martedì 18 aprile 2006

Voglia di avventura

“Quando un giorno che secondo voi dovrebbe essere mercoledì, vi sembra fin dall’inizio domenica, potete star certi che qualcosa non va”.
Se qualcuno ricorda un incipit più efficace e suggestivo di questo (si parla di letteratura in generale e non solo di fantascienza) questo è il momento di parlare.

Lessi Il giorno dei trifidi di John Wyndham al tempo del liceo, in un Oscar Mondadori con prefazione di Fruttero & Lucentini. Fui fulminato fin dall’inizio. Provavo quasi un dolore fisico per non poter scorrere le righe più in fretta e ricordo che dovevo faticare per reprimere l’impulso di girare le pagine per vedere come andasse a finire una certa situazione non ancora letta. Il romanzo che lessi apparteneva a un mio compagno di scuola e, per non restituire il prestito, rammento che inventavo continue scuse. Infine quello desistette dai tentativi di rimpossessarsi della sua proprietà, lasciando l’agognato volumetto nelle mie mani (lo risarcii della perdita con un romanzo della trilogia galattica di Asimov).

Breve nota. I miei gusti in fatto di fantascienza si dividevano e si dividono equamente tra due filoni. Quello delle grandi invasioni aliene: organismi di altri mondi, sempre animati da voglia di genocidio o sopraffazione distruttiva, cercano di assumere il controllo del mondo sterminandone gli abitanti. E quello avventuroso-catastrofico, molto in voga qualche decennio fa, tempo di guerra nucleare vista come possibile e forse probabile: l’incuria o la sete di potere degli uomini generano un cataclisma che distrugge gran parte della civiltà e tu (tu lettore che ti identifichi nel protagonista) devi sopravvivere in mezzo a difficoltà di ogni tipo. Il giorno dei trifidi appartiene al secondo filone fantascientifico. Ecco in breve l’inaudito inizio.

Ti svegli una mattina in ospedale. Tutto ti sembra strano. Gli orologi hanno battuto le sette e poi le otto, ma non senti il minimo rumore di traffico. Eppure il tuo ospedale è in una delle strade più rumorose e trafficate di Londra, e sai con certezza assoluta che quel giorno non è domenica.
Hai gli occhi bendati e non vedi niente. Hai subìto un’operazione chirurgica agli occhi (difficile, non sai se continuerai a vedere) e proprio questa mattina aspetti che ti tolgano le bende. Con molte difficoltà raggiungi il campanello e lo suoni e poi lo suoni ancora. Niente. Non viene nessuno. Chiami a tutta voce. Neanche l’ombra di un’infermiera. E intanto ancora nessun rumore di traffico. Cogli ogni tanto scalpiccii confusi e suoni di lamenti lontani. A un tratto capisci che sei solo e che nessuno verrà mai da te.
Sei costretto a prendere una decisione rischiosa. Devi toglierti le bende dagli occhi, anche se ciò potrebbe essere deleterio per la tua vista. Lo fai e ti va bene. La vista è annebbiata, ma poi si schiarisce. Ci vedi ancora.
Vai fuori. Nessuno. L’ospedale è deserto. Hai paura. Sei solo. Nessuno a cui domandare nulla. Percorri stanze e corridoi senza vita. Per le scale incontri finalmente un dottore. Gli chiedi informazioni. Lui ti domanda sorpreso: ma lei ci vede? Strana domanda, ti dici, ma rispondi che ci vedi perfettamente. Ti chiede di aiutarlo a raggiungere la finestra più vicina. Lo fai. L’attimo dopo il dottore a cui hai chiesto informazioni si è gettato di sotto spiaccicandosi in strada (sei al quinto piano).

Esci finalmente in strada e ti rendi conto della tragedia. È capitata una catastrofe che ha reso ciechi tutti gli uomini. A quanto pare sei il solo che ci vede. Londra è in pieno caos. La vita civile non esiste più. Niente polizia. Niente legge. E oltretutto le strade sono invase da creature vegetali di origine aliena, i trifidi, che uccidono con aculei avvelenati chiunque abbia la disgrazia di trovarsi sul loro cammino (perché possono spostarsi).

Ora può iniziare la tua avventura.

1 commento:

  1. Come va da queste parti?
    postato da iltov il 19/04/2006 01:09

    Illuminami, ti prego: decriptami il tuo ultimo commento!! Grazie..
    postato da la strana G. chiede.. il 19/04/2006 01:31

    Grazie, sei stato gentilissimo.. Però la tipa della foto non sono io: è Brigdet Jones, alias Renée Zellweger. Non dirmi che non la conosci..
    postato da la strana G. ringrazia.. il 19/04/2006 01:41

    si, sono molto fortunata visto che negli anni mi è capitato spesso....merito degli amici che hanno la casa la....e la vacanza dello scorso dicembre è stata indimenticabile più che mai!! per la partita, beh spero ci rifaremo in fondo li abbiamo arginati abbastanza, ma quel che tocca ronaldinho diventa oro (anche se è umano, sbaglia anche lui!!)....ah se ripenso alle palle che non sono volute entrare...i nostri santi c'erano, ma mi sa che erano più numerosi i gufi!! e ora tutti a barcelona, perdere per perdere almeno combatteremo alla grande!! Vincere e vinceremo!!!
    postato da pea_carl il 19/04/2006 02:01

    Ciao penultimo, grazie per essere passato da me. Il sonno mi impedisce di leggere dettagliatamente il tuo post... Cmq... si sto per prendere la seconda laurea o per meglio dire ci sto provando... al momento lavoro già in uno studio legale. Spero di realizzarmi nella vita professionale dato che in quella sentimentale sn un fallimento! A presto!
    postato da mona il 19/04/2006 04:44

    Ecco un'altro inizio efficace e suggestivo: "Il giorno che venne ammazzato, Santiago Nasar si era sveglaito alle 5 e 30, quasi tutti in paese sapevano cosa stava per accadere, ma non lui." Non siamo nel genere fantascientifico, vale lo stesso?
    postato da adelasia il 19/04/2006 11:07

    Tempo fa io feci un giochino, ma non mi ricordo se tu avevi già cominciato ad occuparti del tuo blog. Per me l'incipit più memorabile è quello della Metamorfosi di Kafka, da lì nacque l'idea del giochino; se ti va, il post è ancora visibile in alto a sinistra, nel mio blog, sotto il titolo "Post in divenire". In merito alla fiction io sono per "Straniero in terra straniera" di Robert Heinlein; ma amo moltissimo anche Dick, in praticamente tutto quello che ha scritto. Ciao :-)
    postato da Amfortas il 19/04/2006 13:03

    ah, come al solito uno non si può assentare qualche giorno che si perde 3 post... sai che la tua produttività aumenta nei weekend? Bisonti: che strano. La mia immagine western associa gli indiani che cavalcano a pelo mentre cacciano la mandria, o la spingono verso i dirupi. Il cowboy con pulzella non lo vedo bene, a meno che lei non sia una sorta di Calamity Jane (o Calatemy i Jeans)... ma forse leggo troppo Tex e il mio romanticismo non funziona in chiave western. Sillogismo: pensare che una donna bella, in carriera e con autostima ipertrofica sia capace di un ragionamento lineare (e soprattutto agisca di conseguenza) è pura ingenuità... Trifidi: il libro non l'ho letto, pur essendo un divoratore del genere, però mi sembra di ricordare un film, possibile? Per dire la verità non sono un fan del genere mostri tentacolosi che invadono la terra, anche se ogni tanto non fa male darci un'occhiata. Approvo invece gli scenari post-apocalittici, anche se non rigorosamente fantascientifici. Ciao (senza punteggiatura, tanto sono un maschio)
    postato da Colui che vede Oltre il 19/04/2006 14:47

    Accidenti...io non amo questo genere di racconti, ma devo dire che mi ha appassionato...
    postato da Sibilla il 19/04/2006 15:24

    Per l'amico Colui Il tipo di romanzo fantascientifico che prediligevo in assoluto era quello della sopravvivenza. Tipo è venuta la guerra nucleare (H su Los Angeles), tutti gli uomini sono ciechi e tu no (Il giorno dei trifidi), virus o quello che sia distrugge colture agricole (Morte dell'erba), equipaggio di astronave torna sulla terra trovando un pianeta distrutto (Hanno distrutto la terra)... e tu devi sopravvivere in uno scenario angosciante in mezzo a una società disgregata senza alcuna parvenza di legalità (ciascun balordo armato di fucile si crede una specie di signorotto medievale). La mia anima cantava quando mi trovavo tra le mani una storia così, quando dovevi fare le scorte alimentari nei supermercati superando l'opposizione di biechi individui che si consideravano padroni di interi settori cittadini. Quando, pur nella catastrofe generale, riuscivi a trovare una ragazza per te, quella carina e piena di sentimento che mai avresti conquistato in un mondo normale e funzionante. Quando, dopo molte traversie, riuscivi a vedere una luce di speranza nell'impazzimento del mondo. Tutto il mio essere esultava quando trovavo un romanzo così scritto in maniera appena appena passabile. Eppure la storia di fantascienza che ho trovato più appassionante in assoluto non appartiene a questo sottogenere, ma a quelle delle invasioni aliene. Si tratta del famoso romanzo "l'invasione degli ultracorpi" (il titolo è quello del film, non del libro, devo averlo già ricordato da qualche parte). Organismi alieni invadono la terra sostituendosi agli uomini e riproducendoli in ogni minimo particolare fisico (eppure la personalità di questi individui, pur mantenendo ogni ricordo del soggetto originale, è diversa, e qualche eroico personaggio si rende conto dell'orrore e cerca di opporvisi). "Il giorno dei trifidi" non è un romanzo di mostri, ma probabilmente il capolavoro assoluto della narrativa fantascientifica di sopravvivenza (credo sia ambientato nel 52 o 53; mentre "L'invasione degli ultracorpi dovrebbe situarsi intorno al 56: è chiaro che il periodo d’oro della fantascienza è stato quello dei Cinquanta). E’ possibile che tu abbia visto un film ispirato a questo romanzo; ma non lo giudico un prodotto di alta qualità a differenza della storia scritta.
    postato da penultimo il 19/04/2006 15:50

    teribbbbile!!!
    postato da sex.and.thecity il 19/04/2006 19:49

    L'inizio del racconto non è poi così di fantascienza, la realtà ospedaliera è di gran lunga peggiore. Lo sapevo, chi si somiglia si piglia, adesso scrivi poemi a Colui. Devo preparare le bomboniere?
    postato da salem il 19/04/2006 20:50

    Graziosa e affascinante Salem, il poema lo posso scrivere pure a te. Anzi se mi fai un sorriso ammiccante in stile strega per amore hollywoodiana, ti assicuro che la qualità del mio componimento sarà nettamente superiore. Non so se ho detto che vado pazzo per le rosse... scusa, tu di che colore hai i capelli? Carrie, sei essenzialissima. Sibilla, poche donne in effetti mostrano passione per la fantascienza; anche se mi è capitato di conoscere delle ragazze che andavano matte per storie di alieni e di civiltà galattiche. Amfortas, ottimi Dick ed Heinlein, verrò quanto prima a vedere il tuo post sugli incipit. Adelasia, notevole pure il tuo incipit. Mona, due lauree e un corpo da fotografare (stando al tuo ultimo post): certo non ti puoi lamentare della vita. Pea_carl, la finale di coppa dei campioni è andata, temo. Strana G, scusa per aver preso la Zellweger per te.
    postato da penultimo il 19/04/2006 21:50

    l'ho visto quel film... ma ero una bambinella... ricordo l'infermiera che guardava gli strani fatti astronomici che stavano accadendo nella stessa stanza del malato bendato...... bel film sì.... io poi per anni non ho voluto guardare le stelle cadenti ad agosto ma era bello davvero.... salutino a te francesco
    postato da ivy phoenix il 19/04/2006 21:51

    La rossa Salem ti sta guardando sorniona, occhi felini, incantatori, mentre il suo gatto produce quel mantra che intorpidisce la mente. Non sò se ricordi la splendida Kim Novak della "strega in paradiso". Solo che io sono all'inferno. kissfromhell
    postato da salem il 19/04/2006 23:28

    Potevo forse scordare la Novak ammaliatrice di Jimmy Stewart, ben coadiuvata dallo "stregone" Jack Lemmnon? Aspettami che ti raggiungo.
    postato da Orfeo il 20/04/2006 00:17

    "occhi bianchi sul pianeta terra" "l'ultima odissea" giusto per restare in tema catastrofico, quanto a romanzi "catastrofici" se ne potrebbero citare tonnellate. per quanto riguarda il tema "invasione", credo che negli ultimi tempi (il soggetto va ancora bene al cinema, ma non in letteratura, se n'è abusato veramente assai) citerei il ciclo degli chtorr di gerrold. buona lettura e buona visione.
    postato da nns il 20/04/2006 01:20

    Occavolo ora lo devo leggereeeeeeeeeeeee Riuscirò a trovarlo??? Ufffffffffff Non è che me lo spedisci che poi quando l'ho finito te lo rendo??? :D E scusami se è da un pò di tempo che non passo da queste parti... Mea culpa!!! Un abbraccio Miss
    postato da MissMagda il 20/04/2006 10:39

    Dopo questi ultimi post non potevo che metterti tra i miei preferiti:D Banvenuto! Miss
    postato da MissMagda il 20/04/2006 10:57

    Buondì! Era così scioccante quel post?
    postato da adelasia il 20/04/2006 12:07

    come ti ho detto anche nel mio bloggo sono un profondo "cultore" di fs e fantasy, non so più dove mettere libri, infatti buona parte sono ancora da mia madre oppure in cantina. più che "cultore" direi proprio... monomaniaco. e la socia odia la fantascienza, non ti dico che sofferenza per vedere un film sbracati sul divano.
    postato da nns il 20/04/2006 12:37

    Si, me medesima, a metà! Ti turbano le minigonne o le iguane bavose?
    postato da adelasia il 20/04/2006 13:06

    niente, nun je la posso fa. Per me fantascienza non è avventura, non mi fa sognare. Peccato, eh??? Però ogni tanto qualcosa mi attira e ci riprovo. :) PS: quando scrivo di nascosto e in modo criptico è perchè sento dolore. Mi attendeva il funerale di un amico, mi sono usciti dai cassetti i ricordi. Li ho scritti di getto, uno dietro l'altro. Era in effetti scritto più per me che per gli altri.
    postato da grisù il 20/04/2006 14:25

    Grazie per le tue parole! Ho problemi col lavoro ed ancora non ho il collegamento a casa...ma sto provvedendo! Appena possibile posterò! Bello il tuo racconto, sarà per la città e per la storia surreale che nella mia mente il tuo racconto l'ho visualizzato attraverso le immagini del mio amato Dylan Dog! Buona giornata pb
    postato da pb il 20/04/2006 15:23

    buongiorno....questo genere non mi fa impazzire quindi ti lascio un saluto un abbraccio ed un dolcissimo bacio..a presto..
    postato da Aikido il 20/04/2006 16:21

    i trifidi? saranno forse uomini con 3 fegati, occhi chiari e sguardo d'acciaio, cavalcanti bisonti in sterminate praterie, resistenti a qualsiasi evento catastrofico della natura, imperturbabili nelle loro scelte.... di loro le donne si innamorano al primo sguardo, vengono fatte salire a cavallo della bestia e portate in caverne nelle quali detti trifidi si rivelano estasianti amanti. passata la passione la donna viene abbandonata a se stessa. riversa sul trifido la più grande frustrazione per questa mancanza di sentimento. lui, dotato di ben 3 fegati, assorbe fino a morire di cirrosi epatica... anche il fegato più resistente prima o poi si arrende! pura fantascienza, s'intende :-) PS se i miei commenti postumi ti danno qualche problema, fammelo sapere... magari con un bollettino meteo ;-) bacio
    postato da sempreio il 21/04/2006 10:03

    Niente paura, sempreio, vai alla grande. Il bollettino meteo lo faccio nel post nuovo. Conosci per caso qualche donzella che questo cattivissimo trifido con tre fegati potrebbe portare in una caverna onde allietare l'animo, pure a prezzo della vita? :-)
    postato da il meteorologo il 21/04/2006 11:46

    sei così dolce che ti meriti la donzella più intrigante del mondo... sarà la mia prossima missione: cercarla e fartela conoscere. felice? almeno per un attimo, dai!
    postato da sempreio il 21/04/2006 12:31

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