sabato 4 novembre 2006

Eroe per sette minuti e mezzo


Diciamo che parte una colonna sonora, una musica che ti fa ribollire il sangue e ti rende desideroso di affrontare stuoli di nemici per difendere la donna del tuo cuore. Diciamo che la musica appena partita è uno dei più trascinanti motivi mai succedutisi sullo schermo, una specie di ballata di sapore irlandese, ottenuta con violini e percussioni degne di una danza della pioggia Sioux. Diciamo che ti trovi in un accampamento urone e che gli indiani lì riuniti vogliono bruciare viva la donna che ami, ossia Cora, ossia la splendida Madeleine Stowe al suo meglio. Diciamo che con un sotterfugio riesci a far scampare questa leggiadra creatura alla morte, ma che qualcun altro deve morire al suo posto, un maggiore inglese distintosi, prima di questo gesto impavido, solo per grettezza intellettuale e conformismo sciovinistico.
Ora però abbiamo un problema grosso come una casa. La musica trascinante continua a echeggiare, i violini della colonna sonora ti parlano, ti blandiscono, ti esaltano. Non si può rimanere con le mani in mano mentre si ascolta una simile musica, devi fare qualcosa di eroico. Però sei fortunato. Magua, il vendicativo e sanguinario indiano autore di imprese scellerate, si è da poco allontanato dal villaggio urone con Alice, la sorella della tua amata. Non c’è nemmeno da pensare cosa fare, con una musica così. Prima di tutto spari al coraggioso maggiore inglese offertosi come vittima sacrificale, per risparmiargli l’agonia al palo della tortura. Quindi inizia la tua corsa, che ti fa arrampicare per sentieri scoscesi in mezzo a boschi cupi e purissimi. Accanto a te Cora, davanti tuo fratello acquisito Uncas e tuo padre adottivo Chingachgook

Certo, devi fare l’eroe, però seguendo la musica. La musica in questa storia è tutto, specie in questi straordinari sette minuti e mezzo. La colonna sonora ordina e tu obbedisci. Violini e percussioni ti dicono cosa fare e tu lo fai. Dopo due minuti la musica cambia, tornando al tema principale del film, meno tambureggiante, più epico. Hai il tempo di guardarti intorno per ammirare la bellezza dei paesaggi. Guardi le valli e i dirupi, l’acqua tersa di un ruscello e le scarpate che ti tolgono il fiato, il verde unico degli alberi e il cielo del Grande Nord. Tuttavia ecco il rientro in grande stile della ballata pseudoirlandese: bisogna riprendere l’inseguimento del gruppo urone. Uncas uccide alcuni indiani e affronta il vendicativo capo urone (Magua vuole uccidere Alice e Cora per vendicarsi del loro padre, il colonnello inglese Munro). Magua comunque è un brutto cliente. Anche la colonna sonora sembra capirlo, poiché si fa funerea, rallenta per tutto il tempo necessario a Magua per uccidere Uncas e ad Alice per gettarsi disperata da un dirupo. Ancora qualche secondo di ritmi bassi per valorizzare la natura grandiosa in cui si svolge questa scena e per percepire il muto dolore di Chingachgook e Cora. Poi ecco i violini riprendere a martellare. Sono passati ben sei minuti, dall’inizio della musica che guida i tuoi slanci ardimentosi. Ne resta solo uno e mezzo per compiere l’atto eroico reclamato dalla situazione. Novanta secondi sono pochi, ma possono bastare per farti correre, con ampie falcate e totale sprezzo del pericolo, imbracciando due fucili i cui colpi freddano altrettanti uroni. Con un fucile sottratto a un indiano, tieni sotto mira i rimanenti accoliti di Magua, mentre Chingachgook affronta l’assassino del figlio nel duello finale e lo uccide. E’ finita. Magua ha esalato l’ultimo respiro in primo piano. La musica trascinante si è spenta.
Però c’è una coda, per te spettatore ed eroe per oltre sette minuti. Ancora per qualche secondo percepisci al tuo fianco una donna affascinante come Cora. Ancora per qualche secondo sei parte dei più splendidi paesaggi creati su questa terra. Ancora per qualche secondo sei felice.

Oggi pomeriggio mi preparavo il caffè quando il televisore ha intonato una melodia che non manca di farmi vibrare l’anima. Per l’ennesima volta ho ripreso il dvd dell’Ultimo dei Mohicani e mi sono rivisto i famigerati sette minuti e mezzo che mi fanno battere il cuore.

1 commento:

  1. Er primo m'o metto io. Ecco le riflessioni suggeritemi dalla visione dello spezzone di film. Nessun paesaggio è più bello degli scenari dell'"Ultimo dei Mohicani". Nessun posto sarebbe più bello per viverci. Nessun film ti fa desiderare di più di correre leggero tra cespugli e alberi ombrosi. Nessuna donna ha una sguardo più ammaliante di Madeleine Stowe (probabilmente a causa del suo leggero strabismo di Venere"). Nessuna storia ti fa desiderare di più di aggirarti libero per un mondo libero, cibandoti delle prede che riesci ad abbattere con l'aiuto del tuo fucile a canna lunga.
    postato da Mio Capitano il 05/11/2006 00:25

    ..non ho figli..Ciccia è la mia migliore amica, più di una sorella per me..! Buona domenica!
    postato da Sara il 05/11/2006 12:14

    non avrei mai immaginato che la tua massima aspirazione fosse correre per le praterie di manitù... ole /.)
    postato da sally brown il 05/11/2006 13:38

    Sono abruzzese, MioCapitano. Buona musica e buon cinema, ottima commistione!
    postato da ste il 05/11/2006 14:12

    Ciao, Mio Capitano! E così ameresti correre, libero e bello, per praterie sterminate! ^___^ Libero e bello, in mezzo a paesaggi sterminati, mentre il vento ti accarezza i capelli! E al tuo fianco una splendida fanciulla! Un saluto, allora, all'ultimo dei Mohicani che è in te. Bacio da Michelle.
    postato da Michelle il 05/11/2006 15:07

    Buona domenica, Mio Capitano... è la prima volta che ti leggo tra i miei post.... Grazie! Certo che l'ho scritta e suonata e per alcuni giorni è stata anche la base musicale del mio blog... ha un titolo semplice, semplice * con il cuore * ciao ca.....
    postato da Carola il 05/11/2006 15:09

    Grazie dei saluti. La Strega vede tutto, osserva e contempla. E non è affatto sparita. E' anche in HP da qualche giorno.
    postato da salem il 05/11/2006 15:29

    significa Home Page! (blog poesia)
    postato da salem il 05/11/2006 17:00

    Per un attimo avevo creduto che il film in questione fosse Harrapao... Scusa la battuta idiota ma non sono proprio riuscito a trattenerla. Per il tuo commento: Ci sono racconti autobiografici, altri che potrbbero sembrarlo e altri ancora palesemente costruiti (come nell'ultimo caso). Ti lascio un saluto, buona domenica.
    postato da iltov il 05/11/2006 17:03

    Beh, sette minuti di colonna sonora esaltante non sono certo pochi, per un film che non è un musical... direi che hai scelto uno dei momenti di gloria musicale più lunghi della storia del cinema!
    postato da Colui che vede Oltre il 05/11/2006 19:18

    si è il mio campo e certo che l'ho vista!!! è stata grandiosa! grazie per essere passato, spero di guarire presto!
    postato da pea_carl il 05/11/2006 20:22

    il tuo sì che è un blog in movimento...cambiano pure le foto.... cz! il mio al confronto si vergogna!! per l'età ci hai azzeccato anche se è appena un ricordo d'infanzia come del resto l'ultimo dei moicani e se ti piace il genere w alla semitaliana ti ricordo che domani sera c'è sergio leone. ole /.)
    postato da sally brown il 05/11/2006 20:27

    ciao mio capitano bel post
    postato da indio il 05/11/2006 20:35

    Bell'immagine, mi dà un po' le vertigini... ma mi piacerebbe moltissimo fare un giro nel Gran Canyon o giù di lì. Chissà se in quei posti si può provare ancora la stessa emozione che si prova guardando quei film, o almeno qualcosa di simile. Baci, Filo
    postato da filo rosso il 05/11/2006 20:38

    Ho letto le prime righe del tuo post e butto lì un azzardo. Provo a indovinare: è quel brano straultrameraviglioso dell'Ultimo dei Mohicani, vero? Pure a me fa quell'effetto... cavoli, torno a rileggere che se ho sbagliato mi metto alla gogna...
    postato da Laura il 05/11/2006 20:46

    Non ci credo, ho azzeccato! Hahahaha! Effettivamente, appena ho sentito parlare di violini, percussioni, Sioux e melodie irlandesi... c'era ben poco da indovinare... Che effetto. E' indescrivibile.... Ti posso dire solo una cosa: me la vado ad ascoltare di corsa. :P
    postato da Laura il 05/11/2006 20:48

    Ciao!Grazie per il commento al mio post sugli anni settanta,a proposito di colonne sonore in quegli anni Battisti interpretava la maggior parte dei sentimenti dei ragazzi di allora.
    postato da CRIS il 05/11/2006 21:11

    "Uomini come rozzi individui che si disinteressano di arte"?. Sei sicuro che l'ho scritto io? Francamente, non lo penso, dunque non ricordo in quale situazione potrei averlo sostenuto. Conosco poche persone rozze, e fra l'altro mi sa che son più donne che uomini... In un certo senso, poi, gli espressionisti SONO rozzi, se con questo termine intendiamo esprimere i sentimenti con una certa immediatezza (anche se poi l'immediatezza è spesso solo apparente: in realtà essa è il risultato, non la tecnica). Oh, comunque se trovi dove ho scritto quella frase dimmelo, se il Papa si è rammaricato per essere stato frainteso, avrò una chanche pure io... baci, filo
    postato da filo rosso il 06/11/2006 13:51

    Ho letto il libro dell’Ultimo dei Mohicani, ma il film non l'ho visto. Pero' i western li adoro, soprattutto Sergio Leone con le musiche di Ennio Moricone. Il mio preferito? "Il buono, il brutto e il cattivo". Lì i dialoghi sono molto ridotti, tutto il film si basa sulle inquadrature dei volti dei personaggi e sulla musica. Fantastico. Non posso non pensare al triello finale, non una parola, solo immagini e musica.
    postato da aladiah il 06/11/2006 13:54

    Nella mia avventura mancava la colonna sonora,tranne un ribollire di pancia... frutto della fifa blu.Grazie per il commento.
    postato da cris il 07/11/2006 18:16

    ehi,mio capitano, sbaglio o nell'ultima parte dell'articolo sei leggermente incazzuto?? e dai...ormai tutte t vogliono! c sarebbe chi farebbe carte false al tuo posto :) mi sarebbe piaciuto leggerlo...azz....avvisami subito se lo ripubblichi!
    postato da naomi il 08/11/2006 02:01

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