domenica 9 settembre 2007

Viva l'Inghilterra


Come alcuni sapranno Paolo Attivissimo è un notissimo blogger, la rivista Pc World lo pone addirittura tra i dieci migliori blogger italiani. Di recente mi è stato segnalato un articolo di questo importante blogger in cui grossomodo si suggeriva al reietto popolo del Belpaese di trasferirsi in massa in Inghilterra a causa del fenomenale sistema di vita ivi vigente. L'articolo non mi ha convinto. Le ragioni pro e contro l'Inghilterra non mi parevano espresse con equilibrio. È vero, sono solo un povero Capitano di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna. Ho quindi deciso di scrivere un post di risposta al signor Attivissimo, tratto da una mail che gli ho inviato (non era possibile commentare quel determinato articolo per altre strade).

Gentile signor Attivissimo ho letto il suo post su "Viva, viva, viva l'Inghilterra / ma perché non sono nato là / ma chissà". (Anche se lei è lontano dallo Stivale da qualche tempo non avrà scordato la canzone di Baglioni, il cui contenuto sembra riecheggiare i suoi temi.)
Che dire? Non sono particolarmente felice di vivere in Italia e men che meno a Napoli, però quando trovo questi articoli che decantano terre del latte e del miele mi insospettisco non poco. Non so se la paghino per scrivere quelle mirabilie sulla Magnifica Albione, ma non ho potuto fare a meno di notare che nei pochissimi difetti che lei attribuisce alla sua terra di adozione ci sono gli stuzzicadenti e gli sciaquoni del bagno, mentre non mi pare che abbia fatto cenno agli assassinii per strada, con rito mafioso, di bambini di dieci o undici anni. Anche nella mia Napoli se ne vedono di cotte e di crude, come le sarà senza dubbio noto, ma questa dei bambini trucidati per strada alla maniera gangsteristica non si è ancora vista.
Ha inoltre scordato di parlare della gente di provenienza islamica che se ne va in giro imbottita di esplosivi, disposta a morire pur di portarsi con sé un po' di arroganti e edonisti gentleman con la pancia piena. Al di là del giudizio da dare a questi gesti estremi e certo dissennati, questa circostanza dimostra che nella da lei decantata patria del vivere bene c'è gente che vive così male da desiderare morire pur di danneggiare un sistema di vita che disapprova al massimo e da cui di certo non si sente rappresentata (come è noto tra quelle persone insoddisfatte esistono anche molti individui di cultura come medici e professionisti vari).
Lei, mi scusi, ha pure omesso di dire che qui in Italia, con tutti i difetti che abbiamo in queste lande talvolta infelici, non dobbiamo sorbirci tutti i giorni in televisione il viso da ebete di quell'incredibile rimbambito che va sotto il nome di principe Carlo, né dobbiamo temere il giorno in cui dovremo rivolgerci a questo citrullo col titolo di "Sua Maestà". Naturalmente i citrulli abbondano pure da noi, tuttavia non dobbiamo inchinarci al loro cospetto, e men che meno chiamarli Altezze Reali, Milord o Sir, né dobbiamo mangiarci il fegato mentre loro fanno impunemente stragi di volpi in qualche contea inglese.
Probabilmente lei, signor Attivissimo, avrebbe dovuto sottolineare di più il fatto che l'Inghilterra va bene per professionisti intelligenti e capaci come lei che già in Italia guadagnerebbero bene e avrebbero un altissmo o Attivissimo tenore di vita; mentre potrebbe essere un disastro per gli schiavi da fast food a cui lei ha accennato.
Infine, se mi consente una nota più leggera, mi permetta di rammentarle che una nostra squadra, il Milan, l'anno scorso le ha suonate sia al Manchester United che al Liverpool e che la nostra nazionale ha vinto ben quattro titolo mondiali e non uno solo (per di più con un gol del tutto inventato nei tempi supplementari con la Germania nel ‘66).
Le consiglio di rileggere il suo articolo. Se lei è la persona onesta e corretta, nonché intelligente, che traspare dai suoi scritti, certamente troverà che si possono esternare con maggiore equilibrio sia i punti a favore della vita in Inghilterra che quelli contro. I più cordiali saluti da,


Francesco il Capitano.

2 commenti:

  1. Sotto riporto i commenti ricevuti su tiscali

    RispondiElimina
  2. In Inghilterra ci sono dei muffin insuperabili e dei bellissimi negozi grandi come supermercati (di cui non ricordo il nome) che vendono solo prodotti di bellezza e per il bagno (smalti, creme, balsami ecc.) e come tu ben sai dolci e trucchi sono indispensabili per una principessa sul pisello come me.
    Contrariamente, gli inglesi (ho vissuto per 3 settimane a casa di una famiglia il cui marito e padre di tre figli era un prete protestante)cucinano con il culo, e i cibi italiani costano una cifra pazzesca.
    Non è tanto il cibo inglese che fa schifo è che tutto ciò di commestibile che c'è, ha circa 300 calorie per 50gr e il che non è bello (ne costruttivo per la mia perenne dieta).
    In più, gli inglesi, come i muffin, sono insuperabilmente stronzi (parlo di un altro viaggio fatto 2anni fa, quindi non in era preistorica).
    Se ti vedono in difficoltà con la lingua non ti aiutano nemmeno a ordinare un panino.
    E permettimi di dire anche che, nei grandi giardini e prati di cui tanto si fanno vanto, spesso e volentieri ci sono coppie intente a fare quello che io faccio in camera da letto (o in bagno, o in cucina ma di certo non davanti a bambinetti che scorazzano dietro a una palla).

    E mi fermo qui sennò se dovessi tirare fuori l'argomento Harrod's e le stronzate di Diana e Dodi ti farei un commento lungo due metri.
    postato da MjB il 09/09/2007 18:40

    Non si può fare un'innocente segnalazione che...scatta il post!! Che diamine! Rilassati!
    Poi arriva MjB e mi smonta tutto..addio Inghilterra! Però forse convieni con me che gli aspetti positivi superano di gran lunga gli altri. Prova a dire ad una giovane coppia di laureati che, in Inghilterra, nel giro di una settimana possono trovare lavoro..e che le banche ti concedono i soldi per comprarti una casa ..in cambio di una bustapaga e senza pretendere altre garanzie e strozzarti con rate e interessi..Conosco persone che vivono in Inghilterra, chi da 40 anni, chi da poco tempo....nessuno si è pentito della sua scelta. Sia chiaro che io non amo il mondo anglossassone....però l'articolo del signor Attivissimo non è certo una bufala. Certo, c'è il rovescio della medaglia...gli inglesi non si fanno il bidet..non esiste il bidet nei gabinetti inglesi e, in alcuni casi, in bagno c'è pure la moquette...:-)))
    Però i muffin..
    postato da cleide il 09/09/2007 18:55

    I muffin hanno il loro perchè.
    Ed è un perchè fondamentale per noi, vero Cleide?
    postato da MjB il 09/09/2007 18:59

    Si MjB..soprattutto in fase premestruale.:-)..mò s'incacchia..lo sento!!
    postato da cleide il 09/09/2007 19:01

    Care fanciulle, non mi piaceva il tono dell'articolo citato. Mi pareva falso. Lì tutto bene e qui tutto male? Andiamo, questa è proprio una di quelle bufale da cui il signor Attivissimo ci dice di volerci mettere in guardia!
    Ciò che posso accettare è che se sei un professionista qualificato e ricercato come il blogger che ha ispirato questo post, probabilmente guadagni di più e vivi meglio lì (in Inghilterra) che qui. In quel caso vai a vivere in quartieri eleganti della buona borghesia e gli spazzini educati di quelle lande ti entrano fino in casa per ritirare dalle tue candide mani la spazzatura, magari appellandoti con qualche titolo nobiliare a cui non avresti diritto. (Non gli costa molto agli spazzini inglesi chiamarti Sir o Lord e forse penseranno pure che quel loro piccolo sforzo farà salire la loro amata patria nella classifica di vivibilità stilata da alcuni noti blogger italiani.)Non so se il signor Attivissimo, che tra l'altro oggi vive in Svizzera, nel suo soggiorno inglese abbia potuto fare esperienza pure dei ghetti e dei bassifondi d'Oltre Manica (quelli in cui appunto vengono uccisi i bambini di undici anni) e di paragonarli ai nostri.
    Non so se si sia interrogato sul perché in questi giorni si parli di abbassare il già bassissimo limite di punibilità penale all'età di dieci anni. Ci sarà un motivo o tutti i sudditi di Sua Maestà sono impazziti nello stesso tempo?
    postato da Mio Capitano il 09/09/2007 19:39

    D'accordo con te sulla situazione di ghetti e bassifondi, che esistono in Inghilterra, come a Napoli, in Sardegna e in ogni dove. Ma l'articolo di cui parliamo faceva riferimento ad una differenza sostanziale rispetto all'Italia, che riguardava esclusivamente l'aspetto economico e fiscale. D'altra parte,l'autore dell'articolo, non mancava di sottolineare gli aspetti meno simpatici del vivere nel paese di Sua Maestà, in primis, la situazione sanitaria..
    postato da cleide il 09/09/2007 19:59

    Può essere che un domani io vada a vivere in Svizzera essendo che, il mio amato fidanzatino con cui litigo oramai dalla bellezza di sei lunghi anni, è proprio di quelle parti.
    Ora che so che il ns Illustrissimo e Altissimo abita li allora sono in una botte di ferro.
    E tra l'altro in Svizzera il cioccolato è merce superlativa.
    Che dici Cleide, vado sul sicuro?
    (ps: se andiamo avanti cosi, il blog arriva a 50 commenti entro le 21)
    postato da MjB il 09/09/2007 20:07

    Senti Franz, non è che vai a farti una passeggiata che io ed MjB abbiamo da fare? Oh, non preoccuparti, dobbiamo solo parlare di cioccolato svizzero..di fidanzati, insomma, roba da donne..
    postato da cleide il 09/09/2007 20:21

    Bah. Ho rivisto i 77 punti citati da Attivissimo in cui l'Inghilterra a suo dire ci supera e moltissimi li ho trovati risibili. Non nego che l'ispiratore di questo post abbia avuto una spiacevole esperienza con il fisco italiano e sono certo che avesse ragione da vendere nella sua disavventura con la burocrazia, però il suo atteggiamento mi pare quello di un uomo che è stato tradito in malo modo dalla fidanzata o dalla moglie e che per questo odia tutte le donne. Non mi pare un atteggiamento corretto.
    In Inghilterra a quanto mi risulta si trasmettono dei reality show su quasi ogni aspetto della vita umana e l'edizione locale del "Grande Fratello" è persino più seguita e più volgare della nostra.
    C'è una Camera dei Lord composta da parassiti con titoli nobiliari.
    Ci sono sudditi e non cittadini.
    Teppisti e hooligans quanti ne vuoi.
    I tabloid popolari sono di una volgarità unica e non paragonabile alla nostra.
    Ogni tanto i britannici fanno classifiche revansciste e ridicole su vari aspetti della vita. E in queste classifiche ci mettono ai primi posti sconosciuti e immeritevoli compatrioti al posto di esponenti di altre nazionalità: il Times di recente ha stilato la classifica dei gol più belli ignorando del tutto il magnifico e universalmente ammirato gol di Maradona (esponente dell'odiata Argentina) a favore di un Signor Nessuno d'Oltre Manica.
    C'è un consumo di alcol molto superiore al nostro.
    Insomma si potrebbe proseguire e ribattere colpo su colpo a tutti i punti citati da Attivissimo.
    Con questo non voglio dire che in Inghilterra si viva male e qui meglio, non sono così ingenuo da fare affermazioni tanto azzardate e impulsive. Dico solo che ci sono punti positivi e negativi dovunque. E che soprattutto il goffo e puerile appello di Attivissimo a lasciare l'Italia e trasferirci in massa in Inghilterra mi pare una vera sciocchezza. Una sciocchezza per di più suggerita da poca serenità d'animo. Se lui ha avuto una spiacevole esperienza con una donna, non è detto che agli altri debba andare allo stesso modo. E se lui ha avuto una disavventura con la burocrazia italiana non è detto che la debbano avere pure gli altri.
    Ci sono un mucchio di posti in Italia in cui si vive benissimo. Ci sono un mucchio di inglesi illustri, dalla Tatcher, a Blair, a Sting, Paul McCartney e a mille altri che se ne vengono a vivere in Toscana o in luoghi limitrofi appena ne hanno la possibilità. Tutto qui. Nella vita ci vuole misura nell'esprimere talune opinioni e non mi pare che ce l'abbiano tutti.
    Aspetto anche commenti di altre persone oltre a quelli già arrivati.
    postato da mio capitano il 09/09/2007 20:44

    E che altri commenti vorresti, mio carissimo Franz?
    Hai già detto tutto tu, e l'hai detto, come e più del solito, in modo superlativo.
    Ora non resta che attendere i commenti dei consueti esterofili.
    Ciao
    Sergio
    postato da sergio il 10/09/2007 00:50

    Accidenti! Mio Capitano, gliele hai cantate!!! :-)
    Anche io la penso come te. Noi non siamo una penisola felice ma loro stanno messi maluccio. Anzi ti sei "dimenticato" dei cappellini della Regina Elisabetta, della loro cucina, degli Hooligan, della Thatcher, della guida a destra, dei take that e del falso mito di Lady D.
    Bel post!
    Ciao ciao
    postato da Lu il 10/09/2007 09:47

    gliele hai cantate di brutto capitano...
    e hai fatto bene....
    io sono stata ben quattro volte a londra e due volte in irlanda (che amo) ma il mio bel paese non lo cambierei...ad essere sincera....
    la loro cultura è troppo diversa dalla nostra, se dovessi scegliere l'etsero sceglierei la spagna...o il portogallo....almeno per affinità culturale e di modus vivendi....
    io detesto gli esterofili e l'ho già scritto in altra sede....
    per me sono i rappresentanti della classica filosofia spicciola secondo cui l'erba del vicino è sempre più verde....
    però continuano a vivere immmersi nel sistema che criticano serratamente....senza far nulla per modificarlo, senza schierarsi in prima linea per abbattere le barriere....
    si lamentano....
    e a me non piaccioni i lamentosi, perchè non servono a niente se non a lagnarsi di quello che non hanno ed a vedere cosa hanno più di loro gli altri....
    io ho studiato a napoli e palermo...città non facili....ma non sarei andata certo a cambridge o ad harvard percè sono nata qui e qui rimango...fermo restando che amo viaggiare e che spesso vedo maggior senso civico all'estero e questo mi dispiace....maq il senso civico dipende per l'appunto dal cittadino....quindi se ci lamentiamo e non cambiamo le cose siamo destinati alla lamentela perenne o all'invidia verso il paese vicino....
    e invece no....
    mi è piaciuta moltissimo la tua mail....
    ;)
    postato da prescia il 10/09/2007 13:02

    Premesso che a me piace vivere in Sardegna con i suoi pro ed i suoi contro, che non ho il tempo di leggere il post che citi e che adoro i muffins al limone e semi di papavero posso dire, per esperienza personale, che in Inghilterra non si vive niente male. La mia considerazione riguarda un mio personale punto di vista. Ho vissuto in Inghilterra e dopo tre giorni che vivevo lì avevo una casa, 2 lavori e se lo avessi voluto avrei potuto richiedere un sussidio di disoccupazione di circa 40 sterline la settimana sinchè l'ufficio di collocamento non avesse trovato per me un lavoro adeguato alla mia specializzazione e titoli di studio. Avevo l'assistenza sanitaria per la quale pagavo una cifra irrisoria(ma qui c'entra anche il contributo della nostra sanità nazionale), ho aperto un libretto di risparmio e se avessi voluto avrei avuto un mutuo per l'acquisto di una casa. Certo il cibo (a parte alcune eccezioni) non è il massimo ed è ipercalorico, non esiste il bidet e il clima non è il nostro.La maggior parte delle persone si ubriaca da far schifo durante il weekend, però prendono il taxi, che lì è alla portata di tutti! Quando vai in posta non troverai nessuno sportello chiuso perchè il/la responsabile è andato a fare la spesa, in ogni ufficio tutti fanno la fila regolarmente (anche per prendere l'autobus), senza sgomitare e senza inutili perdite di tempo. In quasi tutti i negozi c'è un ufficio reclami al quale rivolgersi per acquisti non graditi e se non ti rimborsano subito ti danno un voucher spendibile quando vuoi. E' necessario anche puntualizzare che io non vivevo a Londra ma in una città di circa 100.000 abitanti più a misura d'uomo. Altra cosa non gradita è che gli Inglesi sono diffidenti, all'inizio ti accolgono sorridenti e gentili però gli ci vuole tanto tempo prima di instaurare un'amicizia. E' anche vero però che una volta diventati tuoi amici si farebbero ammazzare per te! Poi sono per la maggior parte razzisti soprattutto con le persone di colore, cosa che mi da il voltastomaco visto che storicamente si sarebbero potuti evitare di fare gli schiavisti e lasciare gli africani in pace nella loro terra. Non sono d'accordo sul fatto che non ti aiutino se ti vedono in difficoltà con la lingua, anzi ho sempre trovato la massima assistenza in questo, però forse in posti tipo Londra dove di inglesi ce ne sono ormai rimasti pochi magari può succedere. Mangiare al ristorante è caro come il sangue, soprattutto nei ristoranti italiani dove ciò che mangi è tutto fuorchè italiano a parte casi rarissimi e costosissimi. In compenso puoi trovare cibo multietnico da asporto a prezzi molto bassi! Anche i mezzi di trasporto sono costosissimi in particolare i treni, se fai i biglietti in anticipo puoi trovare ottime offerte ma all'ultimo minuto ti dissanguano. Insomma, come in ogni posto c'è il bene ed il male, io ho detto la mia e adesso la finisco qui altrimenti ti occupo tutto il blog! ;-) Spero che la mia risposta sia stata soddisfacente baci baci e buona giornata
    postato da vento il 10/09/2007 13:38

    Buonasera Capitano,

    chiedo scusa per il silenzio di questi giorni ma ero in compagnia di Ginsberg e Whitman. Mi hanno parlato dei loro scritti e quasi avrei voluto anch'io "toglier le porte dai cardini"!

    A parte l'esame che mi attenderà venerdì, tutto bene, grazie! Tu?

    Uhm... Inghilterra?! Purtroppo dell'Inghilterra non so quasi nulla... Non ci sono mai stata... So di chi laggiù è scappato e qui non ha fatto più ritorno ma non ho esperienza diretta. Mi dispiace!!!

    Anch'io decanto sempre terre lontane... Teutoniche od olandesi, precisamente. Dovrei dunque cercar di controllarmi!;o)

    Zaz.

    ps. comunque no, io in Inghilterra a viverci non proprio non andrei!
    postato da Zazie il 10/09/2007 22:37

    Proprio non andrei!(n.d.r)

    La dislessia (o disgrafia) che avanza...
    postato da Zazie il 10/09/2007 22:39

    Cap.
    Sono a pezzi.
    Ieri sera a scuola è stato terribilmente pesante.
    Sono arrivata a casa e avevo talmente mal di testa che mi veniva il vomito.
    Oggi in uff. sono a pezzi.

    Mi devi consolareeeee.
    Che mi vien da piangereeeee.
    postato da MjB il 11/09/2007 09:51

    Noto una certa fiacchezza in giro. Non che mi aspettassi che il superattivo signor Attivissimo avesse il tempo di rispondere al mio post, anche se la speranza è l'ultima a morire. D'altra parte il blog è come la vita, interagisci con quelli della tua fascia sociale: i nobili con i nobili, i ricchi con i ricchi, i peones con i peones.
    Per rispondere a M&B, scriverò qualcosa per tenerla su o almeno per tenerla impegnata nella lettura. Ho in mente di scrivere una serie di articoli su Beppe Grillo. Ora però sto per scendere per svolgere una pallosissima questione burocratica al municipio. Se torno integro scriverò qualcosa. Hasta la vista companeros.

    postato da mio capitano il 11/09/2007 10:12

    Caro Capitano,
    Inghilterra. Io ci ho vissuto due anni, in periodi diversi. A Londra. Non è tutto oro quello che luccica, ma secondo me la somma algebrica finale è positiva. Attenzione però: secondo me i risultati di un ipotetico sondaggio sono molto diversi a seconda della fascia di età del campione. credo sia meraviglioso per under 35, dopo di che secondo me il consenso diminuisce.
    Ti devo però tirare le orecchie per il post sulla musica. Anche tu non hai presentato pro e contro con grande equilibrio. Non è corretto rappresentare gli anni 60 solo con Brel (peraltro belga) e Aznavour e l'anno 07 solo con Beyoncè e Aguilera. Messe le cose così hai ovviamente ragione. In particolare, MTV è rappresentativo del rock anni 2007 come il tg4 può essere rappresentativo dell'imparzialità della stampa italiana...
    a presto
    ps ma se uno non vuole avere un account google può postare da te ? se sì spiegami come
    postato da alan zivojinovic il 12/09/2007 08:25

    Buon giorno è sempre un piacere leggerti...
    postato da isimaro il 12/09/2007 09:02

    Risposta a Alan che commentava pure l'altro post sulla musica. In effetti non sono stato imparziale nel mio breve post sugli chansonnier dei '60. I Sessanta non solo gli chansonnier e l'epoca moderna non è solo Mtv. A mia piccola discolpa posso dire che gli inglesi e l'Inghilterra di Altissimo a me risultano boriosi, antipatici e vanagloriosi (tra l'altro in quelle lande si producono ancora quantità industriali di romanzi e film di apologia del colonialismo vittoriano), mentre i cantautori degli anni Sessanta dell'altro post mi ispirano immediata simpatia.
    Ora che abbiamo fatto cifra tonda coni commenti possiamo pure pubblicare il post su Grillo.
    postato da mio capitano il 12/09/2007 10:06

    RispondiElimina