giovedì 19 ottobre 2006

Quante persone verranno al mio funerale?


Dalla finestra ho visto un corteo funebre passare nella strada di sotto. Era molto sobrio, una macchina nera davanti e alcune persone, poche, che seguivano l’ultimo viaggio del loro caro scomparso (ricordo soprattutto una signora vestita di chiaro che portava un bambino nel carrozzino). La visione del corteo funebre mi ha turbato, cioè mi ha turbato soprattutto la scarsezza del seguito umano. Ho pensato: succede così, vivi molti anni, fai sogni degni di un supereroe, conosci tante persone, ti innamori a ripetizione della gente più assurda… poi muori e al tuo funerale si presentano una dozzina di persone che hanno l’aria di volersi trovare altrove.
La scena vista dalla finestra mi ha colpito tanto da spingermi a scrivere questo post di getto. Mi sono chiesto come sarà il mio funerale quando sarà il momento. In verità mi è sembrato di vederlo per un attimo mentre mi sporgevo dal davanzale. Facevo l’ultimo viaggio in una macchina mortuaria semplice, economica, con poche persone al seguito, forse perfino meno di quelle del funerale di stamattina. Non mi dispiaceva, mentre avevo quella visione, di essere morto (capita a tutti prima o poi), ma trovavo davvero avvilente che così poche persone avessero sentito la mia mancanza. Insomma, è un’ingiustizia andarsene nell’indifferenza altrui. So che può sembrare un pensiero ridicolo: se sei giunto al capolinea della vita, che cavolo te ne frega se al tuo funerale di presentano tre individui sbadiglianti o folle da stadio?
Ho provato sentimenti analoghi anche girando sul blog, specie imbattendomi in siti abbandonati da tempo (eventi che mi inducono sempre a pensieri luttuosi). C’è una ragazza che ha abbandonato da alcuni mesi, ho parlato spesso con lei, le piacevano le canzoni di “Mary Poppins” (soprattutto lo “Spazzacamin” o quella della pillola che va giù con un poco di zucchero). Sul suo blog abbandonato ci sono si è no cinque commenti e due glieli ho messi io. D’altra parte ci sono i morti “fortunati” come chi ha abbandonato il blog da anni e trova ancora chi gli lascia segni del suo passaggio.
C’è chi muore ricordato e benvoluto e chi non trova manco un disgraziato che gli metta un crisantemo appassito sulla tomba.

2 commenti:

  1. Mio Capitano... non avvilirti pensando a chi sarà presente o assente a quest'evento della tua vita! Pensa piuttosto a far sì che la tua vita diventi dono x gli altri... x chi ti è accanto e x chi ti scrive magari attraverso un semplice blog! Un abbraccio. dyla! p.s. grazie d'essere passato da me!
    postato da dyla! il 19/10/2006 15:49

    Buondì Mio Capitano anch'io ho talvolta immaginato il mio funerale e tutto quello che ho visto è stata la camera ardente e quell'albero, visibile da casa mia sulla montagna del mio paesello, sotto il quale vorrei che fossero sparse le mie ceneri: non mi serve un corteo funebre, nè i fiori o una tomba con epitaffio. E poi come dice Totò nella poesia "'A livella": 'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella. 'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto? Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo, suppuorteme vicino-che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie...appartenimmo à morte!" Quindi poco conta cosa sei o hai fatto nella vita, che ti importa degli onori, di quanta gente ci sarà al tuo funerale, quanti di essi piangeranno e quanti invece proveranno compiacimento. A me dispiace per chi muore, ma mi dispiace molto di più per chi resta.
    postato da vixi il 19/10/2006 16:11

    Mmm. Io non baderei ai numeri. Non importa se saranno poche o molte le persone che mi accompagneranno verso la vita eterna. L'importante è che provino amore per me e che abbiano in sè qualcosa di me. Dei miei pensieri, delle mie idee, delle mie emozioni, dei miei insegnamenti, del mio amore. Il resto non conta... fa solo numero, dico io. Un bacio P.S. Grazie per le parole che hai lasciato da me... io non mi sento proprio una Signora. Forse perchè sembro una bambina? Forse. Comunque... stiamo bene, davvero bene, a parte un pò di stanchezza da quasi fine settimana.
    postato da Rem il 19/10/2006 17:10

    Ragazzi, sarebbe possibile sapere se c'è qualcuno che ha sperimentato pure lui questa fantasia del proprio funerale con poche persone al seguito? E' vero che qualche volta sostengo idee non molto accettate da tutti, ma pensavo che il mesto scenario delle esequie spopolate fosse comune ad altre persone.
    postato da Mio Capitano il 19/10/2006 18:29

    Oh Capitano... Mio capitano... Spessi quante volte ci ho pensato io... Vero!!!!!! Mi capita sempre quando vedo scene tristi come coreti funebri o gente che piange un lutto... Penso sempre "Chissà quanta gente ci sarà??.. Chissà se quella persona che ho amato tanto e che non vedo da anni verrà almeno a portarmi un fiore..." Pensieri tristi lo so... ma ci sono... e penso che almeno una volta, magari mentre una scena del genere ti passa davanti agli occhi, tutti li abbiamo fatti pensieri... Baciotto sul naso... Morg
    postato da MORGANA il 19/10/2006 20:19

    Se non sbaglio era Tom Sawyer che si presentò sorridente al proprio funerale tra le facce allibite dei paesani. Dev'essere un bell'effetto... che dire, per completare il mio grande momento da saccentone (quando posso permettermene uno :)!), "sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna", dal buon Foscolo. ciauz
    postato da Colui che vede Oltre il 19/10/2006 20:28

    Con tutto il rispetto per l'amico Colui, al cui lontanissmo funerale non so quanta gente presenzierà, Foscolo, che pure aveva lasciato cospicue eredità di affetti (specie nell'universo femminile a quanto ricordo), era pure un pizzico pessimista sul suo modo di andarsene, come si vede qui sotto: Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, l'ossa mie rendete Allora al petto della madre mesta.
    postato da Capitano il 19/10/2006 20:39

    Io ci penso ma nel senso che prendo in seria considerazione di lasciare le mie volontà circa il funerale. Desidererei che venissero solo alcune persone, a parte la famiglia. Come sai vivo in un kibbutz, che vuol dire vivere spalla a spalla per tutta una vita e ognuno di noi conosce vita morte e miracoli degli altri. Si dice che in kibbutz non ci siano segreti, ed è abbastanza vero. Quando sento i discorsi ai funerali, mi rendo conto di che cosa sia l'ipocrisia. Per tutta una vita abbiamo detto peste e corna di Tizio e da morto è diventato tutto quello che c'è di migliore e positivo. Eh no, non mi va. Allora preferirei che ci fossero poche persone ma sincere. Mi sembra più dignitoso. Che peccato che non facciano più i funerali con i cavalli e i carri neri e oro, mi piacevano tanto!
    postato da ariela il 19/10/2006 21:30

    Ragazzi, avvertitemi se il discorso si fa troppo mesto, che io vado a postare subito le donnine nude! Rispondo ad Ariela sulla questione dell'ipocrisia che prende gli ipocriti vivi nel definire l'ipocrita morto... Ebbene, cara ariela, devi sapere che io in tutta al vita ho avuto delle potentissime repulsioni verso alcune cose da fare ma soprattutto da dire. In alcune occasioni, pur con tutta la buona volontà, la gola rifiutava di modulare le parole che la buona creanza esigeva. Per esempio ho sempre trovato ostacoli insuperabili a dire cose scontate come "buon appetito" a tavola o "auguri" il giorno del tuo compleanno. Uscendo un pochino dal discorso, mi rifiutavo di dire "don" (alla maniera napoletana) per rivolgermi a una persona di una certà età... ogni volta che dicevo "don" a qualcuno mi veniva in mente don Vito Corleone che dice “Ti farò un’offerta che non puoi rifiutare”. Tornando all’argomento del post, una delle tante cose che mi rifiuto di dire è la parola “buonanima” riferita a qualsiasi mascalzone morto. Ogni volta che in famiglia dicono “buonanima” richiamandosi a qualche parente morto, io inevitalmente preciso “Forse vorrai dire ‘l’anima’”. E faccio notare che già evitando di accostare aggettivi negativi alla definizione “anima” faccio un grande favore al parente trapassato. In particolar modo c’è un mio lontano cugino defunto anzitempo fattosi notare unicamente per aver offeso a morte la casa di mia sorella (non è una bella casa, ma mia sorella ha sofferto tanto per averla) che proibisco a chiunque di chiamare “buonanima”.
    postato da Capitan Buonanima il 19/10/2006 22:40

    Per quanto rigurda quello che hai scritto sul mio blog... più che giusto... L'amore...quando c'è... è molgot più devertente della morte... Per quanto rigurada invece il tuo commento qui sotto...COMPLETAMENTE D'ACCORDO... sapessi quante volte lo dico a mia nonna... lei chiama "buonanima" tutti... pure il più mascalzone dei mascalzoni.. Ma questa è una cosa tutta nostra.. Noi napoletani siamo fatti così.. vediamo il buono anche in uno "scarrafone" bruttissimo e puzzoso... ;) Simme e Napule paisà.. ;) Bacio al sapore di mare (che mi manca troppo) Morgana
    postato da MORGANA il 19/10/2006 23:37

    Salve, a proposito di funerali mi è venuto in mente un film che ho visto per caso al cinema un po' di anni fà e che consiglio di vedere: "Le onde del destino" di Lars Von Trier. La storia potete leggerla quì http://www.landscape.it/viceversa/film/leonde.htm Il film, ambientato in un paesino del nord della Scozia, inizia e termina con un funerale; la cosa che colpisce è che alle donne è proibito parteciparvi (a meno che non si tratti del loro funerale) e il celebrante condanna alle fiamme dell'inferno il morto se questi si era comportato male secondo la loro bigotta morale. Ciao PS. vixi se ne và, muore e si gode il suo funerale, era ora dopotutto!
    postato da vixi il 20/10/2006 03:42

    Lo letto tra i commenti un qualche riferimento a Foscolo... beh... meglio lasciarlo stare. Secondo il mio modesto parere, quel pover uomo per il troppo trombare (ebbene sì, anche quello fa male!) si era fatto un numero considerevole di mostri nel cervello... la cosa non lo ha certo aiutato. Pensava troppo alla morte, diavolacci, al posto di godersi veramente la vita... questo non toglie che sia un mito, eh? Ad ogni modo, comunque, se non credi in qualcosa al di là della morte... se leggi davvero qualche brano dei sepolcri... c'è un passo. Bellissimo. In cui Foscolo descrive Omero, poeta cieco, che sente l'anelito delle tombe dei Troiani e le interroga... mai vista un'immagine di potenza simile... perché per Foscolo è la Poesia la vera illusione, quella Eterna con la E maiuscola. Perchè i funerali finiscono, le tombe si distruggono... ma un verso che canta un uomo e le sue azioni le consacra al tempo. Mi son gasata troppo... un bacio, Capità! Smackete!!!
    postato da Laura il 20/10/2006 11:12

    Cito dall'Otello di Verdi. Credo in un Dio crudel che m'ha creato simile a sè e che nell'ira io nomo. Dalla viltà d'un germe o d'un atòmo vile son nato. Son scellerato perchè son uomo; e sento il fango originario in me. Si! questa è la mia fè! Credo con fermo cuor, siccome crede la vedovella al tempio, che il mal ch'io penso e che da me procede, per il mio destino adempio. Credo che il guisto è un istrion beffardo, e nel viso e nel cuor, che tutto è in lui bugiardo: lagrima, bacio, sguardo, sacrificio ed onor. E credo l'uom gioco d'iniqua sorte dal germe della culla al verme dell'avel. Vien dopo tanta irrision la Morte. E poi? E poi? La Morte è' il Nulla. È vecchia fola il Ciel. La penso così, quindi, che me frega? Ciao.
    postato da Amfortas il 20/10/2006 11:33

    Oddio...questo post ha rattristato anche me... Io preferisco non pensare a chi ci sarà il giorno del mio funerale.Perchè mi aspetto che ci saranno tante tante persone e poi magari ce ne sono due...O peggio nessuno. Cmq io sostengo sempre che siamo quello che diamo. Più diamo e più persone avremo al nostro funerale... Il problema è...NE VALE LA pena??? Come hai scritto noi non lo vediamo se poi ci sarà qualcuno oppure no... Ma metti caso che invece lo vediamo?? Io preferisco non rischiare...Voglio tanti amici e amori, per non offendermi quel giorno. Sono sicura che sarei permalosa anche da morta. Bel blog cmq:) Susanna
    postato da lasusina il 20/10/2006 12:29

    Pensieri tristi! Sarà l'autunno?! Ciao e grazie del commento da me...
    postato da Visionario il 20/10/2006 13:02

    Bha' che dirti? Così di primo acchitto potrei dire che il numero dei presenti è proporzionale a chi sei, ma poi potrei aggiungere che a volte una persona anziana muore e molte persone affettive sono morte prima di lei, o ancora che noi vivi siamo complessi e complicati di fronte al dolore... quanto più è forte quanto più non ce la sentiamo ad andare alla cerimonia funebre. Conosco molte persone che non ce l'hanno fatta ad andare al funerale della madre, o del fratello ecc. ecc. Ecco anche io appartenevo a questa categoria... e mi rifiutavo categoricamente di andarci... poi crescendo ho capito che sbagliavo, perchè quel momento condiviso in gruppo esteso.. è un momento che i vivi sentono di grande solidarietà e condivisione... Ora ci vado più convinta....... se vuoi verrò anche al tuo... ovviamente se sarò ancora viva :o) Vatti a vedere le donnine senza veli va... è meglio!! Giadadeldeserto
    postato da giadadeldeserto il 20/10/2006 13:06

    Do una piccola risposta a una certa riflessione che ho colto in alcuni commenti, tra cui mi pare di ricordare quelli di Colui che vede oltre, Lasusina e Giada. Secondo questa scuola di pensiero, se lasci eredità di affetti avrai un corteo funebre numeroso... viceversa, ti accompagneranno nell'ultimo viaggio solo il becchino con il suo assistente di secondo grado. Colui citava pure una massima di Foscolo, ma ho notato che il funerale del nostro grande poeta è andato deserto (si svolse in Inghilterra, se ricordo bene)... Nessuno può accusare Foscolo di aver amato poco. C'è pure un secondo è più importante elemento che sconfessa la convinzione che se molto hai amato molto ti ricorderanno alla tua dipartita. Come è noto i più affollati funerali di sempre sono quelli dei gangster, i cui carri funebri hanno al seguito code umane chilometriche. Anche gli adepti di Al Capone hanno lasciato cospicue eredità di affetti? Saludos por todos.
    postato da i funerali di Al Capone il 20/10/2006 14:34

    tuca tuca? più o meno, io sono più vicino agli anta che non agli enta. (cavolo, voglio tornà ragazzo). anche tu dal canto tuo hai ragione non siamo davanti a doctor jekil (?) e mister haide (?) concordo sul forza "N" in tutto. un saluto affettuoso e buon we. max
    postato da max il 20/10/2006 16:07

    tuca tuca? più o meno, io sono più vicino agli anta che non agli enta. (cavolo, voglio tornà ragazzo). anche tu dal canto tuo hai ragione non siamo davanti a doctor jekil (?) e mister haide (?) concordo sul forza "N" in tutto. un saluto affettuoso e buon we. max
    postato da max il 20/10/2006 16:07

    Che importanza ha come si muore? si è morti e basta.
    postato da sibillasi il 20/10/2006 16:49

    E' evidente, sibilla, che non ha importanza ciò che succede dopo che siamo morti (a meno che uno non creda che la vita continui in altra forma e, in quell'all'altra forma, si riesca a guardare alle nostre spoglie mortali e a provare emozioni riguardo al loro trattamento). Io al momento non ipotizzo che mi troverò, dopo la ma dipartita, sopra una nuvola o in un luogo affine a osservare lo spettacolo del mio funerale (nell'improbabile ipotesi che fossi asceso al Cielo, ritengo che mi dedicherei con più dedizione al godimento dei piaceri, anche di lega bassa o bassissima, che colà si devono sperimentare). Il mio post aveva solo uno scopo provocatorio... e intendeva pure fungere da diversivo ai miei articoli prediletti riguardanti i vari e allettanti aspetti geografici della conformazione muliebre (se non avete capito ciò che ho detto, è meglio, si tratta di uno di quei pensieri disdicevoli che ahimé mi precluderanno il soggiorno celestiale dopo il trapasso). :-)
    postato da Capitano dalla nuvola il 20/10/2006 17:17

    OT: ciao. Scusa, potresti passare per il mio blog? mi serve una mano.. grazie!
    postato da la strana G. il 20/10/2006 20:02

    capita spesso di fermarsi e pensare:in mezzo a tutta questa gente,x ki sono davvero importante? la cifra s aggirare al massimo a una decina di persone...e t rendi conto di essere solo...e t sembra impossibile in mezzo a tutta qst gente...
    postato da naomi il 21/10/2006 18:03

    caro mio capitano t propongo di creare una comunity di gente ke nn fa sesso per scelta...degli altri:)
    postato da naomi il 21/10/2006 19:14

    Carissima Naomi, mi spiace enormemente di non poter aderire alla tua lodevole proposta. Ma io il sesso per scelta degli altri lo farei sempre e comunque, visto che per scelta mia mi è piuttosto difficile ottemperare a questa importante attività esistenziale.:-)
    postato da Capitano il 21/10/2006 20:15

    Sinceramente m'interessa poco quante persone verranno al mio funerale ma bensi' chi mi ricordera' con affetto e con un po' di nostalgia,lasciandomi ogni tanto un fiore per non dimenticare e qualche parola per ricordare...ciao
    postato da giampaolo il 21/10/2006 22:21

    Ti lascio un bacio, Capità :P
    postato da Laura il 22/10/2006 15:55

    Chissà, Mio Capitano. Chissà per chi, siamo davvero importanti e chissà chi si ricorderà di noi. Non escludo di poter assistere al mio funerale, mutata in altra forma, Mio Capitano. Allora saprò...;) O, forse, allora non mi interesserà più e mi godrò tutti i piaceri della mia nuova vita. Se così non sarà, non troverò risposta alla domanda, se non cogliendo affetto e stima intorno a me, nella vita di tutti i giorni. Ciao, Mio Capitano. Michelle
    postato da Michelle il 22/10/2006 17:40

    ho il laffleddole, mal di gola...plossima alla fine, sob!
    postato da matrix il 22/10/2006 22:49

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  2. questo post mi ha fatto ricordare "A'Livella" (l'avrò scritto bene? sperem....)

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