E’ una notte di mezza (o magari di tre quarti) estate, la notte adatta ai sogni scespiriani. Oscilli tra blog e chat facendo quello che si fa nelle notti di mezza estate quando ti senti solo. Parli con una donzella conosciuta sul blog. Hai già parlato diverse volte con lei in passato. Ti piace, la trovi attraente, vorresti incontrarla e farci quello che ogni uomo vorrebbe fare con una donna piacente. Insomma, ci vorresti andare a letto. Come si dice nelle sit-comedy ci vorresti fare sesso, espressione che è tra le più brutte mai inventate. Oltre a questa sensazione, legittima ma non certo poetica, la donzella virtuale con cui comunichi non ti ha trasmesso alcuna altra emozione degna di nota. Ti ha mandato alcune sue fotografie. Sai che è piacente, ha una gradevole conversazione, in alcune foto è venuta davvero bene, ma comunque la sua è la bellezza di una donna normale.
Poi viene questa sera estiva. Sei in chat. Parli come hai fatto altre volte, quando ti pare di avvertire qualcosa di diverso. Sei confuso, non sai nemmeno tu cosa sia quella sensazione. Però ti rendi conto che percepisci la tua interlocutrice virtuale in modo diverso. Improvvisamente l’incontro con lei sembra perfettamente possibile, sembra un evento reale che ha le stesse probabilità di verificarsi di un litigio in un reality show. Inoltre è successo un fatto stranissimo, perfino inspiegabile. Conversando con lei, forse per stanchezza, forse per malumore, le hai confidato certi particolari di te che ti mettono in cattiva luce. Sono cose personali di cui non vai fiero e che non hai quasi mai rivelato a nessuno. La tua conoscente virtuale però non batte ciglio. Non si dà alla fuga come avevi pensato. Ti accetta pure nella tua nuova veste.
Ti accetta come sei, non come appari sul blog. Questo fatto ti confonde. Ti accetta come persona, con tutti i tuoi difetti.
Provi un senso di riconoscenza che ti pietrifica e ti confonde. Ti pare di aver ricevuto un dono. Un dono unico e inatteso. Qualcosa che non potrai contraccambiare per quanto tu ti impegni. Finita la conversazione vaghi frastornato per la tua casa buia, fantasticando del prossimo incontro con la tua bella, ormai percepito come certissimo. Ti affacci al balcone e guardi nell’oscurità. Non hai la forza di fare niente, solo di pensare a come è strano il mondo. Non pensavi che sarebbe venuto un giorno in cui avresti provato ancora le sensazioni di questa incredibile notte agostana.
Passano i giorni. Passano le suggestioni di quella notte indimenticabile. Non definiresti amore ciò che hai provato mentre rimiravi obnubilato dal balcone il colore del buio. No, insomma, l’amore è roba passata, è l’emozione di un’altra vita. Andiamo, sei il primo a sapere che l’amore è un cibo per altre menti, più ingenue e meno ciniche della tua. Però quella notte di agosto hai provato qualcosa. Non erano le solite sensazioni. Era qualcosa che poteva farti capire cos’è questo sentimento. L’amore ti ha sfiorato una notte d’estate quando meno te lo aspettavi. Ti senti leggero e sbalordito allo stesso modo che se ti avesse sfiorato una pallottola mentre camminavi per strada.
Poi viene questa sera estiva. Sei in chat. Parli come hai fatto altre volte, quando ti pare di avvertire qualcosa di diverso. Sei confuso, non sai nemmeno tu cosa sia quella sensazione. Però ti rendi conto che percepisci la tua interlocutrice virtuale in modo diverso. Improvvisamente l’incontro con lei sembra perfettamente possibile, sembra un evento reale che ha le stesse probabilità di verificarsi di un litigio in un reality show. Inoltre è successo un fatto stranissimo, perfino inspiegabile. Conversando con lei, forse per stanchezza, forse per malumore, le hai confidato certi particolari di te che ti mettono in cattiva luce. Sono cose personali di cui non vai fiero e che non hai quasi mai rivelato a nessuno. La tua conoscente virtuale però non batte ciglio. Non si dà alla fuga come avevi pensato. Ti accetta pure nella tua nuova veste.
Ti accetta come sei, non come appari sul blog. Questo fatto ti confonde. Ti accetta come persona, con tutti i tuoi difetti.
Provi un senso di riconoscenza che ti pietrifica e ti confonde. Ti pare di aver ricevuto un dono. Un dono unico e inatteso. Qualcosa che non potrai contraccambiare per quanto tu ti impegni. Finita la conversazione vaghi frastornato per la tua casa buia, fantasticando del prossimo incontro con la tua bella, ormai percepito come certissimo. Ti affacci al balcone e guardi nell’oscurità. Non hai la forza di fare niente, solo di pensare a come è strano il mondo. Non pensavi che sarebbe venuto un giorno in cui avresti provato ancora le sensazioni di questa incredibile notte agostana.
Passano i giorni. Passano le suggestioni di quella notte indimenticabile. Non definiresti amore ciò che hai provato mentre rimiravi obnubilato dal balcone il colore del buio. No, insomma, l’amore è roba passata, è l’emozione di un’altra vita. Andiamo, sei il primo a sapere che l’amore è un cibo per altre menti, più ingenue e meno ciniche della tua. Però quella notte di agosto hai provato qualcosa. Non erano le solite sensazioni. Era qualcosa che poteva farti capire cos’è questo sentimento. L’amore ti ha sfiorato una notte d’estate quando meno te lo aspettavi. Ti senti leggero e sbalordito allo stesso modo che se ti avesse sfiorato una pallottola mentre camminavi per strada.
Grazie del passaggio: permetti questo ballo?
RispondiEliminapostato da Alzata col pugno il 16/09/2006 11:51
Io alzata con pugno me la sposerei, visto che non c'era verso di beccare un commento che fosse uno. Stamattina quando mi sono alzato diluviava nelle mie contrade. Ho provato una felicità inquietante. Ho detto al Cielo: "Piovi ancora, ti prego". Ora ha smesso, ancora devo decidere se mi piacerebbe o no che uscisse il sole.
postato da Balla coi lupi il 16/09/2006 11:59
Il tuo più bel post che io abbia letto. Vivo in Israele dal 1959, cioè da quando avevo vent'anni. Il resto dei calcoli lo lascio a te. Ciao, buon fine di settimana con tanti sogni che, se non altro, aiutano a vivere meglio.
postato da zampa il 16/09/2006 13:12
L'amore è ovunque, basta cercarlo.. :) Un saluto, M.
postato da Misia il 16/09/2006 16:28
Ne dico una alla Woody Allen. "Ecco cosa farò: mi innamorerò. E se non trovassi nessuna donna di cui innamorarmi, mi innamorerò del mio amore. E se nemmeno il mio amore volesse innamorarsi di me, mi innamorerò degli amori degli altri”. :-)
postato da Capitan Woody il 16/09/2006 17:19
Riciao :) No non sono sarda, sono romana :) buon w.e. M.
postato da Misia il 16/09/2006 17:34
Cavaliere libero e selvaggio! Obnubilato in una notte di 3/4 d'estate! Sei di una simpatia unica! Una perla di Tiscali-City! sono orgogliosa di conoscerti, vorrei poter dire "sono orgogliosa di avere un amico come te", ma non ho l'ardire di pretendere tanto... Buon we, ti lascio un bacino!
postato da matrixwoman il 16/09/2006 18:00
ma tu fuss e san giorgio???
postato da maruzz il 16/09/2006 20:18
Ciao, Mio Capitano! E, alloraaaa? C'e' sempre tempo per innamorarsi, innamorarsi dell'amore o innamorarsi dell'amore degli altri. Per dirla, come te, alla Woody Allen. Sei simpatico e ironico!!! Un bacio, Michelle.
postato da Michelle il 16/09/2006 20:20
l'immagine che hai messo in questo post mi ha ricordato l'involucro di una saponetta che esisteva ai miei tempi e che si chiamava AMOHA la saponetta delle Hawai...aveva gli stessi colori da bacio perugina e io mi ci immergevo in sogni eroticosentimentali benche' fossi solo alle elementari...ero pure convinta che sarebbe bastato crescere per conoscere quella realta'...nn immaginando lontanamente che potesse tarttarsi di una fantasia: credo di aver provato Amore in quei momenti di desiderio...e trovo curioso che tu abbia usato proprio tale paesaggio per illustrare un post che parla di sensazione d'amore.Stasera al tango ho conosciuto un uomo francese che vive girando per oceani con la sua barca e la sua donna : da anni.si fa chiamare Capitano e ho pensato a te: ma naturalmente potrebbe essere tuo padre e la sua donna la figlia...ciaooooo Milu'
postato da claudia.cal il 17/09/2006 09:06
Non so perché tutti mi prendano per un Capitano di mare quando io ho detto e ripetuto che col mare non me la dico per niente e anzi non so neppure nuotare. Come è noto i versi di Whitman sono dedicati al presidente Lincoln e non certo perché comandava il Titanic. A claudiacal dico che mi spiace che non gradisca le foto che pubblico, ma il blog è vasto, girando per altre case virtuali troverà sicuramente delle immagini che si adattino alle sue preferenze. Per il resto stamattina piove, meglio così.
postato da Mio Capitano il 17/09/2006 11:19
Questa foto è molto bella, secondo me, ma non credo che claudia volesse criticarla...e poi, devo dire che ti trovo molto sensibile Capitano, anche tu hai una fragilità sensibile, dovevo scrivere una sensibilità fragile...insomma, diciamolo, noi blogger abbiamo bisogno di coccole! Ti lascio un pò di fusa e qualche miao, graffi no.
postato da cat il 17/09/2006 13:13
sarai anche un gran distratto, ma sei anche sicuramente molto dolce e riflessivo...
postato da Sara il 17/09/2006 14:18
Carissimi amici e amiche del blog , volete sapere qual è il mio problema? Che tutti o quasi leggendomi mi prendono per una persona delicata ed eterea (qualcuno mi prende pure per intellettuale e questo è perfino un errore più grave). La gente che mi immagina (immaginare uno di cui leggi il post è un’azione automatica per tutti, lo fanno gli altri e pure io) probabilmente mi pensa come un tipo un po’ gracilino, non particolarmente attraente, forse perfino bruttino, ma dall’aria gentile. Insomma il tipo colto e bruttino, a volte brusco ma sensibile, che le donne in certe occasioni vorrebbero coccolare anche se non corrisponde al loro ideale maschile (che è, in grandissima parte, l’uomo forte, talora gentile, che non deve chiedere mai). Ora purtroppo io non collimo con questa figura maschile. Sicuramente non sono gracilino, non ho l’aspetto e i modi di un’intellettuale, ma quelli di un uomo piuttosto rozzo, e purtroppo la mia sagoma è ben lontana da quella del bibliotecario sfigato in amore ma di apparenza civile che suscita sentimenti materni nell’universo femminile... mentre somiglia a quella del serial killer di una certa dozzinale cinematografia hollywoodiana. Sulle foto vengo sempre accigliato, con uno sguardo inquietante, insomma il tipo da cui ti terresti volentieri alla larga. Questa notevole discrepanza tra la mia effettiva figura e quella idealizzata mi ha procurato qualche piccolo problema. Soprattutto quando ho spedito, sempre dopo pressanti e martellanti richieste altrui, mie foto a donzelle virtuali (sarà capitato non più di tre volte nell’ultimo decennio e non capiterà più a meno che io non perda del tutto il senno come pure è possibile che accada). In quelle circostanze ho potuto riscontrare un evento che non mi induceva alla lietezza dell’animo. E cioè le donzelle virtuali - quelle stesse che avevano fatto fuoco e fiamme per avere una mia icona come che fosse, assicurando che per loro l’aspetto fisico aveva importanza zero – dopo poco svanivano senza traccia nell’etere virtuale. Poiché io non mi vedo brutto e anzi in giro mi pare di vedere parecchi uomini di aspetto peggiore del mio (anche se è possibile che io confonda la stupidità di certi maschi con la loro bruttezza fisica)… ho sempre spiegato queste reazioni con la differenza tra il tipo umano con cui sono stato idealizzato e quello che in effetti si manifesta sulle foto. Saluti a ogni latitudine.
postato da Mio Capitano il 17/09/2006 14:32
...il post è molto intenso, mi sembra di aver percorso x un attimo passi della tua mente e delle tue emozioni... condivido con te la difficoltà tra apparenza ed essere... tra immaginazione e realtà... ma io spesso penso che gli altri immaginano o vedono solo ciò che veramente vogliamo fargli vedere... x es. se tu avessi fatto più frequentemente l'esperienza di mostrare le tue "bruttezze", "le tue fragilità" probabilmente - chissà - ti saresti reso conto che più persone avrebbero amato quelle parti di te xchè prima di tutto te le mostri con amore e disinvoltura... cmq va bè lascia' stare solo solo pensieridi prima mattina che vanno a pescare dentro me... Giadadeldeserto
postato da Giadadeldeserto il 17/09/2006 15:03
penso che certe sensazioni, certe emozioni bisogna solamente viverle perchè poi passano velocemente... leggendo questo post, un po mi ci sono visto perchè spesso anch'io cerco di non mostrare quello che non mi piace di me medesimo... però non si sfugge da se stessi!!! a presto bird
postato da bird il 17/09/2006 18:38
Continua a piovere, e io proprio non lo sopporto. Ma questo post mi ha fatto tornare indietro ad un'estate di qualche anno fa. Sensazioni, emozioni, amore... poi tutto è andato lasciamo stare come... ma l'emozione me la ricordo perfettamente. :o)
postato da margot il 18/09/2006 01:12
Ti lascio un saluto, male non ti farà :-)
postato da Amfortas il 18/09/2006 10:41
Buongiorno mio Capitano! Conosco bene la sensazione di cui parli e a volte preferirei essere più cinica e non crederci così tanto... Per quanto riguarda la foto sul blog... ebbene si, sono io, ma devo ammettere che sono molto fotogenica! :-) un abbraccio barbara
postato da barbara il 18/09/2006 11:40