“Che ne sai tu di un campo di grano?” e “La paura di esser preso per mano che ne sai?”
Se qualcuno ha sentito versi più suggestivi e forti di questi in tutta la musica italiana, non solo quella leggera, si faccia avanti ora.
Le canzoni, l’ho sempre detto, sono soltanto emozioni in musica, da custodire in luoghi preziosi. So per certo che alcune delle melodie create dalla coppia Mogol-Battisti sono conservate nello scomparto più sacro della mia mente, quello dove riponi le cose che hanno lasciato un’orma profonda nella tua vita, l’area cerebrale che probabilmente si spegnerà per ultima quando verrà il momento.
E’ incredibile la quantità di canzoni belle che ha accompagnato la produzione musicale di questa incredibile coppia della musica leggera italiana. Ispirandomi al titolo di un successo battistiano, ho deciso di scegliere dieci canzoni, quelle a cui sono più legato nei sentimenti, per rappresentare la produzione di questi due giganti della melodia. Dieci canzoni per me posson bastare come dieci ragazze per Lucio. Le cito alla rinfusa perché mi è difficile fare una classifica musicale, ma soprattutto affettiva tra questi dieci pezzi.
Ricordo che ascoltavo ragazzino questi brani alla radio, durante la mitica “Hit parade” presentata da Lelio Luttazzi. Quando arrivava il momento delle tre canzoni più vendute speravo sempre, per usare il linguaggio luttazziano dell’epoca, che l’ultima creatura di Battisti, quasi sempre “regina” per mesi e mesi, non fosse retrocessa all’avvilente posizione di “damigella d’onore” (ossia al secondo o al terzo posto).
L’ultima questione da segnalare è che solo da poco tempo si sta imponendo l’idea che, a differenza di ciò che si è detto durante tutta la sua carriera, Lucio Battisti, pur non disponendo di un’impostazione vocale da cantante tipico, è stato un interprete efficace e originalissimo della quotidianità. Anzi probabilmente gran parte del suo successo è dovuto proprio a quello da sempre considerato il suo tallone d’Achille, cioè il suo canto, il solo canto che è riuscito a valorizzare al massimo “i giardini di marzo” e “le discese ardite e le risalite”, L’“acqua azzurra, acqua chiara” o le Francesche che non possono essere con l’uomo con cui le hai viste.
Pensieri e parole. Un pezzo straordinario, insuperabile. Oltre ai versi di apertura del post, questo brano può contare su “E di un mondo tutto chiuso in una via / e di un cinema di periferia / che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai?”. E ancora di più ti colpisce quando ti confida che “Tu sola sai / se è vero o no / che credo in Dio”. Nessun pensiero e nessuna parola potranno rendere giustizia a questo splendore di canzone.
L’aquila. Amavo questa canzone nella versione di Bruno Lauzi, che è poi quella più conosciuta e di successo (detestavo Lauzi, all’epoca mi sembrava un vecchio arnese da far pena, ma non quando cantava questa canzone). I punti straordinari di questo pezzo: “Un’automobile corre / e lascia dietro sé / del fumo grigio e me / e questo verde mondo nel quale mi confondo”. Il massimo della suggestione qui: “”Ma un’auto che va / basta già a farmi chiedere se io vivo”.
Vendo casa. Inaudita e delicatissima canzone portata al successo dai Dik Dik. Una casa polverosa, piatti sporchi in cucina, un giardino in disfacimento, la soddisfazione di chi gode delle tue disgrazie. Muore la casa che ha visto un amore finito per sempre. Le ultime parole: “Questa casa è tutta da bruciare”.
I giardini di marzo. Forse la più poetica canzone battistiana. Piena di atmosfere autunnali e vulnerabilità amorose. “All’uscita di scuola i ragazzi vendevano libri”, “Ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è”. E’ già moltissimo, ma un amante delle grandi distese come me non poteva tacere dei “Fiumi azzurri e colline e praterie / dove corrono dolcissime le mie malinconie”.
La canzone del sole. L’immediatezza del messaggio semplice e fulminante. “Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi / le tue calzette rosse”: chi ha mai potuto scordare questo attacco? E che dire delle “Due arance ancor più rosse” o di “Cos’è rimasto in fondo agli occhi tuoi / la fiamma è spenta o è accesa”? Era la canzone di Battisti che mi piaceva di più da ragazzo insieme a “Fiori rosa, fiori di pesco”.
Fiori rosa, fiori di pesco. Ispirata pare a un non felice esperienza di Mogol, il quale trovò la sua innamorata in atteggiamenti poco ortodossi con un terzo individuo. La cantavo a perdifiato specie dove il ritmo aumenta. Ancora oggi non posso evitare di liberare la voce quando arrivano i versi “Posso stringerti le mani? / Come sono fredde tu tremi / No, non sto sbagliando mi ami / Dimmi che è vero”.
Emozioni. Da sempre considerata la più lirica canzone del duo Mogol-Battisti. Chi non ha mai immaginato cosa si provi a guidare come un pazzo a fari spenti nella notte “Per vedere se poi è tanto difficile morire”?
Il mio canto libero. “In un mondo che / non ci vuole più / il mio canto libero sei tu”. Inutile sprecare aggettivi roboanti. Mi si stringeva il cuore quando ascoltavo questo pezzo alla radio, schiacciandovi quasi l’orecchio sopra e avrei gridato quando Lelio Luttazzi annunciava che l’eroico Lucio Battisti, rintuzzando l’attacco dei malevoli avversari canori, aveva conservato per l’ennesima settimana consecutiva il gradino più alto della Hit Parade.
Il vento. Canzone portata al successo dai Dik Dik basata su due-accordi-due. E’ uno di quei pezzi malinconici da ascoltare quando sei in vena di sentirti sconfitto in amore, ma ciononostante eroico. “Cara, son le otto del mattino e tu ancora stai dormendo” e io ho fatto le valigie e sto per uscire per sempre dalla tua vita senza una parola.
Due mondi. Tratta dal misconosciuto album “Anima latina”, E’ una canzone che nessuno, ma proprio nessuno cita quando si parla dei migliori pezzi di Battisti-Mogol. A me è sempre piaciuta un sacco soprattutto per via del travolgente ritmo caraibico.
7 e 40. Trascinante canzone degli esordi. Il merito in questo caso pare quasi tutto di Battisti,che con la sua musica e la sua interpretazione vocale riesce a dare corpo e fascino pure a un testo di Mogol che non pare tra i più ispirati. Bella da cantare.
Molte altre bellissime canzoni di Battisti sono rimaste fuori da questo elenco, ma bisognava fare una scelta e io l’ho fatta seguendo le “Emozioni”. :-)
Le canzoni, l’ho sempre detto, sono soltanto emozioni in musica, da custodire in luoghi preziosi. So per certo che alcune delle melodie create dalla coppia Mogol-Battisti sono conservate nello scomparto più sacro della mia mente, quello dove riponi le cose che hanno lasciato un’orma profonda nella tua vita, l’area cerebrale che probabilmente si spegnerà per ultima quando verrà il momento.
E’ incredibile la quantità di canzoni belle che ha accompagnato la produzione musicale di questa incredibile coppia della musica leggera italiana. Ispirandomi al titolo di un successo battistiano, ho deciso di scegliere dieci canzoni, quelle a cui sono più legato nei sentimenti, per rappresentare la produzione di questi due giganti della melodia. Dieci canzoni per me posson bastare come dieci ragazze per Lucio. Le cito alla rinfusa perché mi è difficile fare una classifica musicale, ma soprattutto affettiva tra questi dieci pezzi.
Ricordo che ascoltavo ragazzino questi brani alla radio, durante la mitica “Hit parade” presentata da Lelio Luttazzi. Quando arrivava il momento delle tre canzoni più vendute speravo sempre, per usare il linguaggio luttazziano dell’epoca, che l’ultima creatura di Battisti, quasi sempre “regina” per mesi e mesi, non fosse retrocessa all’avvilente posizione di “damigella d’onore” (ossia al secondo o al terzo posto).
L’ultima questione da segnalare è che solo da poco tempo si sta imponendo l’idea che, a differenza di ciò che si è detto durante tutta la sua carriera, Lucio Battisti, pur non disponendo di un’impostazione vocale da cantante tipico, è stato un interprete efficace e originalissimo della quotidianità. Anzi probabilmente gran parte del suo successo è dovuto proprio a quello da sempre considerato il suo tallone d’Achille, cioè il suo canto, il solo canto che è riuscito a valorizzare al massimo “i giardini di marzo” e “le discese ardite e le risalite”, L’“acqua azzurra, acqua chiara” o le Francesche che non possono essere con l’uomo con cui le hai viste.
Pensieri e parole. Un pezzo straordinario, insuperabile. Oltre ai versi di apertura del post, questo brano può contare su “E di un mondo tutto chiuso in una via / e di un cinema di periferia / che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai?”. E ancora di più ti colpisce quando ti confida che “Tu sola sai / se è vero o no / che credo in Dio”. Nessun pensiero e nessuna parola potranno rendere giustizia a questo splendore di canzone.
L’aquila. Amavo questa canzone nella versione di Bruno Lauzi, che è poi quella più conosciuta e di successo (detestavo Lauzi, all’epoca mi sembrava un vecchio arnese da far pena, ma non quando cantava questa canzone). I punti straordinari di questo pezzo: “Un’automobile corre / e lascia dietro sé / del fumo grigio e me / e questo verde mondo nel quale mi confondo”. Il massimo della suggestione qui: “”Ma un’auto che va / basta già a farmi chiedere se io vivo”.
Vendo casa. Inaudita e delicatissima canzone portata al successo dai Dik Dik. Una casa polverosa, piatti sporchi in cucina, un giardino in disfacimento, la soddisfazione di chi gode delle tue disgrazie. Muore la casa che ha visto un amore finito per sempre. Le ultime parole: “Questa casa è tutta da bruciare”.
I giardini di marzo. Forse la più poetica canzone battistiana. Piena di atmosfere autunnali e vulnerabilità amorose. “All’uscita di scuola i ragazzi vendevano libri”, “Ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è”. E’ già moltissimo, ma un amante delle grandi distese come me non poteva tacere dei “Fiumi azzurri e colline e praterie / dove corrono dolcissime le mie malinconie”.
La canzone del sole. L’immediatezza del messaggio semplice e fulminante. “Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi / le tue calzette rosse”: chi ha mai potuto scordare questo attacco? E che dire delle “Due arance ancor più rosse” o di “Cos’è rimasto in fondo agli occhi tuoi / la fiamma è spenta o è accesa”? Era la canzone di Battisti che mi piaceva di più da ragazzo insieme a “Fiori rosa, fiori di pesco”.
Fiori rosa, fiori di pesco. Ispirata pare a un non felice esperienza di Mogol, il quale trovò la sua innamorata in atteggiamenti poco ortodossi con un terzo individuo. La cantavo a perdifiato specie dove il ritmo aumenta. Ancora oggi non posso evitare di liberare la voce quando arrivano i versi “Posso stringerti le mani? / Come sono fredde tu tremi / No, non sto sbagliando mi ami / Dimmi che è vero”.
Emozioni. Da sempre considerata la più lirica canzone del duo Mogol-Battisti. Chi non ha mai immaginato cosa si provi a guidare come un pazzo a fari spenti nella notte “Per vedere se poi è tanto difficile morire”?
Il mio canto libero. “In un mondo che / non ci vuole più / il mio canto libero sei tu”. Inutile sprecare aggettivi roboanti. Mi si stringeva il cuore quando ascoltavo questo pezzo alla radio, schiacciandovi quasi l’orecchio sopra e avrei gridato quando Lelio Luttazzi annunciava che l’eroico Lucio Battisti, rintuzzando l’attacco dei malevoli avversari canori, aveva conservato per l’ennesima settimana consecutiva il gradino più alto della Hit Parade.
Il vento. Canzone portata al successo dai Dik Dik basata su due-accordi-due. E’ uno di quei pezzi malinconici da ascoltare quando sei in vena di sentirti sconfitto in amore, ma ciononostante eroico. “Cara, son le otto del mattino e tu ancora stai dormendo” e io ho fatto le valigie e sto per uscire per sempre dalla tua vita senza una parola.
Due mondi. Tratta dal misconosciuto album “Anima latina”, E’ una canzone che nessuno, ma proprio nessuno cita quando si parla dei migliori pezzi di Battisti-Mogol. A me è sempre piaciuta un sacco soprattutto per via del travolgente ritmo caraibico.
7 e 40. Trascinante canzone degli esordi. Il merito in questo caso pare quasi tutto di Battisti,che con la sua musica e la sua interpretazione vocale riesce a dare corpo e fascino pure a un testo di Mogol che non pare tra i più ispirati. Bella da cantare.
Molte altre bellissime canzoni di Battisti sono rimaste fuori da questo elenco, ma bisognava fare una scelta e io l’ho fatta seguendo le “Emozioni”. :-)
per un attimo mi hai fatto tornare indietro nel tempo..quanti ricordi :)
RispondiEliminapostato da web.f il 12/12/2006 11:34
Va bene Battisti, però aspettavo altri dettagli sulla formula. Un saluto.
postato da iltov il 12/12/2006 12:06
Ehmmmmmmmmmm come ben saprai non è dei POOH....a quanto leggo qui (bello qui!!).... Come dici tu, ogni canzone può darti o dirti qualcosa, oggi a me quella canzone dice molto...e alla fine ci avrei messo anche un bel puuuuuuu (stile pernacchietta). La paura di essere presa per mano.....già già già. Tanta... Ciao grazie del simpatico commento tipo ironico? devo leggerti un pò...
postato da Somewhere il 12/12/2006 12:07
Come al solito ti ringrazio per i complimenti (guarda che poi mi monto la testa...) Purtroppo di musica italiana al momento ne ascolto ben poca... (Subsonica, Elisa, NEgrita, Marlene Kuntz e quella degli anni 70-80)... Ormai non mi colpisce nulla così come mi colpiva prima. Forse è l'età anche se credo che la musica stia peggiorando come la TV, la moda ecc. Boh... è una mia impressione! :-) Ciotti!!!!!!
postato da curly il 12/12/2006 12:20
Rimarra' l'unico e il solo ad avere scritto delle canzoni cosi' belle...ciao
postato da giampaolo il 12/12/2006 12:31
adoro battisti ........il mio caro angelo.......non lo so ma è la mia preferita A&D
postato da agroedolce il 12/12/2006 13:43
bel blog complimenti, mia figlia di 10 anni adora: "dieci ragazze per me" buona giornata Roberta
postato da romont il 12/12/2006 14:29
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh scemettachesono credevo ti riferissi alla canzone del post!!! Si, giusto, quella dei Pooh..ma non ci avevo fatto caso. Pensavo ai Tiromancino, "solo tre minuti" e io ho pensato...a me se ne dai uno già di grazia. Ehmmmmm scusa, non avevo capito...ma sei simpatico lo stesso. Ciao
postato da Somewhere il 12/12/2006 14:50
hehehehe ce provi sempre e con tutte complimenti Besos A&D
postato da agroedolce il 12/12/2006 15:03
ad agrodolce Complimenti a chi? La prossima volta dico che hai scritto un post pessimo, così magari non pensi che ce sto a provà. :-))
postato da Mio Capitano il 12/12/2006 15:15
partendo dal fatto che io sono tonta, tontissima, ieri ho letto due volte il tuo articolo. Ero un cane pulcioso(ho la parrucca da cane e le pulci ce le ho ancora), ma non ho lasciato commenti perchè non capivo perchè accanto alle lettere dell'espressione algebrica non hai messo l'equivalente. Che so: "a" sta per amore? o cosa? Se io non so cosa rappresentano le lettere come posso giudicare la tua tesi matematica? Sicuramente sono tonta o ignorante ma non ho trovato indizi.
postato da paola il 12/12/2006 15:37
Risposta a Paola In effetti hai una certa ragione. Ma l'articolo di ieri doveva considerarsi interlocutorio. Era grossomodo un modo di far vedere questa famigerata formula dell'amore, che poi sarebbe stata spiegata in dettaglio nei post a seguire. Magari anche i commenti avrebbero potuto essere interlocutori. In ogni modo, con una certa dose di fantasia si poteva pure notare che le lettere della fornmula (da a a f) sono sei. E sei sono pure le categorie che cito nel post "L'ultimo boy scout". Se si mette ogni categoria, nell'ordine in cui è citata) al posto della lettera, ecco che si ha un'idea più precisa di come interpretare la mia formual (fatta, lo voglio ripetere, a livello più provocatorio che scientifico, anche se non mi pare poi infame come elemento su cui discutere).
postato da Mio Capitano il 12/12/2006 15:50
..e te l'ho detto che sono tonta!! Mbè, va avanti allora! Dammi tutta l'equazione e sarò a commentare. Anche se.
postato da paola il 12/12/2006 16:07
A paola Vado a mettere la legenda nel post in questione. Sono uscito per la solita passeggiata. Mi sono reso conto a un tratto che cantavo "7 e 40" di Battisti con convinzione; mentre non avevo nessuna voglia di fare lo stesso con "Ancora tu". Per questo motivo cambierò una delle dieci canzone del post. Infine mi sono preoccupato abbastanza nel fare l'albero di Natale. Mi accorgevo a un tratto che disponevo le palle con una simmetria eccessiva, attento a che tutto l'insieme risultasse ben strutturato, senza squilibri di palle e luci sull'albero. Mi sono ricordato del mio post "Il Dio che raddrizza i quadri sui muri" e mi sono chiesto, mettendomi una mano sul petto alla Napoleone: "Chi sono io?".
postato da Mio Capitano il 12/12/2006 18:50
La mia preferita è "con il nastro rosa." Ps.Ho comprato una gonna come la donna del tuo precedente post. Ps2:la foto l'hai snobbata???:((( Capitanoooooooooooooooo..........Smack...
postato da Skin il 12/12/2006 19:33
a proposito di buona musica, se vuoi io conduco "for us by us" musica live su radio mondo. puoi ascoltarci anche in streaming su www.radiomondorieti.it ospiti venerdì 15 prossimo: gegè telesforo, paolo vallesi e solieri venerdi 22 fabio concato e molti altri. ti aspetto se ti va ciao Reed
postato da deangelismax il 12/12/2006 19:42
Approvo in toto la tua classifica senza pensarci troppo, perchè poi salterebbero fuori le alternative, che sono tante. Personalmente sono legato a "Io vorrei...non vorrei..ma se vuoi... " in modo indissolubile.
postato da Amfortas il 12/12/2006 22:38
qual è quella del bosco di braccia tese??? Quella. Ritengo che non tutti meritino di cantarla. E' bellissima. Ad un certo punto ti scoppia il cuore.
postato da paola il 12/12/2006 23:10
a paola Il "volando sopra boschi a braccia tese" era della "Collina dei ciliegi". Quella del "Se segui la mia mente / Se segui la mia mente". Mamma mia che ricordi! Amfortas Indimenticabili le discese ardite e le risalite. anche "Confusione" (Non era questo il titolo", Il "leone e la gallina". E qui, non me ne vogliate, ma me ne faccio una bassandomi sui soli ricordi (affanculo Google). "Eppur mi sono scordato di te come ho fatto, non so una ragione vera non c'è lei era bella però. Un tuffo dove l'acqua è più blu niente di più. Ma che disperazione nasce dalla distrazione era un gioco e non un fuoco non piangere salame verde rame era un gioco e non un fuoco. Lo sai che t'amo io ti amo veramente. (falsetto) Che disperazione nasce da... Uh, la distrazione nasce dalla disperazione che... eccetera. VITTORIA!
postato da Mio Capitano il 12/12/2006 23:35
tutte canzoni bellissime,amo molto Battisti.
postato da dany637 il 13/12/2006 00:06
...ti aggiungo tra i miei blog preferiti. a presto! see you soon
postato da Reed il 13/12/2006 00:49
"Domandarsi perche' quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore ". Eccolo il verso più suggestivo in assoluto di Battisti-Mogol.
postato da medusa il 13/12/2006 10:21
Ricordi ed emozioni bellissime... il repertorio del duo Mogol-Battisti credo che sia unico nel panorama della musica leggera italiana. Non so quale di quelle menzionate nel post sia la mia preferita, ma chissà perchè ho spesso in mente: "le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi... le tue calzette rosse..." Ricordi lontani di gite in pulmann sulla neve, quando si tornava la sera, abbracciati, incoscienti e felici... Ciao Mio Capitano.
postato da Mary il 13/12/2006 10:36
Mio Capitano buongiornooooooooo! Ti lascio per pochi giorni quando torno hai postato di tutto e di più, perdonami ma non ho il tempo di leggerti causa lavoro arretrato ma appena posso ripasso e ti commento! Intanto ti abbraccio e... grazie! ;-) baci barbara
postato da barbara il 13/12/2006 10:53
Tenetevi forte. Sto per fare una dichiarazione inusitata. Sto per eleggere la canzone di Battisti che mi è più cara o che mi piace di più riascoltare adesso. Non è nessuna di quella che in genere si citano ricordando il grande Lucio. Forse parecchi non la ricordano e faranno fatica a riportarla alla mente. Devo dire che sono stato un po’ avaro quando ho parlato di essa nel post e cercherò di rimediare con questo commento. La canzone di cui parlo è “Due mondi” tratto dall’album poco conosciuto “Anima latina” del 74. L’ho riascoltata proprio stamattina e non mi stancavo più di risentirla. Dio mio, che pezzo! E che emozione. Cambiamenti ritmici, falsetti battistiani, incredibili accelerazioni melodiche, arrangiamento ispirato. Tuttavia mi è ben chiaro che questa canzone mi è tanto cara per l’incredibile nostalgia che riesce a comunicarmi, chissà perché superiore a quella pur notevole di altri pezzi battistiani. Un ritmo straordinario, un’interpretazione del grande Lucio piena di virtuosismi vocali (proprio da parte chi è stato tacciato più volte dalla critica di essere un non cantante). A differenza di altri brani, qui la mano di Mogol si sente poco, il merito delle emozioni che provi è quasi tutto di musica, arrangiamento e voce. Inizio con atmosfera da giungla amazzonica. Battisti fa un’introduzione sotto tono rivolgendosi a una terza persona. Quindi una soave voce femminile, che io immaginavo appartenere a un essere celestiale dai lunghi capelli lisci e chiari che posa lo sguardo su te come farebbe una messaggera degli dei (solo ora, su Wilkipedia, ho visto che la cantante di questo brano è la sarda e per me sconosciuta Mara Cubeddu) dice le parole, le ripeterà in tre distinte occasioni, ogni volta contrassegnate da un’accelerazione ritmica: “Voglio te, una vita / far l’amore nelle vigne /cade l’acqua, ma non mi spegne. / Voglio te.” L’ultima apparizione vocale della dea è contrassegnata da un quadruplo “te” in falsetto, e cioè a dire: “voglio te… te, te (te) te”. Il ”te” tra parentesi è pronunciato dall’immenso Lucio, ha una valenza ben superiore a quella espressa da questa semplice sillaba e funziona da volano musicale per il culmine melodico che si palesa nell’ultima parte della canzone., tutta strumentale. Straordinaria la prestazione dei fiati in questo pezzo. VOGLIO TE…. TE, TE (TE) TE TEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!
postato da Godo ascoltandola il 13/12/2006 13:33
Caro il Mio Capitano per questo pomeriggio lavorerò a casa perchè in ufficio non c'è riscaldamento ed ho il terrore di una ricaduta per cui ci sentiremo domani perchè devo commentare tutti i post come promesso. Ti abbraccio barbara
postato da barbara il 13/12/2006 15:27
Eh, sì! Dieci canzoni anche per noi, Mio Capitano! Bellissime quelle da te scelte e molto bello l'album "Due Mondi", di cui parli nel commento al post. Un saluto, vieni a trovarmi tra le stelle del mio blog? Bacio Michelle.
postato da Michelle il 13/12/2006 15:32
Molte parole dei suoi testi sono carezze nell'anima, questo è da riconoscere...... Un salutone ; )
postato da ladyangy il 13/12/2006 16:55
Sto bene... anzi, stiamo bene! Oggi ho ritagliato un momento per scrivere... sai quanto mi piaccia, ma purtroppo fino a dopodomani il lavoro mi assorbirà totalmente... poi riposo, però... e pensieri positivi, caldi e profumati... Adoro Battisti... Un bacio per te... a presto
postato da Rem il 13/12/2006 17:32
L'ultimo Battisti era inascoltabile
postato da settembre il 13/12/2006 18:05
vediamo...beh mi viene...sincramente pensando non me ne vengono di più profonde...pensavo a de andre...alla consoli...ma mai come battisti, uno degli uomini che mi ha accompagnata nell'adolescenza... un bacino Jean Jean
postato da Jean Harlow il 13/12/2006 19:09
battisti e...emozioni tantissime! La mia preferita? Quando ne ascolto una,qualunque essa sia è la mia preferita!
postato da elle il 13/12/2006 19:54
Mia figlia sta bene grazie ed è sempre molto brava a scuola.
postato da dany637 il 13/12/2006 23:42
Tutto rosa, Mio Capitano? Sicuro? Letti anche gli altri post? In me, c'e' sempre un'alternanza di Luce e Buio. E vivo con intensità le mie emozioni, con contrasti infiniti. Però, in un certo senso, so cogliere il Positivo. Quello sì. Bacio Michelle.
postato da Wildrose il 14/12/2006 01:11
Ecco fatto Mio Capitano, mi sono immersa nelle tue parole ed ho qualcosina da dirti... Per prima cosa sono triste, perchè se la tua formula dell'amore funziona allora io non mi sono mai innamorata nè mai lo farò e questo mi sprofonda nella più totale malinconia soprattutto perchè se così fosse tutto il mio struggimento d'amore degli ultimi 20 anni è stato vano, insomma, tempo perso. Però da oggi sono consapevole di essere un'aliena in questo mondo e non mi farò più fregare! ;-) Per quanto riguarda Battisti per me la sua è poesia d'emozione in musica ed in particolare mi viene la pelle d'oca quando sento i versi da te citati della canzone "fiori rosa, fiori di pesco". Poi ho ricordi molto belli legati alla canzone del sole e anche se non è tra le mie preferite quando la sento vengo travolta da forti e piacevoli emozioni. Per ora è tutto, poi si vedrà. baci baci barbara
postato da barbara il 14/12/2006 11:17
mi chiedo come ha fatto barbara a dare dei valori alle variabili della formula primo: il significato delle variabili non è ancora stato chiarito secondo: non sono stati definiti i valori che possono assumere le variabili su Battisti non commento, io semplicemente non lo ascolto granchè preferisco ascoltare Giorgio Gaber o Rino Gaetano
postato da aladiah il 14/12/2006 12:36
Oops ... dimenticavo Buongiorno a tutti Baci al Mio Capitano
postato da Aladiah il 14/12/2006 12:37
E allora mi dispero! :-) baci baci barbara
postato da barbara il 14/12/2006 13:09
ciao, adoro questo 33 giri, sono una piu bella dell'altra ma la luce dell'est è maravigliossa come direbbe il mio claudio. ottimoblog! corinna
postato da corinna il 18/12/2006 00:49
ciao scusa.... ma qui a sinistra nel trafiletto, scusa la mia ignoranza, ma quel "Emma credeva Emma credeva nell’amore a prima vista. Ci credeva con tutta l’anima. Credeva che due persone potessero incontrarsi un giorno e guardarsi, non occorreva parlare, frequentarsi o conoscersi, anzi lei considerava questi dettagli del tutto irrilevanti. Era sicura che queste due persone, una volta guardatesi, sarebbero rimaste... da cosa è tratto. grazie ciao corinna
postato da corinna il 18/12/2006 00:53