quanto si aguzzasse la vista.
I marciapiedi erano percorsi da gente in abiti antichi. Le donne indossavano cappellini piumati all'apparenza antecedenti alla salita al trono della regina Vittoria; e mostravano vite e busti esilissimi che sormontavano ampie gonne gonfiate da crinoline. Gli uomini avevano cappelli di forma cilindrica e redingote a doppio petto. Alcuni si appoggiavano con eleganza a bastoni dal pomello d’oro o d’argento. L’aria era percorsa da richiami di ogni genere di venditori, dalle merlettaie agli acquaioli ai caldarrostai.
Eppure la cosa più impressionante di tutte, si accorse Emma guardandosi, era ciò che capitava a lei stessa. Per osservare meglio, si era sporta. La metà del suo corpo situata nel mondo con le carrozze e i cappelli a cilindro era abbigliata con un vestito d’epoca, aderentissimo sul busto, con la sottana gonfia fino all’inverosimile e una corta mantellina che copriva l’ampia scollatura apparsale in questa sua mezza figura. La parte di lei rimasta nel vicolo era vestita con la solita tenuta zitellesca da professoressa di italiano delle scuole medie appassionata di classici.
Udì per l’ultima volta la stentorea voce che faceva vibrare il fondo stradale. “Devi scegliere il tuo mondo, Emma. O di qui o di là. Dopo non potrai più tornare indietro. Fa' la tua scelta."
Emma era confusa. Negli ultimi minuti aveva visto cose che avrebbero fatto vacillare menti più salde della sua. Però di un fatto era certa. Alle sue spalle la aspettava il solito appartamento avvilente in cui avrebbe dovuto mangiarsi la cena da sola guardando gli ultimi disastri trasmessi dal telegionale. Davanti a lei c’era un mondo pieno di colori come non ne hai mai visti, percorso da voci fresche e allegre. E Dio mio, quanti, quanti profumi nell'aria! Non pensava che potessero esistere odori tanto intensi e variegati.
“Quale scelta?” disse varcando la porta verde e sentendo chiudersi l’uscio alle spalle. L’attimo dopo si incamminava sorridendo sul marciapiede sistemandosi l’ampia gonna e il nastro sottogola del suo cappellino d’epoca.
Inizio qui una storia in quattro puntate, sulle avventure di Emma nell'Ottocento. Il prologo a questo mio racconto potrebbe essere considerato il post intitolato “Emma credeva nell’amore a prima vista.
commenti
RispondiEliminaMi sono reso conto che oggi non ho ancora scritto nulla. Diciamo che mi prendo un'altra mezza giornata di riposo e che poi domani pubblico un nuovo post e riprendo a commentare un po' di amici. Che altro? Mi sono fatto l'abbonamento per noleggiare dvd. I prezzi sono convenienti. I film recenti e gli abbastanza recenti di affittano per un euro e mezzo e per due per otto ore; quelli cosiddetti "di catalogo" si affittano per un solo euro per lo stesso orario (orario più che sufficiente per fare ciò che devi fare con il computer). Il negozio è piuttosto lontano e quindi ne approfitto per farmi una bellla passeggiata.
postato da miocapitano il 04/06/2006 20:57
oh! che romantichezza....che bello! mi è piaciuto così tanto, in quest'epoca del c**** non sarebbe meravigliso fare di queste scelte? un bacillo Jo
postato da jovelly il 04/06/2006 18:10
Sono (quasi) tornato: grazie per l'interessamento e buona domenica.
postato da Amfortas il 04/06/2006 11:03
ciao capitano rivoluzionario! visto che ti sei spostato da me, ti concedo anche DUE candelotti di dinamite, purché risparmi il blog e li utilizzi bene ;-) ma io non sono dio... bacio!
postato da sempreio il 04/06/2006 09:05
buona domenica MioCapitano :-)
postato da ivy phoenix il 04/06/2006 01:16
che, ti batte la fiacca? clicca sul mio indirizzo e leggi l'ultimo post, capirai :-) o fai finta di non capire, eh ;-) auguri per una notte da supereroe!
postato da sempreio il 04/06/2006 01:00
fortunatamente io non sono Molly e al giorno d'oggi non è nemmeno possibile fare certi interventi... E' ovvio che non lo vorrei fare comunque... peròa volte un piccolo anestetico non farebbe male:D Un abbraccio al capitano mio capitano! Miss
postato da MissMagda il 03/06/2006 22:27
Questa degli 86.400 dollari regalati al giorno non l'ho capita. Potresti essere più chiara?
postato da miocapitano il 03/06/2006 22:10
ciao penultimo! a te regalerei per prima cosa tutti i fumetti che più ti piacciono, fino a riempire la tua casa... e tu cosa faresti se ti regalassero ogni giorno 86.400 dollari? da non credere, eppure...
postato da sempreio il 03/06/2006 20:59
Sei ancora in tempo per mettere il primo commento al mio nuovo post!
postato da MissMagda il 03/06/2006 19:28
Oggi giornata nuvolosa a Napoli, con tendenza alle schiarite (tale almeno è l'impressione che si ha dalla finestra della mia camera). Ieri tempo da cani, pioggia quanta ne vuoi e anche un discreto abbassamento della temperatura. Il recupero delle energie procede meglio del previsto. Forse domani sul tardi pubblico qualcosa di nuovo. Ho notato un certo infiacchimento del blog che addebito alla nascente stagione estiva. Ho la curiosità di sapere, da qualche amico praticante di questi lidi virtuali da lunga data, come sono i mesi i mesi di luglio e di agosto sul blog. Quanta gente c'è?
postato da Previsioni del tempo e altro il 03/06/2006 12:16
bella questa storia! :) una volta anch'io scrivevo racconti...ma ahimè l'ispirazione viene di rado ormai ehehe :) Cmq scrivi molto bene, complimenti! Mi piacerebbe vedere come va a finire una volta passata la porta verde però, chissà che ci sia un seguito prima o poi..? Un saluto, buon w.e.! M.
postato da Misia il 02/06/2006 21:49
Credo che andrò a leggere la storia anche perchè è interessante.. Come va?Quì il tempo è orribile.. A risentirci Un bacio*
postato da www.iris.bog il 02/06/2006 19:00
Spero che almeno tu possa goderti il ponte. Ti lascio un saluto.
postato da iltov il 02/06/2006 16:09
X Penultimo: no, ero a Frankfurt per lavoro. Ogni volta che devo fare un viaggio di lavoro verifico via internet se nella città in cui vado c'è qualche evento di rilievo da vedere e colgo l'occasione! A presto!
postato da claude il 02/06/2006 13:18
Sotto era chiaramente "senza apostrofo".
postato da sempre io, ma non sempreio il 02/06/2006 12:41
Ieri è stata una giornata serena. Per la prima volta da quando sono sul blog ho messo un solo commento, proprio qui, come farò oggi. Sinceramente mi sono venute idee (anche non disprezzabili) per almeno tre post diversi. Ma per adesso non li pubblicherò perché, per una normale questione di democrazia blogghifera, quando pubblichi un post e te lo commentano devi fare lo stesso con gli altri... e per adesso non dispongo di sufficienti energie per svolgere quest'azione. Prometto di completare la storia di Emma prima dell'inizio dei mondiali di calcio (cioè il 9 giugno). Un bacio a tutti gli amici del blog. A Calamity Simona, dico che le voglio sempre un gran bene. Anzi mi apposterei come il peggior guardone sul percorso che lei fa allenandosi la mattina (è stata una delle migliori quattrocentiste italiane a livello juniores, se ricordo bene). Ora però dopo aver magnificato la sua falcata da dea Artemide, mi preparo a scoccarle una stoccata mortale, ricordandole che la locuzione "qual è" si scrive senza accento. Bacio. :-)
postato da MioCapitano il 02/06/2006 12:24
Ciao... son passato per un saluto, non ho ancora letto quest'ultimo post, morfeo mi chiama... Mi riprometto di leggerlo il prima possibile, è sempre un piacere passare a trovarti. Shan...
postato da shan il 02/06/2006 00:51
saggia decisione, mister capitano dei pochi cavalieri delle praterie libere e selvagge, sicuramente tra i primi romantici, poco probabilmente il penultimo di tanti, visto che la specie è in via d'estinzione e solitamente si resta in due... prigionieri di zenda quando va proprio male! notte :-)
postato da sempreio il 02/06/2006 00:21
Sono contenta.. passo spesso di qui, leggo ma non commento (qualsiasi cosa pensi di scriverti mi sembra sempre fuori luogo.. e forse lo è anche questa). mi fa piacere leggere i tuoi commenti ai miei post pseudo-deliranti.. a presto!
postato da la strana G. il 01/06/2006 21:10
Sono contenta che non chiudi più il tuo blog, qual'è l'evento che ti ha fatto cambiare idea? Tua, sempre Calamity PS sei arrabbiato con me?
postato da simona il 01/06/2006 17:43
Chissà se esiste davvero una porta così... :o)
postato da margot il 01/06/2006 16:23
anche io son contentissima ...passo sempre di qui, bacio e abbraccio*,, i.
postato da iris il 01/06/2006 16:20
bene sono contenta che resti, ci saresti mancato!! baci
postato da pea_carl il 01/06/2006 14:52
Mi fa enormemente piacere questa tua scelta. Un bacio
postato da adelasia il 01/06/2006 14:39
NON CHIUDO PIU' PER FERIE Oggi avevo intenzione di mettere un post in cui annunciavo il mio temporaneo distacco dal blog. Avevo già scritto il post e lo avevo anche revisionato secondo i miei severi (almeno spero) standard letterari. Ieri sera sul tardi si è verificato un evento importante e inatteso che mi ha fatto cambiare idea. Il risultato è che continuo a restare sul blog. Anche se penso che per un po� di tempo pubblicherò post meno intensamente di prima. Ringrazio tutti quelli che mi hanno manifestato, per via pubblica o privata, la loro solidarietà. Abbraccio tutti gli amici del blog a uno a uno.
postato da ANNUNCIO DI RETTIFICA il 01/06/2006 13:35
no, il mio cavaliere senza makkia e senza paura se ne va... xkè un periodo di riflessione se vo' piglia'... notizia triste x ki ti legge sempre con ammirazione... pure io, anke se ho cominciato da poco, ke disperazione!!! io domattina parto, ma fra 5 giorni sarò di nuovo qua... fatti trovare, mi raccomando, nun farme dispera'!!! eheheheh :-) buongiornoooooooo!!! :-)
postato da endless-poetessa-delle-rime-depressa il 01/06/2006 11:55
ciao, spero di aver capito male, da qualche parte ho letto che ti allontani dal blog... sappi che mi dispiacerebbe non poterti leggere ancora... buona giornata
postato da oceano il 01/06/2006 11:09
grazie pen!!forse scrivo talmente cose tristi che quando sono più felice sembra una eccezione contagiosa,ehhhh...bacioni,i.
postato da iris il 01/06/2006 10:56
bellissimo questo post.... è così che bisogna scegliere le poche volte in cui nella vita capita l'occasione.... ciao mio capitano
postato da ivy phoenix il 01/06/2006 01:57
si in realtà ultimamente il destino ce l'ha un po' con me ma io me ne frego, voglio stare bene, punto. con Enri...beh oggi m'è parso mi guardasse durante l'esercizio e per la prima volta in 4 mesi non mi sono ricordata cosa dovevo fare.....a questo punto c'è solo una domanda da fare: ne uscirò viva? me lo auguro....
postato da pea_carl il 01/06/2006 01:54
mi fai pensare a questa canzone: ... Che l'amore con l'amore si paga che l'amore con l'amore si paga l'amore con l'amore si paga l'amore con l'amore O Capitano Mio Capitano anche se il viaggio è finito sento ancora tempesta annunciare e le donne esultare le campane suonare e altre inutili parole d'amore O Capitano Mio Capitano è che non posso lasciare che nemmeno un sogno scivoli via sotto nuove bandiere ancora giorni e sere per il tempo che ha l'anima mia e per me (Fiorella Mannoia) scusa se invece di sedermi sulla poltrona del tuo salotto mi sono presa il divano 5 posti :-) un bacio!
postato da sempreio il 01/06/2006 00:18
Commentando il blog di un'amica, m'è venuta fuori questa osservazione. Se ti ami ami. Se non ti ami non ami. Se ti ami ma non ami, forse non ti ami. Se ami, ma pur amandoti ami non amare, forse ciò che ami è l'amore di vederti amare. Mi fa divertire un mucchio, non so perché.
postato da piccolo Woody il 31/05/2006 22:12
trovare un blog dove soffermarsi a lungo, leggere e rileggere, riflettere, decidere di tornarci spesso. Questa è la prima cosa positiva che mi è successa oggi.
postato da fiore il 31/05/2006 18:43
Questa è un racconto di fantasia. Leggetelo se vi va. O lasciatelo perdere viceversa. Non ha alcun significato, non propone niente. E' inutile cercarvi dentro significati che non ci sono. Baci a tutti.
postato da MioCapitano il 31/05/2006 17:35
Io avrei, invece, scelto il presente ma l'esperienza mi sarebbe cmq servita a cambiare la mia vita eliminando la tenuta zitellesca e tutto il grigiore di una simile esistenza. Non è tornando all'ottocento che si risolvono i problemi, anzi...allora credo fosse ancora peggio per una zitella( che era tale già dopo i 20 anni)senza sufficiente dote e senza l'ancora di salvezza dello status di single oggi tanto di moda.A napoli studiavo giurisprudenza ma ora mi occupo di tutt'altro.Un saluto.
postato da sugarcim il 31/05/2006 17:24
Noto con un ghigno compiaciuto la foto (Keira in Orgoglio e Pregiudizio, bella scelta, voglio andare a vedere questo film, mh Jane Austen, cavolo Jane Austen quanto mi è piaciuto quel libro) e noto anche la tua protagonista (Emma, Emma come l'Emma Bovary di Flaubert?) e noto ancor di più le tue parole che per inciso mi sono piaciute UN SACCO! Un baciotto ghignante (sempre compiaciuto però) ;)
postato da Laura il 31/05/2006 16:44
ahahahah...cmq (altra abbreviazione) la k al posto del ch ormai nun riucirà più a togliermela nissiunoooo...pure quando scrivo devo star attenta...azz' :U un po' come le rime...'na malattiaaaaaa e ora...degna conclusione: "mamma diceva sempre, la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita" ahahahah...colpa tua... ;-)
postato da endless il 31/05/2006 16:07
ehm ehm...matura detto 'na volta è un complimento...ma due...nun è ke me vuoi di' ke mi trovi vekkia??? mmmm.... ahahahahah...skerzuuuuu...ciao :-)
postato da endless il 31/05/2006 15:30
Qui ci starebbe bene un'indimenticabile canzone napoletana. Dicitencello a 'sta cumpagna vosta ch'aggio perduto 'o suonno e 'a fantasia ca 'a penzo sempe che e' tutta 'a vita mia I'nce 'o vvulesse dicere ma nun nce 'o ssaccio di' 'A voglio bbene 'a voglio bbene assaie dicitencello vuie ca nun m''a scordo maie E' 'na passiona cchiu' forte 'e 'na catena ca me turmenta l'anema e nun me fa campa' Dicitencello ch'e' 'na rosa 'e maggio ch'e' assaie cchiu' bella 'e 'na jurnata 'e sole d' 'a vocca soia cchiu' fresca d' 'e vviole I' gia' vulesse sentere ch'e' nnamurata 'e me! "Dicitencello vuie"
postato da MioCapitano il 31/05/2006 15:22
Complimenti....davvero molto bello! Grazie per i tuoi "passaggi"! A presto!!!
postato da Citina il 31/05/2006 14:51
Chuck Norris usa un serpente a sonagli vivo come preservativo.
postato da claudia il 31/05/2006 14:00
Sono entusuasta della scelta di Emma,mentre leggevo ero lì insieme a lei e fremevo dalla voglia di varcare quella soglia! Sei bravissimo nel descrivere sensazioni e atmosfere! Grazie per avermi lasciato tante parole gentili! Posso salutarti con la chiusura di alcuni versi di Pessoa? A questa deliziosa Emma,penso calzerebbero a pennello! "l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." Ciao!
postato da vitty il 31/05/2006 12:01
Anche tu un "logorroico" eh?!?!?! Mi piaci...sì...mi piaci molto...tornero'...
postato da istericamaltrombata il 31/05/2006 11:47
ciao...buona giornata! :-)
postato da endless il 31/05/2006 11:22
'Notte da un'anima dannata
postato da Whollock - The man machine il 31/05/2006 02:13
tranquillo miocapitano, gareggio solo contro me stessa... anzi, se ti incontrassi sul mio cammino ci potremmo fermare in riva al fiume per una chiacchierata, la dolce melodia dell'acqua che scorre in sottofondo! notte :-)
postato da sempreio il 31/05/2006 00:48
A gianluca Sarai pure esausto per leggerti l'altro post, ma non per interessarti delle foto delle signore, parrebbe. Sempreio Sono sicuro che il tuo fisico va più che bene, penso tra l'altro che mi faresti a pezzi in una gara di corsa. Non che che questa circostanza significhi molto.
postato da Dio minore (col tempo perdo i poteri) il 31/05/2006 00:38
scusami ma dopo i miei cinque km giornalieri di corsa non ho forza per andarmi a leggere l'altro blog, quindi non c'ho capito una cippa... riguardo il mio post, credo che in fondo l'importante sia essere consapevoli di dove sono gli errori strutturali... cheers ps, per "sempreio": non per farmi una manica di affari vostri, ma su cosa si basa il giudizio sul tuo fisico se nel tuo blog non c'è una tua foto?!?
postato da Gianluca il 31/05/2006 00:00
talmente impegnata a sognare la tua emma, dimenticavo di dirti che non ho apprezzato tanto il tuo giudizio (seppur a posteriori) sul mio fisico "mal in arnese"... che gentiluomo sei? ;-)
postato da sempreio il 30/05/2006 23:27
ciao penultimo dei romantici, aprire una porta misteriosa e trovarsi nel mondo che sogni, perfettamente a proprio agio e con il vestito adatto... tutto questo per la più amata delle donne. incredibile cosa può fare l'amore :-)
postato da nonna papera il 30/05/2006 23:23
Piccola precisazione per l'amico Colui o per chi fosse interessato. La puntata conclusiva di questa storia sarà una sola. Io che sono Dio, io che sono l'Onnipotente, io che posso mutare il moto degli astri e la meccanica delle galassie, io che posso disarticolare l'intero Creato secondo i miei capricci e i miei desideri, io che posso viaggiare nel tempo e perfino annullarlo, il tempo, io che sono tutto e tutto posso, darò a questa donna straordinaria e sfortunata ciò che lei ha sempre desiderato... Io le darò l'amore a prima vista.
postato da Io che sono Dio il 30/05/2006 22:53
Enri è un mio caro amico ma ultimamente mi sono resa conto che per me è di più....per lui non ne ho idea!! giuro che prima o poi pure io ci capirò qualcosa....!!
postato da pea_carl il 30/05/2006 22:32
Bello. Mi è piaciuto molto. Baci, filo rosso
postato da filo rosso il 30/05/2006 21:42
Emma, sei sicura di aver fatto la scelta giusta? Pensa quante brutture ti aspettano.
postato da octopus il 30/05/2006 20:22
Aspettiamo le ulteriori puntate. Per quanto riguarda il mistero della mia provenienza: sono nato & cresciuto in un piccolo paese delle alpi trentine. Successivamente mi sono trasferito a Parma per iniziare l'università, e da lì non mi sono più schiodato. Per ora.
postato da Colui che vede Oltre il 30/05/2006 20:02
meraviglioso
postato da emma il 30/05/2006 19:27
Finalmente!!! attendevo con ansia un altro tuo scritto caro! e...ormai...è ufficiale: sei bravissimo. Non ci deludi mai. Ma quante ne sai? :) PS comunque anche magà...
postato da claudia al suo capitano il 30/05/2006 19:26
vado a leggere la prima allora... cmq grazie x essere passato... e grazie x le belle parole...un abbraccio :-)
postato da endless il 30/05/2006 19:08
forse... è meglio non amare..
postato da diana il 30/05/2006 18:27
complimenti!
postato da oceano il 30/05/2006 18:16
Beh... dimmi che non ha senso dell'umorismo! Mi ha appena fatto incrociare il mio ex in macchina mentre venivo a lavoro... ho inchiodato, sbandato, suonato il clacson e per poco non mi dovevo fermare... non risponde vai mail... ma con delle tranvate... è meglio se non gli scrivi! Miss
postato da MissMagda il 30/05/2006 18:04
bello bello bello, i miei complimenti!! a me piacerebbe tantissimo vivere nel '700, con quegli abiti...oooohhhhh *_* sei davvero bravo a scrivereeeee!!!!
postato da pea_carl il 30/05/2006 16:47
Sono un sogno,un'illusione,un pensiero,un ricordo.Non so perchè mi andava di scrivertelo.E forse è un indizio.
postato da S. il 30/05/2006 16:31
caspita ma vogliamo mettere il romanticismo e la galanteria del secolo IX?come motivo determinante per la scelta di emma? .... certo fra la classe nobile perchè i miseri morivano di fame e a volte dovevano proprio ridursi a gesti estremi per procacciarsi il cibo.
postato da iris il 30/05/2006 16:29
a Elle Sì, oggi si sogna. Oggi si sogna. A Donnie Emma non somigliava nemmeno un po' a Keira Knightley. Ma nemmeno un po' (tranne forse per la scarsezza di seno riscontrabile in questa foto). Tuttavia nella seconda e conclusiva puntata di questa storia, la nostra protagonista potrebbe risultare un filo più avvenente di come è stata nella realtà.
postato da MioCapitano il 30/05/2006 16:24
Bellissima storia..anche se forse io non avrei saputo scegliere così in fretta. Ma poi, questa Emma, se assomiglia a Keira Knightley, come può essere una zitella e cenare a casa tutta sola ogni sera? :) A presto!!
postato da Donnie il 30/05/2006 16:15
Un salto in un passato romantico,quello dai buoni profumi e dagli occhi,che guardando verso il lontano futuro ancora sorridono alla speranza...sarei rimasta delusa se Emma non avesse oltrepassato quella porta, e vai che si sogna!!!!
postato da elle il 30/05/2006 16:08