Non ho mai avuto a che fare con i cani in vita mia, se non in occasioni spiacevoli. Trovo i cani rumorosi, molesti e spesso ne ho paura. C'è un parco dalle mie parti in cui un grosso cartello avverte che non sono ammessi i cani e ogni volta che lo vedo penso che sia la migliore idea avuta da quelli del parco, che tra l'altro è tranquillissimo. Prenderei a calci negli zebedei i proprietari di cani grossi e notoriamente aggressivi che li portano in giro senza museruola. Prenderei due volte a calci negli zebedei i padroni dei cani sopra descritti quando, accorgendosi della tua apprensione causata dalla belva assassina a loro affidata, ti dicono ridacchiando: “E’ bravissimo, non farebbe male a una mosca”. Salvo accorgersi poco dopo che l’angioletto a quattro zampe ha sbranato vivo un povero bastardo che passava di lì.
Veramente ammazzerei i padroni di certi cani. I padroni, non i quadrupedi. Sono quasi trent’anni che sono costretto a passare per una stradina che a un certo punto si restringe costringendoti a rasentare il cancello di un’abitazione. Ebbene, da quel cancello sono trent’anni che salta fuori un demoniaco botolo che ti ringhia sul viso (il figlio di una cagna – non è sempre lo stesso per ovvi motivi temporali - sale su un muretto per essere a livello della tua faccia). In realtà il cane non salta fuori ogni volta, ma solo una su dieci o una su venti. Però ogni volta che sono costretto a percorrere i venti metri della cancellata sono sempre in apprensione, attendendo il proditorio attacco canino (che, come nei film dell’orrore, si verifica sempre quando meno te lo aspetti). Non so chi abiti nella casa del botolo, ma se qualcuno la radesse al suolo e mettesse ai ceppi gli inquilini, ne godrei. Se Gesù ha preso quaranta frustate, rifletto inoltre, alcune dozzine di carezze col gatto a nove code sarebbero una medicina sacrosanta per la schiena di certe persone.
Facevo un tifo del diavolo per il bravissimo ministro Sirchia quando dichiarò guerra ai cani di grossa taglia e ai loro padroni di immensa scostumatezza. E’ un’indecenza che tu debba trovarti davanti pit bull e soci a ogni angolo di via, senza museruola e spesso senza guinzaglio. E’ un’indecenza che tu ogni volta debba cambiare strada per non trovarti a tu per tu con le fauci del mostro canino. E’ un’indecenza che tu debba far finta di niente quando il carognesco cane portato a spasso ti abbaia contro, mentre l’ancor più carognesco padrone se la ride sotto i baffi per come ti sei irrigidito.
Ultima sui cani (ma potrei scriverci un romanzo su questo argomento). Nel mio palazzo vivevano il più stronzo padrone di cani della città e la belva canina più aggressiva e assetata di sangue umano, un pastore tedesco che avrebbe fatto una gran figura al guinzaglio di un nazista con le croci uncinate fin dentro il culo. Il mio palazzo non ha l’ascensore. Ciò significa che sia il cane che io (e gli altri inquilini dello stabile) dovevamo incrociarci spesso e volentieri per le scale. Il peggio del peggio era quando il nazista e la sua belva calavano dall’alto e tu eri costretto a salire (l’idea di darti a una fuga subitanea ti sembrava umiliante), schiacciandoti alla ringhiera nell’illusione di sfuggire alle fauci canine. Non scorderò mai il ghigno satanico del padrone del cane, quando ti assicurava che la sua creatura schiumante di rabbia era incapace di torcere un capello umano (l’assicurazione veniva data sempre quando il pastore tedesco ti si avventava addosso approfittando della favorevole ubicazione settentrionale).
Naturalmente sia prima di scendere le scale sia, soprattutto, quando dovevi salirle, tu tendevi l’orecchio alla maniera dei Comanche per cogliere indizi che tradissero la presenza della belva assassina, pronto a posticipare uscita o rientro per tutto il tempo necessario. Ma talvolta questo pur lodevole artificio si dimostrava insufficiente a evitarti incontri ravvicinati del tipo terzo o quarto. E dovevi affrontare il mostro da posizione svantaggiosa, sorbendoti per di più il sarcasmo del nazista proprietario di cani.
Questo andazzo è andato avanti per anni. Poi un giorno capitò un fatto epocale. Mi affacciai alla finestra notando che due cani di grossa taglia si affrontavano in una lotta senza quartiere. Seguivano l’aspra contesa gran parte degli inquilini del caseggiato, affacciati come me alla finestra. Ben presto fu evidente che il pastore tedesco del nazista aveva la peggio in quello scontro, dovette battere in ritirata umiliato e parecchio malridotto. In quel momento accadde qualcosa che mi fece capire che io non ero il solo – per mia mancanza di coraggio come avevo creduto fino ad allora – ad aver sofferto degli incontri ravvicinati con la belva ospite del mio palazzo. Infatti, quando fu evidente la disfatta del cane scostumato, si levò un applauso fragoroso da tutte le finestre, accompagnato da cori di giubilo per la sorte toccata all’odiato cane, il cui padrone, una volta tanto non sghignazzava, ma doveva subire i ghigni altrui.
Facevo un tifo del diavolo per il bravissimo ministro Sirchia quando dichiarò guerra ai cani di grossa taglia e ai loro padroni di immensa scostumatezza. E’ un’indecenza che tu debba trovarti davanti pit bull e soci a ogni angolo di via, senza museruola e spesso senza guinzaglio. E’ un’indecenza che tu ogni volta debba cambiare strada per non trovarti a tu per tu con le fauci del mostro canino. E’ un’indecenza che tu debba far finta di niente quando il carognesco cane portato a spasso ti abbaia contro, mentre l’ancor più carognesco padrone se la ride sotto i baffi per come ti sei irrigidito.
Ultima sui cani (ma potrei scriverci un romanzo su questo argomento). Nel mio palazzo vivevano il più stronzo padrone di cani della città e la belva canina più aggressiva e assetata di sangue umano, un pastore tedesco che avrebbe fatto una gran figura al guinzaglio di un nazista con le croci uncinate fin dentro il culo. Il mio palazzo non ha l’ascensore. Ciò significa che sia il cane che io (e gli altri inquilini dello stabile) dovevamo incrociarci spesso e volentieri per le scale. Il peggio del peggio era quando il nazista e la sua belva calavano dall’alto e tu eri costretto a salire (l’idea di darti a una fuga subitanea ti sembrava umiliante), schiacciandoti alla ringhiera nell’illusione di sfuggire alle fauci canine. Non scorderò mai il ghigno satanico del padrone del cane, quando ti assicurava che la sua creatura schiumante di rabbia era incapace di torcere un capello umano (l’assicurazione veniva data sempre quando il pastore tedesco ti si avventava addosso approfittando della favorevole ubicazione settentrionale).
Naturalmente sia prima di scendere le scale sia, soprattutto, quando dovevi salirle, tu tendevi l’orecchio alla maniera dei Comanche per cogliere indizi che tradissero la presenza della belva assassina, pronto a posticipare uscita o rientro per tutto il tempo necessario. Ma talvolta questo pur lodevole artificio si dimostrava insufficiente a evitarti incontri ravvicinati del tipo terzo o quarto. E dovevi affrontare il mostro da posizione svantaggiosa, sorbendoti per di più il sarcasmo del nazista proprietario di cani.
Questo andazzo è andato avanti per anni. Poi un giorno capitò un fatto epocale. Mi affacciai alla finestra notando che due cani di grossa taglia si affrontavano in una lotta senza quartiere. Seguivano l’aspra contesa gran parte degli inquilini del caseggiato, affacciati come me alla finestra. Ben presto fu evidente che il pastore tedesco del nazista aveva la peggio in quello scontro, dovette battere in ritirata umiliato e parecchio malridotto. In quel momento accadde qualcosa che mi fece capire che io non ero il solo – per mia mancanza di coraggio come avevo creduto fino ad allora – ad aver sofferto degli incontri ravvicinati con la belva ospite del mio palazzo. Infatti, quando fu evidente la disfatta del cane scostumato, si levò un applauso fragoroso da tutte le finestre, accompagnato da cori di giubilo per la sorte toccata all’odiato cane, il cui padrone, una volta tanto non sghignazzava, ma doveva subire i ghigni altrui.
caro mio capitano,
RispondiEliminasono Francesca girovagando su internet mi sono soffermata sul tuo blog.
Ti confesso che mi spiace tu non possa godere delle cose belle che puo' donarti un cane, ma non siamo fatti tutti allo stesso modo ed e' giusto che sia cosi'.
Ti chiedo scusa per quei padroni che non sono in grado di gestire e rendere educati i propri cani , ma e' pur vero che ce ne sono molti altri che invece non recano disturbo a nessuno.
Sembra che ogni cane che tu incontri ti voglia fare la pelle , non hai mai pensato che forse sentivano la tua adrenalina?
Ti assicuro che spesso sono i cani piccoli a far danno piu' che quelli di grossa taglia quindi non sempre e' giustificato l'uso della museruola.
Capisco le tue paure e le tue fobie ,ma e' anche vero che se tu ti ponessi in modo differente forse scopriresti un mondo che poi non e' tanto male.
CIAO
Francy
ciao mi ha fatto piacere che sei venuto a visitare il mio blog. Comunque parlando dei cani ti dico io nn ho mai avuto paura xche sono cresciuta con loro, sono un amante di animali,quello che io penso e ho sempre pensato che purtroppo esiste della gente talmente crudele che usano i cani come cavie o come divertimento senza pensare che hanno un cuore o comunque provano dei sentimenti anche loro e in questo modo li trasformano solo in mostri. Ti dico questo xche io qualche hanno fa' ho avuto un cane di razza"American staffordshire terrier",nn so se hai presente ma appartiene ai pitbull,l'ho cresciuto da quando lui aveva 2 mesi e ti posso dire che ho fatto un po' di fatica ad addestarlo x il semplice motivo che basta poco x sbagliare ma ti assicuro che con le dritte di alcuni addrestratori sono riuscita a far crescere questo cane veramente un 'angelo,pensa che tutta la gente del quartiere mi fermavano tutti x i complimenti anche le vecchiette,che con la mano tremante prendevano il coraggio x fargli una carezza. Eravamo diventati inseparabili,tipo il cartone animato "bella e sebastien",poi purtoppo il destino maledetto me l'ha portato via x un incidente,ma di questo appena riesco mettero' un articolo dove parlero'di lui. Ogni tanto se vieni a visitare il mio blog mi fa' piacere ok ciao a presto
RispondiEliminapostato da Skiddypink il 22/03/2007 20:14
Anch'io anni fa ho avuto un cane. Un pastore tedesco di razza. Non ho mai avuto paura dei cani in genere, meno che mai del mio. L'errore degli umani, purtroppo, è quello di trattare gli animali (qualsiasi genere esso sia) non da animali, ma da umani e forti del sentimento che nutrono, perdono di vista il rispetto per i loro simili. E' un discorso un po' "arzigogolato", ma spero che tu abbia capito.
postato da Mary il 27/10/2006 12:29
Io dico sempre che il cane feroce lo è per colpa del padrone.. Amo tutti i cani, ma quelli di taglia grossa mi spaventano terribilmente.. Io ho un cucciolotto di 5 mesi che anche a 40 anni mi arriverà al polpaccio..è un bastardino (credo che siano i migliori) e l'unico fastidio che ti da è fare le fusa come i gatti.. Certo, rispetto tutti, e quando viene a trovarmi qualcuno a casa, lo lascio scorazzare in giardino o al balcone... Bisogna avere rispetto di tutti e specialmente di loro povere bestie... che spesso vengono additate, quando invece sono i padroni che dovrebbero essere frustati... Buona serata MIO CAPITANO... Bacio lungo da qui a li , però il doppio ;) Morgana
postato da MORGANA il 26/10/2006 23:14
Allora, eccoci al commento risolutivo sulla storia sulla storia del cane famelico e del proprietario nazista risiedenti nel mio palazzo. Parlerò tra poco dell?esito avuto da questa storia. Per adesso devo dire che il principale guaio della faccenda era che il proprietario del pastore tedesco, a differenza di ciò che ho detto finora, non aveva niente della personalità e della condotta di un nazista. Anzi affermo senz'altro che, se il padrone del cane fosse stato uno di quei tipi violenti e volgari spesso associati a cani di grossa taglia, io e gli altri inquilini del mio palazzo avremmo avuto molti meno problemi (l'aggressivo cane in quel caso avrebbe riconosciuto nell'aggressivo padrone un suo pari e ne avrebbe seguito il volere, che non era certo quello di inimicarsi tutto il caseggiato). Cominciamo col dire che le due persone che avevano a che fare di più con il cane in oggetto erano il capofamiglia e suo figlio ventenne. Il capofamiglia era ed è uno stupido innocuo, irresoluto, un uomo di carattere debole (la moglie ha una personalità molto più forte di lui) che probabilmente aveva acquistato quel cane grosso e minaccioso proprio per darsi un tono che non aveva. Quest'uomo debole probabilmente aveva addestrato lui il pastore tedesco provocando i guai comportamentali che ho descritto. Il cane doveva aver percepito pure lui la mancanza di autorità del padrone e quindi in ogni situazione si comportava come se non ci fosse (la mia idea è che si considerasse lui il vero leader del gruppo umano-canino). Il figlio ventenne del capofamiglia era veramente il nazista di cui ho parlato nel post. Era un ragazzo pieno di muscoli, che faceva molta palestra, sguaiato e aggressivo. Tuttavia forse badava di malavoglia al cane quando gli spettava (magari era stato un compito impostogli in famiglia). E probabilmente non si impegnava al suo massimo per frenare gli slanci del pastore tedesco. Il ragazzo palestrato era quello che ghignava per le scale quando il cane cercava di avventartisi addosso. Altra particolarità di questo giovane nazista macho era che tratteneva il cane, sì, ma lasciandogli sempre un po' di briglia, in modo da farti passare qualche momento che non ti scordi. Andiamo all'epilogo della storia. Dunque ho detto della disfatta del pastore tedesco nella lotta con l'altro cane e del giubilo generalizzato che se seguì. Tuttavia questo evento non portò all'allontanamento del cane molesto, anzi, forse a causa della vergogna seguita alla sconfitta, i guai collegati alla presenza del cane aumentarono. Finché un giorno il pastore tedesco morse una vecchia signora per le scale, che fu ricoverata pure in ospedale. Ebbene anche in quel caso il capofamiglia imbecille non voleva liberarsi della sua amata creatura a quattro zampe. Lo stronzo cedette solo quando un figlio della vecchia signora si presentò alla sua porta armato di un coltellaccio da film di Dario Argento, giurando che avrebbe ucciso con le sue mani il figlio di una cagna se lo avesse rivisto per le scale. Questa reazione non deve meravigliare, perché nel mio palazzo non è mai venuto in mente a nessuno di rivolgersi alla legge per appianare una divergenza esistenziale anche grave.
postato da L'epilogo della storia del nazista e del suo cane il 26/10/2006 19:20
Hai scritto un'email. Ma dove l'hai spedita, se non ho ricevuto niente??
postato da Sibilla il 26/10/2006 16:07
Stamattina sono felice. Avevo perso la carta di identità e l'ho ritrovata, proprio quando ero certo di dovermi sottoporre alle odiate procedure burocratiche per rifarla (denuncia ai carabinieri eccetera). Come avevo sospettato l'avevo persa all'asl del mio quartiere (ho già raccontato dell'otorino parassita che mi mandò fuori dalla grazia di Dio rifiutandosi di visitarmi pur essendo impegnato a rimirarsi i pollici). Ringrazio l'Onnipotente per avermi risparmiato un'altra odissea nel mondo degli scaldapoltrone statali. Sui cani ne ho da dire ancora molte. Prima di tutti devo raccontare il resto della storia del cane mangiauomini e del padrone nazista risiedenti nel mio palazzo... lo farò in un prossimo commento. Comunque avrei da citare decine di casi, vedremo di fare una scrematura. :-)
postato da Mio Capitano il 26/10/2006 14:05
Ho una coppia di pastori tedeschi, la risposta alla tua domanda è questa. Sull'ignoranza dei padroni c'è poco da dire, mi onoro di non appartenere alla categoria da tè tanto odiata. Un saluto.
postato da iltov il 26/10/2006 12:54
questo cane, seppur di razza aggressiva, è veramente bello. quando ho qualche minuto leggo il post. buona giornata max
postato da flores.max il 26/10/2006 11:23
Che gli intenti non fossero amichevoli lo dici tu. Se non lo fossero stati, credimi, non avrei perso tempo su questo spazio. Ma se non sono gradita, magari smetto di lasciare commenti (che smetta di leggere è molto improbabile).
postato da Sibilla il 26/10/2006 11:16
Uhm non è esattamente così...nessuno mi vuole nessuno mi cerca, tant'è che certe cose le faccio per favore personale e non a pagamento. E poi non aspiro a "farmi trovare una lavoro da papà", anche se probabilmente a lui piacerebbe. Ho aaaaltri e ben definiti progetti! Buona giornata Ali
postato da AlicE il 26/10/2006 11:14
A me i cani piacciono, e generalmente non ne ho paura. Però ho vissuto parecchie volte la situazione che ha descritto...quella in cui si è costretti a costeggiare un cancello dietro cui si nasconde un cane ringhiante, che spaventi! Soprattutto quando ero bambina! E non credo alla cattiveria del cane, io dò sempre la colpa ai padroni. Anche se si tratta pur sempre di animali, e certi comportamenti e reazioni istintive bisogna aspettarsele...(parlo dei cani eh, anche se è una frase che si adatterebbe pure a un uomo!) *ciao* Ali
postato da AlicE il 26/10/2006 00:21
buonasera capitano..peggio gli umani..decisamente! per indole e per natura i cani sono animali non aggressivi a volte la nostra educazione li porta ad assumere atteggiamenti che adottano..io ho un pastore tedesco taglia gigante, quando mi è stato regalato per due volte l'ho portato in un centro per addestramento pastori tedeschi..non l'ho più portato.. non so cosa ti sfugge nelle parole del mio post..ciò che si scrive non va capito..forse va solo interpretato..se ognuno di noi fosse in grado di capire ciò che l'altro scrive non ci sarebbe motivo più di scrivere...anche i puntini vanno sempre interpretati..buona notte..
postato da Aikido il 26/10/2006 00:12
beh alla domanda Peggio i cani cani o i cani umani..peggio, peggio i cani-umani
postato da Alice il 25/10/2006 23:42
Buonasera Mio Capitano, ma hai mai provato a fartelo amico con un bell'ossetto succulento? ;)
postato da angel_aladiah il 25/10/2006 23:15
Noto che sul versante dei cani io e il prode amfortas siamo esattamente sulla stessa lunghezza d'onda. Vicini a noi su questo campo comunque si pongono margie margot e ariela. A sibilla ho già comunicato a quale personalità a lei vicina dovrebbe consigliare l'acquisto di un cane. Ne devo dire parecchie sui cani. Prima di tutto partiamo dal botolo maledetto che ti tende agguati dal cancello che sei costretto a costeggiare passando per una certa stradina napoletana. Ho già detto che sono trent'anni che la situazione non cambia. Ci sono state guerre sanguinose, abbiamo vinto due campionati del mondo di calcio, c'è stata la rivoluzione informatica, sono comparsi il blog, la chatline i videogiochi e i telefonini collegati a internet, ma il fottutissimo bastardo è sempre lì intento a tenderti un'imboscata quando meno te lo aspetti. A un certo punto stai quasi per convincerti che ormai devono averlo tolto di mezzo, che sei già passato vicino al cancello indenne parecchie volte, che il cane e i suoi discendenti potrebbero essere morti tutti per qualche misericordiosa malattia esotica, insieme magari con gli abitanti della casa che li ospita, quando ecco che, dal solito muretto che mette in comunicazione diretta con il tuo padiglione auricolare, il figlio di puttana a quattro zampe ti abbaia addosso facendoti rischiare la vita mentre tenti di sottrarti al suo assalto proditorio (la stradina è sempre affollata di macchine saettanti). Che dire? Non c'è niente da fare. La stradina con il Botolo Maledetto sembra far parte del leviano "Cristo si è fermato a Eboli". Niente e nessuno potrà mai allontanare il botolo da quella posizione. Niente e nessuno potranno mai far sì che tu possa attraversare in piena serenità quel tratto di strada. L'uomo andrà su Marte, ci saranno le stazioni spaziali, l'intelligenza artificiale, ci saranno i terminator e i blade-runner, atterreranno perfino i dischi volanti non pataccari, ma il fottuto bastardo sarà sempre al suo posto a balzarti addosso quando meno te lo aspetti. Dirò tra l'altro che anche stasera sono dovuto passare accanto al cancello che ospita il fellone canide. E' stata una delle dieci o venti volte che il cane non si manifesta. Ma naturalmente sono stato lievemente inquieto per tutto il tempo del superamento del cancello. Ormai ho sviluppato un certo intuito per capire se il cane è lì in agguato o no. Da lontano spio il passaggio di persone che passano nel punto critico. E se vedo che non scatenano un putiferio, decido che ci sono buone possibilità di farla franca pure io. Altre volte vedo il cane in questione (ormai lo conosco come una persona di famiglia) che zampetta per strada. E anche questo è un segno che non può tenderti imboscate. Altro segno positivo è il cancello aperto con persone entrate nel recinto dietro di esso (il cane è una carogna, ma non è per niente fesso, sa perfettamente che non deve fare lo stronzo in presenza dei suoi padroni, se vuole evitare una ramanzina come si deve). L'ultima sul figlio di puttana a quattro zampe. Lo disprezzo perché è un codardo. Lo ammirerei molto di più se fosse sempre aggressivo e rompiballe. Ma il vigliacco quando esce dal cancello si trasforma in un agnellino. Ha paura di tutto. Non abbaia contro nessuno. Se la dà a gambe quando vede suoi simili e non l'ho mai visto ringhiare contro chicchessia, fosse pure un micio sbrindellato.
postato da Cristo si è fermato a Eboli il 25/10/2006 22:58
Speranza, speranza. C'e' speranza, nella mia voce. Hai ragione! :) Riguardo ai cani, ho una spiccata predilizione per i Gatti. A volte, credo proprio di essere stata uno di loro, in un'altra vita! E, in generale, adoro gli animali e li rispetto. Credo che da essi molto potremmo imparare, se solo non fossimo sempre così Egocentrici da pensare che tutto ruoti, attorno a noi, esseri umani! ^____* Non so se mi spiego, molto spesso gli animali oltre a non essere rispettati vengono sottoposti ai nostri tentativi di "antropomorfizzazione", con risultati catastrofici, direi. Come se esistessero, per soddisfare il nostro bisogno di compagnia, svago, protezione ecc. Sono per gli animali in Libertà. Niente zoo, niente circo, niente mostre per vedere qual è più bello, niente accanimenti, in nome della Scienza. Niente di tutto questo. Io e il mio Gatto ci rispettiamo, viviamo fianco a fianco, senza mai invadere l'uno il territorio dell'altro. Senza mai voler cambiare l'una la natura dell'altro. ^___^ Ho "sproloquiato"! Bhè, ci voleva! Bacio bacio M.
postato da Michelle il 25/10/2006 22:53
Ciao capitano è vero quel detto che è meglio avere un cane amico che un amico cane un saluto
postato da indio il 25/10/2006 22:40
Diciamo che in generale non ho paura dei cani. Diciamo però che un cane, specialmente grande, che mi guarda storto o mi abbaia non mi mette a mio agio. E diciamo che concordo con te, certi padroni andrebbero torturati e poi fatti sbranare da cani "che non farebbero male a una mosca". Benritrovato, MioCapitano. :o)
postato da margot is back :o) il 25/10/2006 20:58
A dispetto di quello che hai scritto, ti consiglio di adottare un cane. Non hai idea delle soddisfazioni e della gioia che ti può dare. Potrei parlarne per ore, ma non riuscirei a rendere l'idea su quanto un cane può positivamente trasmettere a chi gli sta intorno. Solo chi ne ha uno o chi l'ha avuto può capire cosa significhi. E adesso - pur sapendo che per questo vorresti sputarmi in un occhio - aggiungo che per una personalità come la tua sarebbe un toccasana....fidati e non arrabbiarti come fai sempre con me.
postato da Sibilla il 25/10/2006 20:31
Io amo gli animali e come ben dici la colpa è dei padroni. Ho una cagnolina che a volte è un pochino aggressiva ma essendo piccola non fa paura a nessuno soprattutto perchè la tengo sempre al guinzaglio visto che è una "fuggitiva" di natura. L'aggressività degli animali viene dalla loro educazione, è molto raro, anche se può succedere, che un cane sia aggressivo o violento di natura... Avrei preferito che fosse il padrone nazista del cane ad avere la peggio in una rissa o magari con un altro cane!!! Baci baci barbara
postato da barbara il 25/10/2006 19:01
...non vorrei che mi avessi frainteso o non vorrei essere stata fraintesa...be' hai capito.
postato da ariela il 25/10/2006 18:31
Mio carissimo capitano, non vorrei fraintendermi: i cani sono la mia più grande fobia. Cocotte mi ha un po' aiutato a sormontare questa incontrollabile paura, ma anche oggi, se devo andare in un posto sconosciuto, per prima cosa mi chiedo se non ci saranno grossi cani. Quello della foto fa veramente paura!!
postato da ariela il 25/10/2006 18:30
Ricordi il mio post sulle fobie? Ecco, si parlava di cani e di come io ne abbia paura. Non si contano le liti con i "padroni", qualche volta finite a pugni, anche recentemente. Approvo lo spirito di questo post al 100%. Ciao!
postato da Amfortas il 25/10/2006 17:57
Ancora una volta abbiamo scelto lo stesso argomento, trattato anche stavolta da punti di vista totalmente opposti. ;) Passa da me Ciao
postato da angel_aladiah il 25/10/2006 17:42
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