La basilica di Santa Chiara. Siamo seduti nella basilica di Santa Chiara, del monastero ispiratore di alcune canzoni indimenticabili, forse, penso, la chiesa più bella di Napoli o anche del mondo, il luogo ideale per stare in raccoglimento, che tu sia credente o no. Me ne starei per ore a rimirare l’aspetto spartano della chiesa, le sue mura chiare quasi da fortezza, il Cristo senza fronzoli sull’altare, le luci basse, i banchi di legno vissuto. L’unica disadorna navata comunica un fascino quasi da monastero medievale benedettino. In un luogo così ti fermeresti a riflettere per ore se non fosse per gli altissimi suoni molesti provenienti dalla vicina Spaccanapoli. Infatti tra i severi scranni della chiesa rimbomba una vecchia canzone di Fred Buscaglione “Buonasera, signorina / kiss me goodnight / Buonasera, signorina / kiss me goodnight”.
sabato 24 dicembre 2011
domenica 18 dicembre 2011
Rap di Natale
sabato 10 dicembre 2011
Ormai anche i serial killer sono pantofolai
Pensierino di Natale: un po’ di tempo fa è caduto pure l’ultimo mito che avevo, quello dei serial killer. Facciamo un passo indietro. I serial killer, si sa, sono squilibrati con gravi problemi psicologici, però mi pareva che si sottraessero alla logica del comportamento umano. Con le loro azioni sanguinarie, sicuramente folli, mi pareva che attuassero una forma di primordiale protesta contro la società e le sue ingiustizie che in qualche modo lambivano pure loro. I serial killer erano quasi una sorta di sovversivi, inconsapevoli e folli rivoltosi, che oltretutto con la loro condotta mostravano pure una notevole dose, se non di coraggio, certo di sprezzo del pericolo, perché uccidere qualcuno, sceglierlo come vittima, sopprimerlo, affrontare sue eventuali reazioni, nascondere il cadavere quando è il caso, sfuggire alla polizia è di certo più pericoloso che andare a timbrare il cartellino in ufficio.
lunedì 5 dicembre 2011
Il blog di Celentano
- Hai sentito la splendida notizia? Anche Celentano si fa un blog.
- Ho sentito, ma perché questa notizia dovrebbe essere splendida?
- Ti devo spiegare proprio tutto? Se Celentano si fa il blog significa che il mondo del blog, un mondo a cui siamo affezionati, non è proprio morto come si lagnano in molti, ma è un posto vivo e vitale. Però il vero punto è un altro. Celentano è uno pieno di soldi, sei d’accordo?
- Deve averne tanti che non sa più dove metterli. E allora?
- E allora l’ex ragazzo della via Gluck è pure uno che non deve saper scrivere tanto bene, perché anche a biascicare il suoi celebri monologhi a base di silenzi e monosillabi scimmieschi fa una fatica del diavolo. Ci sei?
- Ci sono, ma ancora non afferro dove vuoi arrivare.
giovedì 24 novembre 2011
La politica delle facce
Le facce dei politici. È da anni che si cerca un politico capace di guidare bene la Nazione. Per anni si è fatta questa ricerca basandosi sulla storia dei politici, sul loro curriculum lavorativo ed esistenziale, sulla loro esperienza politica o sulla loro lontananza dal mondo parlamentare vista come una lontananza dalla corruzione insita in certi luoghi, sulla loro intelligenza o non intelligenza, sulla loro serietà o viceversa sulla loro capacità di scherzare o di avere la battura pronta, sulla loro austerità o al contrario sulla loro capacità di godersi, anche sfrenatamente, la vita e i piaceri che offre, sull’ottimismo o sul pessimismo che sapevano instillare, sulla cultura o sulla mancanza di cultura. E su mille altri fattori. Purtroppo non si è trovato quel politico. E allora a me viene in mente che si è sbagliato tutto. Più che il curriculum, il conto in banca, il numero di aziende possedute, l’esperienza o non la non esperienza, l’impegno o il disimpegno, l’andare con le donne o il non andarci, l’essere un guru a Wall Street o no, proviamo a scegliere il prossimo premier seguendo un criterio inedito e anche un pizzico poetico. Scegliamolo dalla sua faccia.
giovedì 17 novembre 2011
La raccomandazione insegnata a scuola
- Ieri hai sentito il presidente Napolitano?
- No, cosa ha detto?
- Parlando al Quirinale ha spronato gli italiani a non credere alla diffusissima convinzione che la raccomandazione serva più dell’impegno personale.
- Ma che bravo presidente, abbiamo! Dovremmo dargli una medaglia.
- I telegiornali si sono buttati a pesce sulla notizia intervistando i passanti: tutti credevano nel successo della raccomandazione e tutti tranne uno hanno detto di averla utilizzata o ricercata. Ma io penso che stiano sbagliando tutto.
- Meno male, credevo che ti saresti dato pure tu al pensiero negativo, allo sfascismo. Abbiamo bisogno di ottimismo, di cielo azzurro su questo disgraziato Paese. Solo con il pensiero positivo le cose potranno tornare a girare bene.
giovedì 10 novembre 2011
One
Kay, la bella rapita dal Mostro della laguna nera, film del 1954.
Una donna peperina con cui duettare.
L’unica donna nella base artica del film La cosa da un altro mondo del 1951.
Una donna da sposare.
La moglie dello scienziato che deve salvare il mondo nella Terra contro i dischi volanti del 1956.
Una donna con cui fare fru fru.
L’infermiera pettoruta del film L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel del 1956.
lunedì 31 ottobre 2011
Pugilato e capitalismo
lunedì 24 ottobre 2011
Eroe da Grande Fratello
- La prima concorrente si chiama Claudia Letizia, leggo che è una spogliarellista del cosiddetto burlesque, napoletana, mamma 32enne.
- Cancellati quel sorriso ironico dalla faccia! Il burlesque è una forma d’arte. E poi non scordare che deve mantenere un bambino di otto anni. Mi pare una concorrente con tutti i numeri a posto.
- Come hai ragione! Conosco pure io diverse mamme con figli a carico e fanno tutte quante le spogliarelliste per tirare la carretta. Comunque non posso negare che abbia un curriculum di prim’ordine: ha vinto il titolo di “Miss maglietta Bagnata”, è stata carne da cannone a “Beato tra le donne”, “Ciao Darwin”, “Tifosi”, ha vinto oltre 100 mila euro al programma “I soliti ignoti” di Fabrizio Frizzi che non ho la più pallida idea di cosa sia non avendone visto nemmeno un fotogramma, finalista a “Lady Burlesque” di Sky, idem come sopra. Vediamo, selezionata da Playboy e pluricalendarista. Un gran lavoratrice, non c’è che dire.
- Basta, non ti sopporto quando fai il superiore. Il tuo problema è che giudichi i programmi senza averli visti, come fate tutti voi predicatori da internet che ve ne state sempre col dito puntato contro tutti.
- In effetti sei nel giusto. Credo che mi vedrò tutte le puntate di “Miss Maglietta Bagnata” e anche di “Miss costumino superbagnato e supertrasparente” e poi ti saprò dare un giudizio culturalmente più articolato sulla nostra Claudia. Nel frattempo passiamo al secondo concorrente. Ehilà, qui abbiamo nientepopodimenoché un principe indiano interessato a trovare moglie.
domenica 16 ottobre 2011
Indignatos dagli Antindignatos
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La carezza al corteo "La Repubblica" |
- Scusa, potremmo parlare un po’ dei fatti di ieri a Roma?
- Ti riferisci alla manifestazione degli Indignatos? Di sicuro vuoi elevare pure tu la tua ferma condanna contro gli atti di vandalismo di cui si sono resi colpevoli i tristemente noti black block.
- Certo, voglio che la mia risoluta censura, la mia tetragona deplorazione, il mio immarcescibile biasimo della violenza siano fuori discussione. Il mio ripudio del vandalismo è pari almeno a quello dell’ermellino steso sulle spalle del Procuratore Generale della Corte di Cassazione all’apertura dell’Anno Giudiziario. Però ora vorrei farti un paio di domande...
- Certo, sarò lieto di risponderti.
- Prima domanda: bruciare una Mercedes classe M da 107 mila 951 euro chiavi in mano al centro di Roma è un reato peggiore che vendere un voto alla Camera dei deputati contro un posto da viceministro all’Interno, all’Istruzione o allo Sviluppo economico?
- Ti riferisci forse alla nuova infornata di viceministri fatta dal Berlusconi per premiare gli indecisi sull’ultima fiducia al governo? Non hai una domanda più facile?
giovedì 13 ottobre 2011
Italia in macerie - Un mistero politico alla Agatha Christie
Questo non è un post di politica, anche se si parlerà di Berlusconi, di sinistra e di elezioni. Piuttosto si parlerà di un mistero da libro giallo, un mistero più difficile da svelare di quelli delle storie di Agatha Christie. Cercheremo di rispondere anche se non abbiamo nessun investigatore Poirot a portata di mano.
Berlusconi in un libro di Agatha Christie. Il mistero alla Agatha Christie inizia in Italia, nell’anno del Signore 1993/1994. E’ un periodo movimentato, c’è voglia di smuovere un sistema politico rimasto mummificato al potere per mezzo secolo. Un noto personaggio annuncia che si candiderà alle elezioni o meglio comunica, con il suo bizzarro linguaggio, che scenderà in campo. A prima vista costui ha tutti i requisiti per risultare indigesto alle urne. E’ incredibilmente ricco, possiede televisioni, banche, ville principesche con vulcani artificiali che eruttano fuoco secondo il suo capriccio, piccole città, catene di supermercati. Insomma è pieno di soldi da fare schifo (all’elettore medio, per lo meno). Senza dubbio potrebbe intercettare le simpatie politiche dei ricchi e dei facoltosi, ma se in Italia i ricchi e i facoltosi fossero la maggioranza dell’elettorato, che straordinario paese sarebbe questo. A dire la verità nessuno sa come abbia fatto ad accumulare tanti soldi, il tizio che si presenta alle elezioni, soprattutto se si guardano le sue qualità morali e intellettuali. Chiunque lo veda, e lo hanno visto in tanti in quegli anni giacché la sua immagine è sparata a ciclo continuo su tutte le televisioni del Belpaese, direbbe che il riccastro sceso in politica è intelligente quanto il tuo vicino di casa, anzi anche un po’ di meno,
sabato 8 ottobre 2011
Italia in macerie - Il prossimo premier
Siamo alla fine di un regime che crolla a causa della sua corruzione morale. Ormai ci tocca parlare di ricostruzione, come dopo una guerra o un terremoto. L’Italia infatti nell’ultimo ventennio ha dovuto sopportare potenti calamità che l’hanno indebolita economicamente e quasi hanno annientato la sua capacità di credere e rispecchiarsi in valori come la correttezza, l’onestà, la serietà o anche soltanto la moderazione e il profilo basso. Dall’alto sono venuti esempi basati sugli eccessi, solo e soltanto negativi. La ricostruzione riguarderà ogni campo del vivere civile, dall’economia ai rapporti sociali, ma avrà il suo fulcro nella morale e nei valori umani, purtroppo pesantemente avviliti dall’esecutivo uscente, ma si dovrebbe dire agonizzante. Ecco qualche suggerimento sui tratti distintivi del prossimo Presidente del Consiglio.
No barzellette. Non dovrà saper raccontare barzellette. Dovrà essere uno di quei tipi che si vergognano a farlo. Pudore sarà il suo secondo nome. Soprattutto non dovrà mai desiderare di raccontare una barzelletta. Potrebbe essere utile sottoporlo a un test chiudendolo in una stanza con altre persone: se il candidato premier sarà visto raccontare una barzelletta qualsiasi sui comunisti, sui mariti cornuti, sui negri cannibali o peggio ancora se lo si vedrà ridere per una storiella che contenga le parole “Forza gnocca” dovrà essere scartato all’istante.
venerdì 30 settembre 2011
I molti successi del governo Berlusconi
Nelle recenti elezioni politiche del 20 e 21 maggio 2012, come è noto lo schieramento di Silvio Berlusconi ha subito una sconfitta disastrosa, che ha messo fine, nelle opinioni degli osservatori politici, a un ventennio di potere, alcuni dicono di regime, berlusconiano. L’ex presidente del Consiglio stesso ha dichiarato che abbandonerà la politica, vivrà recluso e ritirato nella villa di Arcore, nelle ville della Costa Smeralda, della Costa Azzurra, della Costa Diamante, Rubina o di altre Coste. Il Cavaliere si è dichiarato vittima di una avversa campagna di informazione che da anni mira a screditarlo. Per distinguerci da questo schieramento acritico, diamo la parola all’ex presidente del Consiglio.
Dunque, presidente, ci parli dei grandi successi che ritiene di aver conseguito.
Guardi, per me è difficile parlarne, essendone tanti e tanto importanti. Facciamo così. Mi citi lei un argomento e io le dirò come abbiamo lo abbiamo risolto.
lunedì 26 settembre 2011
Dio è morto alla velocità della luce
Vado alcuni giorni fa sul sito del Corriere della Sera e leggo le notizie. In grande evidenza i soliti battibecchi politici. Berlusconi si deve dimettere, no, non si deve dimettere, ancora in evidenza l’Inter ha che licenziato l’allenatore, Gasperini pare che si chiami. E poi Giuliano Ferrara che si arrabbia con un conduttore di Rai 3 reo di aver paragonato Berlusconi al francese Strauss-Kahn, il molestatore di cameriere. Un po’ di gossip, un po’ di cronaca, un po’ di tangenti intascate da Penati o dalla protezione civile o di case semiregalate a ministri e sottosegretari, e quindi una notiziola da niente, che quasi non si vedeva: “Superata la velocità della luce”.
Come? dico, è uno scherzo. Lo sanno anche le pietre che non si può superare la velocità della luce. E’ un caposaldo della nostra scienza. Nemmeno Superman ci riesce. Lo ha detto Einstein. Lo dice la teoria della Relatività.
venerdì 23 settembre 2011
L’ingegnere sadomaso, ovvero x uguale a pi greco
La situazione è nota a tutti, un ingegnere di Facebook intrattiene due ragazze con pratiche sadomaso in un garage. Una ci lascia la pelle, l’altra va in coma farmacologico all’ospedale. Perché ne parlo? Perché in giro c’è molta confusione e quasi nessuno sa come sono andate realmente le cose, a cominciare da qualche blogger fascista sadomaso che tromboneggia sulla questione senza averci capito un tubo. Ripetiamo i fatti. C'è un tizio trovato dalla polizia in un garage accanto a due ragazze impiccate a una corda fatta passare sopra un trave. Quindi abbiamo una trave e due ragazze che pendono dai due capi della stessa corda, una di qua e una di là. Chi ce le ha messe quelle due ragazze impiccate alla corda? chiede la polizia. Ce le ho messe io, dice il famigerato ingegnere sadomaso, ma era solo un gioco.
Un giuoco? fa la polizia. E in che cosa consisteva, questo innocente giuochino? (La polizia fa così quando incontra ingegneri sadomaso accanto a ragazze impiccate dagli stessi, parla come Mike Bongiorno ai bei tempi: dice giuoco, dice picciuolo, fagiuolo, dice persino intiero come prescrive il Novissimo dizionario Palazzi edizione 1957.)
venerdì 16 settembre 2011
Sta per succedere qualcosa di grosso
In questo post proveremo a fare una previsione sul futuro del mondo. Non siamo futurologi, non abbiamo alte competenze economiche, non siamo politologi, sociologi o storici. Però ci diciamo: nessuno aveva previsto l’attuale crisi economica in questa dimensione e durata nel tempo. Nessun capoccione di quelli che scrivono volumoni sullo stato del mondo aveva mai presagito il crollo improvviso del comunismo sovietico o del muro di Berlino. Nessuno aveva previsto eventi come l’attacco alle Due Torri. In sostanza nessuno prevede niente di ciò che realmente conta, quindi che cosa abbiamo da perdere? Se sbaglieremo le previsioni, saremo in bella e molto più illustre compagnia.
La calma apparente prima del terremoto. L’impressione è che stia per accadere qualcosa di grosso nel mondo o in una parte rilevante di esso. Il cammino storico di solito funziona come la tettonica a zolle. Ci sono placche continentali che premono l’una contro l’altra sviluppando energie elevatissime. Per lunghi anni non succede niente, sembra che tutto fili liscio e normale,
sabato 10 settembre 2011
Avanti popolo
Filomena era stanca di camminare, sarebbe tornata volentieri alle crostate di mele che preparava la domenica per i fratelli disoccupati o precari che cercavano di raggranellare qualche risparmio per sposarsi e lasciare la casa dei genitori o per lasciare la casa dei genitori anche senza sposarsi. “Dove stiamo andando? Sono stanca, vorrei fermarmi” disse rivolta al giovanotto che camminava accanto a lei, che assomigliava a un ragazzo del suo quartiere di periferia che le faceva gli occhi dolci.
Da dentro una tuta da lavoro unta di grasso, il giovanotto disse di chiamarsi Peppe. Parlava con uno schietto accento popolaresco e da quando lei gli aveva rivolto la parola cercava di pulirsi una macchia fuligginosa da una manica usando un fazzoletto più sporco della sua tuta da lavoro. Anche lui non sapeva dove andavano ed era stanco di camminare, confessò, ma non si sarebbe fermato. Non voleva staccarsi dagli altri. Gli pareva che insieme avessero più possibilità.
“Più possibilità per fare che cosa?” domandò Filomena carezzandosi la scritta sulla sua T-shirt che recitava “Il principe azzurro è gay”.
“Non lo so”, disse Peppe ficcandosi in tasca il panno fuligginoso. “Però so che dobbiamo stare insieme.”
giovedì 1 settembre 2011
L’atomo e Dio
PARTE PRIMA. L’ATOMO
- Chi sono, io?
- Sei un essere pensante evolutosi dalla materia inerte, un’aggregazione complessa di atomi e molecole guidata dall’evoluzione attraverso miliardi di anni, passando dalla fucina delle stelle a quella del brodo primordiale di un pianeta.
- Dove vado?
- La domanda non ha senso. Non vai da nessuna parte. Vivrai la tua vita per il tempo stabilito dai tuoi geni o dalle circostanze occasionali del tuo habitat. Penserai, parlerai, soffrirai, se sei fortunato ti innamorerai. Poi morirai, cioè le molecole da cui sei composto seguiranno un processo di degradazione e si scinderanno e forse si riaggregheranno generando nuovi equilibri chimici. Dal punto di vista del Cosmo, quando morirai non sarà successo assolutamente nulla.
- Cosa succederà dopo la mia morte?
giovedì 25 agosto 2011
Il bilancio della vita (parabola)
Un uomo di mezz’età andò da un vecchio saggio che viveva in una grotta e rifletteva tutto il giorno. Maestro, gli disse, sono giunto a un età in cui devo fare il bilancio della mia vita, mi devi aiutare. Il bilancio della vita?, disse il vecchio saggio. E che cos’è? Di certo sopravvaluti la mia saggezza. L’uomo di mezz’età inarcò un sopracciglio: tu mi prendi in giro. Sanno tutti cos’è il bilancio della vita. Si passa la propria esistenza in rassegna per vedere se abbiamo fatto cose notevoli, gratificanti, interessanti o tali a destare ammirazione, invidia o riconoscenza negli altri. Insomma si deve capire se abbiamo vissuto una vita piena o no e nel caso apportare le necessarie modifiche al nostro modo di agire.
martedì 16 agosto 2011
L’Uomo Ombra
Ho visto l’Uomo Ombra ieri sera a Vico Equense, località della penisola sorrentina dove peraltro nacque mio padre. Si teneva una messa all’aperto, dopo la quale veniva offerta una cena a base di pasta e fagioli con le cozze. Dato che siamo gente semplice, la pasta e fagioli con le cozze a noi va benissimo, specie se te la mangi – in piedi, non si può avere tutto dalla vita – facendoti ammaliare dal paesaggio notturno della penisola sorrentina. L’Uomo Ombra è comparso mentre stavamo spazzolando le fette di melone rosso che seguivano il piatto principe. Suonava il mandolino ed era al seguito di un cantante-chitarrista che si aggirava tra i convenuti per allietarli con melodie partenopee. Non ricordo bene il suo volto, era piuttosto bruttino, non sembrava troppo sveglio, non mi pare di avergli mai visto un’espressione qualunque sul volto e di sicuro non ha spiccicato parola per tutto il tempo, più di un’ora, in cui ha pizzicato il mandolino nella scia, meglio sarebbe dire nell’ombra, del cantante napoletano.
lunedì 8 agosto 2011
Filosoquiz 2 - La scatola
Non molto tempo fa ho iniziato una serie di post basati su semplici quesiti filosofici, tratti da film o telefilm popolari. Il film che esamineremo oggi si chiama The Box ed è interpretato da Cameron Diaz e Frank Langella, bravo protagonista di un vecchio film di Dracula.
Uno strano signore si presenta a casa di una coppia di sposi con una scatola con un pulsante rosso. Propone uno scambio da parte dei suoi “datori di lavoro” (che si scoprirà essere alieni superavanzati interessati al comportamento umano): gli sposi avranno 24 ore di tempo per decidere se premere il bottone rosso. Se lo faranno, riceveranno un milione di dollari (siamo nel 1976, quindi si tratta di una fortuna) e una persona che loro non conoscono morirà. Se non premeranno il bottone rosso, nessuno morirà, nessuno intascherà soldi e la scatola tornerà al legittimo proprietario.
lunedì 1 agosto 2011
Il lusso è un diritto
C’è uno slogan pubblicitario particolarmente cretino che mi insegue dovunque, negli intermezzi televisivi, nei cartelloni pubblicitari posti nei più remoti angoli cittadini, perfino sui blog. Come tutti i tormentoni particolarmente cretini è destinato a un successo planetario. Mi riferisco allo spot della Lancia Ypsilon dove l’ammé antipatico attore Vincent Cassel (non è colpa sua, mi stanno sulle balle quasi tutti gli attori francesi) dice: “Il lusso è un diritto”.
domenica 24 luglio 2011
James Dean è morto ancora
Ieri è morta per overdose Amy Winehouse, una ragazza di 27 anni che cantava e anche bene. Questa notizia mi ha colpito, credo non solo per la giovane età della morta. Non conoscevo quasi per niente la Winehouse. Avevo sentito un paio di sue canzoni e mi erano piaciute, soprattutto per l’'atmosfera in bilico tra il rythm & blues e Frank Sinatra che sapevano evocare. Mi parevano canzoni sofisticate, lontane dalla pacchiana rumorosità visiva o coreografica delle Lady Gaga o delle Shakira che imperversa attualmente. Avevo sentito parlare della Winehouse quasi esclusivamente nei telegiornali. Ora si era ubriacata qui,
domenica 17 luglio 2011
Filosoquiz
Come promesso ecco il post filosofico, basato su tre quiz. Dato che siamo gente alla buona, per filosofeggiare utilizzeremo frasi o situazioni di film e telefilm popolari.
La felicità è un bicchiere di vino con un panino. Dice il dottor House in una delle ultime puntante, quella in cui si occupa di un paziente che ha vinto alla lotteria: la felicità è determinata dai geni (quindi non si illudesse il vincitore di lotteria, che con i soldi vinti cercava di rintracciare una vecchia fiamma per rivivere il Grande Amore, di essere più felice del dovuto o dello stabilito). Interpretando il pensiero del più famoso dottore televisivo, potremmo ipotizzare che la felicità è data principalmente dalla macchina-corpo e dalla macchina-mente che hai,
domenica 10 luglio 2011
Total eclypse of the vrenzola
Prometto ai pochi ma ottimi lettori di questo blog che il prossimo post sarà filosofico anche se si dovessero raggiungere i quaranta gradi minacciati dai meteorologi. Si filosofeggerà con tale passione su questo blog che la gente abbandonerà le spiagge, butterà le riviste di gossip e le sostituirà con volumoni dei più tosti maestri del pensiero. Per adesso però devo raccontare un piccolo episodio o muoio.
Dunque, sono nel treno della Circumvesuviana diretto a San Giorgio a Cremano. Entrano due ragazze di aspetto popolare, una vestita con un pantacollant così aderente da mostrare perfino i bassorilievi dei tatuaggi. Si siedono davanti a me e chiacchierano in dialetto con lieve fare smorfioso. Nessun problema, ognuno si veste e chiacchiera come vuole. Nuova fermata, entrano altre quattro ragazze. Sembrano conoscere superpantacollant e amica e infatti si siedono vicino a loro e parlano. Una delle nuove arrivate è in minigonna e tacco dodici. E’ una di quelle bellezze che con la loro presenza hanno la particolarità di imbruttire di un 30/60 per cento tutte le femmine presso cui stazionano.
martedì 5 luglio 2011
Nude con i raggi x
Commentando sergio berto ho ricordato i mitici occhiali a raggi x che si vendevano negli anni Settanta in albi altrettanto mitici come “L’intrepido”, “Diabolik” e tanti altri (credo però sia un’iniziativa risalente agli anni Cinquanta e forse pure da prima). Gli occhiali promettevano di farti vedere le donne nude come mamma le aveva fatte, spettacolo che come si sa desta sempre un pronto e vivace interesse maschile. La pubblicità delle lenti che spogliavano le donne compariva in un paginone con mille altre possibilità di acquisto, c’era la pistola ad aria compressa, un orologio subacqueo con funzioni alla James Bond, un kit per il mago fai da te, una crema miracolosa che trasformava i mingherlini pelle e ossa in ammassi di muscoli: eppure ciò che ti restava e ti resta impresso a distanza di decenni erano gli occhiali per vedere le donne nude.
martedì 28 giugno 2011
Gossip
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Belen e friend sul Corriere |
Stamattina mi sveglio e noto che fa caldo. Caldo uguale sole, mi dico, sole e sei a mare, mare e sei a gossip. Già, gossip, a che punto siamo? Mi accorgo di non essere informato in materia. L’unica mi sembra farmi un giro sul sito del Corriere della sera e sgranocchiarmi qualche notizia tra quelle più sceme e inutili. Ce ne sono molte e non mi sento in colpa nemmeno un po’: anche le notizie più sceme ti fanno capire il mondo, anzi spesso te lo fanno capire meglio di quelle cosiddette serie.
Belen Rodriguez e Fabrizio Corona. Si inizia con un servizio fotografico sui sempiterni Belen e Fabrizio in vacanza sulle spiagge di Formentera. Il culo di Belen viene servito ln tutte le salse. Il culo di Belen con lei immersa in acqua fino a mezza coscia (forse non si immerge di più per non sentirsi come Sansone rapato a zero). Il culo di Belen mentre è abbracciata a Corona, sempre immersa a mezza coscia, mentre si tiene sospesa sul boy friend in spiaggia, mentre lo supera gattoni quasi poggiandogli la passera sul naso e infine ecco sempre lo stesso ingombrante soggetto mentre lei accarezza la testa a un angelico ragazzino definito “figlio” nelle didascalie (non si capisce figlio di chi), ritenuto evidentemente al riparo da complessi edipici.
martedì 21 giugno 2011
La strada
Prima stazione: il trombettista. Piazza Garibaldi, Napoli: c’è un trombettista che suona non lontano dalla statua dell’Eroe dei Due Mondi. Un musicista di strada, sui quaranta, sfatto, all’apparenza povero e, sempre all’apparenza, sconfitto dalla vita. E’ accompagnato da due colleghi alla chitarra e alle percussioni malridotti almeno quanto lui. Eppure tutti e tre ridono: sono vivi, c’è il sole e stanno suonando, non gli manca niente per essere felici. Il trombettista fa un assolo utilizzando una sola nota stridente, al massimo due, ripetuta in modo ossessivo e con intervalli diversi, è una forza della natura. Lo guardo negli occhi e mi pare di vedere in lui il ragazzino che sognava tanti anni prima, sei forte, non ti arrendere mai, e non farti infinocchiare da quelli che ti dicono che avresti dovuto fare un’altra vita, guardati mentre suoni quest’unica nota in questo paesaggio unico che sono le strade di Napoli, sei grande, mi fai quasi piangere tanto sei grande, la vita non ti ha sconfitto e non credere a chi ti dice il contrario.
Seconda stazione: puttane, neri, cinesi ed io. Faccio qualche passo e arrivo a Porta Nolana.
giovedì 16 giugno 2011
Il mio cruciverba del ca**o va a un addio al nubilato
Alcuni giorni fa mi scrive una damigella del web la quale mi informa che ha trovato in Rete il mio cruciverba del ca**o e, dopo aver mostrato apprezzamento per i miei sforzi enigmistici, mi chiede se lo può utilizzare per una festa di addio al nubilato che sarebbe imminente. Io non so come si possa utilizzare un cruciverba del ca** per una festa siffatta, ma le dico che può usarlo se non è per scopi commerciali e se mi fa il piacere di ricordare alle salutanti il nubilato il nome del suo indegno creatore.
venerdì 10 giugno 2011
La Ferrari di Guccini
sabato 4 giugno 2011
I colori degli anni Cinquanta
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Fred e Leslie Caron |
domenica 29 maggio 2011
I ricchi sfondati (prima parte)
Alcune varietà zoologiche di babbei danarosi: i belli e abbronzati. Dunque a me i ricchi sfondati stanno proprio lì, sulla punta dell’Innominabile. Mi fanno vomitare quelli belli e abbronzati, ottimisti e sicuri di sé, che credono che fuoristrada e ville gli spettino per l’evidenza di essersi dimostrati migliori degli altri
mercoledì 25 maggio 2011
Muoio anch'io, no tu no
mercoledì 18 maggio 2011
Dissolvenza in bianco
lunedì 9 maggio 2011
Vivere all’ombra di un fico
- Ieri guardavo alcuni alberi di fico ai margini di un piccolo spiazzo di erba e pensavo che sarebbe stato bello vivere all’ombra di uno di quegli alberi.
- Bah, come inizio di post mi pare fiacco, ma forse potrai recuperare proseguendo.
- Non posso, perché il post è finito.
- Vorresti dire che il tuo post di oggi è questo: la vera vita è all’ombra di un fico?
- Certo, è un messaggio perfetto e compiuto. Qualunque cosa aggiungessi, sarebbero solo carrettate di parole da Web che non potranno mai spiegare un’emozione che parte da lontano.
venerdì 29 aprile 2011
Rap del Sì Reale
martedì 19 aprile 2011
Libro elettronico contro libro di carta
venerdì 8 aprile 2011
Dellapioggia dellamore
venerdì 1 aprile 2011
E te ne vai, Maria, tra l’altra gente
venerdì 25 marzo 2011
Quadri di un’esposizione
domenica 20 marzo 2011
Viva la bella guerra uaccadero uaccadà
Viva la bella guerra in cui usiamo solo missili umanitari che uccidono solo gli antiumanitari e che se per caso uccidono anche qualche migliaio di umanitari lo fanno sempre per una superiore causa umanitaria uaccadero uaccadà, viva la guerra fatta dai premi Nobel per la pace che sono così bravi che ti ammazzano con gli aerei invisibili Stealth in modo che non vedi l’aereo, non vedi il missile e, puf che bello, non ti accorgi nemmeno che sei stecchito, e capisci che la tua non si potrebbe neanche chiamare morte, ma al massimo eutanasia,
domenica 13 marzo 2011
Giapponesi con le palle
domenica 6 marzo 2011
Ecco un uomo
venerdì 25 febbraio 2011
2012
